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(Adnkronos) - Un attacco con cercapersone esplosivi mette in ginocchio Hezbollah in Libano. L'azione attribuita a Israele provoca una dozzina di morti e migliaia di feriti, infliggendo pesantissime perdite all'organizzazione. I dettagli dell'operazione filtrano tra indiscrezioni e teorie, con l'ipotesi di una manipolazione dei dispositivi in cui sarebbero state inserite 'dosi' di pentrite, un potente esplosivo. Rimane una domanda ancora senza risposta. Chi ha prodotto i cercapersone che Israele avrebbe intercettato? I dispositivi recherebbero il marchio Gold Apollo, un'azienda di Taiwan. La fabbrica, come riferisce il Washington Post, si smarca subito: la produzione è appaltata alla BAC Consulting KFT, una compagnia che ha sede in Ungheria e che da un paio d'anni gestisce gli ordini per alcune aree geografiche. La pista quindi porterebbe a Budapest, dove si accende però un altro semaforo rosso. L'azienda Bac Consulting è solo un "intermediario commerciale senza nessun impianto di fabbricazione in Ungheria" di cercapersone, dice il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs sui social, affermando quindi che non gli risulta che siano i pager siano "stati prodotti in Ungheria". "Per l'Ungheria questo caso non rappresenta nessun rischio di sicurezza nazionale", dice ancora Kovacs spiegando che le autorità collaborano con agenzie e organizzazioni internazionali per chiarire quanto sia avvenuto. Nella dichiarazione del governo di Budapest, si legge che l'azienda ungherese non ha neanche un sito operativo nel Paese: "C'è un manager registrato all'indirizzo dichiarato e i dispositivi di cui si parla non sono mai stati in Ungheria". A Taiwan, il fondatore della Gold Apollo non vuole essere chiamato in causa: "Mi sto facendo gli affari miei, perché dovrei essere coinvolto in un attacco terroristico?", dice Hsu Ching-kuang. I cercapersone, fa notare l'azienda asiatica fondata nel 1995, ha solo capacità di ricezione e non di trasmissione. La batteria, da sola, non sarebbe mai in grado di provocare un'esplosione potenzialmente letale. Gold Apollo ha esportato 260mila pager dal 2022 ad oggi, circa 41mila solo nel 2024. La maggior parte dei prodotti sono destinati e Europa e Usa, non esistono documenti relativi a esportazioni diretta in Libano, secondo il ministero dell'Economia.
(Adnkronos) - "Dobbiamo costruire una società inclusiva, giusta, in cui ognuno si senta al suo posto e soprattutto capisca qual è il suo posto". A dirlo oggi il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, intervenendo all’evento ‘Lavoro inclusivo: opportunità e sfide per le persone con disabilità’, organizzato dal Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro e dall’Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo (Anffas). "La legge 68 del '99 - spiega - parla di inserimento mirato, parla di costruire dei progetti di integrazione lavorativa che abbiano al centro dell'analisi e della riflessione la persona, la sua capacità lavorativa e quelle che sono le sue sensibilità. Per fortuna il mondo del lavoro sta cambiando, stanno cambiando le imprese, sta cambiando anche la sensibilità delle imprese ai temi come quelli della sostenibilità sociale e del loro agire. Si fanno avanti e soprattutto si consolidano anche figure professionali che si occupano di lavoro inclusivo e di temi come quello dell'inserimento lavorativo dei disabili e quindi di lavoro inclusivo. Sappiamo che esistono i disability manager all'interno dei grandi gruppi industriali, esiste anche una figura professionale come quella dei consulenti del lavoro che ha una vocazione che è quella di occuparsi della promozione del lavoro. E quando si parla di promozione del lavoro la scelta di campo è solo una, quella di parlare di promozione di un lavoro etico". "Nell'ambito delle società che si occupano di nuove tecnologie, di informatica, di telematica, di intelligenza artificiale - ricorda il ministro Calderone - oggi c'è una possibilità di inserimento. In questo momento abbiamo sicuramente il Piano nazionale di ripresa e resilienza che dà la possibilità di migliorare anche la capacità di inserimento lavorativo, che vuol dire creare un percorso di autonomia. Questo non vuol dire che le persone che sono in condizione di disabilità debbano lavorare on line a distanza e non debbano essere inserite invece stabilmente all'interno delle organizzazioni, ma vuol dire tener conto di tutte quelle che sono le specialità, le specificità delle situazioni e costruire un bilancio della persona che abbia a cuore quello che è poi il suo ruolo nella società, un ruolo attivo".
(Adnkronos) - Rifiuti abbandonati nei parchi urbani, una piaga che non si ferma. Secondo i dati della nuova indagine di Legambiente Park Litter, nel 2024 sono stati 20.757 i rifiuti raccolti e catalogati dai volontari nei 42 transetti eseguiti in 35 parchi urbani in 12 città: Ancona, Bari, Caltanissetta, Codigoro (FE), Firenze, Milano, Moncalieri (TO), Napoli, Perugia, Pineto (TE), Roma, Torino. Circa 5 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. Tra i rifiuti più trovati si confermano al primo posto i mozziconi di sigaretta (11.077, il 53%), seguiti da tappi di bottiglia/barattoli e dalle linguette di lattine (1.436, il 7%). A segnalarlo l'associazione in vista dell'avvio ufficiale della 32esima edizione di Puliamo il Mondo (dal 20 al 22 settembre), la storica campagna di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente per ripulire dai rifiuti abbandonati aree verdi, strade, piazze, sponde di fiumi e spiagge. Migliaia gli eventi in programma dal nord al Sud del Paese e che anche quest’anno avranno come protagonisti cittadini di tutte le età, studenti, amministrazioni e aziende, impegnati per fare un gesto concreto per l’ambiente. Ad aprire il weekend di Puliamo il Mondo sarà domani 18 settembre, alle 10:30, l’anteprima organizzata a Napoli presso piazza Garibaldi. Un luogo simbolico, altamente frequentato, protagonista di un progetto di rigenerazione urbana e sociale che vedrà all’azione, muniti di guanti e sacchetti, i volontari e le volontarie di Legambiente e di 13 associazioni di volontariato aderenti all’iniziativa: Croce Rossa Italiana, Caritas, Dedalus cooperativa sociale, Erasmus Student Network, Azione Cattolica, i segni dei tempi, Un Ponte Per, Agesci, Focsiv, Centro Astalli, la comunità palestinese, Action Aid, Libera. Tutte insieme unite anche per lanciare un messaggio di pace. Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono riconducibili per il 74% ai polimeri artificiali (plastiche) per un totale di 15.452 rifiuti, per l’8,6% al metallo (1.787 rifiuti), l'8% a carta e cartone (1.603), il 6% a vetro e ceramica (1.154), il 4% ad altre tipologie di rifiuti. Segnala Legambiente: "La categoria 'altri oggetti in plastica identificabili ma non in lista' è costituita da coriandoli (1.101, il 5% del totale dei rifiuti), oggetti che si usano per festeggiare ma che si diffondono molto facilmente nell’ambiente, anche trasportati dal vento". Legambiente, inoltre, sottolinea che le principali zone di accumulo dei rifiuti nei parchi urbani restano perlopiù sotto o nelle vicinanze di panchine e tavoli da picnic e dei cestini. Il vento resta la principale causa della dispersione dei rifiuti nell’ambiente, unita al fatto che spesso i cestini sono privi di copertura. Solo in 19 transetti su 42 (46,3%) Legambiente ha trovato questa caratteristica utile a prevenire la dispersione di materiale. Rifiuti che, spesso, attraverso tombini e canali di scolo dai parchi urbani arrivano fino al mare. “In Italia non si arresta la piaga dei rifiuti abbandonati - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - Da 32 anni, con Puliamo il mondo, promuoviamo l’informazione e la sensibilizzazione sul tema dei rifiuti abbandonati e dispersi promuovendo strumenti e soluzioni per ridurne sempre di più la presenza e organizzando iniziative di cittadinanza attiva in difesa dell’ambiente, restituendo, grazie alle volontarie e ai volontari, alla comunità luoghi più puliti, accoglienti e anche più inclusivi. Infatti, con il motto 'Per un clima di pace', la campagna vuole farsi promotrice e sostenitrice di una società che promuove la pace e l’inclusione, secondo il principio che è cittadino di un luogo chi se ne prende cura, attraverso il rispetto della diversità, rifiutando la guerra, ogni forma di pregiudizio, violenza, di odio e discriminazione. Vi aspettiamo questo weekend, insieme possiamo fare la differenza".