INFORMAZIONIAccendi luce & gas coop Energia, Acqua e Ambiente Ruolo: Affari Legali e Compliance Area: Legal Management Maria Pia Altamura |
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(Adnkronos) - In Italia, circa mezzo milione di persone convivono con un tumore del sangue e ogni anno vengono diagnosticati più di 30.000 nuovi casi. "Il dato positivo è che molte delle 500 mila persone affette da tumore del sangue riescono a cronicizzare la malattia, grazie ai farmaci, raggiungendo un’aspettativa di vita simile a quella delle persone non ammalate. Questo rappresenta un grande successo dei medici e della ricerca". Tuttavia, "aumentano i casi, in particolare di leucemia, e hanno una genesi che naturalmente ha a che fare con l'ambiente. Acqua, terra e aria sono ormai veicoli di inquinamento talmente gravi da causare non solo malattie cardiovascolari e polmonari, ma soprattutto anche patologie oncologiche". Lo ha detto il presidente dell'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, Giuseppe Toro, in occasione del convegno nazionale Ail 'Curare è prendersi cura - Impatto ambientale e rischio sanitario, benessere e stili di vita', in corso a Roma. "Affrontare questo problema è indispensabile. La prevenzione, purtroppo, è la cenerentola delle attività sanitarie", ma questo "è uno spazio nel quale le associazioni e la società civile devono intervenire, creando partnership con medici, istituti sanitari, ma soprattutto con la politica, affinché questi argomenti vengano affrontati con serietà", conclude.
(Adnkronos) - “Da anni il nostro Gruppo Donne Manager affianca i manager delle aziende più illuminate per sviluppare una cultura di genitorialità condivisa che consenta anche ai padri di vivere appieno un momento così importante e irrinunciabile della propria vita e alle madri di non rinunciare al proprio lavoro. Tante le iniziative fatte e in corso con questo obiettivo. E da una recente indagine che abbiamo condotto sui manager italiani emerge che l’85% degli uomini al di sotto dei 45 anni è favorevole al congedo paritario, ma soprattutto alla sua obbligatorietà. Uomini e donne sono e devono essere su questo alleati. La parità di genere non è solo un traguardo femminile ma un’opportunità per tutti, le famiglie, la società e le aziende stesse, che così aumentano produttività e benessere". Così Luisa Quarta, coordinatrice Gruppo Donne Manager di Manageritalia, che oggi ha partecipato all'incontro, presso la sala Stampa della Camera dei Deputati, per la presentazione delle 5 proposte dei manager italiani alla politica per portare più donne al lavoro e per una genitorialità sempre più condivisa. Secondo Quarta "in Italia, la necessità di un cambio di passo e di una maggiore attenzione verso una genitorialità che non penalizzi le donne, e per questo necessariamente sempre più condivisa, è dimostrata dai dati nazionali che vedono solo 379.000 nuovi nati nel 2023, l’indice più basso mai registrato in Italia. Il numero medio di figli per donna è oggi pari a 1,20. Nello stesso anno si sono contate 61.391 convalide di dimissioni volontarie di madri lavoratrici che hanno dovuto lasciare la loro occupazione per la difficoltà a conciliare la cura dei figli con l’attività lavorativa (Fonte Ispettorato del Lavoro report 2023)". "Non va bene -ha continuato Quarta- neanche sotto il profilo dei congedi parentali. L’Italia, con la sua legge che prevede 5 mesi per la madre all’80% della propria retribuzione e 10 giorni per il padre, è ben lontana dagli standard degli altri paesi europei. In Norvegia per i genitori sono previsti dodici mesi di congedo retribuito suddivisi in una quota destinata alla madre e una al padre (o all’altra mamma) e in un periodo che può essere liberamente condiviso tra i due genitori". Secondo Quarta, "ciascuna quota genitoriale è con retribuzione al 100% e un massimo di diciannove settimane con retribuzione all'80%. In Svezia ogni genitore ha diritto a ben 480 giorni di congedo, quindi circa 16 mesi, 90 riservati alla madre e 90 al padre, indennizzati tutti all’80% dello stipendio Meglio dell’Italia anche la Spagna e il Portogallo. Infatti nella penisola iberica il congedo parentale è fissato a 16 settimane per ciascun genitore, con un indennizzo pari al 100% della retribuzione. Di queste, le prime 6 sono obbligatorie subito dopo la nascita della prole, mentre le successive 10 sono facoltative e i genitori potranno scegliere se utilizzarle a tempo pieno o part time. In Portogallo, invece, i genitori possono richiedere o 150 giorni indennizzati al 100% o 180 giorni indennizzati all’80% dello stipendio", ha concluso.
(Adnkronos) - Il settore delle energie rinnovabili sta vivendo una crescita esponenziale e rappresenta una leva determinante per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e garantire un futuro sostenibile. Al rapido sviluppo del comparto corrisponde un aumento significativo dei lavoratori coinvolti nella realizzazione degli impianti. Secondo l’ultimo rapporto diffuso da Irena (Agenzia internazionale per le energie rinnovabili), dal 2022 al 2023 il numero dei lavoratori coinvolti nello sviluppo di impianti eolici e fotovoltaici è aumentato di circa il 20%, passando da oltre 13 milioni a oltre 16 milioni. E’ in questo contesto che Engie, player di riferimento nella decarbonizzazione e nell’efficienza energetica, ha organizzato 'Together for safety', una giornata di confronto con associazioni e operatori del mercato energetico, volta a sensibilizzare gli attori coinvolti sul fondamentale tema della sicurezza sul lavoro. All’evento hanno preso parte aziende quali Terna, Vestas, Comal, Saet, Impresa Manca, Tresun e Anev. “In Engie siamo impegnati ogni giorno a migliorare le nostre practice e a diffondere la cultura della sicurezza tra tutti i nostri lavoratori e collaboratori: per noi è una priorità assoluta - spiega Monica Iacono, Ceo di Engie Italia - Tutte le nostre strategie di sviluppo si fondano sull’obiettivo di avere zero incidenti gravi o mortali. E’ un processo di miglioramento continuo: negli ultimi sette anni il Gruppo ha dimezzato il tasso di frequenza degli infortuni, un trend positivo a cui assistiamo anche in Italia”. Il gruppo Engie conta, a livello mondiale, una capacità installata di oltre 42 GW e mira a raggiungere 50 GW nel 2025 e 80 GW nel 2030. In Italia, con un portafoglio di 560 MW composto da 397 MW di parchi eolici, 121 MW di parchi fotovoltaici e circa 43 MW di impianti storage, Engie punta a rafforzare ulteriormente la sua presenza sul territorio nazionale, con obiettivi ambiziosi. “In Italia, il Pniec (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) prevede 65 GW di nuova capacità rinnovabile al 2030 e, ipotizzando una taglia media di impianto di energia rinnovabile (eolico o fotovoltaico) di 30 MW, occorreranno oltre 2.160 cantieri e circa 65mila ore per lavoratore per ogni cantiere. Sono quindi stimate 140 milioni di ore-uomo, con un tasso di frequenza di incidenti destinato a salire - afferma Samuel Renard, Managing Director Renewables di Engie Italia - Engie sta portando avanti un programma di promozione della cultura della sicurezza, che coinvolge tutti, partendo dai manager fino ad arrivare alle persone operative sul campo. Soltanto lo scorso anno, in Italia, sono state dedicate 8mila ore di formazione a 300 manager”. Engie ha ideato Eosc (Engie One Safety Culture), progetto globale volto a trasformare l’approccio culturale alla sicurezza all’interno dell’azienda attraverso investimenti in formazione e coaching. Eosc vede coinvolte tutte le figure manageriali di Engie (oltre 800 manager, di cui 300 in Italia) e ha l’obiettivo di rafforzare il controllo dei rischi sui posti di lavoro attraverso una serie di azioni di gestione della sicurezza finalizzate a ridurre al minimo i rischi. Il Gruppo, attraverso Eosc, intende rafforzare la cultura della sicurezza, la tutela dell’operatività attuale e futura e della capacità di costruire asset energetici sostenibili.