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(Adnkronos) - La Camera ha respinto gli emendamenti al ddl sicurezza per l'introduzione nell'ordinamento del cosiddetto ius scholae presentati da Avs, Azione e Pd. I no sono stati 169 e i sì 126 e 3 astenuti. Anche Forza Italia ha votato contro. "Dopo un'estate in cui Forza Italia ha parlato solo di ius scholae, oggi ha votato contro. Ma non uno diverso da quello di cui parlava, lo stesso. Questo dà empiricamente l'immagine di dove siamo, cioè una politica che è capace di parlare tutta l'estate di una cosa importante, perché si tratta di ragazzi che studiano in Italia e non hanno la cittadinanza a cui si racconta una cosa, e poi si fa l'opposto", afferma Carlo Calenda, leader di Azione, davanti a Montecitorio. "Era atteso, certo, il fatto che si faccia sono solo chiacchiere. Condiviso con gli alleati non vuol dire nulla, perché loro non sono d'accordo - aggiunge -. La nostra proposta è la loro proposta. Noi presenteremo una proposta, non un emendamento, identico a quello che abbiamo già portato". "Forza Italia non può far finta di essere nei giorni pari un partito liberale, e in quelli dispari la ruota di scorta di Meloni, perché è una presa in giro per gli elettori. Se dicono che per loro lo ius scholae è importante ma poi fanno quello che dice Meloni, va bene, sono sinceri, ma se dicono che per loro è una priorità e voti contro la tua stessa proposta è una follia. Ma è una follia di cui si nutre la politica, e pian piano nessuno va a votare", conclude Calenda. ”Bocciati oggi alla Camera tutti gli emendamenti della sinistra e dell'opposizione tesi a introdurre lo ius soli, lo ius scholae o nuove regole più lassiste sulla cittadinanza. Mentre Matteo Salvini sta subendo un processo politico per aver difeso i confini da ministro dell'Interno, come promesso in campagna elettorale, la sinistra vuole aprire le porte a chiunque. La Lega fermerà, come ha già fatto in passato, ogni tentativo in questa direzione. Non a caso stiamo preparando una proposta di legge che va verso una maggiore severità nel rilascio delle cittadinanze. Vogliamo sperare che tutto il centrodestra ci segua in questa battaglia di civiltà per il nostro Paese. Tutti, nessuno escluso." Così il deputato della Lega Igor Iezzi, capogruppo in commissione Affari costituzionali.
(Adnkronos) - “Oggi abbiamo dato il benvenuto a quasi 4.000 matricole tra lauree triennali e magistrali. Siamo molto orgogliosi di questo risultato perché abbiamo aperto una nuova stagione nella nostra Università in cui vogliamo abbracciare la rivoluzione dell'intelligenza artificiale, le nuove sfide della società e vogliamo formare dei protagonisti consapevoli che hanno dalla loro un bagaglio di competenze, di strumenti ma anche una visione del mondo basato sull'etica e sul rigore, che sono due temi fondamentali per affrontare le sfide della società. Oggi, inoltre, siamo stati accolti con la notizia di un ulteriore progresso della nostra laurea magistrale in management a livello internazionale, nella ranking Financial Times è arrivata al 25° posto a livello globale. Una costante crescita che ci inorgoglisce perché fa capire come questo Ateneo sia quotidianamente impegnato sulla sfida del miglioramento”. E' quanto ha detto Paolo Boccardelli, Rettore dell'Università Luiss Guido Carli, durante la tradizionale cerimonia di benvenuto alle matricole, quest’anno realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo, presso il Campus dell'Università. “Negli ultimi anni questa Università ha intrapreso un percorso basato su alcune traiettorie, un'accelerazione dell'internazionalizzazione con più di 200 accordi a livello globale e un numero crescente di partnership. Questa è una comunità che vuole essere un laboratorio di innovazione e sviluppo a supporto del Paese, delle istituzioni e delle aziende. Abbiamo una comunità di giovani e di docenti che è orgogliosamente e consapevolmente orientata ad affrontare quello che ci aspetta in termini di complessità, innovazione e sviluppo", ha concluso.
(Adnkronos) - Accelera la fusione del ghiacciaio della Marmolada, al ritmo attuale entro il 2040 non esisterà più. A fare il punto è Carovana dei ghiacciai 2024, la campagna nazionale di Legambiente in collaborazione con Cipra Italia e con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, che oggi conclude il suo viaggio sull’arco alpino con la sesta tappa sulla Marmolada diffondendo i dati sullo stato di salute del ghiacciaio e informando i cittadini sugli effetti della crisi climatica ad alta quota. "Il ghiacciaio della Marmolada, il più grande delle Dolomiti, è ormai un ghiacciaio in coma irreversibile - spiega Legambiente - Dal 1888 è arretrato di 1.200 metri e con un innalzamento della quota della fronte di 3500 metri. Negli ultimi cinque anni il ghiacciaio ha perso ben 70 ettari di superficie, ossia pari a 98 campi da calcio passando da circa 170 ha del 2019 ai 98 nel 2023. A questo ritmo entro il 2040 il ghiacciaio della Marmolada non esisterà più. Una condanna a morte che condivide con i due ghiacciai più grandi delle Alpi, quello dell’Adamello, situato tra Lombardia e Trentino, e quello dei Forni, in Lombardia, tutti e tre posti sotto i 3500 metri e segnati da perdite di spessore importanti". "Misure sulle condizioni superficiali dei ghiacciai indicano che il ghiacciaio della Marmolada e dei Forni hanno picchi di perdita di spessore a breve termine rispettivamente di 7 e 10 cm al giorno; mentre per il ghiacciaio dell’Adamello le misurazioni a lungo termine rilevano che la perdita di spessore derivata dalla fusione glaciale permette di camminare oggi sul ghiaccio derivato dalle nevicate degli anni '80", spiega l'associazione. Il ghiacciaio della Marmolada è un "super osservato speciale da Carovana dei ghiacciai che ha fatto tappa sulla Regina delle Dolomiti già nel 2020 e nel 2022 per poi tornarci nel 2024. Quello che emerge è un ghiacciaio in forte sofferenza: se 136 anni fa si estendeva per circa 500 ettari, ed era grande come 700 campi da calcio, dal 1888 ha registrato una perdita areale superiore all’80% e una perdita volumetrica superiore al 94%. Nel 2024 lo spessore massimo è di 34 metri. L’accelerata della fusione del ghiaccio ad alta quota sta lasciando il posto ad un deserto di roccia bianca, levigata da quello che un tempo era il grande gigante bianco, e prendono vita nuovi ecosistemi". “Le Alpi sono un luogo fondamentale a livello nazionale ed europeo, ma sono anche sempre più fragili a causa della crisi climatica che avanza. Il ghiacciaio della Marmolada - dichiara Vanda Bonardo responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente di Cipra Italia - ne è un esempio importante e con Carovana dei ghiacciai abbiamo raccontato la sofferenza di un ghiacciaio morente, segnato da un’accelerazione del processo di fusione che ha numeri impressionanti e che richiede risposte urgenti a partire da una governance sostenibile del territorio. Per questo abbiamo sottoscritto il Manifesto per Un’altra Marmolada per una fruizione sostenibile della montagna presentato da Climbing For Climate”. “Con Carovana dei ghiacciai, che con questa tappa conclude la sua quinta edizione, non solo è importante conoscere e capire cosa sta accadendo ad alta quota, ma anche che impatti sta avendo la crisi climatica in queste aree montane e che ripercussioni sta provocando a valle. La conoscenza, unita alla ricerca scientifica - commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - devono però essere accompagnate anche da politiche di adattamento e di mitigazione, e da interventi su scala nazionale e locale, coinvolgendo anche le comunità locali. Per questo riteniamo sempre più urgente l’attuazione, accanto alle politiche di mitigazione, di un efficace piano di adattamento nazionale alla crisi climatica, a partire dalle zone più vulnerabili, come l’alta montagna". “I dati glaciologici sulla Marmolada rendono questo ghiacciaio emblematico per la sofferenza di tutti i ghiacciai alpini - dichiarano Valter Maggi e Marco Giardino, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato Glaciologico Italiano - Si tratta di un corpo glaciale scarsamente alimentato che soffre a causa della pressione climatica e antropica. Le trasformazioni ambientali si stanno ripercuotendo su questo ambiente glaciale e dobbiamo tenerne conto sia per i ghiacciai sia per le aree circostanti”.