Leader Pubblicità e Marketing srlDescrizione attività: Agenzia di comunicazione a servizi integrati, inclusa web division. Tutti i servizi che l'agenzia offre sono acquistabili anche modularmente. associazioni: AssoComunicazione (assap) |
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(Adnkronos) - "L’inibitore tirosin chinasico orale quizartinib, nel suo studio pivotale Quantum-First, ha dimostrato di ridurre il rischio di mortalità del 22% con una sopravvivenza mediana globale di 31,9 mesi verso i 15,1 mesi del braccio di controllo a base di sola chemioterapia. Un raddoppio in termini di sopravvivenza globale ad un follow-up mediano molto lungo, pari a 39,2 mesi". Così Gilda Ascione, Medical Director e Head of Oncology Medical Affairs di Daiichi Sankyo Italia, al media briefing organizzato oggi dalla farmaceutica a Milano in occasione della rimborsabilità della nuova opzione terapeutica per la leucemia mieloide acuta (Lma) Flt3-Itd positiva di nuova diagnosi, una forma aggressiva associata a un rischio maggiore di recidiva e a una prognosi sfavorevole. "Quizartinib riceve l'indicazione e la rimborsabilità in Italia per i pazienti con leucemia mieloide acuta Flt3-Itd positiva - precisa Ascione - in associazione a chemioterapia di induzione standard a base di citarabina e antraciclina e chemioterapia di consolidamento standard a base di citarabina, seguite da monoterapia di mantenimento per un massimo di 36 cicli nei pazienti con lma di nuova diagnosi positiva per la mutazione Flt3-Itd". Questo "inibitore tirosin chinasico", di seconda generazione, "altamente potente e selettivo, agisce direttamente sul recettore Flt3 che, quando mutato, è costitutivamente attivo a livello cellulare. Nel momento in cui quizartinib entra all'interno della cellula attraverso la membrana cellulare - illustra Ascione - si lega al dominio Itd e va a bloccare la cascata chinasica a valle del recettore che è responsabile di un blocco della proliferazione delle cellule leucemiche". Si tratta di "un'azione favorente la differenziazione cellulare in cellule attive e ‘fisiologiche’ e una induzione dell'apoptosi, ovvero della morte cellulare delle cellule leucemiche stesse", conclude.
(Adnkronos) - in collaborazione con Amilon Il nuovo linguaggio del lavoro moderno passa dai benefit aziendali. In un mercato del lavoro sempre più orientato al benessere e alla qualità della vita, i benefit aziendali si stanno affermando come lo strumento più efficace per attrarre, motivare e fidelizzare i dipendenti. Non più semplici bonus o incentivazioni, ma vere e proprie strategie di valorizzazione del capitale umano, capaci di migliorare la soddisfazione del personale e la reputazione dell’azienda. Dalle grandi organizzazioni alle piccole e medie imprese, cresce l’attenzione verso soluzioni di welfare aziendale e fringe benefit che uniscono vantaggi fiscali, flessibilità e innovazione. Una tendenza alimentata anche dalla digitalizzazione, che rende più semplice e accessibile la gestione dei benefit per dipendenti attraverso soluzioni come GiftCardStore sviluppata da Amilon, capaci di trasformare l’esperienza di erogazione e fruizione dei benefit aziendali in un processo rapido, trasparente e personalizzato. All’interno di questa rapida evoluzione cerchiamo di capire cosa sono i benefit aziendali e come funzionano oggi nelle imprese. È importante distinguere tra i benefit cosiddetti “soft”, come la flessibilità oraria, lo smart working o la formazione, e i fringe benefit, ovvero vantaggi economici e tangibili che offrono un ritorno immediato per i dipendenti e per le aziende, anche grazie alla tassazione agevolata prevista dalla normativa vigente. Il contesto post covid ha reso ancora più evidente la necessità di sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori e di promuovere un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro anche per il legislatore. La Legge di Bilancio 2025 ha infatti prorogato e aggiornato le soglie di esenzione fiscale applicabili per il triennio 2025, 2026 e 2027, offrendo alle imprese la possibilità di ottimizzare la gestione dei benefit aziendali e di ridurre il peso contributivo. In base alla normativa vigente, il valore massimo dei fringe benefit esenti da tassazione è fissato in 1.000 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti, mentre sale a 2.000 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico. In questa direzione i fringe benefit rappresentano una risposta concreta e flessibile alle nuove esigenze del mondo del lavoro. Negli ultimi anni i benefit delle aziende hanno assunto un ruolo sempre più centrale nelle strategie di benessere lavorativo. Le persone cercano ambienti di lavoro capaci di riconoscere il loro valore anche attraverso forme di gratificazione concrete, flessibili e personalizzate. Ma, nel dettaglio, quali sono i benefit aziendali e come funzionano? Se prendiamo ad esempio i fringe benefit – una delle soluzioni più veloci ed efficaci per migliorare la qualità della vita dei lavoratori e rafforzare il legame con l’azienda – troviamo strumenti pratici ad alto valore percepito presenti come: • Buoni spesa e voucher carburante, ideali per sostenere le spese quotidiane; • Gift cards digitali, perfette per essere utilizzate su in vari settori come moda, elettronica di consumo, marketplace per il commercio elettronico e molto altro; • Card Multibrand come la Fringe Benefit Card che garantiscono libertà di scelta, frazionabilità e immediatezza d’uso. Questi benefit si confermano tra le soluzioni più efficaci e versatili del welfare aziendale, grazie alla tassazione agevolata che li rende più convenienti dei tradizionali premi in busta paga e non incidono né sul reddito imponibile né sui contributi (fino alla soglia di esenzione). Inoltre, queste forme di benefit aziendale ai dipendenti rispondono a un bisogno crescente di flessibilità e personalizzazione, due pilastri del welfare aziendale moderno. Tra le soluzioni più utilizzate per la gestione dei fringe benefit aziendali digitali, GiftCardStore si distingue come una soluzione semplice e completa per l’erogazione di buoni spesa, voucher carburante, gift card digitali e card multibrand. Nato nel 2019 dall’esperienza di Amilon – azienda italiana leader in Europa nella distribuzione e gestione di gift card digitali, fringe benefit e programmi di incentivazione – l’e-commerce mette a disposizione delle imprese un catalogo con oltre 150 brand italiani consentendo ai lavoratori di scegliere liberamente come utilizzare i propri benefit aziendali. La gestione digitale attraverso GiftCardStore offre numerosi vantaggi: tracciabilità delle operazioni, rapidità di distribuzione, controllo amministrativo semplificato, eliminazione della burocrazia e spendibilità diffusa su un’ampia rete di marchi e servizi. Queste caratteristiche la rendono uno strumento efficace per integrare i fringe benefit digitali all’interno dei piani di welfare aziendale, migliorando la soddisfazione dei dipendenti e ottimizzando la gestione per le imprese di ogni dimensione. Il futuro dei benefit aziendali passa attraverso la trasformazione digitale e un approccio sempre più orientato alla sostenibilità. Le imprese che investono in soluzioni di welfare moderne non solo migliorano il benessere dei dipendenti, ma costruiscono anche un vantaggio competitivo duraturo, fondato su fiducia, engagement e responsabilità sociale. Le soluzioni digitali come GiftCardStore dimostrano come il welfare aziendale possa evolvere in chiave innovativa e inclusiva, offrendo strumenti semplici, flessibili e sostenibili che mettono davvero le persone al centro, valorizzando ogni scelta e rafforzando il legame tra azienda e collaboratori.
(Adnkronos) - Oltre 9.700 eventi meteorologici estremi tra il 1995 e il 2024, con più di 830mila vittime e oltre 4.500 miliardi di dollari di danni diretti. E' quanto registra l'Indice di rischio climatico (Climate Risk Index, Cri) 2026, che l'organizzazione per l'ambiente e lo sviluppo Germanwatch ha presentato oggi alla Cop30 di Belém. Il paese più colpito è la Dominica. L'Italia è nella 'top 30' e occupa la 16esima posizione. Secondo l'analisi, circa il 40% di tutte le persone nel mondo, oltre tre miliardi, vive attualmente negli undici Paesi che negli ultimi 30 anni sono stati più duramente colpiti da eventi climatici estremi come ondate di calore, tempeste e inondazioni. Tra questi Paesi figurano l'India (9° posto) e la Cina (11°), e altri come la Libia (4°), Haiti (5°) e le Filippine (7°). Allo stesso tempo, i Paesi dell'Ue e le nazioni industrializzate come la Francia (12° posto), l'Italia (16°) o gli Stati Uniti (18°) sono tra i 30 Paesi più colpiti da fenomeni meteorologici estremi. "Le ondate di calore e le tempeste rappresentano la più grande minaccia per la vita umana quando si tratta di eventi meteorologici estremi - afferma Laura Schäfer, una delle autrici del Cri - Le tempeste hanno anche causato i danni monetari di gran lunga maggiori, mentre le inondazioni sono state responsabili del maggior numero di persone colpite da eventi meteorologici estremi". Alcuni Paesi che si sono classificati molto in alto nell'indice hanno sofferto principalmente di singoli eventi meteorologici ma estremamente devastanti, mentre altri sono stati colpiti ripetutamente da condizioni climatiche estreme. "Paesi come Haiti, le Filippine e l'India, tutti tra i dieci Paesi più colpiti, devono affrontare sfide particolari. Sono colpiti da inondazioni, ondate di calore o tempeste con una tale regolarità che intere regioni riescono a malapena a riprendersi dagli impatti fino all'evento successivo", spiega Vera Künzel, coautrice dell'indice. In cima all'indice per il periodo 1995-2024 c'è la Dominica, una piccolissima nazione insulare caraibica che è stata colpita più volte da uragani devastanti. Nel 2017, il solo uragano Maria ha causato danni per 1,8 miliardi di dollari, quasi tre volte il prodotto interno lordo (Pil) del Paese. È stato il più distruttivo dei sette cicloni tropicali degli ultimi 30 anni. Un altro esempio è il Myanmar, al secondo posto. Nel 2008, il ciclone Nargis ha ucciso quasi 140mila persone e ha causato danni per 5,8 miliardi di dollari. Le forti piogge e le conseguenti inondazioni hanno avuto gli effetti più devastanti. L'indice mostra che i Paesi del Sud globale sono particolarmente vulnerabili e hanno bisogno del sostegno dei Paesi ricchi. Tuttavia, anche queste nazioni sono sempre più colpite dagli impatti della crisi climatica. "I risultati del Cri 2026 dimostrano chiaramente che la Cop30 deve trovare modi efficaci per colmare il divario di ambizione globale. Le emissioni globali devono essere ridotte immediatamente, altrimenti si rischia un aumento del numero di morti e un disastro economico in tutto il mondo. Allo stesso tempo, gli sforzi di adattamento devono essere accelerati. È necessario implementare soluzioni efficaci per le perdite e i danni e fornire finanziamenti adeguati per il clima", spiega David Eckstein, co-autore Cri. Il Climate Risk Index ha condotto anche una valutazione dell'anno passato. L'arcipelago caraibico di St. Vincent e Grenadine e Grenada, devastati da un uragano di categoria 5 nell'estate del 2024, si posizionano al primo e al secondo posto di questa classifica. Il Ciad segue al terzo posto, colpito da devastanti inondazioni durate mesi.