INFORMAZIONIPramerica Marketing srl Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Agency Manager, Corporate Business Specialist Area: Sales Management Mario Acquista |
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(Adnkronos) - Brexiter-entusiasta, socialmente conservatrice e anti-woke: sono alcune delle definizioni che dà di sé stessa Kemi Badenoch, nuova leader dei conservatori britannici. Olukemi Olufunto Adegoke, questo il suo nome per esteso, è nata il 2 gennaio del 1980 a Wimbledon da genitori nigeriani: il padre era un medico, mentre la madre - che l'ha partorita in una clinica di Wimbledon dove si era sottoposta a un trattamento per la fertilità - una professoressa di fisiologia. Cresciuta a Lagos, in Nigeria, fino all'età di 16 anni, si è trasferita a Londra per gli esami di maturità, ospite di amici di famiglia e lavorando al McDonald's. Ed è cosi che "sono diventata working class", ha spiegato la stessa Badenoch, rivendicando la sua appartenenza alla classe lavoratrice, in contrapposizione agli "stupidi ragazzi bianchi di sinistra" che ha conosciuto subito dopo studiando informatica alla Sussex University e che l'hanno fatta diventare "più conservatrice". In quello stesso periodo ha criticato il 'Live 8' di Bob Geldof, accusandolo di "paternalismo" nei confronti dell'Africa. Combattiva al limite dell'aggressivo - si ricorda un episodio del 2006 durante un evento dei Tory, quando si mise a inseguire per le scale del municipio di Oxford una donna che le aveva dato uno schiaffo, prendendola per i capelli - ha lavorato nel settore bancario e come direttore digitale dello Spectator, dopo aver anche studiato legge part time. In politica dal 2005, è entrata all'Assemblea di Londra nel 2012, ricoprendo poi negli anni successivi - il primo a volerla nel governo fu Boris Johnson nel 2019 - una serie di incarichi, fino a quelli di sottosegretario al Commercio prima con Liz Truss e poi con Rishi Sunak. Badenoch si definisce anche una "femminista critica del genere", si oppone all'auto-identificazione per le persone trans ("Abbiamo il matrimonio gay e le unioni civili, quindi cosa cercano i transessuali?"), alla "politica dell'identità" e alla 'teoria critica della razza', sostenendo che "non tutte le culture sono ugualmente valide" e che le discussioni sull'impero dovrebbero includere le "cose buone". Da sottosegretario ha accusato pubblicamente un giornalista di comportamento "inquietante e bizzarro" per aver posto delle domande, ha avuto un battibecco pubblico con l'attore David Tennant ed è stata accusata di "bullismo" dal personale quando era segretario al Business, accusa che ha respinto. Sposata con il banchiere Hamish Badenoch - che ha lavorato in Malawi, Nigeria e Kenya, prima di rientrare a Londra e al suo incarico attuale in Deutsche Bank, impegnato anche lui in politica con i Tories - la nuova leader dei conservatori è madre di tre figli, due femmine e un maschio.
(Adnkronos) - "Knorr BuonCibo nasce con l’obiettivo di facilitare la riscoperta del piacere autentico della cucina italiana. In un mondo in cui il tempo è sempre meno e spesso si perde il contatto con le cose semplici, vogliamo assicurarci che tutti possano permettersi un'esperienza a tavola che sia ricca di gusto e del portato emozionale dei sapori di sempre e resti allo stesso tempo accessibile. Al centro di tutto, c'è la tradizione. In Italia, il cibo non è mai solo nutrimento, ma rappresenta un vero patrimonio culturale. Piatti come la lasagna, il risotto, la pasta al forno, il minestrone, non sono solo ricette, ma autentici simboli di storia e di famiglia. Con Knorr BuonCibo, ci proponiamo di riportare questi sapori al centro dell’esperienza quotidiana, celebrando quei piatti che raccontano le nostre radici. Mangiare non è solo un gesto meccanico: è rivivere ricordi, evocare emozioni e condividere momenti, di generazione in generazione". Così Mariangela Capolupo, Head of Marketing Nutrition, Unilever Italia. "Attraverso Knorr BuonCibo, vogliamo incoraggiare questo scambio di saperi, affinché le ricette del cuore continuino a vivere e ad evolversi con le nuove generazioni. Le nonne, in particolare, sono le custodi dei segreti della cucina italiana, quelle figure che con amore e pazienza hanno tramandato ricette e tradizioni. La cucina italiana è un vero e proprio ponte tra le generazioni, e questo legame è qualcosa che vogliamo preservare e continuare a promuovere", continua. "Non meno importante -spiega- è il tema della sostenibilità. Oggi più che mai, è essenziale fare scelte consapevoli anche in cucina. La sostenibilità è sempre stata un pilastro centrale del programma di Knorr, e crediamo che ognuno di noi, con piccoli gesti quotidiani, possa fare la differenza. . Quest'anno celebriamo la sesta edizione del programma, un traguardo importante che ci rende orgogliosi del percorso fatto finora. Guardando al futuro, ci auguriamo che sempre più persone possano unirsi a noi in questo viaggio. L’impegno di Knorr è continuo nel miglioramento delle confezioni, delle ricette e della coltivazione delle materie prime per contenere il proprio impatto ambientale e permettere ai consumatori di agire concretamente attraverso le proprie scelte d’acquisto. L’idea dietro l’intero programma Knorr BuonCibo in questi sei anni è che ognuno, nel proprio piccolo, possa contribuire a fare la differenza, anche attraverso il cibo, per migliorare non solo la nostra vita, ma anche quella delle generazioni che verranno", conclude.
(Adnkronos) - Il Polo Strategico Nazionale “è una realtà giovane, nata nell'agosto del 2022, con un obiettivo, definito nell'ambito di un parternariato pubblico privato, che è di consentire di migrare le pubbliche amministrazioni centrali e locali in cloud. Per favorire questa migrazione sono stati messi a disposizione i fondi della mission 1.1 del Pnrr. Il cuore del polo, in termini di sostenibilità ambientale, sono 4 green data center in doppia region che devono rispondere a requisiti in termini di sostenibilità ambientale puntuali. Sono requisiti mandatori perché sono oggetto del contratto di concessione pubblica attraverso cui operiamo e migriamo le pubbliche amministrazioni”. Così Lucia Fioravanti, Chief Corporate Affairs Officer Polo Strategico Nazionale, in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma, spiega che “nasciamo ‘green thinking’ perché abbiamo degli obblighi concessori e i data center devono rispondere a quelle caratteristiche che ovviamente si sostanziano sia in piani di efficientamento energetico, che vengono poi misurati con appositi parametri specifici, sia ovviamente nell'obiettivo di arrivare al 2030 a emissioni zero”. Attualmente “siamo arrivati alla milestone che era prevista per il settembre scorso, 100 amministrazioni migrate in cloud - racconta Fioravanti - Oggi siamo a circa 350 contatti di adesione da parte delle pubbliche amministrazioni. Circa 270 sono già state avviate al processo di migrazione tecnologica e circa 250 in questo processo di migrazione hanno già un servizio cloud attivo. La vera sfida è quella di arrivare ovviamente a giugno 2026 come da milestone del Piano nazionale di presa e residenza a 280 amministrazioni. Il Polo ha un ruolo importante in una logica di sostenibilità non soltanto ambientale, ma anche dal punto di vista del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sociale e digitale. Questo Paese ha delle caratteristiche speciali. Da qui a due anni una percentuale importante della popolazione italiana sarà over 65. Credo che vada innanzitutto compreso come garantire l'accesso delle persone” anche le anziane “a questa tipologia di servizi utili per i cittadini”. Gli obiettivi del Polo, sintetizza Fioravanti, sono di “portare 280 amministrazioni entro giugno 2026 in tecnologie cloud. In realtà, oltre alle amministrazioni che possono utilizzare i fondi del Pnrr, migrano anche altre realtà, città metropolitane e comuni che, non potendo utilizzare i fondi, possono accelerare il loro percorso di innovazione tecnologica. Il Polo è sostenibile non solo per una questione tecnologica e ambientale, ma anche sociale” perché “andiamo a supplire alla bassa rappresentatività” di giovani e donne. “Abbiamo preso l'impegno di portare almeno il 40% delle persone al di sotto dei 36 anni e il 40% devono essere donne, questi - conclude - sono degli obblighi mandatori”.