ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - "Con questa nuova installazione di Joana Vasconcelos, il I Municipio rinnova il suo impegno nel valorizzare i luoghi simbolo della città attraverso progetti culturali che parlano al presente e costruiscono futuro. 'Solitário' non è solo un’opera spettacolare, è un invito alla riflessione collettiva e alla partecipazione, un modo per riportare l’arte al centro della vita urbana e restituirla alla cittadinanza". Così la presidente del I Municipio di Roma Lorenza Bonaccorsi dopo l'arrivo di "Solitário", la nuova installazione dell’artista internazionale Joana Vasconcelos, da oggi visibile sulla Terrazza del Pincio. L’opera approda in uno dei luoghi più iconici della città grazie al patrocinio di Roma Capitale e alla collaborazione con il Municipio Roma I Centro, che ha sostenuto fin dall’inizio la realizzazione e l’inserimento del progetto nel contesto urbano. La cerimonia di unveiling si è svolta questa mattina alla presenza del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dell’artista e di Giancarlo Giammetti, ribadendo il valore istituzionale dell’intervento e la visione condivisa di una città che porta l’arte negli spazi pubblici. La scultura, costruita con 110 cerchioni dorati e una piramide rovesciata composta da 1.450 bicchieri di cristallo, propone un linguaggio visivo monumentale e allo stesso tempo sofisticato, suggerendo una rilettura contemporanea dei simboli di status e della loro trasformazione. "Solitário" dialoga direttamente con la Terrazza del Pincio, palcoscenico monumentale e suggestivo, invitando a riflettere non solo sul ruolo dei simboli nella società contemporanea ma anche sui temi legati al genere, all’identità e alle narrazioni collettive. Il progetto prende forma grazie al Patrocinio di Roma Capitale e alla collaborazione con il Municipio Roma I Centro, che insieme alla Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti ha costruito un percorso culturale fatto di installazioni, laboratori e iniziative diffuse, con l’obiettivo di promuovere democratizzazione dell’arte e rigenerazione urbana. Per l'assessore alla Cultura, Giulia Silvia Ghia, "la collaborazione siglata tramite un accordo con la Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti conferma quanto la cultura possa essere motore di inclusione e rigenerazione. Quest’opera, in dialogo con un luogo iconico come la Terrazza del Pincio, dimostra come arte e comunità possano incontrarsi generando bellezza, curiosità e nuove visioni. È un passo ulteriore verso una città che vive la cultura come esperienza condivisa". Con questa installazione, il Municipio Roma I Centro rafforza il proprio impegno nel rendere la cultura un elemento vivo della città, capace di creare relazione, partecipazione e nuove forme di identità urbana.
(Adnkronos) - È stato presentato a Palazzo Brancaccio “Il Paese delle tradizioni” il nuovo libro di Beppe Convertini, realizzato in collaborazione con Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia). Un volume che attraversa l’Italia più vera, raccontando tradizioni popolari, sagre e riti religiosi che custodiscono la memoria collettiva dei territori. La serata, condotta dalla giornalista del Tg 1 Valentina Bisti, si è svolta alla presenza di Angelo Mellone, direttore dell’intrattenimento del Daytime Rai, e del presidente di Unpli, Antonino La Spina. Un’occasione importante per ribadire il valore dei piccoli centri e delle tradizioni che rendono il Paese ricco di identità. Ospiti della presentazione Anna Falchi, Vira Carbone, Francesca Fialdini, Mario Ermito, Monica Marangoni, Miriana Trevisan, Roberta Garcia, Nadia Bengala, Federica Gentile, Luca Sardella, Sofia Bruscoli, Marzia Roncacci, Federica De Denaro, Adriana Russo, Veera Kinnunen, Sara Ricci, Simona Borioni. Durante il suo intervento Angelo Mellone ha evidenziato quanto sia essenziale continuare a raccontare l’Italia anche attraverso programmi televisivi e libri che ne valorizzino la profondità culturale: "È fondamentale continuare a realizzare programmi che raccontino l’Italia più autentica e leggere libri come questo, perché visitando i piccoli centri c’è chi ritrova le proprie radici e chi, invece, scopre per la prima volta un patrimonio unico. Del resto, viene spontaneo chiedersi se non sia più appagante vivere in un borgo ricco di storia, relazioni e identità, piuttosto che in una periferia urbana spesso priva di anima. Ogni luogo custodisce racconti che meritano di essere condivisi, e la televisione pubblica ha il dovere di far emergere e valorizzare queste bellezze". Il conduttore e attore Beppe Convertini, ricordando i tanti riti ed eventi vissuti in prima persona ha sottolineato come in un mondo che corre sempre più veloce si rischia di perdere le proprie radici: "Ho intrapreso un viaggio emozionante alla scoperta delle tradizioni popolari che ancora resistono, sopravvivono tra piazze, feste, riti antichi, artigianato e cucina in compagnia di Antonino La Spina presidente di Unpli". "Il Paese delle tradizioni - ha proseguito Convertini - è un diario di incontri e racconti che attraversa l’Italia più autentica: quella dei piccoli borghi, in cui i rituali sono tramandati di generazione in generazione, i mestieri di un tempo vengono preservati come tesori e le comunità si stringono ancora intorno ai simboli identitari. Dalle processioni con le grandi macchine a spalla (Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco) alle feste che celebrano i prodotti del territorio, dalle antiche usanze del Carnevale di Romeno in Val di Non alla spettacolare ’ndocciata di Agnone in Molise". Anche il Presidente di Unpli, Antonino La Spina, ha espresso con orgoglio la sua partecipazione al progetto: "È un grande piacere per me essere parte di questo viaggio insieme a Beppe Convertini, nel cuore dell’Italia più autentica. Dopo l’esperienza condivisa su Rai 1 con Azzurro Storie di Mare, proseguiamo il nostro racconto grazie all’impegno instancabile delle Pro Loco e dei tantissimi volontari, custodi della memoria viva dei territori. Il libro di Beppe è un omaggio sentito alla passione, alla solidarietà e allo spirito di comunità che rendono speciali le nostre realtà locali. Attraverso queste pagine, si restituisce voce e dignità a chi ogni giorno fa grande l’Italia, custodendo tradizioni, valorizzando la bellezza e mantenendo vivo il legame con la nostra identità più profonda".
(Adnkronos) - Per il 2025, le analisi indicano un lieve aumento delle emissioni di gas serra in Italia: +0.3% rispetto al 2024, a fronte di una crescita del Pil pari allo 0.5%; questo comporta una riduzione dell’intensità emissiva (emissioni di gas serra per unità di Pil) dello 0.5% rispetto all’anno precedente. L’incremento delle emissioni è dovuto prevalentemente a un maggior consumo di gas naturale per la produzione di energia elettrica (+2.5%), legato anche a una riduzione della produzione idroelettrica. Lo comunica Ispra che pubblica la stima trimestrale delle emissioni in atmosfera anno 2025 - III trimestre. Come previsto dalla strategia di decarbonizzazione, si registra un sensibile calo delle emissioni legate ai consumi di carbone per la produzione di energia - si legge in una nota - Nel complesso si stima un aumento delle emissioni dalla produzione di energia dell’1.2%. In leggera flessione le emissioni del settore dei trasporti (-0.5%) principalmente per la riduzione nei consumi nel trasporto navale, mentre la riduzione dei consumi di gasolio per autotrazione è quasi del tutto compensata dall’incremento dei consumi di benzina. Per il riscaldamento si prevede un moderato aumento delle emissioni (+0.9%), legato ancora una volta a un maggior utilizzo di gas naturale. Anche l’industria registra un leggero incremento (+0.3%) rispetto all’anno precedente. Nel 2025 la richiesta di energia elettrica (233,264 GWh) risulta inferiore al valore dello stesso periodo del 2024 (-1.2%) ed è stata soddisfatta per il 42.7% da Fonti Energetiche Rinnovabili, per il 42.2% dalla produzione da fonti non rinnovabili, e la restante quota del 15.1% dal saldo estero. Per quanto riguarda le emissioni provenienti dall’agricoltura e dalla gestione dei rifiuti, non si prevedono variazioni significative rispetto al 2024.