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(Adnkronos) - "Continuo a leggere cose poco chiare sull'assemblea elettiva della Serie B. Addirittura ora si annuncia un voto elettronico con un invito alle 20 società firmato dal presidente/candidato che chiede di registrarsi tre giorni prima dell'assemblea con avvertimento che la mancata registrazione equivale a rinuncia a votare. Da più parti mi hanno chiesto perché mi sono candidato. Ecco, mi sono candidato proprio per spazzare via questa politica dell'equivoco opaco e cavilloso e tornare a parlare di calcio. Mi chiedo se forse Balata ha paura del confronto sui programmi, ma così si limita la democrazia. Inoltre vorrei che sul sito web della Lega di Serie B fossero pubblicati i programmi dei candidati e mi auguro di ricevere almeno una Pec che mi dice che la mia candidatura è stata accettata. Nessuno mi ha ancora detto niente". Queste le parole di Beppe Dossena all'Adnkronos sulla prossima Assemblea elettiva della Lega calcio di Serie B e sulla sua candidatura. "Dobbiamo essere diversi, non ci può essere paura del confronto. Se hai i voti ti devi presentare ed essere votato, non capisco questa difesa a oltranza, invoco qualcuno che dall'alto ci prenda per le orecchie", ha aggiunto l'ex campione del mondo del 1982. "Alcuni club di amici mi hanno chiesto di candidarmi alla presidenza della serie B. Vado sul sito e leggo che l'assemblea si terrà il 12 settembre, cerco lo statuto della Lega sul sito della Figc e leggo che bisogna presentare la candidatura 7 giorni prima. Ci penso e mi dico perché no, il mio desiderio è comunque quello di essere utile al calcio. Preparo con mio cognato la candidatura e la invio lunedì 2 settembre dalla sua Pec. Ora mi dicono che lo statuto in realtà è cambiato e dice 10 giorni prima, ma sul sito della Figc c'è quello vecchio evidentemente, e poi mi dicono che l'assemblea sul sito della Lega è indicata per il 12 settembre, ma in realtà nell'avviso di convocazione inviato ai club, che però io non ho mai visto, c'era scritto che era convocata per l'11 settembre quindi avrei dovuto presentare la mia candidatura domenica 1 settembre", ha proseguito Dossena sconcertato per quanto sta avvenendo. "Mi faccio dare da un club copia di questo avviso di convocazione dell'assemblea, e scopro che è stato inviato il 22 agosto ed è firmato dal presidente/candidato, che quindi si è fatto il calendario elettorale da solo, e non c'è alcun riferimento a come presentare le candidature. Quindi per questi scienziati un candidato in soli 9 giorni avrebbe dovuto: 1) prendere conoscenza dell'assemblea e informarsi su cosa fare; 2) preparare un programma; 3) fare un minimo di campagna elettorale; 4) inviare una candidatura con lettera raccomandata. Una cosa che neppure 'Cetto Laqualunque' poteva escogitare! Ora leggo che ancora non è chiaro se la mia candidatura sia valida o no e che si deve fare il voto elettronico, ma bisogna registrarsi tre giorni prima. Ed è un'assemblea di soli 20 associati, come un piccolo condominio, non è l'assemblea delle Generali! Non ho intenzione di fare ricorsi o interrogazioni, ma chi può decidere faccia chiarezza", ha concluso l'ex calciatore.
(Adnkronos) - "Stiamo crescendo moltissimo e crediamo che le startup siano una delle parti principali di questa strategia che abbiamo avviato e che si chiama 'Mare a sinistra', che ha l'obiettivo di creare le condizioni, grazie a questo ecosistema dell'innovazione creatosi in questi anni, per fare rientrare le 'idee'. Noi dobbiamo fare scegliere di investire qui in Puglia, così come sta avvenendo, visto che vi sono tante startup di non pugliesi che hanno deciso di 'atterrare' qui e di creare le condizioni per essere uno dei punti attrattivi nel Paese". Così Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, arrivando a Bisceglie alla prima giornata della nona edizione di Digithon, la maratona delle idee digitali fondata da Francesco Boccia. "Siamo diventati -ha ricordato l'assessore- la sesta regione italiana per numero di startup innovative, negli ultimi anni abbiamo raddoppiato il numero di startup sul territorio anche grazie agli incentivi regionali. E prossima settimana firmeremo un'intesa con 4 fondi di investimento per accompagnare le startup alla crescita e far si che non 'muoiano' per non aver avuto l'occasione di andare più in alto". E non è finita qui. "Stiamo lavorando anche con una nuova forma di 'TecnoNidi'. Crediamo che ci sia l'opportunità di iniziare a verticalizzare e attrarre su temi importanti, su sfide competitive su cui la Puglia vuole essere protagonista, provando a integrare il mondo del start-up con le grandi imprese", ha continuato Delli Noci. Per l'assessore l'intelligenza artificiale "è un'onda talmente alta che o diventiamo tutti surfisti o ci travolge. Alcuni Paesi si stanno muovendo prima di noi e quindi è arrivato il momento di cogliere questa sfida con uno sguardo rivolto al futuro", ha concluso.
(Adnkronos) - I cambiamenti climatici causati dall'uomo hanno aumentato la probabilità che la siccità provochi carenze idriche e perdite agricole devastanti in Sardegna e Sicilia del 50%. E' quanto emerge da uno studio di World Weather Attribution, condotto da 15 ricercatori, tra cui scienziati di università e agenzie meteorologiche di Italia, Svezia, Stati Uniti, Regno Unito e Paesi Bassi. Gli scienziati dell'organizzazione avvertono che siccità simili peggioreranno con ogni frazione di grado di riscaldamento in più, evidenziando l'urgente necessità di ridurre le emissioni a zero. L'analisi, in particolare, ha rilevato che: il calore persistente che fa evaporare l'acqua dai terreni, dalle piante e dai bacini idrici è alla base dell'aumento del rischio di siccità; senza gli effetti del riscaldamento causato dall'uomo, le siccità su entrambe le isole non sarebbero state classificate come 'estreme'; le isole italiane continueranno a sperimentare siccità più gravi con l'ulteriore riscaldamento indotto dai combustibili fossili, minacciando i raccolti di colture come il grano e le olive; una gestione efficace dell'acqua sarà fondamentale negli anni futuri con scarse precipitazioni. Per Mariam Zachariah, ricercatrice presso il Grantham Institute - Climate Change and the Environment dell’Imperial College di Londra, “la Sardegna e la Sicilia stanno diventando sempre più aride a causa dei cambiamenti climatici. Il caldo torrido e prolungato colpisce le isole con maggiore frequenza, facendo evaporare l'acqua dai terreni, dalle piante e dai bacini idrici. Per gli agricoltori e le città che hanno sopportato mesi di restrizioni idriche, questo studio è una conferma: il cambiamento climatico sta intensificando la siccità”. Secondo gli scienziati, dunque, i cambiamenti climatici causati dall'uomo hanno reso la siccità il 50% più probabile. L'evapotraspirazione, l'evaporazione dell'acqua dal suolo e dalle piante, sta determinando l'aumento delle condizioni di siccità, poiché i periodi di caldo estremo diventano più caldi e più lunghi su entrambe le isole. Sebbene non sia chiaro se le precipitazioni altamente variabili di Sardegna e Sicilia siano influenzate dai cambiamenti climatici, lo studio evidenzia che il caldo torrido sta trasformando gli anni con scarse precipitazioni in siccità devastanti. In base al sistema di classificazione del monitoraggio della siccità degli Stati Uniti, le siccità su entrambe le isole sono classificate come 'estreme'. Tuttavia, in un mondo più freddo di 1,3°C, senza cambiamenti climatici causati principalmente dalla combustione di combustibili fossili, sarebbero state meno intense e classificate come siccità 'gravi', secondo l'analisi. Se il mondo raggiungerà i 2°C di riscaldamento, cosa che potrebbe accadere già nel 2050, le siccità in Sardegna e Sicilia diventeranno ancora più intense e frequenti. Lo studio evidenzia inoltre come l'invecchiamento delle infrastrutture idriche stia aggravando la carenza d'acqua. Una gestione efficace dell'acqua - affermano i ricercatori - contribuirà a ridurre l'impatto delle future siccità, in particolare quando l'afflusso estivo di turisti aggiungerà ulteriore pressione ai bacini idrici durante i mesi più secchi dell'anno. “I bacini idrici si sono prosciugati - dice Maja Vahlberg, Climate risk consultant alla Red Cross Red Crescent Climate Centre - Le città hanno sopportato mesi di razionamento dell'acqua. Il lago di Pergusa è scomparso. Le colture sono appassite nei terreni aridi. Gli impatti di queste siccità sono stati scioccanti, ma purtroppo si stanno verificando con maggiore frequenza a causa dei cambiamenti climatici. Limitare le perdite d'acqua dovute all'invecchiamento delle tubature e aumentare la capacità di stoccaggio in Sardegna e in Sicilia contribuirà a ridurre simili carenze idriche negli anni di scarse precipitazioni”. Per Friederike Otto, Senior Lecturer in Climate Science at Grantham Institute - Climate Change and the Environment, Imperial College di Londra, "i cambiamenti climatici stanno rendendo la Sardegna e la Sicilia più calde, più secche e meno fertili. Le colture utilizzate per produrre la cucina simbolo dell'Italia, come il grano e le olive, stanno morendo a causa del caldo feroce, ben oltre i 40°C. Per evitare che la siccità peggiori ulteriormente, dobbiamo smettere di bruciare combustibili fossili”. Luigi Pasotti, dirigente responsabile al Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (Sias) - Sicilia orientale, evidenzia: “In Sardegna, la siccità che ora classifichiamo come 'estrema' sarebbe stata classificata come 'grave' senza i cambiamenti climatici. Questo è ciò che dicono i risultati del nostro studio, inequivocabilmente. Ma ciò che è ancora più tragico è che se non smettiamo rapidamente di bruciare combustibili fossili, la frequenza e l'intensità di questo tipo di eventi estremi continuerà ad aumentare, con conseguenze inimmaginabili. In Sicilia, la siccità che oggi classifichiamo come 'estrema' diventerà 'eccezionale' se la temperatura globale aumenterà di soli 0,7 °C. Per questo sarà fondamentale sviluppare strategie di adattamento per proteggere settori vitali per la Sicilia e la Sardegna, come l'agricoltura e il turismo, ma sarà altrettanto importante per l'Italia rispettare gli accordi internazionali sulla riduzione delle emissioni”.