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(Adnkronos) - Migliaia di walkie talkie sono esplosi in Libano, provocando 14 morti e 450 feriti. Nel mirino dispositivi utilizzati dai membri di Hezbollah. Sembra essere, quindi, una seconda operazione contro l'organizzazione sciita, dopo l'attacco di ieri e le esplosioni su larga scala di cercapersone che hanno causato almeno 12 morti tra cui due bambini e migliaia di feriti. Gli esplosivi utilizzati nell'attacco di oggi "sono stati piazzati dal Mossad", secondo il canale saudita all news al-Sharq che cita una fonte di alto profilo della sicurezza libanese. "Questi attacchi saranno certamente puniti, ci sarà una vendetta sanguinosa", la minaccia a Israele arrivata da Hashem Safieddine, capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, oltre che cugino del leader del gruppo, Hassan Nasrallah. Tre persone hanno perso la vita a causa di esplosioni a Sohmor nella Valle della Bekaa come riporta l'agenzia di stampa libanese Nna. L'emittente al-Jazeera ha parlato di oltre 20 feriti in diverse aree del Libano. Secondo fonti citate dal giornalista Barak Ravid sul social X, i walkie talkie con all'interno trappole esplosive facevano parte del sistema di comunicazioni di emergenza che Hezbollah avrebbe dovuto utilizzare in caso di guerra con Israele. Secondo la Cnn americana, sarebbero state 15-20 le esplosioni nei sobborghi meridionali di Beirut e altre 15-20 nel sud del Paese. I walkie talkie, ha precisato una fonte della sicurezza all'emittente, sono nettamente meno diffusi tra i militanti di Hezbollah rispetto ai cercapersone. Vengono distribuiti, infatti, solo alle persone che organizzano eventi come funerali e marce. I walkie talkie erano stati acquistati da Hezbollah circa cinque mesi fa, spiegano fonti di sicurezza citate dal Times of Israel, nello stesso periodo dunque in cui erano stati comprati i cercapersone. Esplosioni sono state registrate anche al quartier generale delle milizie sciite di al-Hashd al-Shaabi a Mosul in Iraq, nello stesso momento di quelle dei walkie talkie in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano, rende noto l'emittente saudita al-Hadith. Anche diversi pannelli solari, essenziali per la tenuta del sistema energetico del Libano, denuncia l'agenzia libanese Nna, sono esplosi in un certo numero di abitazioni nel sud del Paese dei Cedri. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà venerdì per discutere dell'ondata di esplosioni di dispositivi, dai cercapersone ai walkie talkie. Lo ha indicato un portavoce della presidenza slovena del Consiglio. La riunione, richiesta dall'Algeria, è in programma alle 15 ora locale (le 9 in Italia).
(Adnkronos) - A Bergamo Fiera Safety Expo oggi ha aperto le porte ai numerosi professionisti della sicurezza sul lavoro e della prevenzione incendi che, come ogni anno da sette edizioni, riempiono i convegni - organizzati dalle riviste Antincendio e Ambiente&sicurezza sul lavoro di EPC Editore - e i tantissimi corsi di formazione per la sicurezza e l’antincendio - organizzati da Istituto Informa. Anche domani sarà possibili formarsi, informarsi e aggiornarsi sul mondo della sicurezza e confrontarsi con esperti ed istituzioni sulle novità normative più attese fra le quali spiccano la patente a crediti per le imprese, il nuovo accordo per la formazione di tutte le figure della sicurezza sul lavoro e la semplificazione delle procedure di prevenzione incendi. "Oggi - ha detto Daniele Marmigi, direttore tecnico dell’Istituto Informa e di Safety Expo - abbiamo inaugurato a Bergamo la nuova edizione di Safety Expo, la fiera nazionale di riferimento in Italia sulla salute e sicurezza sul lavoro e sulla prevenzione incendi: un evento che ormai rivolgiamo a tutti e non solamente agli esperti del settore. Qui si raccolgono tutte le figure che devono necessariamente lavorare in maniera sinergica, mi riferisco a tavoli di confronto, tavole rotonde, seminari che coinvolgono le istituzioni, quindi Inail, sindacati, membri del Ministero, così come gli esperti del settore, gli stakeholder, ma anche persone non direttamente coinvolte 'sul campo', questo perché l’obiettivo è quello di divulgare una cultura, che sembra evidente che in Italia debba essere diffusa e messa al primo posto. Di certo è un tema molto sentito e che ogni anno cresce: quest’anno abbiamo registrato un +46% di affluenza rispetto allo stesso momento del 2023". "Attualmente - ha spiegato - la situazione in Italia non è florida, anzi oserei dire tragica. Dagli ultimi dati dell’Inail che riguardano il primo semestre gli infortuni sul lavoro sono aumentati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma sono aumentati purtroppo anche quelli che hanno avuto un’incidenza mortale. Nei primi sette mesi dell’anno, come documentato dai dati Inail, sono aumentati i morti rispetto allo stesso periodo del 2023: le vittime sono state 577, il 3,2 per cento in più. Tutto questo deve continuare a far riflettere, soprattutto deve condurre a un’inversione di rotta, gli strumenti ci sono, ma molto spesso non sono attuabili dalle aziende per motivi di dimensione, nella maggior parte dei casi parliamo di realtà medio-piccole, che sono costituite da microimprese prive quasi sempre di risorse economiche, strutturali e organizzative per poter adempiere alle misure di sicurezza. La soluzione più efficace sarebbe quello di ristrutturare l’assetto aziendale a qualsiasi livello, in modo tale che all’interno della mission ci sia sempre anche la salute e la sicurezza sul lavoro". "Il 1° ottobre 2024 le imprese edili potranno accedere al nuovo Portale online dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, che raccoglierà le autodichiarazioni delle imprese edili sul rispetto dei requisiti essenziali per operare in sicurezza in cantiere". La rassicurazione è arrivata da Antonella Milieni, dirigente presso l’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) alla tavola rotonda di sicurezza, gremita di un folto pubblico, che ha insistito con diversi quesiti sul conoscere le funzionalità del portale, in attesa dell’emanazione del Decreto che dovrà regolare i requisiti per ottenere la Patente, i casi di revoca e sospensione ed il numero di crediti necessario per poter lavorare. E' invece prossima, entro la fine dell’anno, l’uscita dell’accordo unico per la formazione delle figure della sicurezza, che aggiornerà le regole in vigore da ormai 11 anni, puntando su metodologie didattiche alternative e più avanzate come la gamification e la realtà aumentata. Durante la tavola rotonda, Ester Rotoli, direzione Centrale Prevenzione Inail, Cinzia Frascheri giuslavorista, dipartimento Cisl nazionale Salute e Sicurezza sul lavoro e Fabio Pontrandolfi senior adviser assicurazioni Sociali, Salute e Sicurezza sul Lavoro di Confindustria hanno commentato la bozza di nuovo accordo circolata nei mesi scorsi auspicando che l’accordo favorisca lo sviluppo di una formazione efficace e più specifica, maggiormente tarata sulle esigenze delle imprese. Al tavolo anche Rolando Dubini, avvocato penalista cassazionista e Lorenzo Fantini, esperto in politiche della prevenzione che hanno approfondito anche i temi dell’intelligenza artificiale applicata al lavoro e le sfide poste dall’invecchiamento attivo dei lavoratori e le possibili forme di accomodamento ragionevole da predisporre in azienda. Durante il pomeriggio si sono succeduti momenti di intrattenimento prima con Terenzio Traisci e Silvano Frigerio impegnati a far riflettere con digressioni comiche sul tema dell’attenzione sul lavoro, e con le reinterpretazioni musicali di grandi donne della musica di Rock’n Safe per riflettere su come essere o diventare dei o delle safety leaders. "Oggi qui al Safety Expo si discute di tecnologie, di sistemi per costruire una cultura della sicurezza e della prevenzione incendi con i professionisti, con le imprese, in un patto sociale in cui tutti devono fare la propria parte di responsabilità, in cui il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha dimostrato più volte di essere all'altezza con la propria parte tecnica. Credo che si possa semplificare, in questo senso vanno le azioni portate avanti dal governo, ma lo si possa fare senza arretrare di un metro sul piano della sicurezza. Penso a quella del Pnrr: il Corpo nazionale ha dimostrato questa capacità di essere veloce senza rinunciare alla sicurezza credo che questa sia la sfida che in giornate come questa, in cui si incontrano le pubbliche amministrazioni interessate ai controlli, le imprese, i professionisti del settore si possano trovare soluzioni sempre innovative anche soprattutto sulle nuove tecnologie, penso a quelle della transizione energetica". Così Emanuele Prisco, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno intervenuto al convegno 'Semplificare la prevenzione incendi' in collaborazione con il CNVVF organizzato nell'ambito di Safety Expo. "E' stato fatto - ha sottolineato - un grande lavoro in questi anni sulla cultura della sicurezza, c'è anche un'attività di studio su cui non manchiamo ovviamente di investire anche come Governo: è stato istituito nel 2023 il Comitato centrale per la sicurezza tecnica della transizione energetica e per la gestione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici proprio per affrontare le sfide della nuove tecnologie, che ovviamente rappresentano opportunità, ma anche rischi diversi da quelli che abbiamo studiato". "Il nostro lavoro è bellissimo però presenta scenari imprevedibili. Pur mantenendo i più elevati i livelli di sicurezza, il rischio residuo resta comunque molto alto, talvolta mortale: bisogna sempre insistere sulla strada del rigore nell'adottare misure di sicurezza e di protezione individuale. Non si deve mai dimenticare la necessità di essere sempre più formati e sempre più qualificati. E’ della scorsa notte la notizia della morte del collega, il capo reparto dei Vigili del Fuoco di Foggia, che è stato travolto dalla forza delle acque; è molto difficile uscire da quelle situazioni quando si presta soccorso, perché per forza di cose ci si deve avvicinare alla persona da soccorrere e quindi automaticamente si resta coinvolti in una condizione di rischio estremamente elevato". A dirlo Eros Mannino, direttore centrale prevenzione e sicurezza tecnica, antincendio ed energetica-Corpo nazionale dei vigili del fuoco, intervenuto al convegno 'Semplificare la prevenzione incendi' in collaborazione con il CNVVF, organizzato nell'ambito del Safety Expo. "Ogni giorno però - avverte - e non è questo il caso, si possono evitare quelle azioni improprie che per la disattenzione o l'errore umano possono portare a conseguenze anche gravi. Si deve lavorare per mettere in atto un circolo virtuoso fra istituzioni, imprese ed esperti del settore per la sicurezza industriale, ma anche domestica e in questo caso le stesse scuole potrebbero dare un loro contributo importante per formare su questo tema i futuri cittadini". "Oggi - commenta - abbiamo affrontato il tema della prevenzione incendi e dell'agenda del prossimo futuro, che parlerà assolutamente di innovazione, semplificazione e digitalizzazione, per non arretrare in termini di livelli di sicurezza, ma allo stesso tempo per rendere tutto quello che è la politica dei controlli più facile e meno onerosa per il cittadino e per i professionisti che devono accompagnare i cittadini a risolvere i loro problemi. Molto importante anche la semplificazione per gli organi di controllo che ovviamente devono studiare e adottare le misure più efficaci".
(Adnkronos) - La sostenibilità economica e sociale della filiera agroindustriale nazionale rappresenta un fattore di stimolo e di grande attenzione per Danone Italia che, in un contesto aziendale già storicamente proattivo e sensibile nei confronti del sistema del welfare d’impresa, ha scelto di valorizzare il tema della parità di genere uscendo dalle proprie porte e parlando a tutte le realtà del comparto, anche le più piccole e legate ai territori. Per questo, nell’ambito del G7 Agricoltura e Pesca in programma dal 21 al 29 settembre 2024 a Ortigia, nella città di Siracusa, Danone Italia promuove il proprio impegno verso le persone e sarà presente con un panel dal titolo 'La sostenibilità economica e sociale di Danone Italia e della sua filiera' e con il Family Pit Stop Danone, per presentare ciò che sta facendo ed essere di ispirazione per altre realtà. In Italia, l’occupazione femminile registra purtroppo ancora molte criticità: solo il 55% delle donne di età compresa tra i 20 e i 64 anni lavora, a differenza della media Ue, che registra un tasso di occupazione femminile pari al 69,3%11. Scenario che evidenzia la scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro nel nostro Paese, il cui tasso di occupazione risulta essere quello più basso tra gli Stati UE, con circa 14 punti percentuali al di sotto della media. Divario che permane anche nel rapporto tra la popolazione maschile e quella femminile in ambito lavorativo: le donne occupate, infatti, sono circa 9,5 milioni, mentre gli uomini occupati sono circa 13 milioni. A questo si deve aggiungere, inoltre, che una donna su cinque fuoriesce dal mercato del lavoro a seguito della maternità. Favorire la parità di genere, l’occupazione e la crescita professionale femminile non rappresenta soltanto un’urgente istanza sociale, ma offre molteplici opportunità. La Banca d‘Italia stima che il calo demografico avrà un impatto sul pil pari al 7.6% nel 2050. Se il tasso di occupazione femminile raggiungesse quello maschile entro il 2040, la perdita del pil sarebbe solo del 1,7%. Promuovere concretamente una maggiore occupazione femminile significa, dunque, dar vita a un circolo virtuoso, capace di generare maggiore produttività, maggiore competitività e, da ultimo, maggiore natalità. Il tasso di natalità dell’Italia è molto basso, pari al 1.25 rispetto al 1.53 media europea. Per rispondere a queste sfide, già dal 2011 Danone Italia si è impegnata con politiche a sostegno della parità di genere. La responsabilità dell’azienda a favore della genitorialità nasce con la creazione di un Decalogo di impegni, che ha portato a risultati notevoli nel corso degli anni, sia in termini di benessere aziendale che di produttività. Nel 2013 le politiche sulla genitorialità (Parental Policy) sono diventate una 'best practice' a livello globale e, nel 2017, hanno ispirato la nascita ufficiale della Danone Global Parental Policy. Nel 2023 il tasso di natalità interno di Danone Italia è cresciuto del +3%. L’attuazione di queste politiche ha permesso a Danone Italia di ottenere a marzo 2023 la Certificazione per la Parità di Genere (Uni/Pdr 125:2022), un importante riconoscimento che dimostra l’impegno nel favorire l’adozione di politiche atte a incoraggiare la parità di genere e l’empowerment femminile a livello aziendale e quindi migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, a posizioni di leadership e a condizioni di armonizzazione della vita privata e professionale. Questo percorso ha portato l’azienda, nel 2024, a sottoscrivere il “Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana”, promosso da Winning Women Institute e di cui Danone Italia è la prima azienda firmataria, con l’obiettivo di realizzare un grande movimento a supporto della parità di genere, nella consapevolezza che questa sia una leva importante per la competitività dell’Italia. “Danone Italia ha puntato da anni sulla valorizzazione delle donne in termini di occupazione e crescita professionale, favorendo politiche a sostegno della maternità e della paternità, che hanno generato ottimi risultati in termini economici e sociali, con un tasso di natalità interno positivo. L’attuazione di queste politiche ci ha permesso di ottenere a marzo 2023 la Certificazione per la Parità di Genere. A seguito di questo importante riconoscimento, abbiamo scelto di coinvolgere i nostri fornitori nel percorso verso la Parità di Genere, accompagnandoli e supportandoli nel conseguire la Certificazione. - ha commentato Sonia Malaspina, Direttrice Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Danone Italia – Invitiamo pertanto tutte le aziende della nostra filiera, e non solo, ad intraprendere azioni concrete per aumentare l’occupazione e favorire la crescita professionale delle donne, colmare il divario salariale e introdurre politiche a sostegno della genitorialità. Ad oggi contiamo già 38 firmatari aderenti al ‘Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana’ e speriamo che questo numero possa crescere sempre di più”. Al fine di promuovere il proprio impegno per la sostenibilità economica e sociale, che si concretizza attraverso politiche a sostegno della parità di genere e percorsi di supporto alle famiglie e alla natalità, Danone Italia sarà presente al G7 Agricoltura e Pesca di Ortigia con il panel “La sostenibilità economica e sociale di Danone Italia e della sua filiera”, che si svolgerà mercoledì 25 settembre, alle ore 16:00, presso il Salone Paolo Borsellino, Palazzo Vermexio, Ortigia (Sr). L’evento rappresenta un importante momento di confronto tra i protagonisti della filiera di Danone, i partner, le parti sociali, le associazioni e le istituzioni, che si aprirà con l’intervento del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. In questo contesto verrà illustrato il “Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana” e l’impatto positivo che può generare anche nelle piccole e medie imprese agricole e agroindustriali italiane di lavorare concretamente alla parità di genere sul posto di lavoro e all’interno delle strutture aziendali nel complesso. Danone Italia presidierà, inoltre, la manifestazione promossa dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, con l’attivazione del Family Pit Stop Danone, un luogo pensato per genitori, nonni e bambini, dove allattare, dare la pappa ai piccoli, cambiarli ma anche semplicemente prendersi una pausa tra un evento e l’altro. Questo spazio riflette l’attenzione che Danone Italia pone da sempre nei confronti delle proprie persone e delle famiglie, dando vita a un modello virtuoso che valorizza l’attività di cura, di cui riconosce tutto il valore e le potenzialità, e portando questa attenzione anche fuori dalle mura dell’azienda. Per dare vita a un cambiamento significativo che abbia un impatto reale nella vita delle persone, Danone Italia ha scelto di lanciare una sfida ai propri fornitori: conseguire la certificazione per la Parità di Genere (UNI/Pdr 125:2022), aderendo all’esperienza del “Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana”. Il Manifesto rappresenta l’intenzione di Danone di inserire punti di premialità, stimati tra il 5 e il 10% della valutazione complessiva, in tutte le gare indette per le forniture di beni e servizi alle aziende certificate per la parità di genere. Alla base di questo approccio c’è la volontà di favorire un complessivo impulso alla produttività e al benessere aziendale, con l’auspicio di positive conseguenze sugli equilibri delle famiglie e sulla natalità nel Paese. Il Rapporto di Sostenibilità 2023 di Danone Italia conferma l’impegno dell’azienda nel promuovere le pari opportunità: il 63% delle persone che lavorano in Danone sono donne, contro il 37% di uomini. In Danone Italia, infatti, la valorizzazione delle persone, sia a livello personale che lavorativo, è fondamentale, e ha puntato a creare nel tempo un ambiente di lavoro positivo, inclusivo, flessibile e capace di accogliere le sfide e le esigenze delle nuove generazioni. Come quella della genitorialità: il 100% dei papà, ad esempio, ha usufruito del congedo di paternità di 20 giorni obbligatorio e retribuito, da utilizzare entro i 12 mesi dalla nascita del/della figlio/a. Un percorso intrapreso nel 2011 con l’adozione in Italia della “Parental Policy”, che ha registrato un tasso di rientro al lavoro del 100% delle mamme successivamente alla nascita del proprio figlio. Danone Italia, inoltre, ha adottato politiche e procedure a tutela della parità di genere a partire dal processo di selezione, sviluppo professionale, supporto alla genitorialità, sino all’equilibrio vita-lavoro. Il percorso di Danone per la valorizzazione delle attività di cura e l’impegno nel favorire l’equilibrio vita-lavoro, si è ulteriormente arricchito con la Caregivers Policy - lanciata nel 2020 - a supporto dei Danoners che devono prendersi cura di genitori anziani, persone malate, disabili o non autosufficienti e - dal 2023 - con la Policy a supporto delle persone affette da patologia oncologica e dei loro caregivers, entrambe nate dall’ascolto e dalla condivisione delle esperienze vissute dalle persone in azienda.