(Adnkronos) - “Questo convegno vuole aprire un dialogo con le istituzioni sia a livello parlamentare sia di amministrazioni locali. Il tema è la mobilità, uno dei settori più impattati dalla transizione ambientale e dalla transizione digitale che viviamo da alcuni decenni. Il cambiamento climatico ha portato a porsi degli obiettivi che hanno influenzato molto la legislazione europea, il Green deal è un esempio, e quella italiana anche a livello locale con le amministrazioni che hanno adottato nuovi provvedimenti legati alla mobilità”. Sono le parole di Stefano Genovese, head of institutional&public affairs di Unipol Assicurazioni e coordinatore The urban mobility council, durante il convegno intitolato 'La mobilità urbana tra comportamenti individuali e analisi dei dati. Dibattito con le istituzioni'. All’appuntamento hanno partecipato istituzioni nazionali e locali ed è stata l’occasione per presentare la ricerca 'Nuovo paradigma di mobilità sostenibile: le green box' a cura di Sergio Savaresi, direttore del dipartimento elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano. “Le decisioni politiche ora ricadono su cittadini, consumatori e lavoratori - spiega Genovese - Le persone che escono la mattina per andare al lavoro, quelle che appartengono alla filiera dell’automotive che percepiscono gli impatti di questa transizione anche a livello occupazionale". Il convegno che si è tenuto a Palazzo Wedekind di Roma cerca quindi di affrontare le conseguenze di certe decisioni sui cittadini. “Vogliamo far capire che, grazie alla tecnologia, che evolve, si possono spiegare meglio i cambiamenti legislativi che stiamo vivendo ed evitare crisi di rigetto da parte delle persone”, aggiunge.
(Adnkronos) - Il prossimo 16 maggio, dalle ore 10, l'Università Lum 'Giuseppe Degennaro' ospiterà l’edizione annuale dello Strategy innovation forum (Sif) Bari, l'evento che riunisce imprenditori, manager, professionisti, accademici e rappresentanti istituzionali per creare e diffondere conoscenza sull'innovazione strategica. La manifestazione, nata nel 2015 a Venezia come il principale think tank italiano dedicato all'innovazione strategica, si svolge dal 2023 anche in Puglia grazie alla partnership tra Strategy innovation e l'Università Lum da cui è nata Lum strategy innovation, con l'obiettivo di valorizzare il potenziale del tessuto imprenditoriale locale e stimolare la crescita economica nel Mezzogiorno. Il tema centrale di questa edizione è 'Abitare il Futuro', una riflessione profonda su come le imprese possano abitare la 'casa comune' in un mondo caratterizzato da continua accelerazione ma spesso privo di direzione. Come evidenziato dal filosofo Byung-Chul Han: "Questo mondo di merci non è adatto all'abitare. Da esso dovremmo tornare a ricavare una casa, anzi una casa festiva nella quale valga davvero la pena vivere". L'evento si basa su un'approfondita ricerca che ha analizzato le dinamiche tra individualità e socialità, rivelando come il fattore determinante nella progettazione degli spazi risieda nella qualità delle relazioni che questi ospitano. Il concetto chiave di "giusta distanza" rappresenta la risposta emersa alla sfida di garantire contemporaneamente socialità e senso di appartenenza senza compromettere indipendenza, riservatezza e intimità. Il forum esplorerà diverse declinazioni dell'abitare attraverso cinque sessioni tematiche che si svolgeranno nell'arco della giornata: 'Abitare la Mente e il Corpo', con interventi di Franco Caimi (Caimi Brevetti) e Sandro Tovalieri (ex calciatore e dirigente sportivo); 'Abitare la casa e la famiglia', con Lars Petersson (già ceo di Ikea Italia, Giappone e Usa), Gian Paolo Lazzer (Strategy Innovation) e Leonardo Di Chiara (architetto); 'Abitare l'azienda e l'università': panel moderato dalla Giustina Secundo con Sergio Hicke (Alturki) e Daniela Caputo (Manpower Group); 'Abitare il territorio e la città', sessione dedicata alle smart cities e alla rigenerazione urbana, moderata dal prof. Pasquale Del Vecchio (Lum). Intervengono Francesco Vania (Ministero del Made in Italy), Fernando Gala (Comune di Bari), Luigi De Santis (Ance Bari Bat), Michele Ruta (Politecnico di Bari) e Gabriele Ferrazzano (Enilive); 'Abitare il pianeta e la società', focus sulla sostenibilità ambientale e sociale moderato dal giornalista Domenico Castellaneta con interventi di Serena Triggiani (Regione Puglia), Beatrice Lamonica (Deloitte), Novella Pellegrini (Fondazione Sylva) e Cosimo Accoto (Mit). L'incontro si aprirà con i saluti istituzionali del Rettore Antonello Garzoni, del vicesindaco di Bari Giovanna Iacovone, del presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana e del presidente Adi Puglia e Basilicata Guido Santilio, seguiti dall'intervento introduttivo del Prof. Carlo Bagnoli dell'Università Ca' Foscari di Venezia, fondatore e direttore di SIF e Strategy Innovation. Il Sif Bari 2025 si svolgerà dalle 10 alle 17 presso il Campus dell'Università Lum 'Giuseppe Degennaro', con inizio delle registrazioni a partire dalle 9:30. I lavori saranno intervallati da un light lunch, offrendo anche opportunità di networking tra i partecipanti. L’evento è supportato da Casa delle Tecnologie Emergenti – Bari Open Innovation Hub ed è sponsorizzato da Deloitte, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, con il patrocinio di Confindustria Puglia e Adi Puglia e Basilicata.
(Adnkronos) - “In tema di sostenibilità ambientale e sociale stiamo attualmente definendo il piano a tre anni, ormai quasi concluso. Si tratta di un lavoro che coinvolge tutte le divisioni e tutte le nostre business unit. Le nostre priorità in questi ambiti si dividono in tre pilastri fondamentali: decarbonizzazione, efficientamento del business per ridurre gli sprechi e impatto sociale”. Parole di Simone Targetti Ferri, sustainability director di L’Oréal Italia, all’edizione 2025 di L’Oréal For The Future Day, l’evento con cui vengono presentati i risultati e gli obiettivi di sostenibilità sociale ed ambientale, uno dei principi cardine della strategia di L’Oréal, tenutosi presso l'università Iulm di Milano. L’impegno per la decarbonizzazione si inserisce nella strategia globale del Gruppo L’Oréal “di Net Zero Trajectory al 2030 - aggiunge Targetti Ferri - Parte centrale di questo primo pilastro sono i prodotti, e quindi le nostre ricariche, un segmento fondamentale da sviluppare insieme ai nostri clienti per decarbonizzare la nostra offerta”. Il secondo punto del primo pilastro riguarda la parte di materiale a punto vendita “che vogliamo efficientare e decarbonizzare. Abbiamo infatti scoperto, da analisi e studi, che questo materiale ha un grande impatto anche in termini di Co2 e, quindi, dobbiamo lavorare per decarbonizzarlo. Stiamo collaborando con una start-up innovativa per raggiungere questo obiettivo - spiega - Ultimo punto del primo pillar è relativo al trasporti. In Italia c'è una grandissima opportunità di decarbonizzare i trasporti, un settore complesso ma con grandi possibilità future”. Il secondo pilastro su cui si fonda la strategia di sostenibilità di L’Oréal Italia è incentrato sul fare business in maniera più efficiente, senza sprechi: “Questo riguarda soprattutto i nostri prodotti - illustra il Sustainability Director L’Oréal Italia - Lavoreremo con i nostri clienti per cercare di trovare soluzioni a punto vendita per dare loro la possibilità di avere accesso ai nostri prodotti in ogni modo e attraverso ogni canale, utilizzando anche i nostri canali secondari, ovvero i nostri outlet. Abbiamo infatti 10 outlet in Italia che serviranno per questo obiettivo. Anche in questo caso ci concentreremo nuovamente sui materiali a punto vendita che, insieme ai nostri clienti, vogliamo rendere sempre efficienti”. L'ultimo pilastro è quello dell'impatto sociale: “Vogliamo migliorare il nostro impatto sociale attraverso il programma di ‘Brand causes’, le nostre cause di brand, che va dall'inclusive sourcing, ovvero dare lavoro a persone provenienti da contesti svantaggiati, fino al nostro Salone di bellezza sociale”. Il Salone di bellezza sociale di L’Oréal Italia, che prenderà vita a Casa Jannacci a fine 2025 anche grazie alla collaborazione con il Progetto Arca, molto conosciuto a Milano, permetterà di dare accesso a trattamenti di bellezza a persone che non potrebbero permetterseli. L’obiettivo è quindi quello di cercare di ridare bellezza, non solo esteriore ma anche interiore, rinvigorendo la fiducia e l’autostima delle persone, favorendo così il reinserimento nella società. Questo è l'obiettivo del nostro progetto di Salone Sociale”. Per traguardare questi importanti obiettivi, L’Oréal Italia adotta una strategia basata sulle priorità, come spiega ancora Targetti Ferri: “Il primo passo è quello di fare le cose che hanno un maggior impatto. Per farlo occorre lavorare con il business e capire quali sono le priorità su cui concentrarsi, tutti insieme, per arrivare ai risultati. Abbiamo poi bisogno di lavorare con i nostri collaboratori, continuando a trasformarli in veri e propri ambasciatori della transizione sostenibile, con formazione e inclusione in progetti chiave". Inoltre, "abbiamo ovviamente l'obiettivo di continuare a lavorare con i nostri clienti, coinvolgendoli ad esempio in giornate speciali come quella di oggi, L'Oréal for the Future Day, per portarli on board sui nostri programmi di trasformazione. Infine, abbiamo bisogno di reinventare la narrativa di sostenibilità - conclude - lavorando su qualcosa che vada a toccare di più le emozioni e il cuore delle persone” per diffondere la consapevolezza “che si può fare business ma lo si deve fare in modo più sostenibile. Tutta la catena di valori deve essere con noi per portare questo cambiamento”.