(Adnkronos) - La Juventus batte il Torino per 2-0 nel derby in calendario oggi 9 novembre nella 12esima giornata della Serie A. I bianconeri si impongono con i gol di Weah al 18' e di Yildiz all'84'. Il successo consente alla squadra di Thiago Motta di salire a 24 punti, in compagnia dell'Inter e ad una lunghezza dal Napoli capolista a quota 25. Nerazzurri e partenopei si sfidano nel posticipo domenicale. Il Torino rimane a 14 punti. Dopo un avvio prudente da parte di entrambe le squadre i padroni di casa passano in vantaggio al 18' al primo tiro in porta. La firma è di Weah con un facile tap-in, ma il vantaggio è quasi tutto merito di Cambiaso. Break dell'esterno juventino, che scappa a Pedersen e spacca in due la linea granata: Milinkovic-Savic si oppone al suo tiro, ma la ribattuta diventa un assist per l'ex Lille che firma l'1-0. Al 22' ancora protagonista Cambiaso, stavolta si mette in proprio peccando un po' di egoismo: il suo destro dalla distanza termina alto quando c'era Vlahovic ben posizionato. Al 24' Vlahovic vince il duello fisico con Coco e s'invola verso il limite dell'area, va al tiro si sinistro parato da Milinkovic-Savic. Alla mezz'ora prova a reagire il Toro, che si procura un calcio piazzato dalla trequarti, la conclusione di Vlasic è respinta dalla barriera. Al 34' combinazione Cambiaso-Koopmeiners: conclusione da dentro l'area dell'olandese, a botta quasi sicura, viene deviata da Masina in corner. Al 39' Yildiz si accentra da sinistra e calcia: il rimpallo favorisce Thuram, ma interviene Coco e salva. Si parte per il secondo tempo con un cambio tra le fila granata, con Gineitis al posto di Ilic, che si deve arrendere per un risentimento al flessore. Al 10' pericoloso Linetty, un pallone vagante al limite dell'area diventa buono per il centrocampista polacco, il suo destro però trova la respinta di Kalulu. Al 12' cartellino giallo a Lazaro per un fallo su Gatti. Al 14' altro giallo tra i granata, stavolta per Walukiewicz per fallo su Yildiz che lo aveva saltato. Al 19' doppio cambio per Vanoli: dentro Njie e Vojvoda, fuori Walukiewicz e Ricci, quest'ultimo per un problema alla caviglia. Al 27' annullato il gol del 2-0 a Weah per un tocco con il braccio nel controllo da parte dello statunitense, che aveva poi saltato Coco e battuto Milinkovic-Savic. Un minuto dopo arriva il primo cambio per Motta: entra Conceicao, esce Vlahovic. Alla mezz'ora entra Sosa ed esce Pedersen tra i granata. Al 35' ammonito Coco per un fallo su Weah. Un minuto dopo lo stesso attaccante statunitense serve Yildiz in area, il tiro del turco è deviato dalla difesa avversaria. Al 38' l'ultimo cambio di Vanoli, con Karamoh al posto di Lazaro. Al 39' arriva il secondo gol che chiude la partita. Ottimo cross di Conceicao sul secondo palo per l'inserimento di Yildiz, che di testa in tuffo batte Milinkovic-Savic. Poco dopo escono proprio Yildiz e Savona: dentro McKennie e Danilo. Nel recupero arriva il primo ammonito per la Juve: è Koopmeiners per una trattenuta su Sosa.
(Adnkronos) - "Le principali barriere che vogliamo abbattere con Akka.app riguardano l'accessibilità e la trasparenza nel mondo degli investimenti in startup. Tradizionalmente, investire in startup è stato un privilegio riservato a pochi, a causa di ticket minimi elevati e della necessità di far parte di network esclusivi. Vogliamo eliminare queste restrizioni abbassando il ticket minimo a soli 1.000 euro e creando una piattaforma trasparente dove i membri possono informarsi, partecipare e investire nelle startup più promettenti. Crediamo che democratizzare l'accesso a queste opportunità possa portare benefici sia ai membri investitori che all'intero ecosistema imprenditoriale italiano". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Nicolas Nati, ceo Akka Italia. "La missione di Akka - spiega - è quella di democratizzare l'accesso agli investimenti in startup, creando un ponte tra imprenditori emergenti e una vasta comunità di investitori. Nei prossimi due anni, puntiamo a diventare il più grande veicolo early-stage in Italia, investendo tra i 50 e i 100 milioni di euro all'anno in startup innovative. Vogliamo costruire una community attiva di oltre 5.000 membri, offrendo loro non solo opportunità di investimento, ma anche strumenti educativi e occasioni di networking uniche per crescere insieme". In che modo Akka.app seleziona le startup per le opportunità di investimento e quali settori saranno maggiormente privilegiati? "Selezioniamo le startup - sottolinea Nicolas Nati - attraverso un processo molto rigoroso. Ogni mese analizziamo oltre 300 pitch deck e, dopo una valutazione approfondita, ne scegliamo meno del 1% da presentare alla nostra community. Guardiamo al potenziale di mercato, alla solidità del team, all'innovazione e alla scalabilità del progetto. Non ci limitiamo a un settore specifico; siamo interessati a startup nei campi della tecnologia, del retail, della moda, dello sport, dell'Ict e molto altro. Il nostro obiettivo è proporre startup per dare agli investitori la possibilità di diversificare il proprio portafoglio, con aziende che rispecchino le tendenze emergenti e gli interessi dei nostri membri". "Akka.app - dice - offre diversi vantaggi unici. Innanzitutto, rendiamo gli investimenti in startup accessibili con un ticket minimo di soli 1.000 euro. Inoltre, presentiamo solo le migliori opportunità, frutto di una rigorosa selezione. Diventando membri, si entra a far parte di una community esclusiva di investitori e imprenditori, con possibilità di networking e formazione continua. Offriamo trasparenza totale: accesso a pitch deck, business plan e analisi dettagliate per ogni startup. I nostri membri possono aspettarsi non solo opportunità di investimento, ma anche crescita personale e professionale attraverso eventi, workshop e sessioni di mentoring". "Con Akka - avverte Nicolas Nati - speriamo di avere un impatto significativo sull'ecosistema imprenditoriale del Paese. Investendo tra i 50 e i 100 milioni di euro all'anno, vogliamo accelerare l'innovazione, supportando startup che possono portare nuove tecnologie e soluzioni sul mercato. Questo non solo creerà nuovi posti di lavoro, ma rafforzerà l'ecosistema startup italiano, rendendolo più competitivo a livello internazionale. Inoltre, democratizzando l'accesso agli investimenti, contribuiremo a diffondere una cultura dell'investimento e dell'innovazione, promuovendo la crescita economica e sociale dell’Italia".
(Adnkronos) - Heidelberg Materials, uno dei leader mondiali nei materiali e soluzioni per l'edilizia, ha scelto Ecomondo (Rimini 5- 8 novembre), la fiera delle tecnologie green, per presentare al mercato evoBuild, un brand globale per cementi e calcestruzzi a basse emissioni di CO2 per le città del futuro. "Al centro delle nostre azioni c'è la forte attenzione per l'ambiente. In qualità di pionieri sulla strada verso la neutralità carbonica e l'economia circolare nell'industria dei materiali da costruzione - ha detto Stefano Gallini, amministratore delegato di Heidelberg Materials Italia - la società sta lavorando su materiali da costruzione sostenibili e soluzioni per le città del futuro. EvoBuild rappresenta la risposta concreta a disposizione del mercato, dei nostri clienti e dei progettisti. Un passo importante verso il conseguimento di uno dei nostri obiettivi fondamentali nel percorso verso il Net zero; puntiamo, infatti, a generare il 50% dei nostri ricavi con prodotti sostenibili già entro il 2030". La gamma evoBuild di Heidelberg Materials, che in Italia ha raccolto l’eredità dei marchi Italcementi e Calcestruzzi, sarà disponibile dal 2025 in tutta Italia e per tutte le linee di prodotto e sarà caratterizzata da basse emissioni di CO2 (sia per il cemento sia per il calcestruzzo), e/o da calcestruzzi contenenti materiali da riciclo, evitando così l’impiego di risorse naturali. La Road Map di Heidelberg Materials prevede, da qui al 2030, il progressivo aumento della quota di prodotti evoBuild. I prodotti della gamma evoBuild apportano una riduzione della CO2 pari ad almeno il 30% rispetto al valore di riferimento. I prodotti circolari contengono almeno il 30% di inerti riciclati, oppure riducono la quantità di materiali naturali di almeno il 30%. Per arrivare a questi risultati sono stati messi a punto negli impianti una serie di percorsi virtuosi dal punto di vista della sostenibilità lungo tutti i passaggi del ciclo di produzione del cemento e del calcestruzzo. Qualche esempio: per 'cuocere' il cemento viene ridotto l’uso di combustibili fossili derivati dal petrolio utilizzando, in sostituzione, combustibili alternativi non più riciclabili e biomasse in assoluta sicurezza. Nella produzione del calcestruzzo, invece, viene ridotto l’uso di materie prime naturali come la sabbia e la ghiaia, introducendo nella ricetta del prodotto materiali di scarto come le scorie di altoforno e i materiali da demolizione.