(Adnkronos) - Su iniziativa di Confindustria Nautica, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha accordato la proroga di 30 giorni per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni finalizzate a favorire l’acquisto di propulsori elettrici per la nautica da diporto in caso di dismissione di motori endotermici. Con il decreto direttoriale 8 maggio 2025 del Direttore generale per gli incentivi alle imprese, Giuseppe Bronzino, si stabilisce che le istanze potranno essere presentate fino alle ore 12 del 10 giugno. La misura, contrariamente a quanto sostenuto in alcuni fuorvianti articoli di stampa, è aperta sia ai proprietari di imbarcazioni (inclusi i natanti volontariamente immatricolati), sia di natanti (non registrati) ed è istituita dall’articolo 13 della legge n. 206 del 27 dicembre 2023. Le procedure, le modalità di presentazione delle domande e la documentazione necessaria rimangono le medesime fissate dal Decreto direttoriale 11 marzo 2025, attraverso lo sportello online Invitalia (soggetto gestore della misura per conto del Mimit): https://bit.ly/Invitalia_rottamazione . Per i natanti, in luogo della licenza di navigazione, l’unità viene identificata tramite la Dci - Dichiarazione di costruzione o importazione rilasciata da Confindustria Nautica in modalità telematica attraverso il portale: https://dci.confindustrianautica.net/. Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica tramite Spid ed è richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (Pec) attiva. I richiedenti possono delegare alla compilazione della domanda una persona fisica individuata a mezzo di delega conferita con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Le persone fisiche potranno presentare una sola domanda di agevolazione che potrà riguardare l’acquisto di un massimo di due motori elettrici, nel caso in cui il richiedente sia un’impresa proprietaria di unità da diporto utilizzata per fini commerciali, la domanda potrà riguardare più motori. Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, prevedono un importo concedibile fino a 8.000 euro nel caso di persona fisica e fino a 50.000 euro nel caso di impresa. Fermi i limiti soggettivi imposti, il contributo per ogni singolo motore elettrico fuoribordo dotato di batteria integrata di potenza non inferiore a 0,5 Kw e fino a 12 Kw, è di 2.000 euro mentre per quelli fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o Pod è di 10.000 euro. Le agevolazioni concesse sono erogate in un’unica soluzione, successivamente alla integrale conclusione dell’acquisto. Confindustria Nautica ha predisposto una nota informativa per aiutare la compilazione della domanda, che può essere fatta con l’aiuto del proprio venditore di fiducia.
(Adnkronos) - "Il Rapporto Gem ci racconta quest'anno che l'Italia si posiziona al 34esimo posto su 51 economie nel mondo, quindi nel ranking mondiale continuiamo ad avere una posizione piuttosto bassa. Questo è un dato preoccupante perché la crescita di un Paese dipende anche dalla propensione imprenditoriale, sia per ciò che riguarda la prospettiva di sviluppo economico, sia per fronteggiare le sfide che ci troviamo adesso nel mondo, come la transizione verso una sostenibilità ambientale e sociale e verso il digitale”. Lo ha detto Alessandra Micozzi, docente di Economia applicata presso l'Universitas Mercatorum e coordinatore team Progetto Gem Italia, alla presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum - l’Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity - svoltasi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’. “Un altro dato allarmante è che il gender gap in Italia, anziché diminuire, aumenta e quest'anno abbiamo fatto un focus specifico sulle determinanti e i fattori che effettivamente condizionano questo gender gap - spiega Micozzi - Un altro dato è la propensione alla crescita: le nuove imprese italiane che nascono non hanno la capacità di occupare personale e ciò è dipeso da diversi fattori, come un contesto burocratico complesso, oneri fiscali elevati, che non favoriscono investimenti e assunzioni, ma dipende anche dalla carenza strutturale delle infrastrutture digitali e il supporto all'innovazione. Questo pregiudica in particolar modo le imprese ad alta tecnologia”. “L'imprenditorialità è un fenomeno sociale e culturale, quindi la dimensione culturale è rilevante. Questo significa che le convinzioni e ciò che ci si aspetta a livello di aspettative sociali impattano molto sulla rappresentazione che abbiamo dell'imprenditorialità come carriera desiderabile e anche sulla valutazione delle proprie capacità ad attivare un'impresa. Pertanto, sicuramente la formazione a tutti i livelli di educazione, è fondamentale per un cambiamento culturale”, conclude.
(Adnkronos) - Il Giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, continua il suo viaggio attraverso l’Italia per promuovere il confronto e condividere esperienze positive. Il prossimo appuntamento è a Torino il 12 maggio, per parlare di giovani e futuro nel segno della sostenibilità. L’incontro, dal titolo 'Diritto al futuro sostenibile - Giovani, imprese, istituzioni: un dialogo necessario', è organizzato in collaborazione con Regione Piemonte e Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Management), e si svolgerà a partire dalle 10.30 nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte, in piazza Piemonte 1. L’evento, che è inserito nel palinsesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025, approfondisce i temi legati alla giustizia generazionale e al dialogo tra generazioni con interventi di esperti, istituzioni, imprese e giovani che racconteranno cosa significa 'diritto al futuro sostenibile' e quali azioni sono necessarie per garantirlo. “Investire nei giovani vuol dire non solo ascoltarli ma anche dare loro fiducia e riconoscere il valore delle idee che propongono - commenta Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - In una fase di transizione non sempre facile le organizzazioni che credono nella sostenibilità devono stimolare il confronto tra generazioni, offrire ai giovani l’opportunità di mettersi in gioco, attivare percorsi condivisi dove ognuno si assume le proprie responsabilità”. La tappa di Torino del Giro d’Italia della Csr contribuisce all’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile 4 (Istruzione di qualità), 10 (Ridurre le disuguaglianze), 17 (Partnership per gli obiettivi). Dopo l’apertura dei lavori con i saluti istituzionali, l’evento entrerà nel vivo dando voce a numerosi esperti. Con Enrico Giovannini, direttore scientifico di Asvis - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, si parlerà del dialogo intergenerazionale in chiave sostenibile: il confronto tra generazioni diverse è infatti la base da cui partire per costruire un futuro più equo che garantisca risposte alle necessità di tutte le fasce d’età della popolazione. In un Paese che invecchia sempre più rapidamente - in Italia, secondo dati Istat 2024, la speranza di vita alla nascita è pari a 83,4 anni, ma i nuovi nati sono solo 6 ogni mille abitanti - è fondamentale favorire le nuove generazioni, a cominciare dalla Gen Z, quella dei nati tra il 1996 e il 2010. Sono loro, i primi nativi digitali, ad essere considerati il vero elemento di change engagement capace di impattare anche sulle generazioni successive, note come X, Alfa e Beta. A parlarne sarà Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab, che ha realizzato una ricerca sulla Gen Z su oltre 4mila soggetti. Con Alessandro Roggi, della Direzione Generale per l’Educazione, Giovani, Sport e Cultura della Commissione Europea, si rifletterà invece sulla strategia Ue per i giovani, che mira a contrastare la disoccupazione giovanile, accrescere la partecipazione, l'inclusione e il volontariato, ma anche a creare un numero maggiore di pari opportunità nel settore dell'istruzione e nel mercato del lavoro. La prima parte dei lavori si concluderà con l’intervento di Francesca Ricciardi, professoressa associata di Organizzazione Aziendale all’Università degli Studi di Torino, che parlerà di beni comuni e responsabilità, con l’obiettivo di costruire oggi un domani migliore. Quando si parla di giustizia generazionale si fa riferimento a un principio fondamentale presente anche nella Costituzione italiana, che invita a promuovere politiche sostenibili e responsabilità ambientale per garantire un futuro migliore alle generazioni future. La tappa di Torino del Giro d’Italia della Csr affronterà questo tema nella seconda parte dei lavori, a partire dalle 11.30, dando spazio a diverse esperienze provenienti dal territorio piemontese e non solo. Ospiti del confronto a più voci saranno Ramon G.M. Magi, Co-Founder di Eurodesk Italy; Giovanna Maggia, amministratrice di Maglificio Maggia; Luca Conta, coordinatore Anci giovani Piemonte; Veronica Barbati, consigliere di Presidenza del Consiglio Nazionale dei Giovani; Erika Belvedere, membro dei Csrnatives, rete di studenti universitari appassionati di sostenibilità. Dopo il dibattito e lo spazio dedicato agli interventi dal pubblico, le conclusioni saranno a cura di Regione Piemonte.