(Adnkronos) - Donald Trump scommette sull'annessione della Groenlandia agli Stati Uniti e continua a mandare messaggi - non graditi - al Canada. Nello Studio Ovale della Casa Bianca, con il segretario generale della Nato Mark Rutte, Trump si sbilancia in particolare sul destino della Groenlandia. "Penso che" l'annessione "avverrà. Sarà importante non solo per la nostra sicurezza, ma anche per la sicurezza internazionale", dice riferendosi al futuro del territorio autonomo danese. "Penso che accadrà. Non ci ho pensato molto prima, ma sono seduto qui con un uomo che potrebbe essere molto determinante. Mark, ne abbiamo bisogno per la sicurezza internazionale", dice Trump cercando, senza successo, la complicità del numero 1 della Nato. Le elezioni di domenica scorsa in Groenlandia hanno certificato il successo del centrodestra, con l'exploit degli indipendentisti: "Sono state delle buone elezioni per noi. La persona che ha fatto meglio è una brava persona per quanto ci riguarda, quindi ne parleremo ed è molto importante", dice. Gli Usa "ordineranno 48 rompighiaccio" e questo aiuterebbe a rafforzare la posizione degli Stati Uniti "dato che tutta quell'area sta diventando molto importante. Quindi dovremo fare un accordo su questo e la Danimarca non è in grado di farlo", dice riferendosi alla protezione che può essere garantita al territorio. La Danimarca, dice Trump, è tagliata fuori: "Non ha nulla a che fare con questo. Una barca è attraccata lì 200 anni fa o qualcosa del genere e dicono di avere i diritti? Non so se è vero... Abbiamo un paio di basi lì e abbiamo dei soldati, forse ne manderemo molti altri...". Lo show nello Studio Ovale non piace a Copenhagen. "Non apprezziamo il fatto che il segretario generale della Nato scherzi con Trump sulla Groenlandia in questo modo. Questo significherebbe una guerra tra due Paesi Nato", dice Rasmus Jarlov, presidente della commissione Difesa della Danimarca, critcando il fatto che Rutte si sia limitato diplomaticamente a rispondere con una battuta, "non voglio trascinare la Nato in questo", agli 'assist di Trump. "La Groenlandia ha appena votato contro un'immediata indipendenza dalla Danimarca e non vorrà mai essere americana", aggiunge Jarlov. Per Trump, l'inconto con Rutte è l'ennesima occasione per ribadire che il Canada sarebbe uno stato ideale. "Non c'è nessuna chance" che i dazi su alluminio e acciaio vengano cancellati, dice rispondendo ad una domanda. "Spendiamo 200 miliardi ogni anno per sostenere il Canada. Adoro il Canada, ho tanti amici là. Gli Stati Uniti non possono finanziare un paese con 200 miliardi ogni anno: non abbiamo bisogno delle loro auto, della loro energia e del loro legname. Non abbiamo bisogno di nulla, compriamo perché vogliamo aiutare ma ad un certo punto non è più possibile. Il Canada funziona solo come stato" degli Usa. "Il confine è una linea artificiale disegnata da qualcuno tanti anni fa, non ha alcun senso. Il Canada sarebbe perfetto come stato, forse il più grande. Perché dovremmo finanziare un altro paese se non abbiamo bisogno di nessun prodotto?".
(Adnkronos) - “È un piacere oggi occuparsi di una tematica molto attuale come la parità di genere. È fondamentale affrontare questo tema con efficacia e in modo pragmatico. Stiamo valutando vari strumenti come i nidi condominiali, forme di assistenza pratica che servono subito alla famiglia e al datore di lavoro". E' quanto ha dichiarato il presidente dell’Inps Gabriele Fava a margine del convegno 'Diversità, pari opportunità e lavoro: diritti e nuove sfide', tenutosi alla sede Inps di Palazzo Wedekind a Roma.
(Adnkronos) - Esce in libreria il 19 marzo per Minerva 'Gelo profondo', il nuovo romanzo del saggista e divulgatore scientifico Andrea Segrè, noto per le ricerche portate avanti sul tema dello spreco alimentare e dell’economia circolare. Dopo il romanzo d’esordio 'Globesity', Segrè si cimenta in un 'climate thriller', strettamente focalizzato su un tema che da molte stagioni è di attualità cruciale, quello del cambiamento climatico. "Inutile nasconderci che dalla Terra arrivano segnali sconcertanti - spiega l’autore - dai roghi di Los Angeles allo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia, gli eventi estremi che flagellano i continenti ci spiegano che stanno cambiando le condizioni di ingaggio della nostra vita sul Pianeta. Una situazione resa ancora più complicata dall’evoluzione geopolitica mondiale, con decisioni come la clamorosa uscita degli Stati Uniti dalla Convenzione di Parigi sul clima, per decisione del presidente Usa Donald Trump". Ecco dunque lo scenario di 'Gelo profondo. La nuova era glaciale' (304 pagg. collana Egida). Sullo sfondo una nuova glaciazione sul Pianeta, un plot mozzafiato e distopico, sospeso fra immaginario e plausibile. Perché la tecnologia che 'gioca' con le emissioni di CO2 può salvare la Terra dalle temperature torride, ma può anche ibernarla. Un thriller che fa viaggiare nel mondo e che ha come epicentro Trieste, città della scienza e della ricerca. Trieste città fra l’Italia e l’est-Europa, fra il Carso e il Porto Vecchio. Protagonista è ancora una volta il giovane ricercatore Giorgio Pani, a dimostrazione che la ricerca scientifica è in fondo un avvincente 'gioco' di investigazione. Fitto il programma di presentazioni, a cominciare dall’anteprima di Milano mercoledì 19 marzo (Libreria Hoepli, alle 18). Andrea Segrè sfoglierà il libro con la giornalista e divulgatrice scientifica Eliana Liotta e il giornalista Gianluigi Nuzzi. Ulteriori tappe sono in programma a Bologna, Trieste e in altre città.