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(Adnkronos) - Sconti, bonus e condoni. Tra gli oltre 400 emendamenti, segnalati alla manovra, la maggioranza ripropone cavalli di battaglia come il taglio del canone Rai e ripesca condoni edilizi degli anni passati, oltre che tornare alla carica con il voucher per le scuole private. Una miscellanea di proposte, che dovranno passare al vaglio delle ammissibilità per contenuti e coperture. E proprio tra le proposte di copertura, in questo caso per incrementare il fondo taglia-tasse, che spunta il de profundis al Mes, il fondo salva-Stati la cui riforma invisa alla maggioranza non decolla per il 'no' dell'Italia, unico partner Ue a non averla ratificata in Parlamento. Andando nel dettaglio di alcune proposte, c'è un emendamento della Lega per il taglio nel 2026 del canone Rai dai 90 euro attuali a 70 euro. Un emendamento, a firma Lotito (Forza Italia), rilancia invece il bonus per la scuola privata, già al centro delle polemiche lo scorso anno, prevedendo un voucher fino a 1.500 euro a figlio per le famiglie con Isee inferiore a 30mila euro che scelgono la scuola paritaria. La Lega propone invece la possibilità per il Comune di estendere alle paritarie l'esenzione dell'Imu. Tra gli sconti, anche la proposta di Noi Moderati per la cedolare secca al 15% sugli affitti abitativi. Nel fascicolo dei prioritari anche alcuni emendamenti di FdI che riaprono la stagione dei condoni edilizi. Una delle proposte in questo senso, a firma Matteo Gelmetti, prevede che i Comuni abbiano tempo fino al 31 marzo prossimo per completare le domande in sospeso legate ai condoni del 1985, del 1994 e del 2003. Altri due emendamenti riaprono una finestra di applicazione per il condono del 2003 che, in realtà riguarda soprattutto la Campania, che a suo tempo non aderì. Nei progetti di modifica anche l'incremento del fondo per la riduzione delle tasse reperendo le risorse dalla cessione nell'arco dei prossimi tre anni della partecipazione italiana al fondo salva-Stati europeo di circa 15 miliardi. Una proposta tecnicamente impraticabile perché, osserva con l'Adnkronos Carlo Cottarelli, direttore dell'Osservatorio sui conti dell'Università Cattolica, "la cessione di un'attività finanziaria non copre nulla in termini di indebitamento netto, dunque è come un'entrata da privatizzazione, e dunque una tantum, e dal punto di vista contabile non può essere usata come copertura per i tagli delle tasse", che richiedono coperture strutturali. Ipotesi bocciata anche sotto il profilo politico dall'economista e professore associato in Bocconi Carlo Altomonte. La cessione della partecipazione al Mes è pressoché impraticabile, "a meno che l'Italia non decida formalmente di uscire da un'istituzione internazionale e ciò eventualmente richiederebbe un voto specifico del Parlamento", dice Altomonte all'Adnkronos. Con tutte le conseguenze politiche negative che questo comporterebbe nella percezione del Paese all'estero e sui mercati.
(Adnkronos) - Si terrà domenica 30 novembre, dalle ore 11.00 alle ore 20.30, presso il Salone delle Fontane (via Ciro il Grande 10 - Roma Eur), la VII edizione di Panettone Maximo, festival nazionale del panettone artigianale, ideato da Fabio Carnevali e organizzato dalla E20 Events Factory e Ristoragency, con il contributo della presidenza della Regione Lazio e dell’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio) e il patrocinio dell’assessorato ai Grandi Eventi del Comune di Roma. Panettone Maximo rappresenta ormai non solo il più grande evento nazionale dedicato ai grandi lievitati ma un appuntamento imperdibile del periodo natalizio. Del resto i numeri sempre crescenti delle precedenti sei edizioni stanno a testimoniarlo e l’ultima, tenutasi lo scorso 1 dicembre al Salone delle Fontane, è stato un successo, con circa 4.000 presenze. “Oggi il Panettone artigianale sta vivendo una popolarità straordinaria, tutti lo vogliono. Panettone Maximo ha una formula vincente perché unisce il contest alla degustazione dei panettoni in gara e tante altre tipologie non in gara - spiega l’organizzatore Fabio Carnevali - e di tante altre eccellenze enogastronomiche in degustazione agli oltre 70 banchi di assaggio provenienti da tutta Italia, gli show cooking con pastry chef iper stellati e il Christmas Village dedicato ai più piccoli. Insomma, Panettone Maximo può essere considerato a tutti gli effetti l’unico evento di Natale a Roma che unisce veramente adulti e bambini”. Accederanno alle pre-finali, che si terranno lunedì 24 e mercoledì 26 novembre, tutte le 48 pasticcerie e forni iscritte al contest provenienti da ogni regione d’Italia. Qui le due giurie (in versione ridotta rispetto a quelle del 30 novembre) avranno il non facile compito di valutare i 96 panettoni - 48 per il panettone tradizionale e 48 per il panettone al cioccolato - e decretare i 20 finalisti per ogni categoria che saranno poi al vaglio della giuria domenica 30 novembre nel corso dell’evento finale al Salone delle Fontane. Prenderanno comunque parte all’evento del 30 novembre tutte le 48 pasticcerie e forni iscritte al contest. La giuria sarà inoltre chiamata a valutare i lievitati in gara per il premio 'Panettone Gourmet', creati da chef stellati e grandi pizzaioli. Ma solo tre di loro finiranno sul podio il 30 novembre. L’assegnazione dei premi speciali 'Miglior packaging', 'Miglior comunicazione digitale' e 'Premio stampa estera' sarà frutto della valutazione di specifiche e competenti giurie; il 'Premio del pubblico' delle votazioni del pubblico intervenuto. Anche quest’anno, per la seconda volta, ci sarà l’assegnazione del premio per il 'Miglior Panettone Gourmet' tra i 10 concorrenti in gara di una selezione di chef stellati e pizzaioli 'tre spicchi'.
(Adnkronos) - "Asvis ha deciso di lanciare un progetto che si chiama Ecosistema Futuro. Con un vasto programma, cioè quello di mettere il futuro al centro della riflessione culturale, politica, sociale del Paese". Così Enrico Giovannini, direttore scientifico Asvis, nel suo intervento a 'Salute e benessere come priorità sociale', evento di apertura della Social Sustainability Week che si è svolto questa mattina presso il Palazzo dell’Informazione a Roma. "Come Asvis è attuatore dell'Agenda 2030, Ecosistema Futuro, che è un spin-off di Asvis, è l'attuatore del Patto sul futuro, una decisione delle Nazioni Unite di settembre 2024 con la quale viene chiesto a ogni Paese, tra le altre cose, di dotarsi di strutture di governance anticipante", spiega. Giovannini ricorda, poi, la modifica dell'articolo 9 della Costituzione del 2022, "che cita l'interesse delle future generazioni". Conseguentemente "il governo ha adottato la nostra proposta di creare la valutazione di impatto generazionale. Il Parlamento ha votato il testo definitivo qualche settimana fa, la Vig entrerà in vigore dopo il decreto attuativo e dice due cose: la prima è che bisognerà valutare l'impatto di tutte le nuove leggi in termini sociali e ambientali". Dopodiché, aggiunge, "il governo ha scritto il primo comma che dice: le leggi della Repubblica promuovono l'equità tra generazioni. Lo sottolineo perché capiate la potenza teorica, sperando che non diventi qualcosa di puramente burocratico, della rivoluzione: il combinato disposto del cambio della Costituzione e dell'adozione di questa legge". Dunque, conclude Giovannini, "se questi due passi che sono in linea con il Patto sul futuro verranno realizzati concretamente, forse recupereremo anche un po' di fiducia, dei giovani in particolare, nel sentire che chi è al comando ha un'idea di dove vuole andare ma soprattutto si sottopone alla valutazione pubblica dei propri atti. Una potenziale rivoluzione e spetta a tutti noi aiutare il governo ad attuarla nei prossimi mesi".