INFORMAZIONIGenerali Italia spa Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Head of Employee Engagement Area: Human Resource Management Marco Agazzani |
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(Adnkronos) - Il Bologna vola anche in Europa League. I felsinei si impongono per 4-1 in casa sul Salisburgo grazie ai gol di Odgaard, Dallinga, Bernardeschi e Orsolini. Un successo importante per i ragazzi di Italiano che salgono a quota 8 portandosi nelle zone centrali della classifica e avvicinando la qualificazione al playoff. Quarto ko in cinque partite per gli austriaci, che restano fermi a 3 punti, ai quali non basta il gol del momentaneo 1-1 di Vertessen. I padroni di casa partono forte e vanno vicini al vantaggio per due volte nei primi minuti, sempre con conclusioni di testa prima con Pobega al 12' e poi al 18' con Odgaard, che da pochi passi non trova la coordinazione dopo la parata di Schlager. Odgaard si riscatta al 26', quando trova la conclusione vincente deviata da Gadou. Il vantaggio rossoblù però dura solo 7 minuti, perché al 33' Vertessen insacca dopo la respinta di Ravaglia su conclusione di Baidoo. I felsinei vanno vicini al nuovo vantaggio in due occasioni prima dell'intervallo: al 38' Schlager si oppone a Dallinga, poi al 45' Pobega non trova la porta da distanza ravvicinata e Rasmussen s'immola su un destro a botta sicura di Zortea. In avvio di ripresa l'uno-due che decide l'incontro. Al 6' meraviglioso filtrante dalla trequarti di Miranda, che vede il corridoio per lo scatto in profondità di Dallinga, l'olandese batte Schlager con un preciso diagonale. All'8' cross di Zortea e stacco perfetto di Bernardeschi, che sovrasta Lainer e di testa firma il 3-1. Al 18' sugli scudi Ravaglia che nega la doppietta a Vertessen con una grande parata. Al 20' la difesa rossoblù si fa sorprendere, Ratkov scappa in profondità e batte Ravaglia, che stavolta non può nulla. Un gol non convalidato dal Var per fuorigioco dello stesso Ratkov. Poco dopo la mezz'ora chance per Fabbian, fermato però da un ottimo intervento di Schlager. Al 38' ci prova Orsolini con un sinistro dal limite dell'area che finisce fuori di un soffio. Poco dopo Ratkov si libera in area e va al tiro che si stampa sulla traversa. Al 41' il Bologna cala il poker. Dopo un'azione corale va al tiro Castro: Schlager respinge ma Orsolini si avventa sul pallone e sigla il 4-1 finale.
(Adnkronos) - Giovanni Marcantonio è il nuovo vicepresidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro. L’incarico di segretario del Cno da oggi sarà assunto da Luca Paone, che subentra nella funzione precedentemente ricoperta dallo stesso Marcantonio. La riorganizzazione dell’ufficio di presidenza si è resa necessaria dopo la prematura scomparsa dell’ex vicepresidente, Luca De Compadri, avvenuta il 10 ottobre scorso. Marcantonio e Paone resteranno in carica fino alle prossime elezioni del consiglio nazionale, previste nel mese di ottobre 2026. “Accolgo questo incarico con profondo impegno e senso di responsabilità. Proseguiremo il nostro lavoro nel segno della continuità, portando avanti quanto avviato da Luca De Compadri. Il nostro obiettivo sarà rafforzare ulteriormente il ruolo dell’Ordine, sostenere la crescita della professione e accompagnare i consulenti del lavoro in una fase di profondi cambiamenti per il mondo del lavoro e per il Paese”, ha così commentato il nuovo vicepresidente del Consiglio nazionale dell’ordine, Giovanni Marcantonio. “Lavoreremo per valorizzare i principi e l’etica che guidano la nostra professione, con grande attenzione alle esigenze della categoria. Ci attendono sfide importanti, a partire dal progetto di riforma della legge istitutiva. Sarà un percorso storico, che intendiamo portare avanti coinvolgendo pienamente tutti i colleghi”, ha dichiarato il segretario del Cno, Luca Paone. Nel corso della seduta odierna è stata, infatti, nominata anche la commissione di studio della riforma della legge n. 12/1979 incaricata di elaborare proposte, con l’obiettivo di aggiornare e rilanciare il quadro normativo di riferimento. La Commissione, composta dai 21 coordinatori regionali dell’ordine dei consulenti del lavoro e dai presidenti nazionali di altri organismi di categoria, avrà il compito di formulare modifiche alla legge istitutiva, così da adeguarla alle esigenze attuali della professione, alla luce dei contenuti del Ddl di riforma in discussione in Parlamento
(Adnkronos) - Per il 2025, le analisi indicano un lieve aumento delle emissioni di gas serra in Italia: +0.3% rispetto al 2024, a fronte di una crescita del Pil pari allo 0.5%; questo comporta una riduzione dell’intensità emissiva (emissioni di gas serra per unità di Pil) dello 0.5% rispetto all’anno precedente. L’incremento delle emissioni è dovuto prevalentemente a un maggior consumo di gas naturale per la produzione di energia elettrica (+2.5%), legato anche a una riduzione della produzione idroelettrica. Lo comunica Ispra che pubblica la stima trimestrale delle emissioni in atmosfera anno 2025 - III trimestre. Come previsto dalla strategia di decarbonizzazione, si registra un sensibile calo delle emissioni legate ai consumi di carbone per la produzione di energia - si legge in una nota - Nel complesso si stima un aumento delle emissioni dalla produzione di energia dell’1.2%. In leggera flessione le emissioni del settore dei trasporti (-0.5%) principalmente per la riduzione nei consumi nel trasporto navale, mentre la riduzione dei consumi di gasolio per autotrazione è quasi del tutto compensata dall’incremento dei consumi di benzina. Per il riscaldamento si prevede un moderato aumento delle emissioni (+0.9%), legato ancora una volta a un maggior utilizzo di gas naturale. Anche l’industria registra un leggero incremento (+0.3%) rispetto all’anno precedente. Nel 2025 la richiesta di energia elettrica (233,264 GWh) risulta inferiore al valore dello stesso periodo del 2024 (-1.2%) ed è stata soddisfatta per il 42.7% da Fonti Energetiche Rinnovabili, per il 42.2% dalla produzione da fonti non rinnovabili, e la restante quota del 15.1% dal saldo estero. Per quanto riguarda le emissioni provenienti dall’agricoltura e dalla gestione dei rifiuti, non si prevedono variazioni significative rispetto al 2024.