INFORMAZIONIMarco Gabrielli |
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(Adnkronos) - Che Donald Trump e il presidente della Fed Jerome Powell quanto meno non vadano d'accordo è un dato di fatto. Che però l'uomo che viene quotidianamente attaccato dal Presidente americano per le sue scelte prudenti di politica monetaria dia una risposta tanto esplicita a sostegno delle sue ragioni, i tassi non scendono per colpa dei dazi, è la fotografia del cortocircuito in cui rischia di avvitarsi l'economia americana con la gestione del tycoon. Il ragionamento di Powell è piuttosto lineare: se con una mano si produce inflazione, non è possibile con l'altra agire sulla leva dei tassi. Altrimenti, il risultato è di innescare una fiammata dei prezzi difficile da governare. “L'inflazione negli Stati Uniti è calata al 2,3% ma quando abbiamo visto le dimensioni dei dazi abbiamo optato per una posizione di attesa considerato che tutte le previsioni d'inflazione sono salite. Non è una reazione eccessiva: la cosa prudente da fare è aspettare e capire di più e vedere quali saranno gli effetti”. Traduzione ancora più semplificata: se Trump vuole che la Fed tagli i tassi, non deve minacciare di imporre a tutti dazi che hanno l'effetto di spingere l'inflazione, così come inevitabilmente fa qualsiasi allentamento della politica monetaria. E' l'abc dell'economia, sottintende Powell, che dimostra ancora una volta di voler interpretare fino in fondo il suo ruolo nel solco dell'ortodossia. Trump vorrebbe una Fed diversa e un altro presidente della Fed. Ma non è così facile riuscire a sostituire Powell. Che non molla un centimetro, "sono molto concentrato sul mio lavoro", e lo fa ricordando quali sono i suoi obiettivi: "massima occupazione, stabilità dei prezzi e stabilità finanziaria". Obiettivi che, non rinuncia a dire, vanno preservati con una politica economica coerente, perché la direzione del debito americano resta evidentemente un problema da affrontare "meglio prima che poi". Altre parole che suonano male alla Casa Bianca. (Di Fabio Insenga)
(Adnkronos) - “Per noi l'ingegneria è una parte strategica per lo sviluppo del Paese. Le competenze sono importanti e fondamentali per lo sviluppo. Dobbiamo essere più presenti nel dibattito pubblico a supporto della collettività. È importante, poi, il confronto con gli altri professionisti: a questo scopo l'Ordine di Milano è in prima linea nella promozione della Consulta delle Professioni tecniche della Camera di Commercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza, le cui attività mirano a favorire un dialogo costante con tutti gli attori del territorio, a servizio di quel cambiamento e quello sviluppo che auspichiamo per il nostro Paese”. Lo afferma Carlotta Penati, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano, all’assemblea ordinaria degli iscritti 2025, svoltasi nella sede di Palazzo Montedoria a Milano, in occasione della quale sono stati condivisi il bilancio consuntivo dell’esercizio 2024 ed il conto economico preventivo 2025. L’assemblea è stata un prezioso momento di ascolto e confronto sui temi centrali del cammino che la comunità professionale sta affrontando: dalla formazione al dialogo con le istituzioni fino alla condivisione e alla collegialità. “E' importante sottolineare che questa è l’assemblea degli iscritti perché vogliamo sempre di più promuovere la condivisione, la trasparenza, il confronto e la visione. Oggi abbiamo illustrato quanto realizzato dal Consiglio nel 2024. Prima il confronto, poi la visione di quello che vogliamo fare nel 2025 a favore dei nostri iscritti. Ricordo sempre che l’Ordine è un ente pubblico a favore della collettività attraverso la promozione della formazione e dei professionisti” conclude.
(Adnkronos) - I mercati di Traiano, uno dei simboli storici e architettonici della Capitale, si vestono di nuova luce. È stata presentata questa sera la nuova illuminazione artistica del complesso, sito archeologico unico al mondo che rappresenta, allo stesso tempo, un’importante quinta scenica nel cuore di Roma. All’evento hanno partecipato il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce e la presidente di Acea Barbara Marinali. L’intervento è stato realizzato da Areti, società del Gruppo Acea che si occupa dell’illuminazione pubblica e artistica della Capitale, sulla base di un progetto redatto da professionalità interne all’azienda in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre. Il progetto mira a esaltare l’architettura del complesso monumentale: sono state adottate soluzioni innovative, come un’illuminazione a proiezione per le mura esterne, che garantisce una luce morbida e uniforme sui diversi livelli, creando una lettura d’insieme del monumento come quinta urbana. La torre delle Milizie, le nicchie e l’ambulacro interno sono stati invece sottolineati con un’illuminazione in semi-radenza. L’intervento non si è limitato alla sostituzione puntuale degli impianti esistenti, ma ha previsto una rimodulazione dell’impianto e l’integrazione delle zone con carenza di illuminazione, per un risultato più armonico e funzionale. La temperatura di colore calda (2700 Kelvin) si inserisce in continuità con l’illuminazione già presente sui monumenti in opus latericium, creando un’atmosfera accogliente e rispettosa dell’estetica storica. Grazie all’utilizzo di tecnologia Led di ultima generazione, sono stati installati 259 apparecchi con una potenza totale di circa 7,5 kw, riducendo significativamente i consumi energetici rispetto ai 107 apparecchi rimossi, che avevano una potenza complessiva di 11,5 kw. Inoltre il sistema di controllo intelligente permette di calibrare l’intensità di ogni singolo punto luce, riducendo ulteriormente i consumi energetici. "È un privilegio poterci occupare di un patrimonio unico al mondo e, nel farlo, prestare una cura particolare al progetto e al modo in cui le architetture di luce possono ridisegnare questi luoghi, optando per l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione con alta resa cromatica che permettono di esaltare l’architettura nei singoli dettagli e di renderla fruibile, anche di notte, agli occhi del mondo”, ha detto la presidente di Acea, Barbara Marinali. "Siamo orgogliosi di aver contribuito, con le istituzioni, a questo progetto che unisce innovazione tecnologica e tutela del patrimonio storico - ha aggiunto Fabrizio Palermo, ad di Acea - Questo dei Mercati rappresenta un esempio del know how all’avanguardia di Acea, che può vantare un team di professionisti specializzati nella progettazione e realizzazione di interventi di illuminazione artistica, coniugando innovazione, efficienza energetica e valorizzazione del patrimonio”.