(Adnkronos) - Tapiro d'oro a Tony Effe, stasera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35), il rapper coinvolto in una polemica con il collega Valerio Scanu, che lo ha criticato per la sua performance al Festival di Sanremo, accusandolo di non saper cantare e di non essere intonato. "Io lavoro tutti i giorni, a differenza di Valerio… Sono passati 15 anni da quando ha vinto Sanremo, cerchiamo di evolverci!", ha replicato il rapper ai microfoni dell’inviato Valerio Staffelli. Ha poi aggiunto: "Sulla storia della collana tolta a me e non ad altri non mi sono attapirato molto. Perché lo sappiamo tutti, Sanremo è politica… Ma di base mi sono divertito, a parte la stampa e quelli che cag... o il ca... o, tipo sto Valerio Scanu". Valerio Staffelli, ricordando il recente dissing con Fedez, gli ha poi chiesto chi fosse più stonato tra lui e il rapper milanese e lui ha risposto: "A Sanremo penso io, ma nella vita sicuramente lui". Per Tony Effe è il secondo Tapiro d’oro della carriera.
(Adnkronos) - "L’eventuale introduzione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti rappresenta una scelta preoccupante, non tanto per l’impatto diretto sulle nostre vendite (Mutti è il primo marchio italiano di pomodoro negli Usa, ma il nostro consumatore non ci sceglie per il prezzo), quanto per le conseguenze di una guerra commerciale senza una ratio chiara in un contesto internazionale già estremamente instabile". Così, con Adnkronos/Labitalia, Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti spa, big player made in Italy leader nel settore dei derivati del pomodoro, commenta i nuovi dazi annunciati da Donald Trump per i prodotti europei. Secondo Mutti "con la guerra in Ucraina ancora in corso e le tensioni in Medio Oriente, questo non è il momento di alimentare nuove frizioni economiche. L’unica via d’uscita è un’Europa compatta e coesa, capace di agire con una visione unitaria e una voce forte. Purtroppo, però, oggi l’Unione europea sembra più concentrata sulle piccole differenze tra gli Stati membri che sui valori fondamentali che dovrebbero unirci. Serve un cambio di passo", conclude.
(Adnkronos) - Trasformare le acque reflue depurate in risorsa per promuovere la biodiversità: l’iniziativa mira a sviluppare un modello innovativo di simbiosi industriale tra la depurazione delle acque reflue e l’acquacoltura. Il progetto alBIOrelle, Sviluppato dalle due aziende del servizio idrico della Città metropolitana di Milano e della provincia di Varese, con l’Istituto Spallanzani e il Politecnico di Milano, si basa sull’allevamento delle alborelle in vasche alimentate con acque altamente depurate e rappresenta una soluzione intelligente e innovativa che riduce l’impatto ambientale, poiché evita il prelievo di nuove risorse idriche. Un approccio che si è distinto, aggiudicandosi il Premio 'Verso un’economia circolare' 2024 nella categoria 'Mondo dell’impresa - Categoria 2', promosso da Fondazione Cogeme Ets e Kyoto Club, in collaborazione con Circularity, Università degli Studi di Brescia e Università Cattolica del Sacro Cuore per valorizzare le iniziative più efficaci nel promuovere la transizione ecologica e un uso sostenibile delle risorse. “Questo progetto è un esempio concreto di come l’innovazione possa generare valore per l’ambiente e per il territorio - ha dichiarato Alessandro Reginato, direttore generale di Cap Evolution - Ricevere questo riconoscimento dimostra che il nostro impegno per l’economia circolare e per la valorizzazione della risorsa idrica sta andando nella giusta direzione: trasformare l’acqua depurata in una risorsa per la biodiversità e la rigenerazione degli ecosistemi acquatici”. “Il depuratore di Sant’Antonino - dice il presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli - è il quarto impianto per dimensioni della Lombardia. Alfa ne ha assunto la gestione nel 2020 riscontrando criticità strutturali e gestionali causa di diverse non conformità. In poco tempo, grazie a interventi di ammodernamento e migliorie gestionali, l’impianto ora rispetta perfettamente tutti i parametri normativi e restituisce all’ambiente acqua di ottima qualità, tanto da poter dar vita al progetto alBIOrelle premiato oggi. Un progetto che si inserisce tra le molte attività da noi svolte per la tutela di fiumi e bacini e della fauna, e che hanno portato al risanamento, ad esempio, del lago di Varese e del Ceresio, tornati balneabili. Infine, proprio per il ripopolamento ittico, Alfa ha siglato un accordo pluriennale con la locale sezione della Federazione pesca sportiva finalizzata all’immissione di pesci e avannotti nelle acque superficiali della provincia di Varese”. Le alborelle sono piccoli pesci che vivono in acque italiane lacustri, una specie autoctona che, a causa della riduzione del proprio habitat, è oggi inserita nella Lista Rossa Iucn - Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Il progetto prevede la realizzazione, a Canegrate (impianto Gruppo Cap) e Sant'Antonino (impianto Alfa Varese), di vasche di acquacoltura dove saranno allevate le alborelle grazie all'utilizzo dell'acqua depurata dagli impianti. Gli studi dimostrano che l’acqua in uscita dagli impianti di depurazione è infatti di ottima qualità, anche grazie ai trattamenti terziari, dotati di ultrafiltrazione e lampade UV, e si ipotizza che sia l'ambiente ideale per far nascere e allevare le alborelle, per poi portarle, una volta arrivate all'età giusta, nei corsi d'acqua superficiali, così da aumentare la popolazione ittica e contribuire alla crescita e alla salvaguardia della biodiversità dei fiumi, che sono un importante patrimonio del territorio. Grazie allo sfruttamento della simbiosi con l’impianto di depurazione, il progetto rappresenta inoltre un esempio virtuoso in termini di risparmio industriale ed energetico. Infatti, prima di essere restituite all’ambiente, le acque dedicate all’acquacoltura devono essere sottoposte a importanti ed energivori trattamenti di pulizia e disinfezione, un processo che in questo caso avviene automaticamente perché le acque vengono immesse nuovamente nel ciclo depurativo dell’impianto in cui si trovano.