INFORMAZIONIIndeed Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Global Account Director EMEA Area: Marketing Management Karim Jelatat |
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(Adnkronos) - La campagna ‘Non girarci intorno’ “ha coinvolto 1300 collaboratori di Merck Italia. Un bellissimo esempio di collaborazione con le associazioni pazienti e i medici, per portare maggiore consapevolezza sui sintomi e sull’importanza della diagnosi precoce del tumore della vescica. E’ stato molto divertente poter lavorare tutti insieme e la giornata conclusiva di oggi dimostra lo spirito con cui abbiamo portato avanti questa campagna”. Così Ramon Palou De Comasema, general manager Merck Italia, intervenuto a Roma alla tappa finale del tour 'Non girarci intorno', la campagna di sensibilizzazione sul tumore uroteliale, promosso dalla farmaceutica che ha seguito tutte le tappe del Giro D’Italia. Da 35 anni la farmaceutica è impegnata in area oncologica e “dieci giorni fa è stato annunciato” l’ingresso di Merck anche in area “tumori rari - fa sapere il general manager- dove il numero di pazienti che hanno bisogno sono pochi, ma le necessità sono enormi e noi vogliamo dare loro beneficio”, ha dichiarato. Merck ha confermato il suo approccio ‘oltre il farmaco’ al paziente oncologico anche attraverso il ‘Manifesto per l’umanizzazione delle cure in oncologia’, realizzato in collaborazione con le associazioni di pazienti Ailar, Walce e PaLiNUro e con clinici di riferimento in ambito oncologico e presentato lo scorso 11 marzo, nel corso di un incontro tenutosi a Roma. Un documento volto a migliore qualità della vita e il benessere psicologico dei pazienti oncologici. “Il cancro non può essere una battaglia che l'industria farmaceutica può vincere da sola – ha sottolineato Comasema - Abbiamo bisogno di tutto il supporto della società. Politici, associazioni dei pazienti, associazioni dei medici. Il manifesto pone a tutta la società, la sfida di raggiungere un obiettivo: la fine del cancro. E aiutare il paziente ad avere una vita migliore e più lunga. È un obiettivo fondamentale”, conclude.
(Adnkronos) - "Oggi abbiamo un'altissima attenzione sul tema degli infortuni nel nostro Paese, ma nonostante questo riscontriamo qualcosa come un infortunio ogni minuto, un morto ogni 8 ore, un dato pesante per una nazione che ha una tradizione antichissima sulla sicurezza sul lavoro. Abbiamo una legislazione imponente, quindi manca di sicuro qualcosa e va fatto subito. Ad esempio servirebbe un coordinamento ed un'entità unica di controllo delle ispezioni, che oggi invece sono divise tra diverse entità. Così facendo metteremmo a fattore comune le competenze di ogni singola specializzazione. E poi incrementare il numero degli ispettori, il blocco del turn over ha fatto perdere competenze, ma onore e merito a quanto fatto dal governo fino ad oggi". Lo ha detto Paolo Capone, segretario generale della Ugl, intervenendo al Festival del lavoro in corso a Genova. E per Capone serve un passo in avanti sulla formazione che deve passare a essere "addestramento e poi insegnare la sicurezza sul lavoro a scuola spingendo ancora di più rispetto a quanto si è iniziato a fare. E poi agire sulla consapevolezza che spesso manca", ha concluso.
(Adnkronos) - “Digitalizzazione, aumento della produzione da rinnovabili, un sistema sempre più decentralizzato, elettrificazione dei consumi sono elementi che disegnano un nuovo assetto per la rete elettrica nazionale”. Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin in occasione dell’apertura della XIII edizione del Festival dell’Energia, in programma a Lecce fino al 31 di maggio. “L’Italia sta lavorando per avere un’infrastruttura energetica adatta agli assetti che prenderanno forma nei prossimi anni. Oggi, l’elettricità è molto più che semplice merce: è un servizio essenziale - afferma - E la loro disponibilità dipende da un'infrastruttura energetica pienamente operativa, efficiente e resiliente, in grado di fornire energia quando e dove è necessaria. Abbiamo bisogno di un’infrastruttura compatibile con questo nuovo assetto. Per questo sono necessari investimenti su reti digitali e sistemi di accumulo". "L’Italia è sensibile alle istanze di sicurezza energetica sotto i suoi molteplici aspetti che riguardano l’indipendenza energetica negli approvvigionamenti, la resilienza e l’interconnessione del proprio sistema energetico, la sicurezza delle infrastrutture e l’accessibilità dell’energia. Dobbiamo proseguire il percorso che questo governo ha intrapreso per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e ci riusciremo anche grazie alla produzione di energia nucleare”, conclude.