(Adnkronos) - La ricerca di una pace "giusta e duratura" per l'Ucraina, ma anche gli sforzi per un cessate il fuoco a Gaza. Giorgia Meloni torna sui due conflitti che agitano lo scenario internazionale, al centro anche dei primi discorsi pubblici di Papa Leone XIV, in occasione del vertice intergovernativo con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis a Villa Pamphili. La presidente del Consiglio ha detto di aspettarsi "una chiara risposta russa" alla richiesta di un cessate il fuoco "immediato e incondizionato" da parte di Kiev. E ha salutato con favore l'invito rivolto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky al leader del Cremlino, Vladimir Putin, per vedersi personalmente giovedì prossimo a Istanbul, il luogo designato per i colloqui di pace tra i due Paesi: "L'Ucraina - ha affermato Meloni - ha accettato subito di incontrare Putin a Istanbul giovedì prossimo, chiarendo in pochi minuti, rispetto a una certa propaganda, quale tra le parti coinvolte nel conflitto sia certamente a favore della pace e quale invece sia responsabile della guerra". La postura dell'Italia rispetto al conflitto russo-ucraino resta sempre la stessa, ha ribadito ancora una volta il capo del governo: Roma rimarrà al fianco di Kiev "fino alla fine", ma una pace durevole è impossibile senza "garanzie di sicurezza efficaci" per l'Ucraina. Concetti rimarcati da Meloni in occasione dell'ultima video-call di sabato con i leader europei che erano a Kiev per l'incontro incentrato sulla pace e la sicurezza dell'Ucraina (Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia). Anche se la premier era fisicamente assente, "a Kiev l'Italia c'era", ci ha tenuto a sottolineare al 'Corriere della Sera' il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Restano però le distanze con il gruppo dei cosiddetti 'volenterosi' dal punto di vista strategico: "Riteniamo che inviare truppe dei Paesi Nato al confine con la Russia non sia il modo migliore per garantire la sicurezza dopo la pace. Per noi è meglio avere una zona cuscinetto con una presenza dell'Onu", ha messo in chiaro il titolare degli Esteri. Gli sforzi del governo italiano sono orientati verso la ricostruzione dell'Ucraina, tema al quale è dedicato il grande vertice che sarà ospitato proprio dall'Italia a luglio, con la conferenza a livello di capi di Stato e di governo. Nelle dichiarazioni alla stampa dopo il vertice con Mitsotakis, Meloni ha parlato anche di Medio Oriente, definendo "importante" la prossima missione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, "sulla quale riponiamo speranze". L'inquilina di Palazzo Chigi ha rinnovato il suo sostegno per il lavoro che i Paesi arabi stanno portando avanti "per un quadro regionale di pace e sicurezza", che "a nostro avviso deve includere la prospettiva dei due Stati", ha scandito. Meloni e Mitsotakis si rivedranno il prossimo 16 maggio a Tirana, in Albania, per il sesto vertice della Comunità Politica Europea (Epc), che riunirà 47 Capi di Stato o di governo. Le discussioni del summit si articoleranno in tre tavole rotonde tematiche. La prima sarà dedicata alla sicurezza e alla resilienza democratica, con focus proprio sul sostegno all'Ucraina e sul rafforzamento della capacità militare europea. La seconda affronterà temi come la competitività economica, le infrastrutture digitali e l'energia. La terza sarà centrata sull'immigrazione e sulla gestione legale dei flussi. A fare gli onori di casa sarà Edi Rama, fresco vincitore delle ultime elezioni in Albania: per il socialista si tratta del quarto successo elettorale, destinato a rilanciare il piano e le ambizioni di Tirana per l'ingresso nella Ue. L'Italia sostiene la prospettiva di un allargamento dell'Unione ai Balcani occidentali, come richiamato nella dichiarazione congiunta siglata oggi con il governo greco in occasione del vertice di Villa Pamphili, definendola "un investimento geostrategico per la pace, la sicurezza, la stabilità e la prosperità" di tutto il Continente. E, come accaduto in occasione dei funerali di Papa Francesco, con lo storico faccia a faccia tra Trump e Zelensky, il Vaticano potrebbe tornare a essere sede di importanti incontri diplomatici questo weekend. Domenica prossima, a San Pietro, avrà luogo l'intronizzazione del nuovo Pontefice Leone XIV e a Roma sono attesi, ancora una volta, leader di mezzo mondo. Tra questi ci sarà il neo-cancelliere tedesco Friedrich Merz, che potrebbe incontrare a margine della cerimonia la presidente del Consiglio Meloni. A darne notizia è stato, da Berlino, il portavoce Stefan Kornelius. "È auspicio di entrambe le parti rendere possibile un incontro in tempi molto brevi", ha aggiunto, sottolineando che i due capi di governo si conoscono da molto tempo e hanno relazioni molto buone. Meloni e Merz si sono sentiti telefonicamente proprio venerdì scorso: automotive e migranti alcune delle principali questioni affrontate. (di Antonio Atte)
(Adnkronos) - "Il Rapporto Gem ci racconta quest'anno che l'Italia si posiziona al 34esimo posto su 51 economie nel mondo, quindi nel ranking mondiale continuiamo ad avere una posizione piuttosto bassa. Questo è un dato preoccupante perché la crescita di un Paese dipende anche dalla propensione imprenditoriale, sia per ciò che riguarda la prospettiva di sviluppo economico, sia per fronteggiare le sfide che ci troviamo adesso nel mondo, come la transizione verso una sostenibilità ambientale e sociale e verso il digitale”. Lo ha detto Alessandra Micozzi, docente di Economia applicata presso l'Universitas Mercatorum e coordinatore team Progetto Gem Italia, alla presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum - l’Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity - svoltasi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’. “Un altro dato allarmante è che il gender gap in Italia, anziché diminuire, aumenta e quest'anno abbiamo fatto un focus specifico sulle determinanti e i fattori che effettivamente condizionano questo gender gap - spiega Micozzi - Un altro dato è la propensione alla crescita: le nuove imprese italiane che nascono non hanno la capacità di occupare personale e ciò è dipeso da diversi fattori, come un contesto burocratico complesso, oneri fiscali elevati, che non favoriscono investimenti e assunzioni, ma dipende anche dalla carenza strutturale delle infrastrutture digitali e il supporto all'innovazione. Questo pregiudica in particolar modo le imprese ad alta tecnologia”. “L'imprenditorialità è un fenomeno sociale e culturale, quindi la dimensione culturale è rilevante. Questo significa che le convinzioni e ciò che ci si aspetta a livello di aspettative sociali impattano molto sulla rappresentazione che abbiamo dell'imprenditorialità come carriera desiderabile e anche sulla valutazione delle proprie capacità ad attivare un'impresa. Pertanto, sicuramente la formazione a tutti i livelli di educazione, è fondamentale per un cambiamento culturale”, conclude.
(Adnkronos) - Arte, imprenditoria, giornalismo ma anche società civile, nell’elenco dei nomi insigniti del Premio Guido Carli 2025, giunto alla 16esima edizione, fregiata della medaglia del Presidente della Repubblica e dedicata a Papa Francesco, consegnati oggi a Roma. La cerimonia, promossa dalla Fondazione Guido Carli presieduta da Romana Liuzzo in memoria dello statista che fu Governatore della Banca d’Italia e ministro del Tesoro, è stata aperta dal saluto istituzionale del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal videomessaggio del vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto. Intervenuto sul palco, in rappresentanza del governo, anche il Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano per un focus su Caivano. La cerimonia, in coincidenza con la Giornata dell’Europa, è stata condotta dalla giornalista Veronica Gentili. Il cantautore Ermal Meta, con il brano ‘Vietato morire’, si è esibito in una live performance contro i femminicidi. L’immagine di Guido Carli è stata impressa sulle medaglie prodotte appositamente dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. I premiati di quest’anno sono: Frédéric Arnault, figlio di Bernard (fondatore dell’impero del lusso e della moda Lvmh), appena nominato ad Loro Piana e insignito del primo Premio Internazionale Guido Carli; Roberto Bezzi, presidente della Cooperativa agricola San Patrignano; la ‘preside coraggio’ Eugenia Carfora (Premio all’inclusione attraverso il lavoro), dirigente scolastico dell’Istituto Francesco Morano di Caivano; il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci; il cantante Gigi D’Alessio (Premio alla Carriera), con oltre trenta milioni di dischi venduti; Matteo Del Fante, ad Poste Italiane; Gino Cecchettin (Premio Speciale), fondatore e presidente della Fondazione Giulia Cecchettin che si batte contro la violenza sulle donne; Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; Fabrizio Palermo, Ad Acea, alla guida del rilancio dell’azienda; padre Paolo Benanti, presidente della Commissione nazionale sull’intelligenza artificiale nell’informazione e teologo dell’Ia al servizio dell’etica e della dignità umana; Giacomo Ponti, presidente del Gruppo Ponti; Niko Romito, chef tre stelle Michelin; l’attrice Elena Sofia Ricci. “Il Premio Guido Carli è sempre di più un omaggio al merito etico, nel solco di Carli e dei valori in cui credeva”, ha spiegato Liuzzo. “Fare memoria significa tenere viva la sua eredità attraverso le donne e gli uomini che la raccolgono, coltivando la fiducia nelle forze rigogliose della Nazione e la speranza nelle nuove generazioni". “La manifestazione assume un significato particolarmente profondo: è infatti dedicata a Papa Francesco, al valore dell’impegno sociale, della solidarietà concreta, alla vicinanza a chi è più fragile”, ha detto Raffaele Fitto, nel videomessaggio inviato in occasione dell’evento. “Questo premio va oltre il riconoscimento delle eccellenze, è diventato un messaggio corale e potente di coraggio e di speranza. Mai come oggi abbiamo bisogno di storie che ispirano, di chi sceglie di servire gli altri, di chi trasforma il dolore in forza, di chi fa della leadership un autentico atto di servizio. I protagonisti di questa edizione rappresentano il volto più autentico e generoso dell’Europa”, ha proseguito Fitto. “Sono testimoni di un’Europa coraggiosa, solidale e inclusiva, nel nome di Guido Carli".