(Adnkronos) - Dopo la finale di Champions persa contro il Psg, l'Inter inizia a guardare al futuro. Oggi, lunedì 2 giugno, è arrivato a Milano l'esterno brasiliano Luis Henrique. Il classe 2001, atterrato nel pomeriggio a Malpensa, arriva dal Marsiglia (con cui nell'ultima stagione ha realizzato 9 gol e 10 assist in 35 partite) e procederà ora con il solito iter: visite mediche e firma sul contratto con cui si legherà ai nerazzurri. Nato a Joao Pessoa (Brasile) il 14 dicembre 2001, Luis Henrique sarà il secondo rinforzo dell'Inter dopo Petar Sucic (dalla Dinamo Zagabria) e sarà a disposizione già per il Mondiale per Club. Cresciuto nel Botafogo, il brasiliano è arrivato in Francia nel 2020 e al Marsiglia è cresciuto soprattutto nell'ultima stagione, grazie ai consigli di Roberto De Zerbi. L'Inter ha chiuso l'operazione con l'Om sulla base di 23 milioni più bonus. Il giocatore dovrebbe firmare un contratto quadriennale.
(Adnkronos) - "Abbiamo avuto migliaia e migliaia di partecipanti, dobbiamo ancora avere i dati definitivi, ma abbiamo certamente superato i numeri delle passate edizioni, oltre 300 relatori, 11 aule contemporanee, 3 dirette televisive, tanti giornalisti accreditati, 12 ministri che sono intervenuti fra presenza e a distanza. Insomma difficile essere scontenti per i numeri, ma noi siamo molto contenti anche per i contenuti, cioè per questa capacità che abbiamo di mettere insieme accademici, parti sociali, rappresentanti della pubblica amministrazione, di avere la consapevolezza dei problemi". Così, con Adnkronos/Labitalia, Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, commenta, 'a caldo', la chiusura del Festival del lavoro a Genova. "Noi riteniamo -ha continuato De Luca- che quando si ha consapevolezza della criticità già si è avanti nella risoluzione della stessa e le criticità sono certamente legate all'impatto dell'intelligenza artificiale sul mondo del lavoro, cui sono stati disegnati molti scenari e poi anche nella gestione dei rapporti di lavoro, perdita di potere d'acquisto delle attribuzioni, il mismatch con le altre qualificazioni o l'inverno demografico. Abbiamo ipotizzato -ha continuato- soluzioni su tutto, ma siamo molto soddisfatti di questo festival perché è stato molto concreto e che ci dà anche la dimensione di quello che sarà la prossima interlocuzione con il decisore politico", ha concluso.
(Adnkronos) - “Il Festival dell’Energia è il tipo di iniziativa di cui abbiamo bisogno in questo momento. Spiegare l’energia è un tema delicato e complesso, soprattutto in una fase in cui i cambiamenti che caratterizzano il settore sono talmente veloci da risultare spiazzanti. Quello che dobbiamo portare a casa dal Festival dell’Energia di Lecce è il ‘Lecce Consensus’. Sarebbe interessante trovare quegli elementi di consenso che possano portare a una certa stabilità informativa intorno al delicato tema dell’energia. La continua miscelazione di argomenti non aiuta nessuno, per questo occorre fare ordine in modo che le informazioni siano sempre spiegate e raccontate in maniera scientifica a tutti i cittadini". Così Stefano Besseghini, presidente di Arera a conclusione dell’inaugurazione della XIII Edizione del Festival dell’Energia di Lecce. "Ci sono, ad esempio, termini che non dovremmo più utilizzare. Mi riferisco all’hosting capacity, una parola che nasceva quando la rete elettrica era programmata e progettata per servire una gerarchia distributiva che aveva al suo centro la centrale. Oggi la rete è dinamica e bidirezionale poiché raccoglie e distribuisce l’energia. Andrebbe quindi sostituita con qualcosa che tenga conto di come è stata progettata l’intera rete", osserva. "Vorrei poi sottolineare che il nostro sistema energetico non è fragile, ma delicato perché i meccanismi che lo regolano sono in continuo cambiamento - rimarca - In altre parole, la rete è un sistema dinamico, che per ora vive in un equilibrio tra generazione e domanda. Un’altra cosa importante da considerare è il passaggio da resilienza a sicurezza. Ogni sistema elettrico è progettato in sicurezza e la rete, ordinariamente è in grado di rispondere alle sollecitazioni che lo interessano. Ma cosa fa il sistema quando questa sollecitazione diventa straordinaria? Gli eventi estremi diventano sempre più frequenti e quindi lancio la provocazione per cui la resilienza deve diventare la nuova sicurezza".