(Adnkronos) - Prima vittoria in campionato per la 'nuova' Atalanta di Ivan Juric, che nella terza giornata di campionato batte il Lecce. Oggi, domenica 14 settembre, la Dea si è imposta sui salentini con un netto 4-1 al Gewiss Stadium di Bergamo. Sblocca la partita nel primo tempo Scalvini, poi ci pensa la doppietta di De Ketelaere e la prima rete con la maglia nerazzurra di Zalewski, arrivato in estate dall'Inter, a chiudere i conti. Nel finale il gol del Lecce con Ndri. Con questa vittoria la squadra di Juric sale a quota 5 punti in classifica, mentre quella di Di Francesco rimane a quota 1 al penultimo posto. Partita indirizzata fin dai primi minuti, con l'Atalanta a dominare e il Lecce a difendersi e ripartire. La rete nerazzurra arriva al 37' con il colpo di testa di Scalvini che sblocca il match. Nella ripresa arriva al 52' il raddoppio di De Ketelaere, migliore in campo dei suoi, bravo a sfruttare un assist dell'ex di giornata Krstovic. L'ex attaccante del Lecce serve un altro passaggio vincente per Zalewski, che al 70' buca Falcone da fuori area e poi è ancora De Ketelaere, quattro minuti più tardi, a firmare la sua doppietta e calare il poker. All'82' arriva il gol della bandiera di Ndri, che vale la prima rete dei salentini in questo campionato. Nel finale segna anche Krstovic, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Finisce quindi 4-1 per l'Atalanta.
(Adnkronos) - "La digitalizzazione può e deve essere uno strumento al servizio della persona, della comunità, della solidarietà. Il rischio, invece, è che la logica del profitto e della velocità prevalga sul bene comune: la sfida di un nuovo umanesimo è rimettere la persona al centro, senza cadere nella tentazione di ridurla a un dato, a un algoritmo, a un profilo consumatore". Così, con Adnkronos/Labitalia, Francesco Boccia, ideatore di Digithon, dopo il confronto sul tema dell'intelligenza artificiale con il Cardinale Matteo Maria Zuppi, nel corso della maratona digitale a Bisceglie. Secondo Boccia, "un algoritmo per quanto sofisticato non ha in sè il concetto di perdono, comprensione o dell'empatia. La tecnologia aumenta, tocca ogni aspetto della società e delle relazioni sociali ed economiche ma anziché essere focalizzata sul miglioramento della vita delle persone, in molti casi aumenta le diseguaglianze, causato o dalla prevaricazione del più forte o dal divario digitale che a sua volta alimenta nuove forme di disuguaglianza", sottolinea. E per Boccia "accesso alla rete, competenze digitali e uso critico delle tecnologie non possono essere privilegi di pochi. Un umanesimo rinnovato deve promuovere giustizia: l’inclusione digitale diventa parte dell’inclusione sociale. La solidarietà deve passare anche attraverso l’educazione digitale". Secondo l'ideatore della maratona digitale "le tecnologie ci rendono sicuramente più connessi, ma non necessariamente in relazione. È un paradosso: più contatti, meno legami. Ma è aumentata anche la cattiveria umana, sia nel mondo online che, purtroppo anche nella vita reale". "Oggi ci troviamo nella situazione -ha concluso Boccia- in cui i potenti della terra, 70enni e 80enni hanno in mano le chiavi dell'intelligenza artificiale e anziché utilizzarla per migliorare la condizione degli esseri umani la utilizzano per distruggere territori e massacrare interi popoli. Mettere la persona al centro, nella società di oggi, vuol dire avere il coraggio di dire no alla legge del più forte che utilizza il progresso per aumentare potere e profitto".
(Adnkronos) - Nell’estate 2025, su 388 campionamenti effettuati nelle acque costiere e lacustri in 19 regioni, il 34% è risultato oltre i limiti di legge, cioè 1 campione su 3. In particolare, il 35% dei punti campionati con Goletta Verde è risultato inquinato o fortemente inquinato con una media di un punto ogni 80 km; per i bacini lacustri, il 30% dei punti campionati da Goletta dei Laghi è risultato oltre i limiti di legge. Questo il bilancio finale delle campagne estive di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2025. Anche quest’anno foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano punti critici: il 54% dei punti analizzati (101 su 188) è risultato inquinato o fortemente inquinato. Situazione migliore per i campioni prelevati direttamente in mare o nelle acque del lago, ossia in aree lontane da foci o scarichi, dove solo il 15% dei punti campionati è risultato oltre i limiti di legge (30 su 200). Al problema dell’inquinamento, si affianca quello della crisi climatica. Legambiente, rielaborando i dati forniti dalle immagini satellitari di Copernicus, ha calcolato che a giugno e luglio la temperatura media delle acque superficiali del Mediterraneo è stata di 25,4°C, la più calda dal 2016 ad oggi, collocandosi al primo posto nell’ultimo decennio, e superando i precedenti record del 2022 (media 25,2°C) e quello del 2024 (25,1°C) e i valori degli anni fino al 2021 che erano intorno ai 24,5°C. Un aumento sensibile di circa mezzo grado centigrado che mette a repentaglio la biodiversità marina e che amplifica gli eventi meteorologici più estremi, osserva Legambiente. Di fronte al bilancio emerso da Goletta Verde e dei Laghi, l'associazione torna a ribadire "l’urgenza di approvare un piano nazionale per la tutela delle acque costiere e interne che abbia al centro una governance integrata su più livelli prevedendo piani di adattamento ai cambiamenti climatici; più risorse economiche da destinare al servizio di depurazione per ammodernare gli impianti rispondendo ai più stringenti parametri per il trattamento e riuso delle acque reflue; più controlli da parte di Regioni, Arpa e Comuni sui punti critici e una migliore gestione delle acque interne". “Al governo - commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - chiediamo di definire e approvare al più presto un piano nazionale per la tutela di mare e laghi, investendo su innovazione e sostenibilità per ammodernare i sistemi di depurazione e per diffondere il riuso in agricoltura delle acque depurate. Sullo sviluppo delle rinnovabili in mare, dopo l’approvazione del decreto porti, è urgente stanziare le risorse economiche necessarie per infrastrutturare i due hub cantieristici di Taranto e di Augusta, che potranno garantire anche nuova occupazione green a due aree portuali che hanno sempre avuto a che fare con la logistica delle fonti fossili”.