(Adnkronos) - "Dal primo giorno il governo italiano, che ho l'onore di guidare, ha lottato per un'Europa che non pretenda di decidere su tutto, che sia pragmatica e realista, per difendere produttori e cittadini". Così la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio alla kermesse EuropaViva di Vox in corso a Madrid. "Per costruire questa Europa servono un numero ogni volta maggiore di governi dove i conservatori e le forze alternative alla sinistra siano protagonisti per offrire agli elettori una elezione chiara. Non è più tempo di accordi innaturali, di mediazioni al ribasso, è tempo di lavorare insieme e sono sicura che in questo cammino ci incontreremo gomito a gomito". "Per tornare a essere protagonista nello scenario globale l'Europa deve investire nella competitività delle proprie imprese asfissiate dalla burocrazia, dall'ideologia ultra ambientalista, dalla dipendenza dalla Cina. Archiviare definitivamente l'epoca dell'Europa ideologica della sinistra significa combattere l'immigrazione irregolare senza tregua", ha quindi detto la presidente del Consiglio. Ucraina "Nonostante l'importante iniziativa che ha messo in moto Trump, Putin non sembra interessato alla pace", ha detto ancora. "Dobbiamo continuare a dare a Kiev tutti gli aiuti necessari per arrivare quanto prima a una pace giusta e duratura così come a solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina e l'Europa. Per riuscire in questo risultato e affrontare le sfide del nostro tempo l'unità dell'Occidente è fondamentale, il mondo ha bisogno dell'Occidente", ha proseguito. "Servono decisioni valide per affrontare le enormi sfide che abbiamo davanti: la recente foto di Pechino ci mostra chiaramente la volontà di alcuni grandi attori internazionali di ridisegnare l'ordine mondiale usando il potere economico come fa la Cina o la guerra di aggressione come fa la Russia", ha sottolineato. Il ricordo di Kirk "Voglio rendere omaggio a Charlie Kirk, un giovane, un padre coraggioso, che ha pagato con la sua vita il prezzo della sua libertà. Il suo sacrificio ci ricorda ancora una volta da che lato sta la violenza e la intolleranza", ha affermato la premier. "Voglio dire alto e chiaro a tutti gli odiatori, agli estremisti che vediamo per le strade e anche ai falsi maestri con giacca e cravatta che si nascondono nei salotti: non cadremo nella loro trappola, non faremo il gioco di coloro che vogliono trascinare le nostre nazioni in una spirale di violenza. Non ci intimidiranno, continueremo ad andare avanti e a lottare senza sosta per la libertà del nostro popolo e per il futuro dell'Europa". Sul governo "Abbiamo dimostrato in Italia che la destra non solo è capace di vincere le elezioni ma che soprattutto può governare con grande efficacia e sono orgogliosa di dire che stiamo per raggiungere il traguardo del terzo governo più duraturo della nostra storia repubblicana", ha detto. "Insieme ai nostri alleati che in Europa sono parte di tre gruppi diversi, alternativi alla sinistra, abbiamo raggiunto il record assoluto di occupazione, ridotto l'inflazione, toccato il record di esportazioni commerciali, aumentato l'affidabilità dei nostri titoli di stato, migliorato la sicurezza nelle città, iniziato la riforma fiscale aiutando famiglie e natalità e molto di più" e abbiamo "soprattutto aumentato il peso dell'Italia a livello europeo e internazionale". Migranti Dobbiamo "combattere l'immigrazione irregolare senza tregua", ha affermato ancora. "Abbiamo dimostrato che si può fare con idee chiare e tenacia. In Italia abbiamo diminuito del 60 per cento i flussi di immigrati illegali, grazie ad accordi con i Paesi terzi, a norme più dure contro i trafficanti di esseri umani, all'aumento del numero dei rimpatri degli irregolari. E abbiamo portato questa linea in Europa dove finalmente comincia a farsi spazio e ad essere condivisa da molti governi, con buona pace della sinistra partitica e giudiziaria che continua a ostacolare la politica dei confini sicuri".
(Adnkronos) - “Nel passato, il legno ha giocato un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei popoli ed era diventato uno strumento di guerra e di geopolitica internazionale”. Così Alessandro Giraudo, economista, storico e professore di Geopolitica delle materie prime e gestione dei rischi all’INSEEC di Parigi, al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno. Giraudo, poi, nel corso del suo intervento ha illustrato alcuni esempi in cui il legno nell’antichità è stato oggetto di strumentazione geopolitica: “L’Antico Egitto non aveva legno utile per la costruzione delle navi, quindi doveva usufruire del legno di cedro nell'offshore libanese. Guardando, invece, al mondo dei califfati, nel Medio Oriente, sappiamo che anch’esso viveva in assenza totale di legno, essenziale per la loro espansione. La soluzione, quindi, era la raccolta di legno di mangrovia e la ricerca di altro legno altrove”. “Per quanto concerne, invece, la città pensiamo alla guerra dei 300 anni che si sviluppò fra Venezia e il mondo ottomano: i giannizzeri, cioè i soldati del mondo ottomano, avevano creato una speciale unità di guardie forestali, che avevano il compito di vigilare per proteggere le loro foreste, in modo che i cittadini non tagliassero gli alberi nelle ore notturne - sottolinea lo storico - Inoltre, questi uomini si occupavano di un’altra attività di protezione molto importante: dal momento che i veneziani facevano delle incursioni nelle forestale ottomane, in quanto distruggere una foresta significava togliere loro la possibilità di creare delle navi, questi soldati attaccavano a loro volta le foreste dei veneziani, soprattutto nel mondo della ex Jugoslavia”. “L’Inghilterra, che aveva le famose 13 colonie che si erano ribellate e aveva già deforestato in modo violento la foresta intorno a Londra, si riforniva di legno nel mondo americano tra Boston e New York e non nel Canada, perché era controllato dai francesi. Le 13 colonie avevano interrotto i flussi di rifornimento di legno e di conseguenza, gli inglesi chiesero a Caterina di Russia di mandare del legno oltre a 20mila soldati russi, che avrebbero dovuto combattere contro le colonie. Tuttavia, Caterina di Russia rifiutò, in quanto non volle cambiare gli equilibri mondiali dell’epoca. Quindi, gli inglesi dovettero rivolgersi al mondo scaldinavo per ottenere del legno e tutti i prodotti per calafatare (rendere stagna una struttura navale ndr) la British Navy”, conclude.
(Adnkronos) - Per la prima volta in Italia, due sistemi autonomi di gestione degli imballaggi si alleano per offrire alle aziende del settore beverage un servizio congiunto per il recupero, il riciclo e il riuso, esteso non solo alle bottiglie in Pet, ma anche al film in plastica che le avvolge nei fardelli e copre i pallet utilizzati nel trasporto. L’accordo sperimentale prevede che Coripet - consorzio riconosciuto per la gestione e il riciclo degli imballaggi in Pet (polietilene tereftalato) per liquidi alimentari - nel pieno rispetto dell’autonomia industriale e commerciale delle singole imprese consorziate, segnali a queste ultime la possibilità di utilizzare il film riciclato fornito da P.A.R.I.- sistema volontario per il recupero del film flessibile in Ldpe (polietilene a bassa densità) -. P.A.R.I., da parte sua, si rende disponibile a fornire film con un contenuto minimo del 50% di plastica riciclata post-consumo, con possibilità di arrivare fino al 90%, garantendo il riciclo di almeno il 60% degli imballaggi immessi sul mercato. L’intesa nasce dalla volontà di dare nuovo impulso al principio della responsabilità estesa del produttore (Epr- Extended Producer Responsibility) introdotto a livello europeo e recepito in Italia dal decreto legislativo 152/2006, che attribuisce alle imprese l’onere e la facoltà di organizzare autonomamente la gestione del fine vita degli imballaggi immessi sul mercato, anche attraverso sistemi alternativi rispetto ai consorzi di filiera tradizionali. La sperimentazione permetterà di integrare la filiera “bottle-to-bottle” di Coripet - che già da inizio anno garantisce ai propri soci l’impiego del 25% di Rpet riciclato - con quella di P.A.R.I., valorizzando anche il film utilizzato per i fardelli e i cappucci copripallet. In questo modo le imprese consorziate potranno contare su un sistema efficiente e trasparente per la gestione dell’intero sistema di confezionamento in plastica, dall’imballo primario a quello terziario. Nel 2024 Coripet – che consorzia i principali marchi italiani di acque minerali e soft drink - ha raccolto oltre 165mila tonnellate di bottiglie Pet, pari a oltre la metà dell’immesso a consumo nazionale. “L’accordo con Coripet ci permette di estendere ulteriormente i principi dell’economia circolare anche per gli imballaggi secondari e terziari, valorizzando l’integrazione verticale della filiera e la rigenerazione di bottiglie e film potenzialmente all’infinito”, spiega Michele Petrone, responsabile di P.A.R.I. e amministratore delegato di Aliplast, la società del Gruppo Hera che ha il sviluppato il sistema. “Questa iniziativa rappresenta un passo concreto nella direzione indicata dalla normativa europea, dalla direttiva sulla plastica monouso (Sup, Single Use Plastics) al nuovo Regolamento imballaggi (Ppwr, Packaging and Packaging Waste Regulation) approvato lo scorso gennaio», commenta Corrado Dentis, presidente di Coripet. “Come consorzio, continuiamo a promuovere soluzioni operative replicabili e pienamente aderenti agli obiettivi comunitari di riciclo e sostenibilità”. La fase sperimentale, valida fino al 31 dicembre 2028, prevede un monitoraggio continuo delle performance ambientali, tecniche e industriali, con l’obiettivo di rinnovare l’accordo e definire un modello replicabile anche in altri settori produttivi.