INFORMAZIONIProfit Omnia srl - Previdenza e Servizi (Profit Holding spa) Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Amministratore Delegato Area: Top Management Michele Acampora |
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(Adnkronos) - In tremila ad applaudire Ginostrabliggi che si è ‘straguadagnato’ la vittoria nella finale, dopo le elominatorie, del Gran Premio Paolo e Orsino Orsi Mangelli che, dopo qualche edizione, è tornato a casa sul circuito dell’Ippodromo Snai San Siro. Ma la 38^ giornata stagionale a Milano con le corse al trotto di sabato 1° novembre hanno ospitato anche il Gran Premio delle Nazioni - Elite U.ET., la Coppa di Milano con prima le sue due batterie eliminatorie, e la versione al femminile dell’Orsi Mangelli con il Filly. Un concentrato di alto livello e con i partenti di altissima qualità grazie anche all’aggiunta della presenza di ospiti stranieri. Ma cominciamo con la nostra cronaca dall’Orsi Mangelli, nel quale Ginostrabliggi era l’atteso favorito, chiamato a 'riscattare' la sconfitta bruciante nel Derby. Il campione di Philippe Allaire ha fugato i dubbi confermandosi il migliore con una prestazione dominante come ci aveva abituato a 2 anni e almeno nella prima parte del 2025. Evidentemente la pista di Milano gli piace tantissimo, e la distanza del miglio, per un cavallo dotato di uno scatto bruciante come il figlio di Muscle Hill, è al momento quella ideale. Così il “Gino” è sfilato in scioltezza al comando in batteria e ha concluso sicuro a media di 1.12.2, precedendo il solito generoso Galileo Ferm, e in finale ha ripetuto lo schema di testa, ma ha dovuto strappare violentemente al via per scavalcare Glamour Queen e Gabrioz che gli si avviavano all’interno: una volta al comando, e con il derbywinner rimasto all’esterno, Gino ha potuto consumare la sua 'vendetta' nel miglior modo possibile, con un primo chilometro in 1.11.8 che ha mandato in crisi a traguardo lontano il rivale che lo aveva sconfitto a Roma: in retta Gabriele Gelormini ha tenuto in rispetto i rivali imponendosi a media di 1.10.7, mentre alle sue spalle Giotto Ek bruciava per il secondo posto la compagna di training Glamour Queen: il maschio era già riuscito nell’impresa in batteria, usufruendo però di un passaggio interno a Gabrioz in retta di arrivo e finendo così retrocesso dal primo al terzo posto. Peccato, perché Giotto Ek oggi era in grande giornata e con un numero migliore in finale avrebbe potuto forse creare qualche grattacapo in più al vincitore. Galileo Ferm, invece, nell'atto conclusivo non è riuscito a far valere la sua progressione, terminando solo quarto. Gabriele Gelormini è stato il mattatore della giornata, perché si è aggiudicato anche il Gran Premio delle Nazioni. Era nelle attese che la prova dovesse parlare francese, ma ci si aspettava che a vincere fosse il panzer Inexess Bleu, reduce dalle spettacolari affermazioni a Mons e a Solvalla. Jabalpur (che è italiano di proprietà) però si è dimostrato un rivale all’altezza, e d'altronde dall’inizio dell’anno il cavallo di Alain Chavatte è uno dei soggetti più in forma del panorama francese. Oggi ha sfruttato il vantaggio tattico di sfilare in breve su Dubhe Prav e di completare un chilometro relativamente tranquillo, ma quando nell’ultimo giro Inexess ha iniziato il suo pressing, Jabalpur ha risposto con un ultimo chilometro in 1.09 ribattendo al rivale e mantenendo una testa di vantaggio sul traguardo, alla media finale di 1.11.8. Dietro i due francesi non ha sfigurato Dubhe Prav, terzo a contatto confermando la forma straripante mostrata nel Turilli a Roma. Bene anche Inmarosa (che d’altronde una delle migliori femmine anziane di Francia), quarta su Dimitri Ferm. Se il Mangelli ha confermato un re, il Mangelli Filly ha visto Ginger Wise As mantenere lo scettro della generazione femminile conquistata con la vittoria nelle Oaks a Roma: la portacolori della Comiantale è una campionessa, non vi sono dubbi, e non vi sono dubbi sul fatto che Antonio Di Nardo sia un fior di guidatore, capace di leggere come pochi lo schema e di scegliere al meglio la tattica da adottare. A Roma aveva agito ai fianchi di Genny Lj ipotizzandone un calo finale in retta, qui con il numero in seconda fila si è dovuto industriare all’estrema attesa ma la risposta della figlia di Love You è stata eccellente, con una progressione in mezzo alla pista che l’ha portata a raggiungere le prime posizioni e poi a piegare in zona traguardo Geiles Leben Home, a media di 1.12.5. Grande prestazione per l’allieva di Alessandro Gocciadoro, cavalla davvero completa e da attendere con fiducia il prossimo anno. La “povera” Geiles Leben Home, nonostante l’ennesima prestazione sopra le righe, si è dovuta accontentare di un altro piazzamento; per la cavalla di Holger Ehlert stavolta il successo è sfumato solo nei metri finali, ma la performance è stata eccellente, come pure quella della compagna di colori Goldie Home, scoperta dal via ai lati di Gasoline Bar e ancora terza al traguardo. Sfortunata Gloria Italia, finita forte tra le cavalle ma con poco spazio in retta. In una giornata in cui ha avuto poca gloria come driver, Alessandro Gocciadoro si è potuto consolare con la vittoria di Freyr di Venere nella finale della Coppa di Milano: quarto in corda e apparentemente senza via di uscita ai 600 finali, il portacolori di Armando Topo ha visto aprirsi un varco interno sull’allargamento dei rivali che prontamente ha sfruttato: il figlio di Donato Hanover in retta è terminato a velocità tripla e si è imposto a media di 1.11.6, battendo Corallo Pisano che era stato il più veloce al via per poi lasciare strada dopo 600 metri all’arrembante Dali Prav, la quale però in retta è calata terminando quarta, battuta anche da Eminem Font. Nella prima batteria c’era stato il flop dell’attesa Elettra D’Esi, che in retta lasciava campo aperto a Funky Roc, mentre nell’altra eliminatoria con i più attesi impegnati a “marcarsi” a vicenda, era stata l’outsider Estasi di No a imporsi a sorpresa su Electra Zs e Dauphin Joyeuse.
(Adnkronos) - Valencia si prepara a celebrare il III Anno Giubilare del Santo Calice, un evento che inizierà ufficialmente il 30 ottobre con una messa nella Cattedrale. L’iniziativa è stata ufficialmente presentata il 21 ottobre durante una cerimonia svoltasi all’Almudín, alla presenza dell’arcivescovo di Valencia, monsignor Enrique Benavent, e della sindaca María José Catalá. Nel corso dell’evento sono state illustrate le principali attività che accompagneranno l’Anno Giubilare dedicato al Santo Calice e inaugurato il nuovo Centro Visitatori, affidato alla gestione della Fondazione del Santo Calice, che accoglierà e guiderà i pellegrini alla scoperta di questo importante simbolo di devozione. "La collaborazione pubblico-privata è essenziale per ampliare la portata e la visibilità internazionale dell'evento, avvicinando la reliquia ai residenti e attirando visitatori interessati al nostro patrimonio. Questo Anno Giubilare unisce fede, cultura e promozione internazionale sotto un unico obiettivo comune: condividere con il mondo che la reliquia è qui, che Valencia è la città del Santo Calice", ha affermato il sindaco María José Catalá, che ha inoltre sottolineato la cooperazione tra amministrazioni e istituzioni attraverso la Commissione dell'Anno Giubilare del Santo Calice, alla quale partecipano il Comune di Valencia, l'Arcivescovado, la Provincia di Valencia, Turisme Comunitat Valenciana e la Fundació Visit València. Il sindaco ha inoltre ricordato che il claim - “Valencia, Città del Santo Graal” - sarà anche il fulcro della campagna di comunicazione dedicata all'Anno Giubilare, volta a diffondere a livello globale l’immagine di Valencia come custode del calice più venerato del cristianesimo. Tra le principali novità spicca l’istituzione del Centro Visitatori, situato nello storico edifico dell’Almudín, diventerà il punto di partenza per coloro che desiderano scoprire il patrimonio legato al Santo Calice. Sarà dotato di contenuti audiovisivi e materiali informativi volti a guidare il visitatore. Sarà inoltre inaugurato un itinerario urbano del Santo Graal, che toccherà i principali luoghi legati alla reliquia: l'Almudín, il Real Monasterio de la Trinidad, il Museo de Bellas Artes, la Lonja de la Seda, il Real Colegio del Patriarca, le Torres de Serranos, la Basilica della Vergine e la Cattedrale. Tra le proposte in programma, spicca la mostra “Un mondo da scoprire. Il Santo Calice di Valencia”, che si terrà al Muvim da novembre 2025 a febbraio 2026, affiancata da un ricco calendario di iniziative di promozione e divulgazione a cura delle istituzioni coinvolte. Particolarmente rilevante è la campagna internazionale 'Valencia, Città del Santo Graal', ideata per rafforzare il messaggio che la reliquia è custodita a Valencia. Il progetto includerà azioni ad alto impatto sui media nazionali e internazionali, una presenza strategica sui social network e attività mirate in luoghi simbolici come l’aeroporto. Saranno inoltre tematizzati gli uffici turistici e verranno sviluppati un sito web e un’app dedicata per accompagnare i visitatori alla scoperta del Santo Calice. L'Anno Giubilare del Santo Calice inizierà ufficialmente il 30 ottobre 2025. Concesso da Papa Francesco e celebrato ogni cinque anni, questo evento speciale offrirà per dodici mesi ai fedeli e ai viaggiatori la possibilità di ottenere l'indulgenza plenaria. Il programma, ricco di appuntamenti religiosi e culturali, ruoterà attorno alla preziosa reliquia custodita nella Cattedrale di Valencia. Nella Cappella del Santo Graal, dal 1916, si conserva uno dei reperti più venerati della Chiesa cattolica: il calice che, secondo studi archeologici e storici, potrebbe essere quello utilizzato da Gesù Cristo durante l'Ultima Cena. La parte superiore è realizzata in agata levigata e risale a un periodo compreso tra il IV secolo a.C. e il I secolo d.C. La sua storia attraversa secoli e continenti, passando da Gerusalemme e Roma a Huesca e Saragozza, fino ad arrivare a Valencia nel 1424, grazie al re Alfonso il Magnanimo. Da allora, la sacra reliquia è rimasta nella Cattedrale, dove è stata utilizzata durante le visite in città di due pontefici: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. L'arrivo del Santo Calice a Valencia nel XV secolo non fu casuale. Nel pieno Secolo d'Oro valenciano, la città viveva un momento di splendore artistico e umanistico, con figure come Ausiàs March, Joanot Martorell o i papi Borgia, e con monumenti che oggi sono emblemi del suo patrimonio: la Lonja de la Seda, il Palau de la Generalitat o gli affreschi di San Nicolás. In questo contesto di apertura e mecenatismo, il Santo Calice trovò la sua dimora definitiva. Con questo Anno Giubilare, Valencia rafforza la sua posizione di destinazione turistica culturale d’eccellenza, aggiungendo alla sua identità mediterranea una dimensione che la collega alla sua storia più profonda. Visitare Valencia, città del Santo Graal durante l'Anno Giubilare, sarà un'occasione per contemplare un simbolo universale di fede e speranza, ma anche per riscoprire una città che custodisce nel suo cuore un gioiello dal valore inestimabile: il calice che potrebbe essere stato testimone dell'Ultima Cena.
(Adnkronos) - Sono state due giornate di grande partecipazione e sensibilizzazione quelle del 18 e 19 ottobre all’Oriocenter di Bergamo, dove i volontari di Aido Provinciale Bergamo, supportata da Cial – Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, con il progetto internazionale “Ogni Lattina Vale”, hanno dato vita a una raccolta speciale di lattine in alluminio. L’iniziativa ha voluto celebrare i 50 anni di Aido Bergamo, unendo l’impegno per la promozione della donazione di organi e tessuti con la diffusione della cultura del riciclo e della sostenibilità. La collaborazione tra Cial e Aido Bergamo testimonia come realtà diverse possano trovare punti di contatto importanti, dando vita a progetti dal forte valore sociale e ambientale. Da un lato la missione di Aido, nata proprio a Bergamo nel 1971 e cresciuta fino a diventare un punto di riferimento nazionale, dall’altro il progetto “Ogni Lattina Vale”, promosso in Italia da Cial e attivo oggi in 16 Paesi europei oltre che in Brasile, Stati Uniti ed Emirati Arabi, con l’obiettivo di avvicinarsi al 100% di raccolta delle lattine anche fuori casa. Presso lo stand informativo Aido all’interno del centro commerciale, i cittadini hanno potuto portare le proprie lattine usate e scoprire da vicino i benefici del riciclo, oltre a visitare un originale manufatto realizzato interamente con lattine riciclate. “Ogni Lattina Vale” ha accompagnato questa ricorrenza speciale sottolineando che ogni lattina riciclata è un gesto che fa bene all’ambiente, proprio come ogni adesione ad Aido rappresenta un dono che può salvare vite umane. Da oltre trent’anni, la raccolta delle lattine in alluminio rappresenta per Aido Bergamo una tradizione virtuosa, portata avanti da gruppi locali, oratori, comunità e volontari. Un impegno che unisce educazione ambientale e solidarietà concreta: in Italia, il riciclo degli imballaggi in alluminio ha raggiunto un tasso del 68,2% nel 2024, con oltre 442.000 tonnellate di CO₂ evitate rispetto alla produzione primaria. Nel solo territorio bergamasco, l’iniziativa ha portato alla raccolta di 2,5 tonnellate di lattine in alluminio, raggiungendo in totale circa 40 tonnellate raccolte negli anni, trasformando un gesto semplice in un esempio concreto di partecipazione e cittadinanza attiva. “Negli ultimi anni, grazie alla raccolta lattine, Aido Bergamo ha potuto unire due forme di dono: quello che restituisce vita e quello che tutela l’ambiente” – racconta Everardo Cividini, Presidente del gruppo Aido di Grassobbio (BG) – “Ogni sacco di lattine consegnato è frutto del lavoro di decine di volontari, famiglie, oratori e comunità locali che da anni credono nella forza di un gesto semplice. La nostra speranza è che queste azioni continuino a coinvolgere sempre più persone, perché solo insieme possiamo costruire una cultura del dono davvero completa”. “Siamo orgogliosi di aver affiancato Aido Bergamo in un’iniziativa così importante – commenta Stefano Stellini, Direttore Generale di Cial.“Questa collaborazione dimostra come sia possibile creare sinergie capaci di moltiplicare i risultati: da un lato rafforzando la cultura del riciclo con ‘Ogni Lattina Vale’, dall’altro sostenendo il messaggio di solidarietà promosso da Aido. È proprio dall’incontro tra realtà diverse che nascono esempi concreti di comunità sempre più responsabili e attente al futuro.”