(Adnkronos) - Si tratta di capire se “vogliamo continuare a vedere il sistema sanitario come una spesa o decidiamo di vederla come un investimento, perché la prospettiva cambia notevolmente. Il sistema sanitario pubblico nasce in paesi liberali per la ricerca di salute pubblica sociale necessario alla produzione. Se involviamo dal punto di vista sanitario, non raggiungeremo la produzione”. Lo ha detto Maurizio Zega, Consigliere Fnopi, Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche, partecipando oggi, alla Camera, al convegno ‘Il valore sociale del pubblico impiego nel Ssn’, organizzato da Aaroi-Emac, il sindacato dei Medici anestesisti rianimatori e dell’emergenza-urgenza. “Ci sono circa 380mila gli infermieri tra pubblico e privato e circa 40-45 mila nel settore libero professionale e il resto sono pensionati - illustra Zega - La sostenibilità del sistema sanitario, e di un sistema pubblico, passa anche per la professione infermieristica, soprattutto per la professione infermieristica, tenuto conto di quello che è successo pochi anni fa con il Covid dove è stato inequivocabile il ruolo svolto dagli infermieri non soltanto nelle strutture ospedaliere, ma soprattutto nel territorio. La Ragioneria Generale dello Stato ha dichiarato al 31dicembre 2023 che il numero di infermieri mancanti erano 65 mila e l'Inps ci ha informato che entro il 2033, quindi poco più di 9 anni, andranno in pensione 100 mila infermieri. La situazione tra ingressi ed uscite è a un delta negativo e ogni anno si aggira intorno ai 2-3 mila soggetti all'anno. Non riusciremo mai a coprire il gap”. Per questo è fondamentale non involvere.
(Adnkronos) - Sabato 16 novembre 2024, in oltre 11.600 supermercati italiani, torna la 'Giornata nazionale della colletta alimentare', l’iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Banco Alimentare e svolta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. In un contesto di crescente difficoltà per molte famiglie e scarsità di risorse, la Colletta Alimentare rappresenta un gesto concreto di solidarietà e attenzione verso chi vive situazioni di fragilità. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha rivolto un appello in occasione della Colletta: “Il Banco Alimentare da tanti anni ci coinvolge e crea occasioni di condivisione. In realtà, quello che ci viene chiesto è un piccolo gesto, che diventa grande perché è un gesto di solidarietà e di attenzione. È importante già solo sapere che qualcuno ha pensato a me e che la mia condizione di difficoltà è stata presa in carico.” Riflettendo sulla povertà e sull’iniziativa del Banco Alimentare, il Cardinale ha aggiunto: “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita. È proprio così, perché solo nella condivisione troviamo il senso della vita. Troviamo il senso del Vangelo, infatti, partendo dai fratelli più piccoli di Gesù, che dobbiamo amare e sul cui amore saremo giudicati: ‘perché avevo fame e mi hai dato da mangiare’ ”. Inoltre, Zuppi ha evidenziato l’emergere di una povertà crescente e cronica: “Vi auguro che questa condivisione non sia soltanto una vicinanza pratica, necessaria e indispensabile per aiutare nell'emergenza, ma possa anche diventare occasione per trovare soluzioni che sconfiggano fame e isolamento, offrendo nuove prospettive di vita e lavoro”. Nella giornata del 16 novembre, i 150.000 volontari del Banco Alimentare, identificabili dalla pettorina arancione, accoglieranno nei supermercati chi vorrà contribuire acquistando alimenti a lunga conservazione -come olio, verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola, e alimenti per l'infanzia - che saranno poi distribuiti a oltre 7.600 organizzazioni partner in tutta Italia (mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, etc..) che sostengono oltre 1.790.000 persone. La Colletta Alimentare, gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2024 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione con la Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, la Cdo Opere Sociali, l’Esercito, l’Aeronautica Militare, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, e il Lions Club International. Dal 16 al 30 novembre sarà possibile donare la spesa anche online su alcune piattaforme dedicate: per conoscere le varie modalità di acquisto dei prodotti e i punti vendita aderenti all’iniziativa è possibile consultare il sito colletta.bancoalimentare.it.
(Adnkronos) - “Negli ultimi anni, purtroppo, abbiamo assistito ad uno spaventoso peggioramento delle condizioni dell'insicurezza alimentare globale per effetto di tre grandi criticità: l'impatto dei conflitti, l’effetto del cambiamento climatico e situazioni assolutamente impreviste e straordinarie come la pandemia”. Lo sottolinea all’AdnKronos Maurizio Martina, direttore generale aggiunto della Fao, l'organizzazione delle Nazioni unite per l'alimentazione e l’agricoltura, a proposito della 19esima edizione del Ghi, l’Indice globale della fame curato ogni anno da Cesvi, l’organizzazione umanitaria italiana. “Soprattutto nei paesi in via di sviluppo, siamo impegnati a lavorare con le istituzioni e con i governi all’implementazione di progetti concreti che riescano a gestire meglio la resilienza delle comunità locali - spiega Martina - Per farlo, è fondamentale impegnare più risorse finanziarie da parte dei Paesi più forti verso i Paesi più fragili, per fare in modo che questi progetti, che si focalizzano su diverse aree strategiche, possano appunto essere implementati”. “Parlo di gestione dell'acqua, di gestione delle crisi climatiche, di trasformazione dei sistemi allevatoriali e di altri interventi fondamentali al servizio delle comunità locali, come la forestazione e le politiche per la pesca sostenibile. Non è facile, ma questo è il nostro compito fondamentale oggi - aggiunge il vice direttore generale della Fao - Stiamo lavorando anche nella Striscia di Gaza in condizioni difficilissime, grazie anche al contributo del Governo italiano attraverso l'iniziativa ‘Food for Gaza’. Fino a qualche mese fa 400.000 persone anche nella Striscia di Gaza vivevano sostanzialmente di agricoltura e di allevamento domestici. Il nostro compito è quello di provare a supportare queste realtà con attività di emergenza, per fare in modo che non si distrugga completamente anche questa agricoltura di sussistenza, che ha sempre dato una mano alla sicurezza alimentare di quel territorio e di quelle comunità. Speriamo di poter lavorare di più e meglio, anche a partire dai prossimi giorni, ma la situazione è estremamente complicata”. “Oggi solo il 4% circa dell'intera finanza climatica mobilitata nel mondo è destinata alla trasformazione dei sistemi agricoli alimentari. È troppo poco, se noi vogliamo in futuro dei sistemi agricoli alimentari più resilienti, più sostenibili, abbiamo bisogno di mobilitare innanzitutto più risorse finanziarie per sostenere questa trasformazione - conclude - Dalla prossima Cop 29 noi ci aspettiamo un'accelerazione degli impegni operativi concreti. Si sono dette tante cose, si sono assunti anche importanti impegni generali. Ora bisogna concretizzarli il più rapidamente possibile. Più noi perdiamo tempo più rischiamo di distruggere una parte dei nostri sistemi agricoli alimentari”.