(Adnkronos) - L’ex ras delle cooperative Salvatore Buzzi torna in carcere. A deciderlo è stato il tribunale di Sorveglianza di Roma che non ha concesso a Buzzi la misura alternativa nell’ambito delle accuse di corruzione per le quali era stato condannato nel processo ‘Mondo di Mezzo'. Buzzi dovrà scontare un residuo di pena di 4 anni. "Sono indignato" commenta il difensore, l'avvocato Alessandro Diddi. "Il tribunale di Sorveglianza oggi ha dimostrato di preoccuparsi di garantire una punizione e non di apprezzare, come dovrebbe, il percorso rieducativo che Buzzi aveva già avviato da quasi due anni partecipando attivamente alle attività di recupero previste dall’associazione alla quale era stato assegnato". Così all’Adnkronos l’avvocato Piergerardo Santoro difensore, insieme al collega Diddi, di Salvatore Buzzi. "Peraltro - aggiunge - il Tribunale è pervenuto a questa decisione mettendo astrattamente in dubbio la veridicità di certificati medici emessi dalla Asl".
(Adnkronos) - La mappatura dei campi attraverso i droni, per sapere se, quando e in quale punto irrigare o concimare. Il controllo da remoto del benessere animale attraverso i boli ruminali. Ma anche il controllo e la semplificazione della contabilità dell'azienda fino alla gestione della certificazione Haccp. Innovazione e tecnologia digitale per un'azienda agro-zootecnica sempre a portata di smartphone con 'Tam - Total agri management', software che punta a rivoluzionare, e semplificare, la gestione aziendale in ottica sostenibile con un'unica piattaforma. "In questo momento -spiega ad Adnkronos/Labitalia Mario Grillo, ideatore e data science specialist del software che è stato presentato a Corigliano-Rossano in Calabria nel corso di un appuntamento presso la sede dell'azienda Malavolta srl- siamo proprio nella fase operativa di consegna del prodotto nelle aziende. Il software si è arricchito recentemente del modulo contabilità, è tutto integrato all'interno del sistema e bbiamo fatto delle join con i maggiori player di contabilità sul mercato italiano. Abbiamo inserito la gestione della zootecnia attraverso la lettura della banca dati nazionale, e a breve avremo l'operatività sui web services", sottolinea. L'uso delle più recenti tecnologie è centrale nel progetto di Tam. "Abbiamo introdotto l'interazione con i droni, e il controllo del benessere animale con i boli, quelli da remoto, che ci consentono di sapere se gli animali al pascolo stanno bene e quant'altro", ribadisce Grillo. E gli obiettivi per un'azienda agricola che si dota di Tam sono chiari. "Garantiamo -spiega Grillo- la gestione aziendale compresa anche la parte di fatturazione che viene anch'essa semplificata e integrata. L'utilizzo dei droni era già contemplato prima ma adesso abbiamo fatto degli upgrade. I droni servono sia a mappare i campi che a fare la gestione sostenibile dell'agricoltura perché vanno a interagire con la necessità di acqua e di concimazione localizzata. Quindi -sottolinea- non si fanno interventi massivi ma solo dove serve e quindi c'è un uso più razionale delle risorse, dei mezzi tecnici all'interno dei vari campi. Quindi c'è un notevole risparmio di tempo, di energia, di risorse andando nella direzione della migliore sostenibilità economica e ambientale", spiega Grillo. Anche perché, ricorda Grillo, "quando si alza un drone non si movimenta un trattore, non parliamo di consumo di fossili e l'impatto di un drone è quasi zero. E con essi si riesce anche a monitorare il benessere animale. Con i droni si vanno a mappare i pascoli. se la biodiversità che esiste su quel pascolo è sufficiente per alimentare quegli animali", sottolinea. Inoltre attraverso il software, aggiunge, "si monitorano gli animali al pascolo tramite dei boli ruminali che danno le pulsazioni del rumine e la temperatura. Più la posizione tramite il collare Gps, quindi degli animali sappiamo se stanno bene in salute e se stanno mangiando bene". Attraverso la tecnologia quindi, spiega Grillo, "si verifica se c'è un''usura' eccessiva di quel pascolo. Quindi per evitare che ci sia un'interferenza con la biodiversità e quindi si vada a distruggere quel pascolo si vanno a movimentare gli animali in un altro pascolo, in modo tale che gli animali stanno bene e si salvaguarda anche la qualità dei pascoli", sottolinea. Un sistema, 'Tam', che può supportare concretamente l'attività quotidiana delle aziende agricole ma non solo. "Il sistema è progettato per essere utilizzato sia dalle aziende in prima battuta, ma soprattutto dai professionisti che aiutano le piccole e anche le grandi aziende a tenere l'azienda in ordine e in efficienza", sottolinea. Tante le soluzioni previste all'interno di Tam. "C'è la gestione del quaderno di campagna che deve quadrare poi con la domanda unica, con la Pac, con i premi comunitari quindi il Caa aiuterà le aziende a gestire questo aspetto. Poi ci sono gli agronomi che si occuperanno della quadratura tra i lotti di campo e i disciplinari di produzione. Abbiamo inserito nel sistema la gestione dei fitofarmaci con il database di Mageline quindi ogni fitofarmaco presente è quello che al momento la legge consente di usare quindi non si possono fare errori perché è tutto mappato e processato", spiega ancora Grillo. Ma come è nata l'idea di realizzare Tam? "L'idea è nata circa 15 anni fa dalla necessità di passare da un'azienda agricola di vecchia concezione a un'azienda agricola più efficiente", spiega Grillo che ricorda come "le aziende agricole sono le aziende più controllate sul pianeta. Ogni azienda agricola è mappata nel sistema agricolo quindi l'azienda è mappata nel Sian, quindi nelle sue proprietà, nella sua conduzione del fondo quindi ogni fondo fa parte di un fascicolo aziendale, mappato dal satellite", sottolinea. E anche gli animali sono censiti uno per uno, c'è la tracciabilità del quaderno di stalla, di quello che si fa a ogni singolo capo in termini sanitari, in termini di alimentazione. Deve essere tutto gestito, farlo con la carta era già 15 anni fa un onere abbastanza pesante. Quindi grazie all'utilizzo dei fondi comunitari si è potuto prendere risorse importanti e investirle nella progettazione, nell'analisi e nello sviluppo di un software che è molto complesso e che attualmente sul mercato è l'unico ad essere 'Total', capace di gestire nella totalità l'azienda agricola e zootecnica da una sola piattaforma", sottolinea Grillo. Sì perchè le funzionalità di Tam non finiscono qui. "Partiamo dalla gestione delle risorse umane -spiega Grillo- che impattano sulla sicurezza del lavoro, sulla ricerca del personale. Possiamo tramite la piattaforma ricercare personale, tenerlo in sicurezza, quindi vedere che abbiano le viste mediche e le abilitazioni a fare quel tipo di lavoro in ordine. E ancora la formazione delle risorse umane passando poi per le attrezzature che vengono mappate nel sistema: sia quelle analogiche, che quelle digitali, quelle 5.0 che hanno tutte le caratteristiche per essere connesse e interconnesse al sistema", sottolinea. "E' previsto anche l'interfacciamento con l'Asl, gestiamo l'Haccp, gestiamo la gestione delle produzioni quindi secondo le norme dettate dai regolamenti europei", spiega Grillo che sottolinea come si arrivi poi a quella che "è la strategia 'farm to fork', quindi dalla terra alla tavola. Tramite questo software si arriva poi alla vendita di quelle che sono le produzioni e quindi con la tracciabilità, rintracciabilità, la storia di ogni prodotto che va a finire nella fatturazione, che corrisponde poi a un lotto di produzione e quindi noi abbiamo la vera verità di quello che è successo su quel prodotto dell'allevamento piuttosto che delle coltivazioni, ma in piena trasparenza e senza gravare l'agricoltore di carta e di informazioni che possono poi essere anche errate. Perché il sistema ha una logica interna attraverso un motore di calcolo e di logiche che sono stabilite a monte, in modo tale che ogni cosa sia al suo posto e abbia il senso giusto dove si trova", conclude.
(Adnkronos) - Sungi Solar tra i protagonisti dell’edizione 2025 di Key Energy, con uno stand di oltre 250 mq progettato per valorizzare e dare spazio alla ricca varietà di soluzioni offerte da Sungi Solar. Fondata 18 anni fa, Sungi Solar è oggi tra i leader globali nella produzione di pannelli solari ad alta tecnologia e prestazioni. Con stabilimenti produttivi che si estendono su oltre 45mila mq a Changzhou, e una rete logistica che collega l’intero globo, collocando strategicamente i propri magazzini in Italia, Slovenia e Spagna. Questa infrastruttura consente a Sungi di rispondere con efficienza alle esigenze di un mercato europeo in continua espansione. La qualità dei pannelli Sungi Solar è il risultato di controlli rigorosi lungo l’intero ciclo produttivo: dalla selezione delle materie prime al monitoraggio costante dei processi. Grazie all’impiego di sistemi automatizzati e intelligenti, l’azienda non si limita a rispettare gli standard di mercato, ma punta a ridefinirli, offrendo soluzioni che integrano estetica e funzionalità. “Il pannello colorato è una strategia vincente per chi presta attenzione all’estetica oltre che alla funzionalità, riducendo drasticamente l’impatto visivo e integrandosi perfettamente nell’ambiente circostante - spiega Cristian Carletto, fondatore di Sungi Solar - In Sungi abbiamo portato questa innovazione ben oltre i consueti standard per offrire una gamma pressoché infinita di possibilità tonali ai nostri clienti”. A Key Energy, Sungi Solar presenta una gamma completa di tecnologie all’avanguardia, tra cui Perc, Topcon, Hjt, BackContact e Transmittance per il settore agrovoltaico. Questi moduli semi-trasparenti, ideali per applicazioni in agricoltura, oltre a generare energia, migliorano la protezione delle colture e contribuiscono al risparmio energetico, unendo innovazione e rispetto per l’ambiente. A completare l’offerta, lo stand di Sungi Solar è condiviso con Qion, partner specializzato in soluzioni di storage. Questa collaborazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella missione di Sungi di fornire un servizio a 360 gradi, capace di rispondere a ogni esigenza del settore energetico.