INFORMAZIONI![]() Marta AlesiGruppo Hera spa Energia, Acqua e Ambiente Ruolo: Head of Corporate Financial Planning Area: Finance, Administration and Control Marta Alesi |
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(Adnkronos) - Una collaborazione tra la S.S. Lazio e l'organizzazione educativa internazionale Maccabi Israel è stata siglata oggi, domenica 11 maggio, a Roma presso il Centro Sportivo della Lazio con la firma di un Memorandum d’Intesa. Questo documento storico pone le basi per una partnership fondata sui valori condivisi dello sport, dell’inclusione sociale e della cooperazione internazionale, con l’obiettivo di contrastare ogni forma di discriminazione e rafforzare il ruolo del calcio come ponte tra culture. L’iniziativa nasce da un incontro preliminare tenutosi nelle scorse settimane a Tel Aviv, durante il quale sono state gettate le fondamenta per la firma odierna. La scelta di Roma quale sede dell’evento testimonia il forte legame tra la Capitale e la comunità israeliana. La cerimonia si è svolta in un clima di amicizia e rispetto reciproco, alla presenza di ospiti istituzionali di rilievo come l’Ambasciatore di Israele in Italia, S.E. Jonathan Peled, e il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, sottolineando il valore simbolico e istituzionale dell’iniziativa. Claudio Lotito, presidente della S.S. Lazio, ha dichiarato: “Siamo felici di avviare questa collaborazione con Maccabi Israel. Le nostre organizzazioni condividono una ricca tradizione e una visione educative e culturale. Questo Memorandum ci consentirà di sviluppare sinergie tecniche e sociali e di promuovere una campagna contro l’odio e ogni forma di discriminazione razziale, nel pieno rispetto dei valori universali dello sport". Naor Galili, Vice CEO di Maccabi Israel, ha aggiunto: “Prima di tutto, preghiamo per i nostri fratelli connazionali in ostaggio. Siamo orgogliosi di collaborare con un club prestigioso come la Lazio. Questa partnership andrà oltre il calcio, rafforzando i legami tra le nostre comunità e favorendo un dialogo costruttivo. Guardiamo con fiducia il futuro nella condivisione dei successi dentro e fuori dal campo.” Ofer Ben Assa, Consulente Legale del Maccabi Haifa F.C., ha affermato: “Questo accordo dimostra il potere dello sport di unire oltre ogni differenza. Insieme alla Lazio vogliamo dimostrare che il calcio è molto più di una competizione: è uno strumento straordinario per promuovere tolleranza, rispetto e solidarietà.” Le parti si sono impegnate a tradurre i valori condivisi in azioni concrete nei prossimi mesi. Tra le iniziative in programma figurano scambi giovanili, eventi sportivi ed educativi con campagne di sensibilizzazione rivolte ai tifosi e al grande pubblico, con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’inclusione e del rispetto reciproco.
(Adnkronos) - "Il nome scelto sicuramente richiama a Leone XIII, che è stato il Papa della Rerum novarum, sostanzialmente il padre della dottrina sociale della Chiesa, colui che ne ha rivoluzionato un il pensiero. E' stata proprio una porta aperta verso la giustizia sociale, partendo dalle condizioni dei lavoratori. E oggi la giustizia sociale si deve costruire a partire da un lavoro dignitoso per tutti, cosa che purtroppo dati alla mano manca in Italia ma soprattutto in tante parti del mondo. E quindi io credo che se la Chiesa deve e può partire da lì, dall'azione sociale del papato di Francesco che è stata forte". Così, con Adnkronos/Labitalia, Emiliano Manfredonia, presidente delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), commenta l'elezione di Papa Leone XIV. Secondo Manfredonia con Papa Leone XIV, "c'è una continuità del papato di Pietro, una Chiesa che è rivolta soprattutto a dare voce a chi non ha voce". E Manfredonia non dimentica l'azione sociale di Francesco "perché comunque la Laudato Sì e la Fratelli Tutti riguardavano sia il tema della fratellanza umana come risposta ma anche il tema dell'ecologia integrale, e pongono le basi sul tema della giustizia sociale". "E poi ricordo gli incontri di papà Francesco con i movimenti popolari di lavoratori auto-organizzati, raccoglitori di cartone in Buenos Aires come tanti altri. Quindi ripartire dalla dignità che dà il lavoro e dalla libertà che questo può portare credo sia fondamentale", sottolinea. Ma non è tutto perchè "Il nome scelto sicuramente richiama a Leone XIII ma anche a Leone Magno che fermò Attila, disarmato. E oggi ci sono tante barbarie da fermare. E già questo credo che sia importante. E poi per me, per la mia formazione personale, mi fa ricordare molto anche Leone, il frate amico di San Francesco d'Assisi, colui che ha scritto manualmente la Perfetta letizia, un inno all'amore sostanzialmente, all'amore misericordioso", conclude.
(Adnkronos) - Una Fiat 500e con guida autonoma senza conducente è partita oggi dalla stazione della metropolitana Famagosta di Milano e ha raggiunto la zona di Cantalupa, punto di accesso all’autostrada A7 in direzione Milano. Si tratta di un test sperimentale, per verificare come la tecnologia a guida autonoma possa promuovere la mobilità multimodale, nell'ambito del progetto 'Serravalle Future Drive'. L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra la società e il team Aida (Artificial Intelligence Driving Autonomous) del Politecnico di Milano, nell'ambito del programma di ricerca del centro nazionale Most, è stata presentata oggi nell'auditorium della sede di Milano Serravalle – Milano Tangenziali. (Foto) Ha l'obiettivo - viene spiegato in una nota di Most, Fnm, Milano Serravalle e Politecnico di Milano - di "testare l’efficacia di un servizio di navetta autonoma condivisa in scenari di traffico reali e come questo possa contribuire alla costruzione di una mobilità più sostenibile, intelligente e interconnessa". Serravalle Future Drive è il primo esperimento in Italia che collega hub periferici, connessi alla rete autostradale a nodi di trasporto urbano, sfruttando le potenzialità della guida autonoma. Il progetto mira a ridurre la congestione nelle aree cittadine e promuovere l’uso del trasporto pubblico, integrando soluzioni innovative con le infrastrutture esistenti. (Video) Chi ha partecipato alla presentazione ha potuto seguire da vicino il comportamento della navetta autonoma, una Fiat 500e fornita dal partner tecnico Fassina e dotata di un sistema di guida autonoma basato su intelligenza artificiale, sviluppato dal Politecnico di Milano. "Il veicolo, equipaggiato con la tecnologia per raccogliere e analizzare dati in tempo reale, ha affrontato in completa autonomia - viene sottolineato nella nota - situazioni complesse come immissioni e uscite autostradali, in condizioni di traffico variabile, mostrando concretamente le potenzialità della tecnologia in un contesto urbano-autostradale integrato". “Serravalle Future Drive rappresenta il primo progetto in Italia che unisce concretamente il mondo autostradale con quello urbano attraverso la tecnologia della guida autonoma. È una sfida pionieristica che Milano Serravalle ha voluto cogliere, consapevole dell’importanza strategica di integrare infrastrutture esistenti e innovazione per costruire una mobilità davvero intermodale, sostenibile e al servizio dei cittadini”, ha commentato Elio Catania, presidente di Milano Serravalle – Milano Tangenziali. “Siamo orgogliosi di contribuire a un progetto così ambizioso, che pone Milano al centro dell’innovazione tecnologica e apre nuove prospettive per la mobilità del futuro”, ha dichiarato Ivo Roberto Cassetta, amministratore delegato di Milano Serravalle – Milano Tangenziali. “Questa iniziativa - ha aggiunto - rappresenta un passo concreto verso una mobilità più sostenibile, efficiente e attenta alle esigenze del territorio". “Questo progetto sperimentale di una navetta autonoma multimodale segna un nuovo passo nel percorso del team Aida verso una mobilità sempre più sostenibile. L’interconnessione tra diversi scenari di traffico rappresenta un’evoluzione concreta verso soluzioni di trasporto pubblico più flessibili e capillari, valorizzando il know-how maturato dal Politecnico di Milano nelle attività di ricerca e sperimentazione su veicoli autonomi, sia in pista che su strada pubblica”, ha affermato il professor Sergio Matteo Savaresi del Politecnico di Milano, responsabile scientifico del progetto Aida. “Un esempio concreto di come la tecnologia possa diventare leva di connessione intelligente tra punti strategici del territorio che oggi sfuggono alle reti tradizionali della mobilità. È un modello di mobilità che crea valore rendendo il territorio più accessibile, funzionale e connesso”, ha dichiarato Gianmarco Montanari, direttore generale del centro nazionale per la mobilità sostenibile Most.