(Adnkronos) - Con oltre 55mila nuovi casi diagnosticati ogni anno e 52mila italiane che convivono con una neoplasia metastatica, il tumore al seno è il più diffuso non solo fra le donne, ma nell’intera popolazione del nostro Paese. Nonostante i molti progressi fatti resta la prima causa di morte per cancro in tutto il mondo fra le donne. Tuttavia, buone notizie arrivano dall’Asco 2025 dove oggi sono stati illustrati i risultati positivi dello studio di fase 3 Serena-6. Gli esiti dello studio hanno evidenziano che camizestrant di AstraZeneca in combinazione con un inibitore delle chinasi ciclina-dipendenti (Cdk) 4/6 (palbociclib, ribociclib o abemaciclib) ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da progressione (Pfs). Lo studio ha valutato il passaggio alla combinazione con camizestrant rispetto alla prosecuzione del trattamento standard con un inibitore dell'aromatasi (AI) (anastrozolo o letrozolo) in combinazione con un inibitore di Cdk4/6 nel trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma mammario avanzato positivo per i recettori ormonali (Hr) e negativo per Her2, il cui tumore presenta una mutazione emergente di Esr1. Questi risultati presentati nella sessione plenaria del Congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology a Chicago (abstract #LBA4) saranno pubblicati contemporaneamente nel The New England Journal of Medicine. I risultati hanno mostrato che la combinazione con camizestrant ha ridotto il rischio di progressione di malattia valutata dallo sperimentatore o di morte del 56% rispetto al trattamento standard. La Pfs mediana è stata di 16,0 mesi per le pazienti passate alla combinazione con camizestrant rispetto a 9,2 mesi per il braccio di confronto. È importante sottolineare che è stato osservato un beneficio coerente in Pfs con tutti gli inibitori di Cdk4/6 e nei sottogruppi clinicamente rilevanti dello studio, inclusa l'analisi per età, etnia, regione geografica, tempo di rilevamento della mutazione Esr1 e tipo di mutazione Esr1. La combinazione con camizestrant è stata anche associata a un significativo ritardo nel tempo di deterioramento della qualità di vita: in un endpoint esploratorio, la combinazione con camizestrant ha ridotto il rischio di deterioramento dello stato di salute globale e della qualità di vita del 47% rispetto alla combinazione conl’inibitore dell’aromatasi (Ai). Il tempo mediano al peggioramento dello stato di salute globale è stato di 23,0 mesi nelle pazienti trattate con la combinazione concamizestrant, rispetto a 6,4 mesi nelle pazienti che hanno continuato il trattamento con la combinazione con l’inibitore dell’aromatasi (Ai) (Eortc Qlq-C30). La combinazione con camizestrant ha anche ritardato il tempo al peggioramento del dolore rispetto alla combinazione con Ai. I dati relativi agli endpoint secondari chiave, il tempo alla seconda progressione di malattia (Pfs2) e la sopravvivenza globale (Os), non erano ancora maturi al momento di questa analisi ad interim. Tuttavia, è stata osservata una tendenza verso un beneficio prolungato del trattamento con camizestrant, in base alla Pfs 2 (Hr 0,52; Ic al 95%). Lo studio continuerà a valutare Os, Pfs2 e altri principali endpoint secondari. "In Italia vivono circa 52mila donne con tumore della mammella metastatico - afferma Giampaolo Bianchini, professore associato e responsabile del Gruppo mammella dell’Irccs Ospedale San Raffaele, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano -.Circa il 70% di queste pazienti ha un tumore con espressione del recettore estrogenico (chiamato Er o Esr1) ed è negativo per l’espressione della proteina Her2. La prima linea di trattamento in caso di tumori 'endocrino sensibili', circa il 60% di queste pazienti, è estremamente efficace e ben tollerata, consentendo di raggiungere una mediana di sopravvivenza superiore a 5 anni, con molte pazienti che superano i 10 anni. Purtroppo però, dopo un’iniziale risposta, il tumore trova il modo di crescere nuovamente. Il meccanismo di resistenza più frequente, in circa il 45% dei casi, è una mutazione a carico del recettore estrogenico Esr1. Camizestrant è una terapia ormonale di nuova generazione, appartenente alla classe di farmaci chiamata Serd, che porta alla potente degradazione selettiva del recettore degli estrogeni". Il "farmaco - aggiunge Bianchini - che ha una eccellente tollerabilità, ha già dimostrato nello studio Serena-2 di essere estremamente efficace nel far regredire i tumori che alla progressione clinica dimostrano di avere acquisito questa alterazione molecolare. Lo studio Serena-6 aveva l’obiettivo di dimostrare che il paradigma oncologico adottato negli ultimi 40 anni, cioè il cambio di terapia quando un farmaco clinicamente non funziona più, non è il modo migliore di curare le pazienti, testando l’ipotesi rivoluzionaria che il cambio di terapia debba invece essere anticipato al momento in cui il tumore comincia a sviluppare questo meccanismo di resistenza, cercandolo tramite un semplice prelievo di sangue detto biopsia liquida". "Lo studio Serena-6 - sottolinea Alberto Zambelli, professore associato di Oncologia all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e Direttore dell’Oncologia dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo - dimostra che il passaggio da un inibitore dell'aromatasi a camizestrant in combinazione con uno qualsiasi dei tre inibitori di Cdk4/6, dopo la comparsa di una mutazione Esr1, ha più che dimezzato il rischio di progressione di malattia o di morte e ha ritardato in modo consistente il peggioramento della qualità della vita. In questo modo, è possibile prolungare in modo significativo il beneficio clinico della prima linea, trattando la resistenza in via di sviluppo, prima che causi la progressione di malattia e il peggioramento della qualità di vita. Lo studio può guidare un cambio di paradigma e ridefinire l’approccio alla farmaco-resistenza in questo tipo di tumore. Per la prima volta, la strategia terapeutica non viene modificata al momento della progressione clinica e radiologica, ma al momento della ‘progressione molecolare’, con l’obiettivo di interferire precocemente con un noto meccanismo di resistenza, la mutazione di Esr1. In questo modo, si passa da un approccio reattivo, rappresentato dall’impiego del Serd orale in seconda linea, a uno proattivo, cioè all’introduzione precoce del Serd orale, camizestrant, alla comparsa della mutazione di Esr1, prima della progressione di malattia". "Come primo studio registrativo a dimostrare il valore clinico del monitoraggio del Dna tumorale circolante per individuare l'emergere di una resistenza e modificare precocemente la terapia, Serena-6 sta ridefinendo il paradigma clinico del tumore al seno - dichiara Susan Galbraith, Vicepresidente Esecutivo, Oncology Haematology R&D, AstraZeneca -. Camizestrant è il primo e unico degradatore selettivo del recettore degli estrogeni (Serd) orale di nuova generazione e antagonista completo del recettore degli estrogeni a dimostrare un beneficio in prima linea in combinazione con gli inibitori Cdk4/6 approvati, e questi risultati supportano il suo potenziale come nuova terapia endocrina standard nel trattamento del tumore del seno Hr-positivo".
(Adnkronos) - "Ringrazio il ministro Calderone per quello che sta facendo in questa fase complicata ad esempio sulle morti sul lavoro, una piaga che assolutamente va curata nel nostro Paese". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, intervenendo in video collegamento alla giornata conclusiva del Festival del Lavoro a Genova.
(Adnkronos) - E' di 28,9 milioni di euro il dividendo per i due soci (18,24 milioni al comune di Verona e 11,56 milioni al comune di Vicenza) a fronte dei 53 milioni di utile netto, quasi 15 milioni di euro erogati in bonus sociali a oltre 70 mila clienti, 5,71 milioni di euro destinati ad art bonus e più di un milione di euro a sostegno di eventi e manifestazioni del territorio. Sono questi alcuni dei dati del Bilancio consolidato e della Rendicontazione consolidata di sostenibilità di Agsm Aim del 2024, presentati il 29 maggio dall’Assemblea dei soci. Novità di quest’anno la rendicontazione di sostenibilità, obbligo introdotto dalla direttiva Csrd che ha altresì inserito i nuovi standard europei Esrs che, insieme alla analisi di doppia materialità, sono in grado di fornire un’accurata descrizione dei risultati conseguiti e degli obiettivi di miglioramento che il Gruppo intende perseguire in ambito ambientale, sociale ed economico. Nel 2024 Agsm Aim ha realizzato investimenti pari a 137 milioni di euro (+17%), destinati principalmente al potenziamento, all’estensione e alla digitalizzazione delle reti elettriche e del gas, alla trasformazione digitale destinata a migliorare i processi a beneficio dei clienti, allo sviluppo di nuovi impianti per la generazione da fonti rinnovabili, all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, alla promozione della mobilità elettrica e all’ammodernamento degli impianti e mezzi per la raccolta dei rifiuti. Prosegue anche l’impegno profuso dal Gruppo Agsm Aim verso la transizione energetica, come dimostra l’incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rispetto al 2023 (+28,1%). Grazie ai propri impianti idroelettrici (+76,8% Gwh prodotti rispetto al 2023), eolici e fotovoltaici (+2,4%), nel 2024 Agsm Aim ha prodotto 317,5 GWh di energia elettrica rinnovabile (56,6% del totale, comprensivo della cogenerazione di energia elettrica e calore per il teleriscaldamento). Grazie alla produzione green, il Gruppo Agsm Aim ha contribuito a evitare circa 64 mila tonnellate di CO2 e che sarebbero stata generate e immesse in atmosfera se la stessa quantità di energia fosse stata prodotta utilizzando gas metano. Interessante anche la performance del teleriscaldamento. L’energia termica prodotta e immessa in rete (309,3 GWht) ha visto un incremento del 3,6% nonostante le temperature invernali mediamente più alte registrate nel 2024. Le reti di teleriscaldamento, con una lunghezza di 200 km, sono gestite dalla Bu Calore nelle città di Verona e Vicenza e permettono di servire l’equivalente di 68.935 appartamenti e 140.910 abitanti (dati stimati considerando un’unità abitativa residenziale con superficie commerciale e volumetrica rispettivamente pari a 80 m2 e 224 m3). Sul fronte dei servizi smart e di efficienza energetica, Agsm Aim gestisce 82 mila punti luce (+3,6% rispetto all’esercizio 2023), il 90% dei quali è stato efficientato grazie all’uso di fonti luminose a Led rendendo possibile un elevatissimo risparmio in termini non solo di inquinamento luminoso, ma anche di emissioni di gas serra. Il 2024 è stato caratterizzato anche da significativi investimenti nella mobilità elettrica. Sono 227 i punti di ricarica veloce gestiti da Agsm Aim, in aumento del 28,2% (+50 punti) rispetto al 2023. L’energia erogata dagli impianti di ricarica nel corso dell’esercizio è stata pari a 733 MWh e ha permesso di evitare emissioni per circa 550 tonnellate di CO2e (stima riferita ad autovettura di medie dimensioni con alimentazione diesel). V-Reti si è confermata nuovamente fra gli operatori della distribuzione più virtuosi d’Italia per standard e qualità del servizio erogato grazie alla ridotta durata media delle interruzioni annue e al contenuto numero medio di interruzioni annue per cliente, ampiamente inferiori ai valori/obiettivo definiti dall’Autorità competente. Ne hanno beneficiato tutti i cittadini e le imprese allacciate alla rete di distribuzione dell’energia elettrica e del gas gestita dalla società V-Reti nei comuni di Vicenza, Verona, Grezzana e Treviso (quest’ultima solo rete gas). Sul fronte ambientale, nel 2024 sono state gestite 229,1 mila tonnellate di rifiuti negli impianti di lavorazione del Gruppo, in forte crescita (+32,5%) rispetto al periodo precedente e in coerenza con il piano di sviluppo e i principi di economia circolare a cui Agsm Aim si ispira. Anche la raccolta di rifiuti è cresciuta del 4,6% nei comuni italiani serviti (per complessivi 313,3 mila tonnellate) e, ancor più significativamente, nel comune di Tirana dove sono state raccolte 220,3 mila tonnellate di rifiuti (+139,3%), a seguito dell’estensione del servizio a tutto al territorio comunale a beneficio dei quasi 900.000 abitanti della capitale albanese. Capitolo centrale quello sulle persone che lavorano in Agsm Aim e nelle aziende controllate. L’attenzione ai collaboratori, infatti, è testimoniata dalla stabilità e tutela dell’occupazione per le 2.347 risorse del Gruppo (+529 nuovi ingressi nel 2024), il 98,2% delle quali è assunta con un contratto a tempo indeterminato e che per il 58,5% sono residenti in Veneto. Nel 2024 il Gruppo ha destinato 97 milioni di euro al costo del personale, di cui 85,7 milioni (pari al 88,4%) riferito a collaboratori residenti in Veneto. Ai lavoratori e alle lavoratrici sono state erogate circa 45 mila ore di formazione, registrando un forte aumento di quelle pro-capite rispetto all’anno precedente (+29,7%). Ma è sull’impatto sociale e territoriale che si vede la vocazione civica e distintiva del Gruppo. Nel corso del 2024 Agsm Aim ha erogato bonus sociali per complessivi 14.906 mila euro a beneficio di 70 mila utenti (famiglie o individui bisognosi) per i loro consumi di energia elettrica e a 52 mila utenze per consumi di gas. Anche nel 2024 Agsm Aim ha aperto le porte dei propri impianti di produzione energetica alle scuole del territorio. Sono stati 400 gli studenti che hanno visitato le centrali, tra cui il parco eolico di Rivoli veronese, la centrale di cogenerazione di borgo Trento a Verona, la diga di Chievo e l’impianto idroelettrico di Tombetta, scoprendone le principali caratteristiche. Altri 500 alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado hanno partecipato a laboratori didattici in classe, dove hanno potuto approfondire i temi del riciclo delle materie prime e dei processi energetici. I laboratori hanno impiegato solo materiali di scarto per la realizzazione di piccoli prodotti utili. Nel corso del 2024 la proposta educational di Agsm aim si è arricchita ulteriormente grazie alla pubblicazione del secondo volume delle fiabe “Dorotea e Luigi” intitolato “Il dono di Termos”, che si affianca al primo volume "Il dono di Flò" pubblicato nel 2023. Tramite questa collana di storie illustrate per bambini il Gruppo vuole sensibilizzare i più piccoli sui temi delle energie rinnovabili. Le erogazioni liberali ammontano a 6 milioni di euro e sono state per la maggior parte devolute tramite art bonus (5,7 milioni). Inoltre, sono stati assegnati progetti di sponsorizzazione per finalità sociali, culturali, ambientali, sportive e musicali per ulteriori 1,1 milioni di euro. Per essere veramente vicino al territorio, il Gruppo Agsm aim ha scelto di sostenere principalmente realtà culturali di piccole dimensioni, associazioni sportive amatoriali e di portatori di disabilità, onlus e gruppi che valorizzano le tradizioni locali. Le iniziative sostenute dal Gruppo Agsm aim tutelano e valorizzano il patrimonio storico, culturale e incentivano l’istruzione e la formazione dei giovani e le attività sportive. Tra le principali iniziative sostenute ci sono La Grande Sfida Onlus, LILT Verona, la Pia Società di Don Nicola Mazza, il Festival internazionale dei giochi di strada Tocatì, Verona Piano Festival, Vicenza in festival e Incontro sulla Tastiera. Di particolare rilievo anche il sostegno alle numerose associazioni sportive come Scaligera Basket e Rugby Vicenza. La forte vocazione territoriale del Gruppo si ritrova anche nell’indotto economico (64 milioni di euro) destinato ai circa 840 fornitori con sede nel territorio Veneto (33 milioni ai 470 fornitori di Verona, 18 milioni ai 230 di Vicenza). "I numeri che abbiamo presentato oggi dimostrano che è possibile coniugare solidità economica, attenzione al territorio e impegno verso la sostenibilità. Il risultato record in termini di utili e dividendi va di pari passo con la nostra volontà di generare valore condiviso per le comunità di Verona e Vicenza, attraverso investimenti concreti, sostegno alle realtà locali e servizi sempre più innovativi ed efficienti. Il nostro Gruppo continua quindi a crescere come punto di riferimento energetico e sociale in un contesto di grandi trasformazioni", sottolinea Federico Testa, presidente di Agsm Aim. Questo bilancio, sottolinea Stefano Fracasso, vice presidente di Agsm Aim, "testimonia il ruolo sempre più centrale di Agsm aim nel sostenere lo sviluppo del territorio, non solo attraverso le risorse economiche distribuite ai Comuni soci, ma anche tramite un impegno concreto sul fronte sociale, culturale e ambientale. I bonus sociali, le sponsorizzazioni a favore delle associazioni, i progetti educativi e i servizi per la transizione energetica sono la prova tangibile di una multiutility che vuole essere vicina alle persone, alle famiglie e alle imprese in ogni fase del cambiamento".