(Adnkronos) - “Siamo oggi qui in diretta dal Sesto Congresso nazionale di Meritocrazia Italia, un movimento di cittadinanza attiva che si è rapidamente imposto nel panorama nazionale e che oggi si confronta con la politica, l'imprenditoria, la componente accademica e sociale su tanti temi importanti”. Lo ha dichiarato Paolo Patrizio, capo di Gabinetto della presidenza di Meritocrazia Italia nel corso del VI Congresso Nazionale di Meritocrazia Italia dal titolo “Mi il network che cresce. Dove i cittadini contano” che si tiene al Teatro Rossini di Roma dal 17 ottobre al 19 ottobre. “Forti i messaggi lanciati da Meritocrazia partendo dal ‘Testo unico sui social network’ per passare alle esigenze della riforma della legge elettorale, all'intervento sulla sanità, sul lavoro e sull'ambito ecologico - ha aggiunto - Tutti questi temi vengono trattati da dei cittadini che non fanno nient'altro che mettersi a disposizione per aiutare il decisore, senza chiedere nulla in cambio, ma convinti che si può operare insieme a favore di un Paese''.
(Adnkronos) - Un'eccessiva regolamentazione sull’intelligenza artificiale “non farà altro che spingere gli sviluppatori verso Paesi che abilitano la loro creatività”. Così Bob Kimball, Chief Regulatory Officer di Aws, parlando alla conferenza Comolake a Cernobbio. Il tema è impellente, spiega, perché quei Paesi che riusciranno a “regolamentare correttamente” saranno “i vincitori di questa ondata tecnologica”. Il dirigente Aws ricorda che le imprese europee hanno aumentato l'uso dell'IA del 30% solo nell'ultimo anno. La tecnologia “potrebbe generare 600 miliardi di euro entro il 2030” a patto che la regolamentazione sia “efficace e non paralizzante”, spiega. “Vediamo già le aziende votare con i piedi per quanto riguarda il luogo in cui stabilire la propria sede e dove lanciare i propri modelli. Ho parlato con diverse realtà che si rifiutano di addestrare i loro modelli in Ue: questo è un problema di oggi”, avverte Kimball. Secondo Kimball, una regolamentazione efficace “è multistakeholder e si basa su una profonda conoscenza tecnologica”. Serve “abbracciare e non sostituire” le leggi e i regolamenti che già si applicano all’IA. Un approccio all'IA basato sul rischio è “fondamentale”. C’è “bisogno di definizioni e standard coerenti”, in modo da poterli rendere interoperabili a livello globale. E serve “distinguere tra chi distribuisce e chi sviluppa, perché hanno responsabilità molto diverse”.
(Adnkronos) - Una nuova bioplastica può ridurre l’inquinamento dei mari. È quanto sostiene un gruppo di ricerca della Woods Hole Oceanographic Institution, negli Stati Uniti, in un articolo recentemente comparso sulle colonne della rivista di settore “Sustainable Chemistry & Engineering”. Protagonista di questa piccola rivoluzione sarebbe il diacetato di cellulosa, un polimero ricavato dalla reazione tra cellulosa e anidride acetica. I tempi di scioglimento in mare di questo materiale sarebbero particolarmente rapidi, con una perdita del 70% della sua massa dopo sole 36 settimane.