INFORMAZIONIBulgari Moda e Accessori Ruolo: Marketing Internazionale - Responsabile Comunicazione Above The Line Area: Marketing Management Melania Amati |
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(Adnkronos) - Nicolò Filippucci è stato eliminato nel corso della semifinale di Amici andata in onda, sabato 10 maggio. Il concorrente, uno dei più amati dell'edizione, ha rotto il silenzio e sui social ha condiviso un lungo posto in cui ha ricordato la sua esperienza dentro il talent show condotto da Maria De Filippi. Nel frattempo, c'è chi ha pensato di organizzare una vera e propria protesta contro gli studi... "Grazie Amici. Grazie dal profondo del cuore", ha esordito l'ex allievo di Amici su Instagram. "Sono stati otto mesi stupendi, otto mesi che non avrei mai pensato di vivere, è stato un viaggio che mi ha fatto crescere tanto come artista ma soprattutto come persona. Grazie a tutte le persone che hanno lavorato e lavorano a questo programma. Sono veramente tantissime e voglio ringraziare ognuna di loro, per tutto l’impegno e la passione che hanno avuto nei miei confronti e nei confronti di questo lavoro", ha continuato. Il cantante ha ringraziato la conduttrice Maria De Filippi per avergli "dato la possibilità di fare quello che amo". Un ringraziamento anche ai compagni di viaggio: "Grazie a tutti i ragazzi in casetta con cui ho condiviso questo sogno, siete delle persone speciali e vi voglio un mondo di bene". E parole speciali anche per la professoressa Anna Pettinelli che ha "sempre creduto in me, sin dal primo giorno, aiutandomi tanto e spronandomi continuamente", ha scritto il cantante. La stessa professoressa Anna Pettinelli ha condiviso sui social un post in cui ha reso omaggio al suo pupillo: "Anche se non sei in finale, sei comunque nella storia e nessuno potrà dimenticarsi di te. Questo è quello che vale davvero: lasciare un segno. E tu lo hai fatto. Ora ti conoscono e ti amano tutti e questo è ciò che conta davvero. Ti ho scelto a settembre e ti sceglierei di nuovo mille volte perché sei speciale e vorrei non ti dimenticassi mai di quello che vali. Ti voglio bene e come sempre se hai bisogno di me sai dove trovarmi", si legge. I fan, che non accettano l'eliminazione del cantante, avrebbero organizzato una protesta fuori dagli studi di Amici dove si tengono le registrazioni del Serale. Secondo un video che circola sui social, i sostenitori di Nicolò avrebbero dato appuntamento davanti agli studi per esprimere il loro 'sdegno' contro l'eliminazione: "Sabato 17 maggio alle 15:00 ci troviamo a Roma in via Tiburtina 1361 (frazione Settecamini), fuori dagli studi di Amici per protestare contro la sua esclusione", si legge.
(Adnkronos) - Da oggi tutte e tutti i dipendenti di Amazon in Italia potranno usufruire di un nuovo strumento di crescita personale, reso possibile grazie alla collaborazione dell’azienda con ActionAid attraverso Fondazione Realizza il Cambiamento. Prende vita la piattaforma digitale Econo.Mia, un percorso di alfabetizzazione nato con l’obiettivo di accrescere e consolidare le competenze economico-finanziarie, centrali per poter assumere decisioni informate e autonome, soprattutto in ottica di equità di genere. Il training, sviluppato con il supporto della piattaforma Rame, proseguirà fino a fine anno e si comporrà di una serie di videolezioni e altri materiali improntati a fornire una conoscenza di base utile per la vita di tutti i giorni, con strumenti e suggerimenti pratici, valorizzando una cultura del rispetto e dell’equità. Salvatore Iorio, hr director delle operations di Amazon in Italia, ha commentato: “Econo.Mia nasce dall’ascolto attento delle e dei nostri dipendenti, della società in cui viviamo, nasce dal dialogo con il territorio e dal confronto con importanti figure istituzionali ed enti del terzo settore. In un contesto come quello Italiano, in cui l'alfabetizzazione economico-finanziaria registra livelli ancora bassi, riteniamo che offrire opportunità di formazione sia essenziale non solo per la crescita professionale, ma soprattutto per quella personale e familiare. L’assenza di queste competenze genera, nella migliore delle ipotesi, difficoltà a reagire ai cambiamenti del mondo, strutturare obiettivi, soprattutto in contesti di grande incertezza come quello attuale, e immaginare il proprio futuro con padronanza, consapevolezza e autonomia. Soprattutto, però, può condurre a relazioni personali, familiari o professionali all’insegna della dipendenza, che costituiscono un grave fattore di rischio per l’autonomia e la sicurezza della persona. In Amazon abbiamo da sempre investito nella crescita delle nostre persone, e questo ambito, così cruciale nel percorso per l’equità di genere, non può costituire un’eccezione”. Inoltre, in alcuni territori in cui è presente con le proprie sedi logistiche, Amazon proporrà alcuni momenti di riflessione sui temi dell’educazione finanziaria come strumento nella lotta alla violenza di genere, in collaborazione con ActionAid. Il pubblico che prenderà parte a questi eventi avrà la possibilità di iscriversi gratuitamente al training, altrimenti riservato esclusivamente ai dipendenti Amazon, alle loro famiglie e alla community di ActionAid. Presentato oggi a Roma, il lancio del progetto è stato occasione per un momento di confronto sull’insufficiente livello di alfabetizzazione economico-finanziaria in Italia e sulle conseguenze dirette che ciò comporta in termini di violenza economica ed equità di genere. Tra i partecipanti all’incontro, Linda Laura Sabbadini, già Direttrice Centrale Istat e pioniera delle statistiche per gli studi di genere, Katia Scannavini, co-segretaria generale di ActionAid e Salvatore Iorio, hr director delle operations di Amazon. “L’indipendenza economica e l’autonomia delle donne sono elementi fondamentali per la nostra vita. Se non si è indipendenti economicamente non si è solo più a rischio di povertà, ma anche di violenza domestica. E' già difficile uscire da un contesto di violenza quando si hanno un lavoro e un reddito, figuriamoci se non si è autonomi economicamente. E' necessario avere consapevolezza, cioè, essere tutti coscienti di quanto la formazione, anche in termini di educazione finanziaria, sia uno degli aspetti cruciali per uscire da queste situazioni e vivere meglio”, sottolinea Linda Laura Sabbadini, già direttrice Istat. Come si legge una busta paga? Siamo in grado di fare scelte consapevoli quando si parla di investimenti o polizze assicurative? Sappiamo attivare una pensione integrativa? Econo.Mia dedicherà ogni videolezione ad un argomento specifico, tra quelli che ancora necessitano di approfondimento nel nostro Paese. Lo sottolinea lo studio sulle competenze finanziarie in Italia che Amazon ha affidato all’istituto di ricerca SWG e che restituisce una fotografia di una società italiana ancora acerba in termini di competenze economico finanziarie, in cui le differenze di genere sono nette e foriere di disuguaglianze. L’analfabetismo economico è diffuso: solo un intervistato su tre saprebbe spiegare termini come ‘RAL’ e concetti come ‘inflazione’ e ‘tasso di interesse’. La mancanza di conoscenza porta con sé ingiustizie sociali, con un risvolto preoccupante anche in termini di violenza di genere. Lo dimostrano alcuni preoccupanti dati illustrati durante l’incontro: in Italia le donne guadagnano meno degli uomini, hanno carriere più discontinue, pensioni inferiori, minore accesso a strumenti bancari o di investimento o, ancora, più di un quarto delle donne italiane non ha alcuna fonte di reddito, il 22% si trova in condizione di dipendenza finanziaria. “L’educazione finanziaria - ha spiegato Katia Scannavini, co-segretaria Generale di ActionAid - rappresenta oggi uno strumento essenziale per contrastare le disuguaglianze sociali e promuovere una società più equa e consapevole. In Italia sono le donne quelle più esposte al rischio di esclusione finanziaria e dipendenza economica. Questo rende cruciale il lavoro sull’educazione finanziaria come leva per l’indipendenza economica, la riduzione del gender gap e per permettere alle donne di uscire da relazioni violente e ricostruire una vita libera e sicura. Ma non solo. L’educazione finanziaria diffusa a tutti i livelli è in grado di innescare un cambiamento culturale profondo e imprescindibile nei modelli educativi e nei messaggi sociali, per far sì che il denaro – e il conseguente potere che da esso deriva – non sia più una questione da uomini. L’indipendenza economica non è dunque solo una questione di soldi: è un diritto, un mezzo di protezione e un passo fondamentale verso la libertà”. La sinergia tra Amazon e ActionAid, avviata lo scorso autunno, proseguirà durante tutto il corso del 2025, con l’obiettivo di avvicinare il maggior numero di persone a questi temi, attraverso momenti di sensibilizzazione organizzati sul territorio e aperti al pubblico, il primo dei quali è previsto per il 22 maggio a Palermo.
(Adnkronos) - Un sistema di raccolta efficiente, capillare e tra i più virtuosi d’Europa: è quello italiano per il riciclo degli imballaggi in alluminio, che nel 2024 conferma non solo il pieno raggiungimento degli obiettivi Ue al 2025 (50%), ma anticipa anche quelli fissati per il 2030 (60%). Lo attestano i dati presentati durante l’Assemblea Pubblica Annuale di Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, occasione in cui sono stati ufficializzati il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e la riconferma di Bruno Rea alla presidenza del Consorzio. (VIDEO) Nel 2024, il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio si è attestato al 68,2%, ma sempre prossimo alla media del 70% degli ultimi anni, con un recupero complessivo pari al 71,7%. Il lieve calo di due punti percentuali rispetto al 2023 non riflette un peggioramento delle performance, ma è legato all’ampliamento del perimetro di rendicontazione previsto dalle nuove norme europee, che includono anche l’alluminio presente negli imballaggi compositi - spiega Cial - Una variazione metodologica che modifica il confronto storico e segna l’inizio di un nuovo standard di misurazione. Dati che confermano come la filiera sia in grado di assorbire in maniera soddisfacente quantità crescenti di immesso (+8,5% rispetto al 2023) attraverso un sistema di raccolta, selezione e trattamento ormai consolidato su tutto il territorio nazionale. Anche sul fronte delle lattine per bevande, l’Italia si conferma tra i Paesi più efficienti d’Europa. Il tasso di riciclo per questa specifica tipologia di imballaggio si attesta all’86,3%, a fronte di un +7% nelle quantità effettivamente riciclate e di un significativo +16% nell’immesso al consumo. Un risultato - spiega Cial - che, pur evidenziando una contrazione percentuale rispetto all’anno precedente (-8%), certifica l’efficienza e la reattività del sistema nazionale, in grado di gestire tempestivamente un incremento rilevante dei volumi. Ancora, nel 2024, grazie all’avvio a riciclo di oltre 62.400 tonnellate di imballaggi, si è evitata l’emissione di circa 442mila tonnellate di CO2 equivalenti e si è ottenuto un risparmio energetico pari a 197mila tonnellate equivalenti di petrolio. Un risultato reso possibile dall'efficienza dell’alluminio: il metallo riciclato richiede, infatti, solo il 5% dell’energia necessaria per produrre alluminio primario. In questo quadro, il sistema consortile continua a rafforzare la propria presenza capillare sul territorio nazionale, con 432 convenzioni attive e una copertura che raggiunge oggi il 78% della popolazione italiana e il 70% dei comuni. “I dati 2024 confermano la solidità e la maturità del modello italiano di gestione degli imballaggi in alluminio, tra i più virtuosi ed efficienti in Europa. Anche a fronte dell’adeguamento ai nuovi criteri europei di calcolo - che ampliano il perimetro dell’immesso includendo l’alluminio presente nei compositi - la filiera continua a garantire performance elevate, con volumi assoluti di materiale riciclato in costante crescita. Un esempio concreto: a fronte di un consumo pro-capite di circa 1,45 kg di packaging in alluminio, il nostro sistema riesce a recuperarne e valorizzarne oltre 1 kg per cittadino. È un risultato frutto della cooperazione tra cittadini, istituzioni e imprese, che dimostra come sia possibile coniugare sostenibilità ambientale, efficacia economica e inclusione sociale. Ora è importante che le politiche europee riconoscano e valorizzino i modelli già consolidati, premiando chi ottiene risultati attraverso innovazione, responsabilità condivisa e un efficiente governance di filiera”, sottolinea Carmine Bruno Rea, presidente di Cial.