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(Adnkronos) - La principessa Anna è da tempo considerata la più laboriosa della famiglia reale e ora potrebbe rivelarsi fondamentale per ricostruire i rapporti di Harry con Carlo e William. Si ritiene che il duca di Sussex sia pronto a parlare con suo padre, il re, dopo un recente incontro tra i loro principali collaboratori. Anna, sorella di Carlo e membro attivo della famiglia reale, è ritenuta dagli osservatori reali una figura importante nella costruzione della pace tra Harry e la sua famiglia, perché potrebbe dare qualche consiglio utile a Harry sulla vita da "riserva" nella famiglia reale. Quando uscì il famoso libro 'Spare' ('Riserva', ndr) del secondogenito del sovrano, un amico della famiglia reale avrebbe detto: "Dovrebbe davvero parlare con la principessa Anna", dopo che il romanzo aveva rivelato i problemi di Harry con suo fratello William. Ciò accade mentre la faida tra il duca di Sussex e i pochi membri ancora in attività della famiglia reale sembra volgere al termine. Si sono svolti infatti incontri tra rappresentanti dei Sussex e alcuni alti funzionari del re, alimentando le voci secondo cui una possibile riconciliazione sarebbe stata sul tavolo. Nonostante i segnali di speranza, tuttavia, gli assistenti di William sono stati esclusi dall'incontro, il che ha portato a supporre che la frattura tra i fratelli non sarebbe mai stata sanata. Harry, che vive in California, visiterà il Regno Unito a settembre per gli eventi annuali di WellChild. Si apre così la prospettiva di incontrare suo padre per la prima volta in 18 mesi, anche se non è stata data alcuna indicazione di un incontro con suo fratello William. La principessa Anna è stata definita la "'riserva' per eccellenza che non si lamenta mai", in confronto al nipote Harry. Sia la zia che il duca hanno dovuto fare i conti con il fatto di essere secondi ai fratelli maggiori. Gli osservatori della famiglia reale hanno ipotizzato che un incontro con Anna, che ha forgiato il suo percorso come una reale devota e rispettosa, potrebbe essere utile per il duca di Sussex, nel suo tentativo di ricucire il rapporto con la sua famiglia. Una fonte vicina alla famiglia reale ha dichiarato al Times che Anna potrebbe offrire qualche parola di saggezza al nipote: "Parlava spesso di come, da bambina, veniva trattata in modo così diverso da Charles - ha raccontato -. Lei era seconda a lui e si trovava più in basso nella linea di successione come donna, ma si è fatta strada da sola. Quando aveva vent'anni era sfacciata e turbata per molte cose, ma è riuscita a superare anche questo. Dovrebbe parlarle delle sue esperienze. È perspicace. Potrebbe raccontargli molto di quello che ha passato". Sembra che Anna non abbia intenzione di andare in pensione prima dei prossimi dieci anni, seguendo le orme del principe Filippo. Membro devoto e laborioso della famiglia reale, la principessa ha superato un infortunio l'anno scorso ed è tornata ai suoi doveri solo poche settimane dopo. A 74 anni, è stata ricoverata in terapia intensiva lo scorso giugno con ferite alla testa e una commozione cerebrale, dopo essere stata colpita alla testa da un cavallo, secondo quanto riferito, nella sua tenuta di Gatacombe Park nel Gloucestershire. Ormai da più di sette decenni, non si ferma più e lavora praticamente senza sosta. La principessa non ha espresso il suo parere sulla frattura causata dall'abbandono di Harry dalla vita lavorativa della famiglia reale e sulle controversie che ne sono derivate. Per il suo compleanno, il mese prossimo, come fa sempre, navigherà con il marito intorno alla Scozia per soli dieci giorni. Dopo questo breve periodo tornerà al suo lavoro come membro anziano della famiglia reale. Il mese scorso, in occasione dei festeggiamenti per il suo compleanno, la principessa ha ospitato più di 100 delle sue organizzazioni benefiche durante un ricevimento a Buckingham Palace. Oltre al ricevimento, Anna ha accettato l'emissione di una moneta d'argento per commemorare questa importante occasione. Emessa la scorsa settimana, la moneta raffigura il volto della principessa e la scritta "La Principessa Reale. Celebra 75 anni. Dovere e devozione".
(Adnkronos) - L’università di Roma Tor Vergata è prima per il corso di laurea in Farmacia secondo la Classifica Censis delle Università italiane 2025/2026: un corso totalmente erogato in inglese che si pone l’obiettivo di un’alta formazione teorica e pratica. “Grande soddisfazione e orgoglio per il risultato della classifica - commenta Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’università di Roma Tor Vergata - che vede il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia al primo posto a livello nazionale nel punteggio generale dedicato a farmacia e farmacia industriale. E con i corsi di laurea nell’ambito economico, politico-sociale e della comunicazione del nostro Ateneo che si posizionano ai vertici per tipologia di ateneo e appartenenza territoriale”. “Farmacia ha riorganizzato il suo curriculum formativo - spiega Laura Di Renzo, coordinatrice del corso di laurea erogato in lingua inglese - con la sua trasformazione a corso di laurea professionalizzante, ponendo l’attenzione all’acquisizione di conoscenze trasversali per lo svolgimento della professione, che deve sempre più rispondere da una parte alle mutevoli esigenze della Farmacia dei Servizi e dall’altra alla strategia farmaceutica per l’Europa, in campo sanitario, ricerca, innovazione tecnologica, digitalizzazione”. A livello generale l’Ateneo, che si classifica ottavo (con punteggio 84,8 su 100) tra i grandi atenei statali in Italia, registra un importante terzo posto per internazionalizzazione (punteggio 83 su 100) e il corso di laurea in Farmacia ne è espressione chiara. “L’internazionalizzazione è da anni uno degli assi strategici del nostro corso di studi - spiega Di Renzo - grazie a numerosi accordi Erasmus+, programmi di doppio titolo e collaborazioni scientifiche con atenei e istituzioni estere, offriamo ai nostri studenti un'esperienza formativa che li prepara ad affrontare le sfide globali della professione farmaceutica”. “Questo riconoscimento conferma la solidità e la qualità del nostro progetto formativo, fondato su un approccio multidisciplinare, con l’impegno costante verso l’innovazione didattica, e testimonia l'efficacia del nostro percorso nel facilitare l’ingresso qualificato nel mondo del lavoro, sia in ambito clinico che nell’industria farmaceutica, nella ricerca e nella regolamentazione del farmaco” conclude Laura Di Renzo. Seconda a livello nazionale, ma prima a livello regionale e nel centro-sud per le lauree in area politico-sociale e comunicazione: Roma Tor Vergata resta salda nella propria posizione rispetto alla classifica dell’anno scorso con i corsi di laurea in Scienze della comunicazione, Scienze dell'Amministrazione e delle Relazioni internazionali, Global Governance. Anche l’area di Economia raggiunge risultati decisamente positivi: i corsi di laurea dell’area economica permettono e di raggiungere la quarta posizione a livello nazionale per le lauree magistrali e la quinta per le triennali. E considerando solo gli atenei di grandi dimensioni, Roma Tor Vergata è addirittura al primo posto per Economia. L’ateneo inoltre guadagna una buona posizione per quanto riguarda l’occupabilità, ponendosi al sesto posto, ma con l'alto punteggio di 97 su 110.
(Adnkronos) - Servizio di raccolta a domicilio anche per le capsule esauste di caffè in alluminio: la Giunta di Palazzo Marino ha approvato le linee di indirizzo per un accordo di programma tra il Comune, Amsa, Nespresso Italiana e il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio (Cial) per l’avvio del primo progetto sperimentale del servizio, grazie a una collaborazione tra pubblico e privato che integra di fatto il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. La raccolta sarà operativa dal mese di settembre 2025 e sarà effettuata a domicilio, in tutto il comune di Milano. Il servizio potrà essere attivato contestualmente a un nuovo ordine di capsule sul sito Nespresso.it al momento del check-out, selezionando l’opzione 'Riconsegna e ricicla le tue capsule Nespresso usate' nonché da app e servizio clienti, e non comporterà costi aggiuntivi. Sarà possibile consegnare al corriere massimo due sacchetti contenenti esclusivamente capsule esauste in alluminio, utilizzando la recycling bag Nespresso o in normali sacchetti. Obiettivo dell'iniziativa - a cui potranno aderire anche altre aziende che producono e commercializzano capsule per caffè o altri infusi siglando lo stesso accordo - è in un’ottica di economia circolare di migliorare ulteriormente i processi di recupero dell'alluminio, che essendo un materiale riciclabile all'infinito contribuisce in modo significativo alla riduzione dei rifiuti destinati allo smaltimento. Il servizio inoltre ottimizza i trasporti e riduce l'impatto ambientale della logistica grazie all’uso di veicoli elettrici in partnership con Wora Delivery, che consente il conferimento a un punto di stoccaggio intermedio per poi essere lavorate da un impianto che suddivide alluminio e caffè. Il progetto aggiunge una ulteriore possibilità di riciclo che si affianca all’opzione già attiva da 14 anni, di riportare le capsule usate in alluminio nei punti vendita Nespresso e riciclerie convenzionate su tutto il territorio nazionale. Le capsule ritirate rientreranno nel sistema dedicato di raccolta e riciclo di capsule in alluminio 'Da Chicco a Chicco', sviluppato già dal 2011 grazie a un protocollo di intesa tra Nespresso, Cial, Utilitalia e Cic (Consorzio italiano Compostatori), e che consente di dare una seconda vita ai due materiali che compongono la capsula: l’alluminio, viene fuso e riciclato al 100%, e il caffè residuo, può essere trasformato in compost e utilizzato in una risaia da cui viene riacquistato il riso per donarlo a Banco Alimentare e Fondazione Progetto Arca. "Siamo felici di questo accordo con Nespresso e Cial, oltre che con Amsa, per la raccolta delle capsule di caffè: è un gesto concreto e responsabile che rappresenta un passo in più nella filiera del riciclo dell'alluminio e dell'economia circolare che contribuirà ad aumentare la raccolta differenziata della nostra città - ha detto l'assessora all'Ambiente e Verde Elena Grandi - Ogni piccola azione quotidiana, come il corretto smaltimento di queste capsule, può avere un impatto significativo sull’ambiente”. “Questo progetto - spiega Monica Pellegrini, direttrice Operativa di Nespresso Italiana - segna un nuovo importante tassello che si aggiunge al nostro impegno costante per il riciclo e il recupero delle capsule di caffè in alluminio, iniziato in Italia oltre 14 anni fa, con il progetto 'Da Chicco a Chicco' entro cui questo nuovo accordo si inserisce, con l’obiettivo di portare a riciclo anche le capsule che saranno raccolte dal servizio e domicilio. Rappresenta inoltre un unicum sul territorio italiano che speriamo possa rappresentare un esempio virtuoso e circolare di impatto concreto ambientale e sociale”. “In questa fase di sperimentazione - aggiunge Matteo Di Poce, specialista in Sostenibilità di Nespresso Italiana - stimiamo di raccogliere e riciclare nel solo Comune di Milano, con il servizio a domicilio, oltre 80 tonnellate di capsule nel corso di un anno, recuperando oltre 50 tonnellate di caffè esausto e più di 5 di alluminio da rimettere in circolo”. “L’impegno del nostro Consorzio per far sì che l’alluminio non finisca mai in discarica, ci spinge a sperimentare e supportare nuove sfide e nuovi sistemi di captazione di questo prezioso metallo, riciclabile al 100% e all’infinito. Il packaging in alluminio, in Italia, grazie alla raccolta differenziata di milioni di cittadini, viene riciclato con ottimi risultati, circa il 70% di quanto immesso sul mercato, ponendo il nostro Paese ai primi posti in Europa”, ha dichiarato Stefano Stellini, direttore generale Cial.