(Adnkronos) - Notte di paura al centro sportivo Viola Park di Bagno a Ripoli, Firenze, dove un incendio è scoppiato all’interno del padiglione che ospita le stanze dei giovani calciatori della Fiorentina. Le fiamme, divampate intorno alle 2:15, hanno causato l’evacuazione dell’intera area. Quattro persone – tre ragazzi e un accompagnatore adulto – sono state trasportate in ospedale per accertamenti dopo aver inalato fumo. L’incendio è partito da una delle stanze del padiglione C Sud e si è rapidamente esteso al corridoio, danneggiando alcune porte e il soffitto, che rappresenta anche la copertura dell'edificio. I vigili del fuoco del comando di Firenze, supportati dal distaccamento di Pontassieve, sono intervenuti con due squadre, autoscale, autobotti e il carro aria, per un totale di 20 operatori coordinati da un funzionario. Le operazioni di spegnimento, particolarmente complesse per la posizione e la struttura dell’edificio, si sono concluse intorno alle 6:15 del mattino. A causa dei danni riportati, il padiglione è stato dichiarato temporaneamente inagibile. Sul posto è intervenuto anche il personale sanitario del 118, che ha prestato i primi soccorsi e disposto il trasferimento dei quattro intossicati in ospedale per controlli. Le loro condizioni non desterebbero preoccupazione. Restano da chiarire le cause dell’incendio. "Le immagini delle fiamme al Viola Park sono terribili. Una notte di paura che per fortuna non ha provocato danni gravi alle persone. I tre ragazzi e l’adulto portati in ospedale sono in osservazione ma stanno bene. Siamo in contatto con la Fiorentina e tutta la nostra comunità le è vicina. Grazie ai Vigili del Fuoco e al personale che è intervenuto tempestivamente evitando il peggio", dichiara in una nota il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti, a proposito dell'incendio.
(Adnkronos) - L’artigianalità sta lentamente scomparendo creando grossi problemi anche al nostro famoso Made in Italy. E' questo il grido di allarme che è stato lanciato durante la presentazione del libro di Maurizio Carucci 'Il saper fare italiano' edito da Over. Il dibattito avvenuto presso il Dida (Design campus) dell’Università di Firenze con la presenta di Giuliano Sanna, Nhrg, Maurizio Carucci, giornalista, Debora Giorgi, presidente del corso di laurea Tessile e Moda, Davide Turrini professore associato, ha sollevato uno dei problemi che sta facendo soffrire, in questo momento, una delle nostre eccellenze: il Made in Italy. Le cifre parlano chiaro. Secondo uno Studio di Altagamma Unioncamere nella moda il fabbisogno è di 75.000 unità e la stima di occupati nel 2028 è di 483.000 unità. Le imprese del mondo della moda mostrano difficoltà nel reperire il personale ricercato nel 50% dei casi, soprattutto per la mancanza di candidati. Sarti, ricamatori, orlatori, tagliatori artigianali, modellisti, prototipisti sono i profili maggiormente ricercati e le aziende della moda senza questi profili di alta artigianalità rischiano di non essere in grado di produrre. Ma la sparizione dell’artigianalità porta anche altre conseguenze come la perdita del patrimonio culturale immateriale, l’impoverimento dei centri storici, La conclusione è che in un’epoca in cui i consumatori cercano più prodotti unici, sostenibili e di qualità, l’artigianato può rappresentare una risorsa strategica per il futuro economico e culturale del paese, ma servono politiche mirate, una nuova mentalità imprenditoriale e un rinnovato rispetto per chi lavoro con le mani e il cuore.
(Adnkronos) - “Digitalizzazione, aumento della produzione da rinnovabili, un sistema sempre più decentralizzato, elettrificazione dei consumi sono elementi che disegnano un nuovo assetto per la rete elettrica nazionale”. Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin in occasione dell’apertura della XIII edizione del Festival dell’Energia, in programma a Lecce fino al 31 di maggio. “L’Italia sta lavorando per avere un’infrastruttura energetica adatta agli assetti che prenderanno forma nei prossimi anni. Oggi, l’elettricità è molto più che semplice merce: è un servizio essenziale - afferma - E la loro disponibilità dipende da un'infrastruttura energetica pienamente operativa, efficiente e resiliente, in grado di fornire energia quando e dove è necessaria. Abbiamo bisogno di un’infrastruttura compatibile con questo nuovo assetto. Per questo sono necessari investimenti su reti digitali e sistemi di accumulo". "L’Italia è sensibile alle istanze di sicurezza energetica sotto i suoi molteplici aspetti che riguardano l’indipendenza energetica negli approvvigionamenti, la resilienza e l’interconnessione del proprio sistema energetico, la sicurezza delle infrastrutture e l’accessibilità dell’energia. Dobbiamo proseguire il percorso che questo governo ha intrapreso per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e ci riusciremo anche grazie alla produzione di energia nucleare”, conclude.