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(Adnkronos) - Niente più doppio cognome, tantomeno il tradizionale cognome paterno: la nuova proposta è di dare ai neonati il solo cognome della madre. A presentarla è Dario Franceschini, che la intende come un "risarcimento per un'ingiustizia secolare" nei confronti delle donne. "Presenterò un Ddl per dare ai figli solo il cognome della madre", ha annunciato stamattina all'Assemblea del gruppo Pd del Senato convocata per fare il punto sugli argomenti all'Ordine del giorno a palazzo Madama. Un'iniziativa "a titolo personale" e sulla quale "non impegno il Gruppo", ha chiarito l'ex ministro che poi ha spiegato il senso dell'iniziativa come un "risarcimento" per le donne, visto che "per secoli" i figli hanno avuto solo il cognome paterno. I Ddl sul cognome dei figli sono in discussione in commissione Giustizia a Senato, dove sono stati presentanti testi da diversi gruppi parlamentari. Sui social Franceschini poi ha spiegato: "Ai figli solo il cognome della madre. Anziché creare infiniti problemi con la gestione dei doppi cognomi, dopo secoli in cui i figli hanno preso il cognome del padre, stabiliamo che dalla nuova legge prenderanno il solo il cognome della madre. E’ una cosa semplice e anche un risarcimento per una ingiustizia secolare che ha avuto non solo un valore simbolico ma è stata una delle fonti culturali delle disuguaglianze di genere". Non sono mancate le risposte, come quella di Carlo Calenda che sui social scrive: "Altre priorità non ne abbiamo? Boh".
(Adnkronos) - 'Integrare le co-intelligenze organizzative per crescere insieme'. Questo il messaggio principale della quarta edizione del Learning Forum, svoltosi nella giornata odierna presso la prestigiosa sede di Assolombarda a Milano. Il tema delle 'Co-intelligenze in azione' è stato in particolare oggetto del talk show di apertura, condotto da Federico Luperi (Volocom) e con la partecipazione di personalità d’eccezione del mondo hr: Federico Amietta (Air Liquide), Oliviero Bernardi (Zurich), Laura Finocchiaro (Primark), Aldo Forte (Enel), Sara Lupi (Beiersdorf) e Patrizia Tomasicchio (Pandora). Tra le questioni sollevate dagli speaker: la necessità di un approccio olistico alla formazione, la chiarezza sui percorsi di crescita, il ruolo dei manager come facilitatori, l’importanza dell’intelligenza emotiva e sociale, e la responsabilità aziendale nel garantire trasparenza, fiducia e possibilità di sviluppo professionale. La main session dell’evento – di fronte ai 380 ospiti riuniti nell’Auditorium Giorgio Squinzi di Assolombarda – ha d’altronde offerto altri momenti di forte ispirazione, grazie agli interventi di Howay, con un fondamentale focus sui bias di genere e sulla promozione della leadership femminile partendo da una significativa analisi dei dati e un racconto di come la “struttura” sociale non permetta il raggiungimento di una piena parità; l’intervento di 'Innovation Colors', che ha evidenziato il valore delle “energy skills” e della diversità nei team; e di Awair, con un intervento volto a riportare l’attenzione sul corpo e sulle emozioni, sottolineando come il benessere e l’efficacia personale passino dalla capacità di ascoltare sé stessi. Il pomeriggio si è aperto con l’exclusive interview in collaborazione con Teleskill: uno sguardo sul futuro dell’apprendimento professionale, dove la visione condivisa con il partner apre la strada a un modello formativo sempre più immersivo, personalizzato e certificato. Un’alleanza tra tecnologia e conoscenza che ridefinisce i confini della formazione digitale, rendendola leva strategica per la crescita individuale e organizzativa. Il phygital speech in collaborazione con Piazza Copernico ha aperto uno sguardo sull’evoluzione dell’adaptive learning, mostrando come intelligenza artificiale, automazione e personalizzazione possano ridefinire l’efficacia dei percorsi formativi anche a distanza. A seguire, il confronto promosso da WellDone ha esplorato il modello delle organizzazioni 'ambidestre' come leva strategica per dirigenti lungimiranti, capaci di coniugare innovazione e solidità, valorizzando il capitale umano quale motore di cambiamento e crescita sostenibile. Oltre alle aziende già menzionate, hanno portato una testimonianza sullo stato della formazione aziendale aziende leader quali Ikea Supply, Prysmian, Mm, Assicurazioni Generali, Xiaomi, Iccrea Banca, Kiko Milano, Italo, Ivs, Snam, Swarovski, Acea, Fondazione Telethon, tra le altre. L’evento ha tratto beneficio del sostegno del main media partner Adnkronos, degli official partner Howay e Teleskill, dei content partner Awair, Innovation Colors e Piazza Copernico, dei Forum Partner Busuu, Imprenditori che Cambiano, Risorse Advisory e WellDone Italia. Le sessioni saranno presto rese disponibili su www.comunicazioneitaliana.tv Gli appuntamenti di Comunicazione Italiana proseguiranno il 3 aprile con la quinta edizione del Financial Forum, ancora presso la sede di Assolombarda.
(Adnkronos) - Il Giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, ha scelto Gorizia, Capitale europea della Cultura 2025 con Nova Gorica, come seconda tappa dell’edizione 2025. L’appuntamento è in programma all’Università di Udine lunedì 24 marzo alle 10 all’Auditorium Fogar, in Corso Verdi 4. Il titolo della tappa è 'Il futuro oltre la frontiera'. “La sostenibilità non può avere confini - dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Dobbiamo prendere esempio dagli ecosistemi naturali, che non percepiscono le frontiere come separazione fisica. Nelle persone e nelle comunità deve crescere la consapevolezza che siano tutti coinvolti e interconnessi: un messaggio quanto mai attuale che il Salone della Csr propone da anni”. Ad aprire i lavori della tappa saranno, insieme a Rossella Sobrero, Francesco Pitassio, delegato per la sede di Gorizia dell’Università di Udine; Patrizia Artico, Assessora a Go!2025 del Comune di Gorizia e Valeria Broggian, presidente di Animaimpresa, network votato all’innovazione e alla sostenibilità e partner della tappa di Gorizia. “La tappa di quest’anno è espressione tangibile del valore della collaborazione tra Paesi, organizzazioni e persone - commenta Broggian - È un piacere essere partner di questa occasione d’incontro che mette in luce eccellenze locali, sottolineando quanto la dimensione transfrontaliera possa essere volano d’innovazione”. Il programma della tappa di Gorizia, consultabile online sul sito del Salone dove è anche possibile iscriversi per partecipare, proseguirà poi con due momenti dedicati alla riflessione e all’ispirazione con Andrea Bellavite, direttore della Basilica di Aquileia, e Franco Spanò, presidente dell’associazione Prologo, prima di entrare nel vivo della presentazione di esperienze e nuovi progetti dal territorio. Con l’appuntamento del 24 marzo, il Salone punta a far emergere le sinergie di intenti nate sulla scia dell’entusiasmo per Go!2025 e destinate a cambiare il futuro di questi territori. “Questa seconda tappa del Giro d’Italia della Csr a Gorizia, fortemente voluta dall’Università di Udine e dal Comune di Gorizia, ha il sapore del futuro. Verrà infatti presentato un panel straordinario di casi con il compito di raccontare la visione del territorio goriziano oltre la frontiera, ovvero un futuro sostenibile di integrazione transfrontaliera compiuta, un futuro di valore”, dice Renata Kodilja, docente dell’Università di Udine, che coordinerà i lavori insieme a Gloria Catto, titolare di Ufficine Sb. Il primo progetto a essere raccontato sarà #Go2025Fenice, finanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenia (Fondo per piccoli progetti Go!2025) e promosso dal Comune di Venezia e dalla Zpgš Associazione delle scuole di musica del litorale sloveno (Slovenia) con il patrocinio del Comune di Gorizia e del Comune di Nova Gorica. Il progetto, presentato da Vittorio Baroni, project manager di #Go2025Fenice e da Roberto Giuffè, chef della Pasticceria Milady, è rivolto alle nuove generazioni: centinaia di bambini delle scuole primarie veneziane, goriziane e slovene sono stati coinvolti nella produzione e diffusione di contenuti digitali culturali bilingue. Assieme al Teatro La Fenice e alle scuole di musica slovene è stato attuato un innovativo programma di attività tra cui la produzione di un dolce bio a forma di nota musicale, realizzato da chef pasticceri veneziani e sloveni con ingredienti locali di alta qualità. Il dolce sarà presentato il 23 maggio 2025 al Teatro Verdi di Gorizia, in occasione del grande concerto europeo legato al progetto #Go2025Fenice, che vedrà l’orchestra del Teatro la Fenice di Venezia esibirsi insieme ai bambini delle scuole veneziane e slovene. Dalla valorizzazione delle eccellenze musicali e gastronomiche si passa a quella del patrimonio naturalistico, pedalando verso il futuro grazie alle ciclovie transfrontaliere della cultura. Il progetto Isonzo-Soča di Gect Go, presentato al Giro d’Italia della Csr da Tomaž Konrad, vicedirettore di Gect Go e da Marko Marinčič, socio Fiab - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, prevede la realizzazione di una rete ciclabile e pedonale fra i comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba, a partire dalla passerella sull'Isonzo presso il centro di kajak a Salcano fino all'ex valico di Via San Gabriele. Nel tratto dell’area verde lungo la Kolodvorska pot, la pista ciclopedonale è costruita in granulato compresso con dettagli fluorescenti, accompagnati da lampade artistiche per l'illuminazione del paesaggio e delle pietre di confine. Il terzo progetto presentato all’interno del panel ha come oggetto le interconnessioni energetiche transfrontaliere tra Slovenia e Italia. Un nuovo cavo interrato unirà le città italiane di Zaule e Redipuglia con quelle slovene di Dekani e Vrtojba, con l’obiettivo di migliorare la qualità, la sicurezza e l'affidabilità dei sistemi di elettricità interconnessi e di integrare le energie rinnovabili, così da poter garantire accesso all’energia a minor costo e proveniente da produzioni più efficienti. A parlarne sarà Livio Filippo Colasanto, ad di Adria Link, società italiana con sede a Gorizia impegnata in partnership con due società slovene. Dal sottosuolo arriva anche l’ultima storia raccontata a Gorizia, che riguarda il lato più nascosto e misterioso della città, custodito da una fitta rete di cunicoli, camminamenti, rifugi antiaerei e cripte riportati alla luce dal Gruppo Speleologico Seppenhofer, che dal 1993 è al lavoro per ottenere la completa ricostruzione del percorso dell’antica 'grappa', un lungo canale nato come opera di difesa alla base del colle del Castello nel periodo compreso tra il 1300 e il 1500. Il suo percorso parte da via Rastello e si snoda fino a via Rabatta, inglobando edifici religiosi che da sempre intrecciano la propria storia con la crescita dell’agglomerato urbano e rifugi antiaerei dalla classica forma a ferro di cavallo costruiti nel periodo bellico. La storia di questi canali, cunicoli e camminamenti si mescola con la leggenda: a raccontarla sarà Paolo Visintin, ricercatore del Centro Ricerche Carsiche Carlo Seppenhofer, che insieme a Giovanni Macchini ha dedicato mesi a una meticolosa ricerca archivistica esplorando documenti storici e mappe antiche. I segreti del sottosuolo di Gorizia chiuderanno la seconda tappa del Giro d’Italia della Csr: il prossimo appuntamento è a Napoli il 3 aprile 2025. Seguiranno Roma, il 14 aprile 2025, e Torino il 12 maggio 2025.