• FAQ
  • MAPPA DEL SITO
  • A A A
Ricerca avanzata linkedin logo facebook logo facebook logo rss
  • Persone
  • Aziende
  • Agenda
  • Notizie
Persone arrow down |
Comunicazione Italiana by For Human Relations Srl

ENTRA NEL NETWORK

  • Home
  • Chi siamo
  • Agenda
  • Edizioni
  • Servizi
  • Eventi
  • Atlante
  • Il mio network
Username: Password:  
| Ho dimenticato la password
Non sono ancora iscritto, vorrei registrarmi

ENTRA NEL NETWORK

| Ho dimenticato la password
Non sono ancora iscritto, vorrei registrarmi

ultimora | sport

Sinner e i crampi a Shanghai, medico-fisiatra: "Cosa fare per prevenirli"

(Adnkronos) - Jannik Sinner sì è ritirato dal torneo di Shanghai a causa di crampi. Il fuoriclasse azzurro non è stato l'unico a cadere alle condizioni climatiche e di orari che hanno messo a dura prova diversi tennisti. "Ci sono questioni fondamentali sulla gestione ...

rss-lavoro-pay | lavoro/made-in-italy

Vino, in un libro la pr Maddalena Mazzeschi racconta il lato 'spirit...oso' della comunicazione

(Adnkronos) - 'Tappi, tacchi e miracoli', ovvero: il lato 'spirit... oso' della comunicazione del vino. E' il curioso titolo del libro appena pubblicato da Maddalena Mazzeschi, da 40 anni pr nel settore enologico, che ha deciso di mettere insieme ...

rss-sostenibilita-pay | sostenibilita

Clima, Ratti: "Incentivi e sperimentazione per salvaguardia patrimoni culturali"

(Adnkronos) - "Per la salvaguardia dei patrimoni culturali bisogna avere gli incentivi giusti e sperimentare con soluzioni diverse, perché quelle che funzionano a Venezia non funzionano in altre parti del mondo. Non dobbiamo costruire di più ma adattarci a un clima e ...

  • Privacy
  • Condizioni d’uso
  • Contattaci
  • Feedback
  • Credits

IL BUSINESS SOCIAL CROSS-MEDIA

134975 Iscritti Newsletter

91092 Manager in Atlante Online

55590 Manager pubblicati in Atlante

38462 Partecipanti agli Eventi

622 Eventi gestiti

3753 Speaker

Comunicazione Italiana

FOR HUMAN RELATIONS SRL
P. IVA 14395231005

FOR HUMAN COMMUNITY
P.IVA 14828671009

> ROMA
via Alessandro Trotter 3
Cap 00156
tel: 06.835.499.86 - fax: 06.835.499.87

info@comunicazioneitaliana.it
skype: comunicazioneitaliana
close

Sinner e i crampi a Shanghai, medico-fisiatra: "Cosa fare per prevenirli"

(Adnkronos) - Jannik Sinner sì è ritirato dal torneo di Shanghai a causa di crampi. Il fuoriclasse azzurro non è stato l'unico a cadere alle condizioni climatiche e di orari che hanno messo a dura prova diversi tennisti. "Ci sono questioni fondamentali sulla gestione fisiologica degli atleti di élite, specialmente in condizioni ambientali estreme o di grande stress competitivo. Quanto accaduto è il segnale di una disfunzione metabolica e termoregolatoria complessa che necessita di un approccio preventivo e multidisciplinare meticoloso". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Andrea Bernetti, medico fisiatra e segretario generale della Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa) che ricorda come "I dati provenienti da Shanghai indicano chiaramente che i tennisti hanno gareggiato in condizioni estreme, con temperature superiori ai 30°C e, soprattutto, un tasso di umidità che oscillava tra l'85% e il 90%. Tale combinazione, spesso aggravata dalla scarsa circolazione d'aria, annulla l'efficacia del meccanismo di raffreddamento corporeo tramite l'evaporazione del sudore, portando a un rapido innalzamento della temperatura interna e a una disidratazione accelerata. Questo contesto ambientale è un perfetto catalizzatore per l'insorgenza dei crampi muscolari da sforzo". Secondo il medico-fisiatra, "il problema, quindi, non è la stanchezza, o almeno non solo, ma una perdita significativa di elettroliti con il sudore, in particolare sodio e cloro, che non viene compensata adeguatamente. L'unica strategia comprovata per ridurre la sintomatologia è il ripristino rapido dell'equilibrio idrico e salino attraverso un bolo orale di una soluzione ad alto contenuto salino (ad esempio una bevanda elettrolitica con sale aggiunto). Molto importante - osserva - è anche la gestione proattiva preventiva. Per prevenire i crampi in atleti ad alto rischio come Sinner, specialmente in condizioni estreme, è necessario che il team medico quantifichi la perdita di sale con il sudore dell'atleta per stabilire un protocollo dietetico che corrisponda all'effettiva perdita, evitando il comune errore di bere solo acqua o fluidi a basso contenuto di sodio. L'elemento di base è il mantenimento dello stato di 'euidratazione' (idratazione ottimale) prima dell'inizio dell'esercizio. Durante l'attività, la perdita di liquidi e sodio attraverso il sudore aumenta in maniera esponenziale, compromettendo sia la performance che la sicurezza dell'atleta". Non una sola causa Un crampo muscolare da sforzo (Eamc, Exercise-Associated Muscle Cramps) non è un problema unico, precisa Bernetti, "ma un sintomo con radici fisiologiche ben distinte. Nonostante la sua diffusione anche tra gli atleti di altissimo livello, è fondamentale superare l'idea che esista una sola causa. Le evidenze scientifiche suggeriscono l'esistenza di due categorie primarie di crampi, ognuna con una genesi (eziologia) e un trattamento specifici. Un crampo muscolare scheletrico viene definito come una contrazione muscolare dolorosa e involontaria che l'atleta subisce senza preavviso e che può essere altamente debilitante", analizza lo specialista. "La chiave per la gestione - prosegue - è capirne l'origine. Esistono infatti crampi da affaticamento e sovraccarico (Muscle Overload and Fatigue), causati da un problema di controllo neuromuscolare locale, specifico del muscolo, e crampi da deficit di sodio indotto dalla sudorazione (Sweat-Induced Sodium Deficit), causati da un problema di equilibrio idrico ed elettrolitico sistemico, che colpisce tutto il corpo. A questa seconda categoria sembrerebbero appartenere i crampi di cui ha sofferto il campione italiano. Infatti, questa categoria è particolarmente rilevante per atleti - come i tennisti - che competono in ambienti caldi e umidi come Shanghai, dove la sudorazione massiva è inevitabile". Secondo Bernetti, "è importante considerare come le condizioni di stress termico e fisico richiedono un'attenzione particolare ai macronutrienti, al di là della sola idratazione. Un adeguato apporto proteico è importante, in quanto le proteine non solo supportano l'essenziale recupero muscolare, ma la frazione proteica plasmatica, in particolare l'albumina, è fondamentale per aumentare il volume del plasma e, di conseguenza, migliorare la capacità cardiovascolare di termoregolazione". "Non si possono poi ignorare - suggerisce l'esperto - le strategie di raffreddamento. L'adozione di tecniche di raffreddamento pre-competizione (come l'immersione in acqua fredda o l'assunzione di 'slushies', ghiaccio tritato) è dimostrata migliorare la tolleranza all'esercizio e, in sport di lunga durata come il tennis, può tradursi in una maggiore resistenza alla fatica nelle fasi cruciali del match". "Infine, però, una riflessione sugli organizzatori è altrettanto necessaria - osserva il medico-fisiatra - Tutte le linee guida internazionali sottolineano come sia compito degli organizzatori di un torneo salvaguardare la salute dell'atleta. Infatti, anche considerando il numero di eventi correlati al caldo accaduti in questo torneo, quello di Sinner è solo l'ultimo di una lunga lista. Ritengo siano opportune strategie differenti in futuro per evitare che si ripetano episodi simili".

close

Vino, in un libro la pr Maddalena Mazzeschi racconta il lato 'spirit...oso' della comunicazione

(Adnkronos) - 'Tappi, tacchi e miracoli', ovvero: il lato 'spirit... oso' della comunicazione del vino. E' il curioso titolo del libro appena pubblicato da Maddalena Mazzeschi, da 40 anni pr nel settore enologico, che ha deciso di mettere insieme aneddoti, racconti ed esperienze di questa sua decennale carriera iniziata in un momento in cui, soprattutto per una donna, non era né facile né frequente parlare di vino e farlo con professionalità. Maddalena Mazzeschi ha intrapreso questo percorso nel 1984, appena ventenne, da neodiplomata Perito agrario iniziando a lavorare a Montepulciano presso il Consorzio della prima Denominazione di origine controllata ad essere uscita sul mercato con l’aggiunta della classificazione 'garantita', cioè la più alta prevista per il vino italiano, e fino al 1990 ha contribuito alla sua conoscenza e valorizzazione. Grazie alla notevole esperienza acquisita, nel 1991 ha aperto una sua agenzia di comunicazione, marketing e pubbliche relazioni specializzata in questo settore. All'epoca, parlare di comunicazione nel mondo del vino era del tutto futuristico, nessuno sapeva di cosa si trattasse e ancora meno cosa si potesse fare. Maddalena si è trovata a dover avere o acquisire alcune caratteristiche fondamentali per superare la prova: un carattere deciso, una buona professionalità o almeno il desiderio di acquisirla, una grande autoironia per ridere dei propri errori e, spesso, pure di quelli degli altri. Questa raccolta di aneddoti è il frutto proprio dell’autoironia già iniziata a maturare alle scuole superiori dove si era trovata, come è lei stessa a dire, “ad avere tre caratteristiche inaccettabili per i miei colleghi studenti tutti maschi: ero donna, brutta e secchiona”. La raccolta parte proprio da alcuni episodi legati ai cinque anni di scuola superiore dove già si trova a dover superare i suoi tre 'handicap' e a farne pedana di lancio per arrivare ad essere addirittura la prima donna eletta dagli studenti nel Consiglio di Istituto. Prosegue con aneddoti relativi al periodo della collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e quindi a quello di libero professionista. In più alcuni ricordi della vita privata: su tutti, la scelta di essere una laica consacrata nella Chiesa Cattolica e da qui alcuni esilaranti episodi "perché - confessa - la cosa è spesso frutto di equivoci non presentandosi con le apparenze che tutti si aspetterebbero e facendo un lavoro che non sembra proprio confacente alla scelta". "La raccolta - sottolinea l'autrice - nasce dal desiderio di sdrammatizzare un po’ l’impatto con il settore vino che spesso si dà troppa importanza rischiando di allontanare i consumatori quasi impauriti davanti alle mille regole da seguire prima di potersi godere un buon sorso: temperature, abbinamenti, bicchieri, decantazione, ecc.. L’intento è quello di dire: è importante conoscere il vino per poterlo apprezzare meglio, però che resti un piacere e un divertimento. Allo stesso tempo, c’è il desiderio di far conoscere la bellezza e ricchezza di questo mondo a chi è subissato di articoli, inchieste, ricerche mediche e via di questo passo, che vanno quasi demonizzando un prodotto con invece dietro millenni di storia, cultura, fatiche e ingegno umano". "La prima parte è stata scritta in un periodo di grande crescita dell'immagine del vino in generale e l'intento era quello di far conoscere ciò che vi ruota intorno smitizzando un po' l'aurea troppo esclusiva creatasi intorno al suo consumo", spiega e prosegue: "Oggi scrivo anche per contribuire a raccontare il vino per ciò che è: uno dei pochi prodotti in positivo nella bilancia commerciale dell'agricoltura italiana e contemporaneamente capace di portare in tutto il mondo l'immagine del made in Italy". La copertina, e il titolo, non vuole mostrare solo i tacchi alti dei suoi primi anni di lavoro: le scarpe rosse, infatti, sono ormai un simbolo universale di denuncia, memoria e lotta per i diritti delle donne che anche nel settore del vino hanno vissuto, e a volte vivono ancora, situazioni di disparità. Gli aneddoti sono rigorosamente veri ma, ovviamente, non bisogna aspettarsi di trovare i nomi di coloro cui si riferiscono, perché - è sempre l’autrice a parlare - “dirlo non sarebbe una buona azione di pubbliche relazioni almeno se, come me, hai ancora un bel po’ di anni di lavoro davanti”.

close

Clima, Ratti: "Incentivi e sperimentazione per salvaguardia patrimoni culturali"

(Adnkronos) - "Per la salvaguardia dei patrimoni culturali bisogna avere gli incentivi giusti e sperimentare con soluzioni diverse, perché quelle che funzionano a Venezia non funzionano in altre parti del mondo. Non dobbiamo costruire di più ma adattarci a un clima e a un pianeta che cambia, questa è la grande sfida dell'architettura di oggi". Lo ha osservato Carlo Ratti, Curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, durante l'evento 'Strategia di adattamento per un cambiamento climatico che non aspetta: ingegneria per i territori e per i patrimoni culturali' organizzato in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. "Molto spesso non si pensa al fatto che le città in cui viviamo sono ricche di patrimonio culturale, beni particolarmente fragili che sono la nostra memoria. Bisogna avere attenzione perché il cambiamento climatico può avere un impatto fortissimo" ha concluso Arianna Traviglia, Coordinatrice Center for Cultural Heritage Technology CCHT.

Questo sito utilizza i cookies. Utilizzando il nostro sito web l’utente dichiara di accettare e acconsentire all’utilizzo dei cookies in conformità con i termini di uso dei cookies espressi in questo documento. Privacy Policy.