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Ucraina, 'scricchiola' il sostegno dei Paesi vicini: come cambiano gli equilibri e perché

(Adnkronos) - Inizia a scricchiolare il sostegno dei Paesi confinanti con l'Ucraina per il vicino che da più di tre anni cerca di respingere l'invasione delle forze russe. A scriverlo è il Kiev Independent, in una lunga analisi delle posizioni espresse in ...

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Mulino Bianco festeggia 50 anni, coinvolti 266 dipendenti dello stabilimento di Cremona

(Adnkronos) - Proseguono le celebrazioni per i 50 anni di Mulino Bianco con la campagna “50 anni di ricordi buoni”. Il brand, che dal 1975 ha segnato l’immaginario collettivo, ed oggi porta sulle tavole degli Italiani oltre 140 prodotti da forno, ha ...

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'Girls just wanna have goals', Onorato: "Da qui messaggio importante contro stereotipi di genere"

(Adnkronos) - “Abbiamo messo a disposizione uno degli impianti sportivi più iconici di quelli comunali della nostra città. Vedere delle ragazze giocare e divertirsi è un messaggio molto importante contro qualunque forma di stereotipo di genere e ...

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Ucraina, 'scricchiola' il sostegno dei Paesi vicini: come cambiano gli equilibri e perché

(Adnkronos) - Inizia a scricchiolare il sostegno dei Paesi confinanti con l'Ucraina per il vicino che da più di tre anni cerca di respingere l'invasione delle forze russe. A scriverlo è il Kiev Independent, in una lunga analisi delle posizioni espresse in Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Romania e Moldova. L'Ungheria del filorusso Viktor Orban potrebbe invece cambiare la direzione che mantiene sin dall'inizio della guerra, con le prossime elezioni sfavorevoli a Fidesz. La fatica per le conseguenze della guerra, le preoccupazioni di natura economica, o comunque interne, e l'aumento del populismo sono fra le cause comuni di questo andamento. Diversi i fattori considerati. L'elezione a presidente della Polonia di Karol Nawrocki, meno favorevole alla causa ucraina di Andrzej Duda, pur militando entrambi nello stesso partito, il PiS; l'uscita di scena del governo pro ucraina con le elezioni del 2023 in Slovacchia, sostituito da populisti filorussi, e la Repubblica Ceca proiettata verso elezioni nei prossimi mesi con un previsto esito simile; Romania e Moldova sfuggite per un pelo al successo di interferenze filorusse ma comunque con partiti importanti che guardano con favore a Mosca. In Polonia Nawrocki si è espresso contro le aspirazioni dell'Ucraina nella Nato e nell'Ue sostenute invece dal Premier Donald Tusk e dalla coalizione civica che lo sostiene. Il Presidente eletto cita i massacri della Volinia operati dalle forze di occupazione naziste con il sostegno della popolazione locale contro la minoranza polacca. E accusa Kiev di "ingratitudine" per gli aiuti assicurati da Varsavia. La gran maggioranza dello spettro politico tuttavia non mette in discussione il sostegno a Kiev. Il governo PiS ha aiutato milioni di rifugiati a lasciare l'Ucraina dopo l'inizio dell'invasione. In seguito ci sono state dispute commerciali, i blocchi al confine e scontri su risentimenti storici che però non si sono sciolti con la sconfitta del PiS alle elezioni del 2023. Il dissidente di Fidesz Peter Magyar con il suo partito Tisza è in testa ai sondaggi in Ungheria e potrebbe forse deporre Orban, al potere dal 2010, alle elezioni dell'aprile del 2026. Magyar ha visitato Kiev dopo l'attacco dell'ospedale di Okhatdyt lo scorso anno, ma ha sempre evitato di prendere impegni chiari nei confronti dell'Ucraina. "Per vincere le elezioni, Tisza ha bisogno di conquistare gli elettori di Fidesz e, dopo 15 anni di indottrinamento, per il partito non sarà possibile assumere una posizione troppo sbilanciata in favore dell'Ucraina. In Ungheria", ha spiegato Csilla Fedinec, analista del Centro per le scienze sociali aHUN-REN di Budapest, ricordando che "le elezioni in Ungheria sono libere ma certo non giuste", quindi la vittoria di Magyar è tutt'altro che scontata. Non è escluso invece per Eudorka Takacsy, del Center for Atlantic Integration and Democracy (CEID), Magyar potrebbe decidere di sostenere apertamente l'Ucraina per posizionarsi come "l'opposto di Orban". La Romania rimane al fianco dell'Ucraina ma le pressioni filo russe crescono. La vittoria solida dell'europeista Nicusor Dan su Simion alle elezioni Presidenziali assicurerà che il Paese "rimanga sul binario pro occidentale" fino alle prossime elezioni legislative, sottolinea Sergiu Miscoiu, analista all'Universit Babes-Bolyai di Cluj-Napoca. Il Presidente ha però ora il difficile compito di mettere insieme un nuovo governo sostenuto dai partiti dilo europei dopo che le dimissioni del governo del Premier pro ucraina Marcel Ciolacu. Se i negoziati per la formazione del nuovo governo si concluderanno positivamente come è "molto probabile", la Romania potrà contare su un governo filo Ue, filo Nato e filo Ucraina anche se lo spettro del populismo dell'estrema destra rimane vivo. L'Alleanza per l'unione dei romani (Aur), con le sue posizioni assolutamente contrarie al sostegno all'Ucraina, è passata dal 9 per cento dei voti del 2020 al 18 per cento alle elezioni legislative dello scorso anno. E' ora il principale partito di opposizione e il secondo in Parlamento. E il sostegno continua a crescere, ora al 38 per cento secondo alcuni sondaggi. Anche la Moldova si è salvata per un soffio dalla vittoria alle presidenziali del novembre del 2024 di un esponente filo russo. Ma la battaglia è tutt'altro che conclusa in in vista delle elezioni legislative del prossimo settembre. Il Partito della presidente filo europea Maia Sandu dell'Azione e della solidarietà (Pas) ha ora la maggioranza in Parlamento ma deve affrontare la sfida della coalizione messa in piedi dal candidato sconfitto alle presidenziali, Aleksandr Stoianoglo. In una situazione di coabitazione, nel caso di vittoria di quest'ultima coalizione, la Moldova non si trasformerà apertamente in un Paese filo russo. Ma passerà a posizioi neutrali, compromettendo il processo di adesione di Chisinau all'Ue. La Slovacchia invece, dopo l'elezione del populista Robert Fico nell'autunno del 2023, ha fatto inversione a U. Fra i primi Paesi a fornire a Kiev aerei da combattimento, sistemi di difesa aerea S-300, artiglieria e altro, ora è al fianco dell'Ungeria di Orban come spina nel fianco filo russa nell'Ue e nella Nato. Come nel caso di Orban, più teatro che effetti reali. Anche lui ha incontrato Putin a Mosca lo scorso anno. E' comparso nel programma della propagandista Olga Skabeyeva, e alla parata del 9 maggio sulla Piazza rossa, a cui perfino Orban ha evitato di assistere. Ha assunto una posizione esplicitamente contro Kiev sul transito del gas rtusso, ha bloccato gli aiuti militari e minacciato di bloccare il prossimo pacchetto di sanzioni Ue. La sua posizione viene tuttavia criticata anche all'interno della coalizione di governo. Il Presidente Peter Pellegrini, alleato di Fico e fondatore del partito Hlas nella coalisione di governo, ha richiamato il Premier per le sue posizioni di politica estera e anticipato un viaggio a Kiev. La Repubblica ceca, che non confina con l'Ucraina, ma che si trova a meno di 300 chilometri dal Paese in guerra, è stato un attore significativo dello sforzo di assistenza militare e umanitario a Kiev. Dal 2022 ha accolto 400mila profughi e ha operato nell'iniziativa per fornire munizioni all'Ucraina. Ma i partiti che sostengono il governo filo ucraino di Petr Fiala dovrebbero perdere la maggioranza alle elezioni di ottobre. Il movimento populista Ano del miliardario ed ex Premier Andrej Babis, ha un vantaggio su Spolu, l'alleanza di centro destra che ora sostiene il governo, con un vantaggio di dieci punti percentuale. Ano dovrebbe poter quindi tornare al potere entro la fine dell'anno. La sua campagna elettorale fa leva sulla fatica della guerra fra gli elettori: si oppone al sostegno ai profughi che, a suo dire, avviene a scapito delle famiglie locali. Il suo braccio destro, Karel Havlicek, ha perfino dichiarato che Ano avrebbe fatto collassare l'iniziativa per le munizioni all'Ucraina. I due possibili partner di Ano saranno l'Spd di estrema destra e i comunisti di Stacilo!, con la loro chiara agenda contro la politica estera del Paese.

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Mulino Bianco festeggia 50 anni, coinvolti 266 dipendenti dello stabilimento di Cremona

(Adnkronos) - Proseguono le celebrazioni per i 50 anni di Mulino Bianco con la campagna “50 anni di ricordi buoni”. Il brand, che dal 1975 ha segnato l’immaginario collettivo, ed oggi porta sulle tavole degli Italiani oltre 140 prodotti da forno, ha organizzato una giornata speciale per tutti i dipendenti, coinvolgendo gli stabilimenti italiani, tra cui il sito di Cremona, in un momento di festa e condivisione. (VIDEO) Il 17 giugno, per due ore, gli impianti cremonesi di Mulino Bianco e, in contemporanea, quelli di Novara, Ascoli, Melfi, Rubbiano hanno messo in pausa la produzione per consentire ai lavoratori di ritrovarsi, festeggiare e condividere aneddoti, ricordi e testimonianze legati al marchio. Una celebrazione che ha dato voce a chi, ogni giorno, contribuisce con impegno e dedizione alla qualità dei prodotti Mulino Bianco. Durante i festeggiamenti, tanti dipendenti hanno raccontato episodi significativi del loro percorso: dai primi anni in stabilimento al cambiamento tecnologico, dai legami umani nati tra le linee di produzione fino a momenti di difficoltà superati insieme. Racconti di passione, orgoglio, crescita personale e attaccamento all’azienda, che hanno restituito l’immagine autentica di un brand e di un’azienda vissuta come una famiglia. Lo storico sito produttivo di Cremona, fondato nel 1974, si estende su una superficie di 255.000 m² e si distingue per 8 linee produttive all'avanguardia e 25 ricette. È qui che vengono sfornate delizie dolci e salate come il Cornetto, PlumCake, Camille, Torte, Pagnottelle e Pan Bauletto. Diretto da Mario Zanetti, il complesso impiega oltre 300 persone. E la collaborazione e l’affiatamento sono la base del lavoro quotidiano. Lo spiega bene Rosangela Frassi, operatrice di reparto (installazione linea Pan Bauletto): “Quando abbiamo dato il via alla nuova linea del Pan Bauletto, abbiamo iniziato una fase di formazione con tecnici, softwaristi e macchinisti. Era un periodo di apprendimento continuo in un bel clima con tanta voglia di fare, entusiasmo e collaborazione nel gruppo. E quando abbiamo testato la linea, ricordo lo stupore e l’emozione di vedere uscire le prime teglie di Pan Bauletto. Sentivo, e tutt’ora sento, un forte legame con questa linea che ho visto nascere e che è stata un’opportunità per imparare davvero come si fa il pane, approfondendo allo stesso tempo la grande attenzione dell’azienda alla qualità e agli ingredienti. E saperlo fare è una soddisfazione enorme”. Ma non mancano l’impegno, il lavoro di squadra e la motivazione verso un progetto comune, come racconta Luca de Vito, Capoturno (avviamento linea Mooncake Pan di Stelle): “Avevo 35 anni e il ruolo di Tecnologo quando abbiamo avviato la nuova linea a vapore del Mooncake Pan di Stelle. È un prodotto molto particolare che deve la sua delicatezza ad una cottura a vapore che si ispira a quella usata nella tradizione giapponese. Si basa su una tecnologia complessa e, pertanto, una grande sfida. È servito tanto impegno da parte di tutti i team coinvolti nel progetto. Grazie alla perseveranza e al lavoro di squadra, nonostante le difficoltà siamo riusciti a rispettare i tempi e soprattutto ottenere ottimi risultati. Qui ho trovato un ambiente che ha saputo valorizzare le mie aspirazioni, dandomi gli strumenti per lo sviluppo di nuove competenze”. E anche Mario Maggi, Magazzino ricambi, racconta: “Ho iniziato il mio percorso come operatore sia di produzione che di confezione (soprattutto di Nastrine, Plumcake e Torte), poi sono passato al magazzino ricambi (mi è sempre piaciuto catalogare e ordinare in maniera precisa). Questa posizione mi ha permesso di aumentare la conoscenza di tutto quel mondo che sta dietro le linee: come funzionano, i pezzi che le compongono e come si ottengono determinati risultati. Tra i nostri prodotti mi ha sempre affascinato come realizziamo le torte, a partire da come viene costruita e formata la frolla. È una linea che c’è da tempo, che nonostante le innovazioni conserva l’anima delle origini e a cui sono molto legato”. Il polo produttivo non è dunque solo un centro all’avanguardia: è una comunità viva, dove l’esperienza incontra l’innovazione e le persone sono protagoniste di un percorso collettivo verso l’eccellenza. Da chi ha lavorato in azienda fin dalle sue origini, fino alla creatrice delle iconiche “Sorpresine”, Graziella Carbone, o ai volti noti delle campagne pubblicitarie più amate, come Orietta Berti, Mulino Bianco ha voluto rendere omaggio alle persone che hanno fatto la storia del marchio attraverso un gesto simbolico, ma sentito. A tutti loro è stato consegnato un Maxi-Pack speciale con una fornitura del frollino Piccolo Mugnaio Bianco (uno dei personaggi più iconici fra quelli che hanno accompagnato la comunicazione del brand e che oggi diventa il testimonial della campagna “50 anni di ricordi buoni” per festeggiare il mezzo secolo del marchio): un omaggio a chi ha lasciato un segno, dietro le quinte o davanti alle telecamere, con passione, impegno e visione. “In questi 50 anni Mulino Bianco ha saputo ritagliarsi un posto speciale nella quotidianità degli Italiani e nei loro ricordi, grazie anche a chi, anno dopo anno, con passione, professionalità e dedizione, ha collaborato alla scrittura di ogni pagina di questa bellissima storia", commenta Carolina Diterlizzi, marketing vice president Mulino Bianco. "Mulino Bianco -continua- oggi è un brand così amato anche grazie al cuore, alle mani e ai sorrisi di chi ogni giorno ha creduto in un sogno buono. Ed è proprio con queste persone che oggi vogliamo condividere questo traguardo, festeggiando insieme. È anche attraverso il loro supporto che Mulino Bianco sì è evoluto ed è rimasto rilevante nel tempo. Mezzo secolo di storia in cui abbiamo contribuito a costruire un mercato che, anno dopo anno, continuiamo ad innovare con prodotti capaci di rispondere alle esigenze dei nostri consumatori. A tutti coloro che hanno fatto la propria parte per questo successo va il nostro grazie”. Dall’ottobre 1975 – con il debutto dei primi biscotti (Tarallucci, Molinetti, Pale, Campagnole, Galletti e Macine) – a oggi, Mulino Bianco ha portato sulle tavole degli italiani prodotti diventati parte dell’immaginario collettivo. Campagne memorabili, oggetti iconici come la tazza in coccio, la radio sveglia e le “Sorpresine”, personaggi come il Piccolo Mugnaio Bianco e la gallina Rosita sono tutti elementi distintivi che hanno saputo costruire un legame profondo con generazioni di consumatori. Oggi l’offerta Mulino Bianco comprende biscotti, merende, pani, cracker e altre specialità da forno, con oltre 140 referenze (per un totale di180 formati), di cui circa la metà dedicati alla colazione, prodotte nei sei stabilimenti italiani del Gruppo Barilla, che insieme occupano una superficie di oltre 1.180.000 metri quadri e operano con 50 linee produttive, dove lavorano più di 1.892 persone.

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'Girls just wanna have goals', Onorato: "Da qui messaggio importante contro stereotipi di genere"

(Adnkronos) - “Abbiamo messo a disposizione uno degli impianti sportivi più iconici di quelli comunali della nostra città. Vedere delle ragazze giocare e divertirsi è un messaggio molto importante contro qualunque forma di stereotipo di genere e spinge nella diffusione dello sport di base”. Sono le parole di Alessandro Onorato, assessore allo Sport, alla Moda e ai Grandi Eventi del Comune di Roma, partecipando oggi a Roma, alla Finalissima del torneo di calcio femminile ‘Girls just wanna have goals', allo Stadio Nando Martellini presso le Terme di Caracalla. “Ringraziamo e sosteniamo Sport senza frontiere. Il loro lavoro è straordinario e l’iniziativa Girls just wanna have goals è molto preziosa. Ringraziamo anche Axa che ha contribuito in maniera decisiva alla riuscita - dichiara Onorato - Parte dei fondi ricavati serviranno a dare la possibilità di frequentare dei centri estivi a titolo totalmente gratuito. Questa è la parte più bella dello sport. È la parte che sosteniamo”.

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