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Jimmy Kimmel sospeso, a giugno prese cittadinanza italiana: in fuga da Trump?

(Adnkronos) - Il conduttore televisivo Jimmy Kimmel, nell'occhio del ciclone negli Stati Uniti per i commenti sull’assassinio di Charlie Kirk e per la sospensione del suo programma 'Jimmy Kimmel Live!' da parte della Abc, ha anche la cittadinanza italiana. Lo aveva ...

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Vino, 'Oltrepò: Terra di Pinot Nero' celebra i 160 anni del blanc de noirs italiano

(Adnkronos) - Al via la quinta edizione di 'Oltrepò: Terra di Pinot Nero', l’appuntamento ideato dal Consorzio Classese Oltrepò Pavese per celebrare il Metodo Classico e il Pinot Nero, simboli di una terra che si conferma protagonista nel panorama enologico ...

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Agricoltura, De Luca: "Campania prima in Italia con piano autonomia idrica"

(Adnkronos) - "Sono uno dei pochi che sa com’è fatta la faccia di un agricoltore, di un bracciante, di un contadino. Sono orgoglioso di essermi formato in mezzo a voi. Mi auguro che negli anni futuri ci sia sempre qualcuno che conosca davvero il mondo agricolo e che ...

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Jimmy Kimmel sospeso, a giugno prese cittadinanza italiana: in fuga da Trump?

(Adnkronos) - Il conduttore televisivo Jimmy Kimmel, nell'occhio del ciclone negli Stati Uniti per i commenti sull’assassinio di Charlie Kirk e per la sospensione del suo programma 'Jimmy Kimmel Live!' da parte della Abc, ha anche la cittadinanza italiana. Lo aveva annunciato lui stesso a giugno, durante il ricevimento per la festa della Repubblica di cui era stato ospite al consolato italiano a Los Angeles. Al podcast 'The Sarah Silverman Podcast', il conduttore aveva raccontato un paio di mesi dopo: "Ho appena ottenuto la cittadinanza, grazie alla mia amata nonna Edith, la cui famiglia veniva da Candida, nella provincia di Avellino. Ce l’ho". Un racconto che aveva fatto titolare alla Cnn 'Il piano B di Kimmel potrebbe essere un trasferimento in Italia'. Mentre il Guardian scrisse: "Ha ottenuto la cittadinanza italiana dopo l''incredibile' rielezione di Trump". Sul legame con le sue origini aveva ricordato ancora: "Mio nonno raccontava sempre delle difficoltà che la sua famiglia affrontò dopo il terremoto del 1883 sull’isola di Ischia, dove persero quasi tutti i parenti. È una storia che mi ha sempre ispirato e fatto sentire vicino alle mie radici". E, con ironia, aveva aggiunto: "Mia nonna mi diceva sempre: ‘Hai il cervello di un criceto!’ (frase che il comico aveva pronunciato in italiano) Ma è grazie a lei che ho potuto ottenere la cittadinanza italiana e sentirmi parte di quella storia familiare". Riguardo al clima politico negli Stati Uniti dopo il ritorno alla Casa Bianca di Trump, Kimmel aveva osservato: "Quello che sta succedendo è peggio di quanto pensassi. È incredibile. Penso che sia probabilmente anche peggio di quanto lui vorrebbe che fosse".

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Vino, 'Oltrepò: Terra di Pinot Nero' celebra i 160 anni del blanc de noirs italiano

(Adnkronos) - Al via la quinta edizione di 'Oltrepò: Terra di Pinot Nero', l’appuntamento ideato dal Consorzio Classese Oltrepò Pavese per celebrare il Metodo Classico e il Pinot Nero, simboli di una terra che si conferma protagonista nel panorama enologico italiano. L’evento si terrà il 21 e 22 settembre a Golferenzo, uno dei 'Borghi più belli d’Italia', e porterà in scena due giornate dedicate all’eccellenza vitivinicola dell’Oltrepò Pavese. I riflettori saranno puntati sul Metodo Classico Docg - destinato a diventare Classese - e sul Pinot Nero Doc vinificato in rosso, due espressioni di una stessa identità che guarda con orgoglio alle proprie radici e con ambizione al futuro. Il 2025 segna un anniversario storico: 160 anni dalle prime bottiglie spumantizzate a Rocca de’ Giorgi nel 1865. Un traguardo che coincide con l’approvazione del nuovo disciplinare, che introduce il nome Classese e sancisce la nascita della prima denominazione al mondo fondata sul Metodo Classico da Pinot Nero vinificato in bianco o in rosé. Con 'Oltrepò: Terra di Pinot Nero', il Consorzio conferma il suo impegno nel valorizzare una storia lunga 160 anni e nel costruire, attraverso qualità, identità e innovazione, il futuro di una grande denominazione italiana. "Nel 160° anniversario del primo Blanc de Noirs italiano, celebriamo la grande comunanza di intenti che in questi mesi ha consentito al Consorzio di mettere mano al disciplinare proprio del metodo classico Docg, puntando sulla qualità incarnata anche dal nome Classese”, ha dichiarato Francesca Seralvo, presidente del Consorzio Classese Oltrepò Pavese presentando a Milano la manifestazione. “La nostra è una terra storicamente vocata a questo tipo di bollicina, sulla quale il territorio ha deciso di puntare con grande determinazione. Il 2025 sta presentando numerose sfide, ma attraverso il confronto e una strategia chiara possiamo affrontarle: 'Oltrepò: Terra di Pinot Nero' non è solo un’importante vetrina, ma anche un momento che mette in primo piano la volontà del nostro Consorzio di dialogare con tutti, ampliando sempre di più la collaborazione per la valorizzazione del territorio", ha aggiunto. "Con 'Oltrepò: Terra di Pinot Nero' - ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Lombardia, Alessandro Beduschi - il territorio celebra le proprie radici e al tempo stesso lancia una sfida verso il futuro. In tal senso, la nascita del Classese segna un passaggio epocale, che affonda nelle tradizioni ma guarda con decisione all’innovazione e alla qualità. Regione Lombardia è al fianco di questo percorso e dei suoi protagonisti, perché anche da questo evento possa prendere ulteriore slancio una nuova stagione di crescita e riconoscimenti per tutto l’Oltrepò Pavese”. "Un territorio autentico, una storia unica e una vocazione vitivinicola straordinaria sono oggi il patrimonio più prezioso del Consorzio Classese Oltrepò Pavese. Promuovere, con questo evento, il valore e la qualità dei vini lombardi e al contempo i nostri antichi borghi oltrepadani significa far crescere un turismo attento e rispettoso dell’identità locale. Il mio miglior augurio per i 160 anni del Metodo Classico”, ha proseguito Elena Lucchini, assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità. Il 21 settembre, la manifestazione aprirà le porte agli appassionati: dalle 10,30 alle 18 sarà possibile degustare i vini di 29 cantine del territorio, incontrare i produttori e vivere un’esperienza immersiva nel cuore dell’Oltrepò. Biglietti online a 35 euro (25 euro per soci Ais, Fisar, Onav e studenti). Il 22 settembre sarà invece la giornata riservata agli operatori del settore e al mondo Ho.Re.Ca., con banchi d’assaggio, degustazioni professionali e un focus esclusivo sul blanc de noirs, protagonista assoluto della rassegna. La sessione tecnica, con servizio sommelier Fisar, sarà l’occasione per approfondire la purezza e l’identità del Pinot Nero in Metodo Classico.

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Agricoltura, De Luca: "Campania prima in Italia con piano autonomia idrica"

(Adnkronos) - "Sono uno dei pochi che sa com’è fatta la faccia di un agricoltore, di un bracciante, di un contadino. Sono orgoglioso di essermi formato in mezzo a voi. Mi auguro che negli anni futuri ci sia sempre qualcuno che conosca davvero il mondo agricolo e che ricordi che i nostri produttori sono portatori di valori profondi". Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenendo a Campania Mater, la due giorni al Palazzo Reale di Napoli dedicata al futuro del settore primario. De Luca ha ripercorso il lavoro svolto con l’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo per affrontare le emergenze degli ultimi anni. «Abbiamo dovuto gestire crisi sanitarie che hanno colpito alcuni prodotti e un problema drammatico per il comparto bufalino. Nonostante battaglie, scontri ed equivoci, siamo riusciti quasi a risolvere la questione della brucellosi, adottando anche scelte serie di governo e linee di sburocratizzazione per i pagamenti agli allevatori. Abbiamo tenuto ferma la strategia di valorizzazione della qualità dei prodotti, difendendo un settore che rappresenta un’eccellenza assoluta e una grande ricchezza per l’economia campana». Il governatore ha ricordato anche gli interventi in materia di consorzi di bonifica, «alcuni in condizioni di dissesto e senza risorse per il personale», e l’impegno sul fronte della programmazione idrica. «Siamo l’unica regione d’Italia ad aver approvato un piano per l’autonomia idrica, del valore complessivo di miliardi di euro tra fondi europei e risorse di bilancio. Abbiamo previsto 20 invasi collinari e i lavori per la diga di Campolattaro, cofinanziata con il ministero delle Infrastrutture, che permetteranno di irrigare 40mila ettari di terreni, in particolare quelli destinati a produzioni vitivinicole. Vogliamo garantire autonomia idrica per l’agricoltura, l’uso potabile e la produzione di energia idroelettrica». De Luca ha sottolineato la necessità di «non abbassare la guardia di fronte ai cambiamenti climatici. Se finora la siccità ha colpito più la Pianura Padana che la Campania, non possiamo rilassarci: servono infrastrutture, dighe e invasi collinari per garantire sicurezza anche negli anni più difficili». Tra le altre iniziative, il presidente ha citato il progetto per «un grande mercato florovivaistico nell’area di Torre Annunziata, all’avanguardia in Italia e in Europa», e le misure a tutela dell’export campano, «oggi minacciato da possibili ricadute dei dazi. Dobbiamo prepararci a sostenere i settori più colpiti e non lasciare più sole le aziende». Sul piano della promozione, De Luca ha rivendicato i progressi compiuti: «Siamo presenti al Vinitaly con uno stand unico che valorizza i nostri territori e rappresenta un punto di forza per i produttori». Ha poi ricordato i bandi per il direttore dell’ente pagatore regionale «in un’ottica di sburocratizzazione» e gli interventi a favore dei lavoratori idraulico-forestali «che da anni vivevano in una condizione di totale precarietà». «Questo lavoro – ha concluso De Luca – deve continuare e non va disperso. Mi auguro che in futuro chi guiderà la Regione sappia cosa significa essere un bracciante, un agricoltore, un allevatore; che conosca la filiera, le istituzioni, le battaglie per la sanità animale e la prevenzione. Abbiamo fiducia nel futuro del settore: negli ultimi anni si è registrato un ritorno all’agricoltura da parte dei giovani e dobbiamo accompagnarli con innovazione, rinnovamento tecnologico e contratti pluriennali di fornitura, che garantiscano programmazione e investimenti. Cercheremo di starvi vicino sempre, senza lasciare nessuno indietro. E, per quanto mi riguarda, conto di campare ancora a lungo».

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