(Adnkronos) - Economia circolare, innovazione e responsabilità estesa del produttore: sono le parole chiave dell’intervento di Giuseppina Carnimeo, direttrice generale di Ecopneus, durante la giornata inaugurale di Ecomondo 2025 a Rimini. “Ecopneus è una società consortile senza fine di lucro - ha spiegato Carnimeo - che si occupa della raccolta e del riciclo dei pneumatici fuori uso, cioè quelli arrivati al termine della loro vita utile. Diamo nuova vita a questo materiale, con applicazioni in numerosi settori, dall’edilizia alle infrastrutture, dallo sport alla mobilità sostenibile”. Nel 2024, il consorzio ha raccolto 168mila tonnellate di pneumatici fuori uso (Pfu) in tutta Italia, servendo 19mila punti di generazione - tra gommisti e officine - e rispondendo a 45mila richieste di ritiro. Numeri che testimoniano l’efficacia del modello di responsabilità condivisa tra produttori e operatori, previsto dal decreto del ministero dell’Ambiente che regola il settore. Tra le principali novità presentate a Ecomondo, spiccano i Cam strade, i criteri ambientali minimi dedicati agli asfalti modificati con gomma riciclata, che puntano a rendere le infrastrutture più silenziose, durevoli e convenienti. “Le strade realizzate con asfalto e gomma riciclata - ha sottolineato Carnimeo - sono più resistenti, richiedono meno manutenzione e comportano costi inferiori per la pubblica amministrazione. È un esempio concreto di come l’economia circolare possa coniugare benefici ambientali ed economici”. Ecopneus è presente in fiera anche con la campagna di comunicazione 'L’unica traccia che vogliamo lasciare nel futuro', dedicata a promuovere la cultura del riciclo e della sostenibilità. “L’economia circolare - ha concluso Carnimeo - non è solo un valore ambientale, ma anche un fattore di innovazione, coesione sociale e sviluppo economico. Ecomondo è il luogo ideale per costruire, insieme a istituzioni e imprese, una filiera sempre più sostenibile”.
(Adnkronos) - Appuntamento a Vicenza dal 16 al 20 gennaio 2026 per la filiera mondiale del gioiello: Vicenzaoro January (Voj) apre il calendario internazionale del settore orafo e dell’orologeria nel quartiere fieristico di Italian Exhibition Group, ormai in fase conclusiva di ampliamento. "Il nostro 'Jewellery Boutique Show' – dichiara Matteo Farsura, a capo delle fiere orafe di Ieg – è piattaforma di business, hub di innovazione, formazione e confronto per i protagonisti del settore. Abbiamo racchiuso questo ecosistema di prodotti, persone e luoghi nel nuovo claim People - Product-Places. È la linfa vitale che in oltre 70 anni di storia ha reso Vicenzaoro riferimento di eccellenza dell’industry a livello globale. Un heritage che si arricchisce con la novità dei Vo Awards, dedicati a creatività, innovazione, sostenibilità e maestria artigianale dei suoi espositori". Torna in parallelo il salone leader delle tecnologie e dei macchinari per l’oreficeria T.Gold, ospitato al padiglione 9 in vista dell’integrazione nel rinnovato quartiere fieristico a partire da settembre 2026. Si rinnova anche l’appuntamento con Vo Vintage, appuntamento B2C dedicato a gioielli e orologi vintage di pregio che accoglie dal 16 al 19 gennaio il pubblico di appassionati e collezionisti. Vicenzaoro January 2026 si racconta attraverso tre parole chiave. Il prodotto che nasce da un mix vincente di eccellenza manifatturiera, design, materiali, ispirazione creativa e abilità tecnica che incarnano la qualità e la creatività del Made in Italy e delle migliori produzioni internazionali. Al centro le persone, i talenti, le relazioni, la forza della community globale che anima il settore e ne guida l’evoluzione. Infine, i luoghi, fisici e simbolici dove il gioiello prende forma: la fiera, Vicenza e il suo territorio, i distretti manifatturieri nazionali, i mercati del mondo rappresentati. Spazi di incontro e ispirazione condivisa. "Un racconto che unisce heritage e visione, valore e innovazione, nel segno di un’identità forte e riconosciuta a livello mondiale della manifestazione di Ieg, di cui ognuno dei protagonisti del settore è forza vitale: dagli espositori ai visitatori, dagli operatori del settore agli opinion leaders, esperti e giovani talenti, associazioni, istituzioni, media", conclude Farsura. Dall’alta gioielleria ai più ricercati jewellery designer, dalla migliore manifattura al prodotto semi-finito, dall’orologeria alle lavorazioni artigianali, passando per componenti, diamanti e pietre preziose, innovazione tecnologica, fino a packaging, visual merchandising, arredi e servizi. Un’accurata selezione delle migliori espressioni del Made in Italy e internazionali rende Vicenzaoro January la vetrina più completa sulle novità presentate dall’intera filiera del gioiello per il nuovo anno. Un boutique show incomparabile scelto dai principali player per presentare ai buyer della distribuzione globale provenienti dai cinque continenti anteprime di collezione, lanci di prodotto e soluzioni inedite di tecnica, stile e design. Inoltre, la possibilità di acquistare sul pronto con l’offerta cash&carry di Palakiss. Contribuisce a diffondere la cultura di settore un palinsesto di eventi, talk e seminari tecnici che animano le diverse sale della fiera, coinvolgendo protagonisti internazionali del comparto che fanno di Vicenzaoro un vero e proprio think tank con appuntamenti attesi come, tra gli altri, Trendvision Jewellery + Forecasting, l’osservatorio indipendente di Vicenzaoro con i più completi forecast sul mondo del gioiello, e i seminari tecnici di Cibjo, la federazione internazionale della gioielleria. Tra le novità più attese, la prima edizione dei Vo Awards con cui Vicenzaoro intende riconoscere e valorizzare l’eccellenza nella produzione del gioiello, mix di creatività, manifattura, sostenibilità e innovazione delle aziende capaci di spingere il settore verso nuovi traguardi tecnici e stilistici. Otto le categorie previste dal concorso, aperto a espositori italiani ed esteri di prodotto finito delle communities Icon, Look, Creation. I gioielli finalisti, selezionati da una giuria esperta e multidisciplinare, saranno esposti a Voj26 e votati da buyer e visitatori nei primi due giorni di manifestazione. Candidature aperte fino al 30 novembre. Regolamento e informazioni su www.vicenzaoro.com/it/vo-awards. Le registrazioni per Vicenzaoro January 2026 sono aperte ai visitatori business. Al centro, l’esperienza del buyer. Mentre procede a pieno ritmo l’opera di ampliamento del quartiere fieristico, a impatto zero sullo svolgimento della manifestazione, servizi tailor-made e integrazione tra fisico e digitale massimizzano il valore del tempo trascorso in fiera in opportunità commerciali. Sulla piattaforma Jewellery Connect disponibile anche in app, gli operatori del settore accedono al catalogo espositori, pianificano in anticipo il proprio percorso, gestiscono appuntamenti, ricevono suggerimenti per vivere la manifestazione in modo ancora più efficace. L’accoglienza dei visitatori è resa più calorosa dal Fuori Fiera di Vicenzaoro Vioff, il calendario di eventi collaterali organizzati con la città di Vicenza: un’occasione per scoprire il centro storico tra shopping, arte, cultura ed enogastronomia all’insegna dell’Italian lifestyle. Inoltre, il Museo del gioiello arricchirà il soggiorno dei visitatori italiani e internazionali con la nuova esposizione, all’interno delle sale nella centrale Basilica Palladiana, patrimonio Unesco.
(Adnkronos) - “Produrre auto da sogno oggi significa anche saperle costruire in modo sostenibile”. Con queste parole Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer di Automobili Lamborghini, ha presentato a Ecomondo la collaborazione con Gruppo Hera nel campo dell’economia circolare, sottolineando l’impegno del marchio bolognese nella riduzione dell’impatto ambientale e nella gestione virtuosa dei materiali. “Da oltre dieci anni il nostro stabilimento di Sant’Agata Bolognese è certificato CO2 neutrale - ha ricordato Niccoli - e abbiamo costruito un modello produttivo che unisce qualità artigianale e responsabilità ambientale. Oggi più dell’80% dei nostri rifiuti è riciclabile, grazie anche alla collaborazione con Hera e alle loro competenze tecniche”. Niccoli ha citato esempi concreti: “La pelle degli interni viene riutilizzata dalle cooperative artigiane per creare oggetti di pelletteria, mentre gli scarti in fibra di carbonio vengono trasformati in nuovi manufatti. Stiamo lavorando anche al recupero dei residui liquidi del processo produttivo”. Il manager ha ricordato inoltre l’impegno ambientale e sociale dell’azienda: “Dal 2010 abbiamo creato un parco di 7 ettari con oltre 12mila querce accanto al nostro stabilimento. Essere un marchio di lusso - ha concluso - significa anche avere una responsabilità verso il territorio e saper innovare in chiave sostenibile. Hera è per noi il partner ideale in questo percorso”.