INFORMAZIONILaura Agnasi |
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(Adnkronos) - Come diffondere una migliore cultura finanziaria e favorire una maggiore conoscenza nella gestione del proprio portafoglio azionario tutelando le finanze familiari e salvaguardandole dall’inflazione e dalla perdita del potere d’acquisto. Sono queste alcune delle tematiche affrontate 'Dal cigno nero al rinoceronte grigio - L’educazione finanziaria per prevenire le minacce che mettono a repentaglio i nostri risparmi', l’incontro organizzato oggi, da Manageritalia Executive Professional, in occasione della seconda edizione della Roma Future Week 2024. “L'educazione finanziaria è essenziale ed imprescindibile – ha sottolineato Donatello Aspromonte vicepresidente Manageritalia Executive Professional – per consentire alle famiglie e alle imprese di prendere decisioni consapevoli riguardo agli investimenti e alla pianificazione del futuro, in modo da garantire una maggiore stabilità economica e sociale. Per la nostra missione associativa non potevamo non avere un vertical, ossia un’area dedicata ai manager e ai consulenti di questo di questo importante settore, che lanciamo proprio oggi”. L’incontro, infatti, è stata anche l’occasione per presentare la nascita dell’area dell’associazione espressamente dedicata ai Wealth Manager i professionisti della gestione finanziaria che vogliono valorizzare e diffondere la cultura della moderna consulenza finanziaria presso le Istituzioni, le ebusiness community nonché difendere il ruolo e le funzioni del consulente finanziario e patrimoniale anche attraverso la certificazione delle competenze e delle esperienze a garanzia delle tante aziende e realtà private e pubbliche che oggi richiedono sempre più personale e competenze qualificate. Oggi in Italia, secondo i dati dell’ultimo rapporto Edufin, le conoscenze finanziarie percepite dalle famiglie rimangono molto basse. Nell’ultimo anno è aumentata la familiarità con i concetti di inflazione (73,8%) e di tasso di interesse semplice (46,5%). Diminuisce la conoscenza dei concetti di diversificazione del rischio (54,6%), relazione tra rischio e rendimento (46,6%) e tasso di interesse composto vero sconosciuto per le famiglie italiane (lo conosce solo il 38,1%). Il mutuo è l’argomento maggiormente conosciuto (79,3%) ma meno della metà dei decisori economici delle famiglie (44,3%) conosce i concetti di base della finanza. Numeri che dimostrano, ancora una volta, come sia necessaria la diffusione di una più amplia cultura finanziaria per aiutare i cittadini verso scelte consapevoli magari supportati da professionisti del settore. “Nel Paese manca una diffusa educazione finanziaria e assicurativa non solo nelle nuove generazione ma soprattutto tra i lavoratori e molti professionisti, solo un italiano su sette ha competenze di base su queste tematiche” cosi Renato Loiero, consigliere economico Presidenza del Consiglio dei Ministri che prosegue: “Dobbiamo favorire il dialogo con aziende e imprese private per portare l’educazione finanziaria sul posto di lavoro per tutelare soprattutto quella fascia di italiani, tra i 40 e 60 anni, oggi maggiormente esposta al rischio di truffe sui propri risparmi”. “Avere i professionisti della gestione del patrimonio – conclude Loiero - all’interno di Manageritalia, aiuta il Governo e gli organi decisori a fare sinergia con chi nel concreto conosce come si fa educazione finanziaria all’interno delle aziende e nei luoghi di lavoro”. “Come parlamentare abbiamo il dovere di attivarci per favorire l’inserimento dell’educazione finanziaria all’interno dei percorsi scolastici e formativi. Di certo non basta formulare leggi, piattaforme o trovare i finanziamenti necessari ad hoc, bisogna in primis, trovare gli insegnanti e i professionisti capaci di divulgare questa nuova cultura a tutela dei nostri risparmi” così il deputato Luigi Marattin che prosegue: “La nascita di questo nuovo vertical dedicato ai professionisti agli educatori finanziari non può che essere accolta con positività, perché consente di avere un nuovo soggetto con cui interloquire, confrontarsi nonché accogliere proposte dai chi, per professione gestisce i risparmi degli italiani”. “I consulenti e i professionisti che operano negli ambiti chiave della nostra economia, sono manager che hanno l’obbligo di assicurare serietà professionale, deontologia e competenze specifiche – spiega Carlo Romanelli, Presidente Manageritalia Executive Professional – ecco perché abbiamo attenzione a professionalità come quelle richieste dall’educazione finanziaria che sarà oggetto di uno specifico vertical come risposta alle esigenze dell'attuale al mercato del lavoro.” I cigni neri in finanza indicano eventi di grande impatto, ma altamente improbabili. L’unico modo per affrontarli è quello di lavorare perché i sistemi (economici, aziendali e le società) siano antifragili: solidi, ma flessibili, in grado di rafforzarsi in seguito alle scosse politico-economiche. I rinoceronti grigi, al contrario, sono eventi molto probabili e ad alto impatto: ecco perché meritano la massima attenzione e priorità. L’incontro voluto per diffondere una nuova cultura finanziaria oltre ad una maggiore comprensione del panorama economico e politico nazionale ha messo a confronto manager, imprese, istituzioni territoriali, mondo accademico e del lavoro tra cui Carlo Romanelli, presidente Manageritalia executive professional, i parlamentari Renato Loiero, consigliere economico Presidenza del Consiglio dei Ministri e Luigi Marattin, componente Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, oltre a Elena Cardella, head of GFI Product strategist team in Amundi - Carlo Melchiorri, docente di Statistical Data Analysis Università degli Studi Guglielmo Marconi - Rita Palumbo, vicepresidente Manageritalia Executive Professional - Filippo Salone, responsabile Advocacy Fondazione Prioritalia, delegato consulta ASviS - Paola Soccorso, consigliere presso Uffi¬cio Studi Economici CONSOB moderati da Jonathan Figoli, responsabile
(Adnkronos) - "I negozi multimarca, sono il valore autentico del nostro lavoro. Sanno come valorizzare i brand e solo loro hanno un prezioso dialogo con il consumatore". Lo dichiara Alessandra Guffanti, direttore commerciale di Guffanti Concept Showroom, realtà che con le sue 6 sedi in Italia è un unicum nel panorama della distribuzione della moda internazionale, capace di supportare nella strategia dalla produzione, alla comunicazione e distribuzione vera e propria, di brand italiani e internazionali. Per lo Showroom Guffanti la Fashion Week vuol dire incontrare le boutique italiane ed internazionali nel proprio headquarter e soprattutto a White Milano, il content show internazionale dedicato alla moda pret-à-porter che si terrà a Milano fino al 22 settembre in cui si presenta la ricerca dello showroom per la stagione PE25. A White Milano lo Showroom Guffanti presenta tre brand molto diversi tra loro che hanno come punto in comune quello di essere stati oggetto di scouting da parte di Guffanti ed essere accomunati dalla qualità dei tessuti, l’originalità delle linee. NotShy brand parigino di maglieria, fondato nel 1999, con una distribuzione in 65 paesi, 30 monomarca e 800 negozi multimarca nel mondo. La collezione comprende capi che seguono le ultime tendenze e capi evergreen basic, disponibili in un'ampia gamma di tinte unite. I tessuti estivi includono materiali pregiati come il jersey di lino, garza di cashmere, cashmere, cotone e seta, offrendo una combinazione di stile e qualità. Douuod Woman, marchio italiano nato nel 2014, offre outfit total look dal gusto contemporary, con un focus su tailleur e tessuti di alta qualità. La produzione Made in Italy assicura capi curati nei dettagli. Kallisto & Hermes marchio di abbigliamento resort, fondato ad Atene nel 2017 dalla designer greca Anastasia Poultidou. I capi, realizzati con tecniche artigianali tradizionali, uniscono l'eleganza della cultura greca antica e la bellezza mediterranea con design moderni.
(Adnkronos) - Rifiuti abbandonati nei parchi urbani, una piaga che non si ferma. Secondo i dati della nuova indagine di Legambiente Park Litter, nel 2024 sono stati 20.757 i rifiuti raccolti e catalogati dai volontari nei 42 transetti eseguiti in 35 parchi urbani in 12 città: Ancona, Bari, Caltanissetta, Codigoro (FE), Firenze, Milano, Moncalieri (TO), Napoli, Perugia, Pineto (TE), Roma, Torino. Circa 5 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. Tra i rifiuti più trovati si confermano al primo posto i mozziconi di sigaretta (11.077, il 53%), seguiti da tappi di bottiglia/barattoli e dalle linguette di lattine (1.436, il 7%). A segnalarlo l'associazione in vista dell'avvio ufficiale della 32esima edizione di Puliamo il Mondo (dal 20 al 22 settembre), la storica campagna di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente per ripulire dai rifiuti abbandonati aree verdi, strade, piazze, sponde di fiumi e spiagge. Migliaia gli eventi in programma dal nord al Sud del Paese e che anche quest’anno avranno come protagonisti cittadini di tutte le età, studenti, amministrazioni e aziende, impegnati per fare un gesto concreto per l’ambiente. Ad aprire il weekend di Puliamo il Mondo sarà domani 18 settembre, alle 10:30, l’anteprima organizzata a Napoli presso piazza Garibaldi. Un luogo simbolico, altamente frequentato, protagonista di un progetto di rigenerazione urbana e sociale che vedrà all’azione, muniti di guanti e sacchetti, i volontari e le volontarie di Legambiente e di 13 associazioni di volontariato aderenti all’iniziativa: Croce Rossa Italiana, Caritas, Dedalus cooperativa sociale, Erasmus Student Network, Azione Cattolica, i segni dei tempi, Un Ponte Per, Agesci, Focsiv, Centro Astalli, la comunità palestinese, Action Aid, Libera. Tutte insieme unite anche per lanciare un messaggio di pace. Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono riconducibili per il 74% ai polimeri artificiali (plastiche) per un totale di 15.452 rifiuti, per l’8,6% al metallo (1.787 rifiuti), l'8% a carta e cartone (1.603), il 6% a vetro e ceramica (1.154). Segnala Legambiente: "La categoria 'altri oggetti in plastica identificabili ma non in lista' è costituita da coriandoli (1.101, il 5% del totale dei rifiuti), oggetti che si usano per festeggiare ma che si diffondono molto facilmente nell’ambiente, anche trasportati dal vento". Legambiente, inoltre, sottolinea che le principali zone di accumulo dei rifiuti nei parchi urbani restano perlopiù sotto o nelle vicinanze di panchine e tavoli da picnic e dei cestini. Il vento resta la principale causa della dispersione dei rifiuti nell’ambiente, unita al fatto che spesso i cestini sono privi di copertura. Solo in 19 transetti su 42 (46,3%) Legambiente ha trovato questa caratteristica utile a prevenire la dispersione di materiale. Rifiuti che, spesso, attraverso tombini e canali di scolo dai parchi urbani arrivano fino al mare. “In Italia non si arresta la piaga dei rifiuti abbandonati - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - Da 32 anni, con Puliamo il mondo, promuoviamo l’informazione e la sensibilizzazione sul tema dei rifiuti abbandonati e dispersi promuovendo strumenti e soluzioni per ridurne sempre di più la presenza e organizzando iniziative di cittadinanza attiva in difesa dell’ambiente, restituendo, grazie alle volontarie e ai volontari, alla comunità luoghi più puliti, accoglienti e anche più inclusivi. Infatti, con il motto 'Per un clima di pace', la campagna vuole farsi promotrice e sostenitrice di una società che promuove la pace e l’inclusione, secondo il principio che è cittadino di un luogo chi se ne prende cura, attraverso il rispetto della diversità, rifiutando la guerra, ogni forma di pregiudizio, violenza, di odio e discriminazione. Vi aspettiamo questo weekend, insieme possiamo fare la differenza".