(Adnkronos) - Jannik Sinner continua a vincere agli Internazionali d'Italia 2025. Il tennista azzurro oggi, martedì 13 maggio, ha battuto l'argentino Francisco Cerundolo in due set con il punteggio di 7-6 (2), 6-3 negli ottavi del Masters 1000 di Roma. Ora l'azzurro, ai quarti di finale, affronterà il vincente della sfida tra il norvegese Casper Ruud e lo spagnolo Jaume Munar. Dicono che l'attesa del piacere sia essa stessa il piacere. Jannik Sinner, per fare quello che più lo appaga, ha aspettato ore, attraversando un'attesa che sembrava infinita. La pioggia si è messa tra il re del tennis mondiale e il suo popolo. Ha bagnato il Foro Italico, ma non ha raffreddato gli animi dei tifosi. Perché l'ovazione, i cori, quella Sinner-mania che ormai non fa più notizia, non dipende dal meteo, ma dalle emozioni che lo sport, come poche altre cose al mondo, sa creare. E il rumore che viene dopo, l'adrenalina e l'eccitazione, non è qualcosa di semplice da spiegare. Jannik entra in campo, si prende i suoi applausi, guarda gli spalti. È la 'solita' routine, ma chissà se uno come lui, che ogni volta che può ripete che è "soltanto un normale ragazzo di 23 anni", ci si abituerà mai. La pioggia però, per chi preferisce un gioco veloce e ritmato alla calma imprevedibile della terra, non è alleata. E di fronte a lui Sinner si trova un 'terraiolo' di professione, un altro, proprio come lo era Navone, cresciuto nel rosso dei campi argentini. Ma Cerundolo, a casa sua, è anche patrimonio nazionale e nel mondo è numero 18. Francisco poi, per Jannik, rappresenta un conto aperto. È stato l'ultimo a battere Jannik a Roma, sul Centrale, proprio agli ottavi di finale degli Internazionali 2023. Magari qualcuno, quei fantasmi, potrebbe riviverli. Sinner no. L'azzurro parte aggressivo in risposta e conquista subito quattro palle break. L'argentino però è osso duro, le annulla tutte, una dopo l'altra. Jannik, viste le condizioni del campo, gioca lungo, prova a colpire con maggiore forza la pallina. L'obiettivo è non offrire colpi semplici, cercare di fare male il prima possibile per accorciare gli scambi e, vista una condizione fisica ancora precaria, non arrivare con il fiato corto. Il servizio, il colpo che più di tutti fin qui era mancato, gli dà una mano. Nel quinto game una palla corta e uno 'schiaffo' al volo valgono altre tre palle break. Cerundolo annulla le prime due, poi si arrende. Il Centrale esplode, Jannik alza il 'solito' pugnetto, contraendo il viso in un ghigno liberatorio. Ma siccome c'è poco di facile nella storia recente di Sinner, Cerundolo decide di alzare la testa. Nel game successivo si prende ben cinque palle break, le prime della sua partita. L'azzurro ne annulla quattro, cede alla quinta. Ma dove qualcuno trema, altri si esaltano: Jannik recupera uno 0-30 e riscalda il pubblico con una splendida palla corta. A ogni game di servizio però Francisco si fa più coraggioso. L'azzurro colpisce di dritto, ribalta il campo con il rovescio, 'martella' senza sosta per fiaccare la resistenza dell'avversario. Il 'solito' "olè, olè, olè Sinner, Sinner" si alza dalle tribune, quando l'azzurro affronta il primo tie break dal suo ritorno. Jannik va subito avanti, Cerundolo lo raggiunge, Sinner scappa ancora. È l'allungo decisivo: il numero uno del mondo vince il tie break 7-2 e conquista il primo set 7-6. Il secondo parziale sembra un film di cui qualcuno ha già spoilerato il finale. L'equilibrio dei primi game ricalca la fine del parziale precedente, ma è una stasi apparente. Sinner riparte a 'martellare', con il Centrale che diventa il Camp Nou. Jannik, a una corta di Cerundolo, risponde con un 'bacio' alla pallina, scatenando l'apoteosi del Centrale. Qualcuno, sulle tribune, reagisce inchinandosi, proprio come facevano i tifosi del Barcellona con Messi. Una vescica lo costringe a un medical time out, Cerundolo a giocare profondo e cercare le linee. Ma Francisco, con il passare dei punti, sembra sempre più nervoso, e comincia a sbagliare. Un dritto fuori misura regala all'azzurro, nel quarto game, le prime due palle break del set: Sinner lo grazia sulla prima, punisce sulla seconda. Da lì in poi, Jannik comincia ad alzare il livello, proprio come aveva promesso alla vigilia. Perché quello con l'argentino era prima di tutto un test, una partita con sé stesso e con il suo fisico, e Sinner lo ha superato. L'azzurro piazza un altro break nel sesto game e si concede un momento di appannamento, frutto più del risultato che della stanchezza, permettendo a Cerundolo di avvicinarsi nel parziale successivo. Ma anche in questo caso la calma non lo abbandona. Sinner controlla il gioco, e si prende il set 6-3 e vola ai quarti di finale. Jannik continua a ripetere che l'obiettivo, qui a Roma, era "vincere due partite", ma forse, ora, non ci crede più nemmeno lui. (di Simone Cesarei)
(Adnkronos) - Nel 2024 il Gruppo Nestlé ha generato 4,4 miliardi di euro di valore condiviso in Italia, corrispondente allo 0,2% del pil nazionale, con un incremento del 5% rispetto al 2022. Questi dati confermano, attraverso un approccio fondato su una visione a lungo termine, sulla presenza e la solida conoscenza del nostro paese, come l’impegno del Gruppo nel percorso di creazione di valore condiviso sia un elemento imprescindibile capace di assicurare una crescita costante e duratura in primis alla società in cui opera, dalle proprie persone a tutti gli attori coinvolti nella filiera, e poi a sé stesso. Un modo di fare impresa che permette al Gruppo di continuare a generare più valore per l’esterno che per sé stesso, poiché, per ogni euro generato nella fase di produzione, ne corrispondono 3,3 per il sistema economico italiano. Inoltre, rispetto al totale del valore realizzato dall’azienda nel nostro Paese, ben il 93% viene distribuito tra Stato, lavoratori e altre imprese della filiera. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’analisi condotta da Althesys. Inoltre, nel 2024 Nestlé ha determinato ricadute dirette pari a 953 milioni di euro, indirette per un importo di 2.011 milioni di euro e indotte di 1.479 milioni di euro. Significativo anche l’impegno del Gruppo nel supportare i soggetti più fragili, come dimostrano i 3,8 milioni di euro di donazioni elargite da Nestlé nel 2024, in crescita del 12% rispetto al 2022. Il rapporto evidenzia che lo scorso anno il Gruppo Nestlé ha prodotto una contribuzione fiscale pari a 1,4 miliardi di euro, circa lo 0,2% delle entrate fiscali italiane nel 2024. L’analisi conferma anche l’importante ruolo che Nestlé svolge a livello occupazionale. Infatti, ogni sua persona contribuisce a generare indirettamente 11 posti di lavoro, considerando l’indotto, per un totale di 60.000 addetti, pari allo 0,22% degli occupati in Italia nel 2024. Il Gruppo contribuisce ad erogare un totale di 1,3 miliardi di euro di salari lordi e contributi nella filiera, in aumento del 6% in confronto al 2022. "I dati che emergono dipingono un quadro di continuità che conferma la solidità del Gruppo Nestlé in Italia e l’impegno verso un modello d’impresa sempre più orientato alla sostenibilità economica e sociale. I risultati raggiunti dimostrano l’efficacia del percorso intrapreso, nonché la nostra significativa capacità di affrontare le grandi sfide della contemporaneità", commenta Marco Travaglia, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Nestlé in Italia. "L’Italia riveste un ruolo cruciale nelle strategie di sviluppo del Gruppo, che mettono al centro le persone e le comunità, nella convinzione che la crescita della nostra azienda sia intrinsecamente connessa al valore che riusciamo a generare sui territori in cui operiamo".
(Adnkronos) - Arte, imprenditoria, giornalismo ma anche società civile, nell’elenco dei nomi insigniti del Premio Guido Carli 2025, giunto alla 16esima edizione, fregiata della medaglia del Presidente della Repubblica e dedicata a Papa Francesco, consegnati oggi a Roma. La cerimonia, promossa dalla Fondazione Guido Carli presieduta da Romana Liuzzo in memoria dello statista che fu Governatore della Banca d’Italia e ministro del Tesoro, è stata aperta dal saluto istituzionale del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal videomessaggio del vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto. Intervenuto sul palco, in rappresentanza del governo, anche il Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano per un focus su Caivano. La cerimonia, in coincidenza con la Giornata dell’Europa, è stata condotta dalla giornalista Veronica Gentili. Il cantautore Ermal Meta, con il brano ‘Vietato morire’, si è esibito in una live performance contro i femminicidi. L’immagine di Guido Carli è stata impressa sulle medaglie prodotte appositamente dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. I premiati di quest’anno sono: Frédéric Arnault, figlio di Bernard (fondatore dell’impero del lusso e della moda Lvmh), appena nominato ad Loro Piana e insignito del primo Premio Internazionale Guido Carli; Roberto Bezzi, presidente della Cooperativa agricola San Patrignano; la ‘preside coraggio’ Eugenia Carfora (Premio all’inclusione attraverso il lavoro), dirigente scolastico dell’Istituto Francesco Morano di Caivano; il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci; il cantante Gigi D’Alessio (Premio alla Carriera), con oltre trenta milioni di dischi venduti; Matteo Del Fante, ad Poste Italiane; Gino Cecchettin (Premio Speciale), fondatore e presidente della Fondazione Giulia Cecchettin che si batte contro la violenza sulle donne; Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; Fabrizio Palermo, Ad Acea, alla guida del rilancio dell’azienda; padre Paolo Benanti, presidente della Commissione nazionale sull’intelligenza artificiale nell’informazione e teologo dell’Ia al servizio dell’etica e della dignità umana; Giacomo Ponti, presidente del Gruppo Ponti; Niko Romito, chef tre stelle Michelin; l’attrice Elena Sofia Ricci. “Il Premio Guido Carli è sempre di più un omaggio al merito etico, nel solco di Carli e dei valori in cui credeva”, ha spiegato Liuzzo. “Fare memoria significa tenere viva la sua eredità attraverso le donne e gli uomini che la raccolgono, coltivando la fiducia nelle forze rigogliose della Nazione e la speranza nelle nuove generazioni". “La manifestazione assume un significato particolarmente profondo: è infatti dedicata a Papa Francesco, al valore dell’impegno sociale, della solidarietà concreta, alla vicinanza a chi è più fragile”, ha detto Raffaele Fitto, nel videomessaggio inviato in occasione dell’evento. “Questo premio va oltre il riconoscimento delle eccellenze, è diventato un messaggio corale e potente di coraggio e di speranza. Mai come oggi abbiamo bisogno di storie che ispirano, di chi sceglie di servire gli altri, di chi trasforma il dolore in forza, di chi fa della leadership un autentico atto di servizio. I protagonisti di questa edizione rappresentano il volto più autentico e generoso dell’Europa”, ha proseguito Fitto. “Sono testimoni di un’Europa coraggiosa, solidale e inclusiva, nel nome di Guido Carli".