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Meloni: "Con noi l'Italia è tornata credibile. In manovra nessun aiuto ai ricchi"

(Adnkronos) - Giorgia Meloni chiude la campagna elettorale a Napoli in vista delle regionali del 23 e 24 novembre e pone anche la manovra economica 2026 e le questioni nazionali al centro del comizio. "La verità è che con noi l'Italia è tornata una nazione seria, ...

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Gianni Gallucci: "Medioriente, mercato strategico per bilanciare il rischio Paese"

(Adnkronos) - "Guardare all’Arabia Saudita oggi significa guardare al futuro dell’imprenditoria europea". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Gianni Gallucci, direttore generale di Gallucci e segretario generale di Yes for Europe, in occasione della sua partecipazione ...

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Rifiuti, Dimensione Ambiente a Ecomondo 2025 per i 'Dialoghi sull’economia circolare'

(Adnkronos) - Si è chiusa con una partecipazione ampia e qualificata la giornata dedicata ai 'Dialoghi sull’economia circolare', organizzata dal Gruppo Dimensione Ambiente a Ecomondo 2025. L’iniziativa - moderata da Paolo Ghezzi, ingegnere civile, ...

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Meloni: "Con noi l'Italia è tornata credibile. In manovra nessun aiuto ai ricchi"

(Adnkronos) - Giorgia Meloni chiude la campagna elettorale a Napoli in vista delle regionali del 23 e 24 novembre e pone anche la manovra economica 2026 e le questioni nazionali al centro del comizio. "La verità è che con noi l'Italia è tornata una nazione seria, credibile e ammirata nel mondo - ha affermato – Abbiamo riacceso il motore di questa nazione, riportando i conti in ordine dopo decenni di sprechi e di soldi gettati dalla finestra. Abbiamo garantito una stabilità che è la precondizione di qualsiasi sviluppo e di qualsiasi crescita". Noi del centrodestra, aggiunge, "non siamo semplicemente una squadra affiatata. Noi siamo una comunità umana e politica". "Siamo persone che stanno insieme per scelta e siamo persone che stanno insieme per scelta e con orgoglio qui a Napoli, in Campania, per sostenere la candidatura di un altro grande militante politico che si chiama Edmondo Cirielli" dice. Al referendum sulla giustizia "non votate pensando di sostenere il governo o di andare contro il governo, per due ragioni. Il governo rimarrà in carica fino alla fine della legislatura e chiederà, poi, di essere giudicato sul complesso del lavoro che ha svolto. La seconda cosa è ricordare sempre che i governi passano, ma le leggi - particolarmente quelle costituzionali - rimangono e incidono sulla vostra vita". Quella sulla separazione delle carriere "è una riforma attesa da decenni, che nessuno era riuscito a portare a termine prima di noi. Una riforma di buon senso, necessaria, non per punire la magistratura, come qualcuno dice, ma al contrario per liberarla dal giogo delle correnti politicizzate e per valorizzarne il merito. Perché, come ci dice la nostra Costituzione, che tutti citano ma pochi hanno letto, ogni cittadino ha diritto a un giudice terzo e imparziale". Con la legge di Bilancio, ha poi spiegato, "abbiamo aggiunto la riduzione dell'aliquota per i redditi che vanno da 28 a 50mila euro. La sinistra si sbraccia, si straccia le vesti, perché stiamo aiutando i ricchi. Come se chi guadagna 2.500 euro al mese, ha un mutuo da pagare, magari mantiene tre figli e ci paga le bollette, fosse un ricco da mazzolare. È gente che, tendenzialmente, non si può permettere una barca da ormeggiare in un'area riservata e preclusa ai cittadini comuni, perché si sa che queste sono le prerogative di quelli che facevano la lotta alla casta...". Critiche poi alla proposta della sinistra di introdurre una patrimoniale: "La sinistra propone una novità: la patrimoniale. La patrimoniale perché bisogna colpire i ricchi. Ma la domanda che mi pongo è questa: siccome si dice che noi con la manovra abbiamo favorito i ricchi - e quindi per loro si intendono persone che guadagnano 2.500 euro al mese - a questa gente vogliamo applicare la patrimoniale? Chiaritecelo cortesemente dalla sinistra, perché sarebbe interessante. Fermo restando che, ovviamente, finché governiamo noi questa nazione, queste ricette bizzarre e tardo-comuniste non passeranno..." assicura Meloni. Per le regionali in Campania "niente è scritto. Siamo nati per stravolgere ogni pronostico. Lo abbiamo fatto molte volte. Dicevano che non saremmo mai arrivati a governare questa nazione, e invece la governiamo. Poi dicevano che saremmo durati al massimo sei mesi, e siamo diventati il terzo governo più longevo della storia d'Italia" conclude. "La Campania può essere il motore di sviluppo del Mezzogiorno e il Mezzogiorno in questi ultimi due anni ha dimostrato di poter essere la locomotiva d'Italia". E' quanto ha detto la premier Giorgia Meloni, chiudendo il comizio del centrodestra a Napoli in vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre. "Troppo a lungo si è parlato di un Sud da compatire, da assistere, da sopportare. Beh, chi lo dice non conosce questa terra. Chi lo dice non conosce questa gente. Questa terra non è un problema da risolvere, è semmai una civiltà millenaria da celebrare, un patrimonio da difendere, una grandezza che va riconquistata insieme". "Grazie alla Zes unica, agli investimenti in infrastrutture, alla riforma delle politiche di coesione, alle misure per sostenere l'occupazione, grazie al dinamismo delle imprese e dei lavoratori di questo territorio, il Pil e l'occupazione nel Sud negli ultimi due anni sono cresciuti più della media nazionale". "L'energia che raccolgo qui oggi è un'energia particolare. È l'energia di una città magnifica, di una regione unica che non deve chiedere scusa a nessuno. Voglio dire anche questo perché noi abbiamo letto troppo a lungo le narrazioni che vedevano e che volevano questo popolo rassegnato, piegato" sottolinea. Dopo la decisione di abbassare la soglia per l'applicabilità della custodia cautelare a 14 anni "dissero che volevamo i bambini in carcere, ma la verità è che abbiamo un altro obiettivo. L'obiettivo è liberarli dal giogo della camorra, che usa come manovalanza ragazzi sempre più giovani proprio perché non sono punibili. Non consentiremo alla camorra di distruggere intere generazioni, non consentiremo che usi dei bambini per i suoi sporchi comodi". Edmondo Cirielli è "un padre amorevole, un militante instancabile, un amministratore capace, un uomo di governo autorevole, un carabiniere rigoroso, un patriota appassionato, un uomo orgoglioso del Sud e un mio amico. Una persona che da sempre sa mettere il destino della sua terra e della sua gente prima del proprio destino personale". "Andate in ogni piazza, in ogni quartiere, in ogni strada della Campania e parlate di questo: parlate di Edmondo Cirielli, del nostro programma, delle nostre idee, di ciò che desideriamo costruire anche in questa terra fiera e orgogliosa". "Raccontate che c'è un'alternativa alla rassegnazione, un'alternativa ai fallimenti, al clientelismo, alle prese in giro, alle fritture di pesce per ottenere voti, ai voltagabbana, a chi ha rinnegato tutto pur di sedere su una poltrona. E raccontate che quell'alternativa si chiama centrodestra, si chiama Fratelli d'Italia, si chiama Edmondo Cirielli" aggiunge Meloni. In territori come questo "troppo spesso la politica ha dimostrato di considerare i cittadini non così intelligenti, prendendosi gioco di loro, come ha fatto chi vi prometteva che potevate ristrutturare gratuitamente le vostre case" e poi ha lasciato "un debito da pagare di 120 miliardi di euro. Risorse che potevano essere investite in sanità, formazione, educazione per i vostri figli, lavoro e molte altre priorità". "Qualche giorno fa Vincenzo De Luca si vantava dei risultati strabilianti della Campania nella gestione delle liste d'attesa - ricorda Meloni -. Dice De Luca che qui, per le visite urgenti o brevi, la copertura è al 100% dei richiedenti e da questo deduce che la Campania è la prima Regione d'Italia per smaltimento delle liste d'attesa. E aggiunge che, testuale, 'la quantità di scemenze che ho dovuto ascoltare è insopportabile', perché evidentemente noi siamo tutti scemi e il genio si indispettisce. Solo che questo, per chi conosce i dati, si chiama gioco delle tre carte". De Luca "cita volutamente solo le prestazioni urgenti e brevi, che sono notoriamente una parte limitata del totale e in cui quasi tutte le Regioni hanno tassi di rispetto dei tempi prossimi al 100%. Quello che, invece, non dice è cosa accada nelle altre classi, cioè in quella differita e programmata, che normalmente costituiscono circa l'80% delle prestazioni totali. Lui non ve lo dice, ma io sì. In queste prestazioni, purtroppo, la Campania continua ad avere ritardi molto superiori alla media nazionale". "Diceva Roberto Fico che il modello De Luca non rappresenta il futuro della Campania. Oggi però è pronto a perpetuare quel modello. Vorrei chiedere a Roberto Fico se il modo di governare di De Luca va bene così com'è e se va perpetuato". "Il Movimento 5 Stelle lo ha descritto per anni come un sistema clientelare, che soffocava le persone oneste in Campania. Mentivano allora, oppure hanno deciso che alla fine era meglio far parte di quel sistema piuttosto che combatterlo, perché delle due l'una: le due cose non stanno insieme", ha rimarcato Meloni. "Se non fosse una cosa serissima, sarebbe quasi esilarante, perché oggi abbiamo quello che era ritenuto il più impresentabile degli impresentabili, che va a chiedere i voti per un altro che considerava un incapace. E quello che era additato come un incapace va a chiedere i voti per colui che diceva essere un impresentabile. Uno vorrebbe dire 'la commedia napoletana', ma la commedia napoletana è una cosa molto più nobile di quello che stiamo vedendo qui..." aggiunge riferendosi a Vincenzo De Luca e Roberto Fico.

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Gianni Gallucci: "Medioriente, mercato strategico per bilanciare il rischio Paese"

(Adnkronos) - "Guardare all’Arabia Saudita oggi significa guardare al futuro dell’imprenditoria europea". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Gianni Gallucci, direttore generale di Gallucci e segretario generale di Yes for Europe, in occasione della sua partecipazione al Biban Forum 2025 e in vista della prossima missione istituzionale organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale il 25 e 26 novembre. Dopo anni segnati da crisi geopolitiche, conflitti e instabilità dei mercati, Gallucci sottolinea la necessità di diversificare i propri orizzonti commerciali e di esplorare nuovi scenari di crescita. "L’aumento dei dazi - spiega Gallucci - imposti dagli Stati Uniti e l’incertezza legata ai rapporti commerciali transatlantici stanno mettendo sotto pressione molte filiere produttive europee. In questo contesto, il Medio Oriente e in particolare l’Arabia Saudita, rappresenta un mercato strategico per bilanciare il rischio Paese, aprendo nuove rotte di collaborazione economica e culturale che permettono alle imprese di rafforzare la propria presenza globale". "Le difficoltà - sottolinea - che il mondo della moda e del manifatturiero stanno attraversando, unite alle tensioni nei rapporti commerciali internazionali, ci spingono a guardare verso mercati più dinamici, solidi e aperti alla collaborazione. L’Arabia Saudita oggi rappresenta esattamente questo: una piattaforma per costruire valore nel lungo periodo". Grazie alla Vision 2030, il Regno Saudita sta trasformando la propria economia, investendo in innovazione, design, turismo, sostenibilità, cultura e formazione. "E' un Paese - prosegue Gallucci - che sta ridefinendo la propria identità economica e culturale e che guarda con grande interesse all’esperienza e alla qualità del Made in Italy. I clienti non cercano solo prodotti, ma storie, competenze e partnership: un terreno ideale per le imprese europee che vogliono crescere e innovare" La storia della Gallucci, azienda calzaturiera di famiglia dal colore arancio che affonda le proprie radici centenarie nel distretto marchigiano, riflette pienamente questo spirito di adattamento e visione strategica. Oggi, accanto alla produzione di calzature per bambini, l’azienda distribuisce anche una linea di scarpe da adulto di alta qualità, scelta che nasce proprio dalla volontà di diversificare i mercati e i segmenti di prodotto di fronte a un contesto globale sempre più complesso. Attualmente, l’azienda distribuisce principalmente in Europa, Russia e Nord America. Nel corso degli anni, la qualità delle calzature e degli accessori in pelle 100% Made in Italy ha conquistato clienti d’eccellenza: la famiglia reale svedese, la famiglia reale belga, celebrità internazionali come Madonna, Jennifer Lopez, Sarah Jessica Parker, e sportivi di fama mondiale come Klay Thompson, Stephen Curry e Kevin Durant. Nel 2017, Gallucci ha avviato una partnership con la NBA (National Basketball Association), realizzando prodotti esclusivi per gli atleti in occasione dell’All Star Game, e nel 2020 ha fornito le calzature ai giocatori del Cagliari Calcio per celebrare il centenario della società. Attraverso Yes for Europe, che riunisce le associazioni dei giovani imprenditori di oltre venti Paesi europei, Gianni Gallucci porta avanti la stessa visione di apertura e collaborazione internazionale, promuovendo progetti e scambi che favoriscano la nascita di nuove reti imprenditoriali euro-mediterranee. “Il nostro obiettivo -sostiene - è creare ponti e non confini. L’Arabia Saudita è oggi una delle destinazioni più attrattive per chi vuole connettere tradizione e modernità, visione e concretezza. E' il momento per le imprese europee di esserci, insieme, con fiducia e strategia".

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Rifiuti, Dimensione Ambiente a Ecomondo 2025 per i 'Dialoghi sull’economia circolare'

(Adnkronos) - Si è chiusa con una partecipazione ampia e qualificata la giornata dedicata ai 'Dialoghi sull’economia circolare', organizzata dal Gruppo Dimensione Ambiente a Ecomondo 2025. L’iniziativa - moderata da Paolo Ghezzi, ingegnere civile, amministratore unico di Getas Petrogeo e docente del Master in Economia Circolare della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa - ha offerto uno spazio di confronto diretto e operativo su alcuni dei temi più urgenti per il settore dei rifiuti: innovazione industriale, governance territoriale e riforma degli ecoreati. Gli incontri, strutturati nel formato di dialoghi 1:1 aperti al pubblico, hanno alternato interventi di esperti, amministratori e rappresentanti istituzionali, offrendo una panoramica autorevole e concreta sulle sfide e le prospettive di un comparto strategico per la transizione ecologica. La sessione mattutina è stata dedicata al ruolo dell’imprenditoria pubblica e privata nella costruzione di filiere circolari e competitive. Il tema normativo è stato affrontato da Nadia Ramazzini, giurista ambientale, che ha presentato i contenuti del Circular Economy Act, il nuovo quadro europeo che punta a uniformare regole e standard per l’economia circolare: “Il Circular Economy Act segna un cambio di paradigma: riconosce piena dignità industriale al settore, promuovendo un mercato unico europeo dei rifiuti e delle materie prime seconde. È una sfida che riguarda anche l’Italia, già all’avanguardia nel riciclo degli imballaggi, ma che apre nuove prospettive per i Raee e per il comparto dei tessili, dove la responsabilità estesa del produttore sarà decisiva per lo sviluppo di nuove filiere”. Per Alessia Scappini, amministratrice delegata di Albe Srl e Revet Spa, l’economia circolare rappresenta oggi una leva industriale prima ancora che ambientale: “Albe e Revet operano su fronti diversi ma complementari: trasformano i rifiuti fino all’end of waste, restituendo alle imprese prodotti rigenerati che permettono di ridurre l’impronta di carbonio e di sostituire materie prime vergini. Questi materiali sono una leva di competitività per il sistema produttivo, capace di unire sostenibilità e valore economico”. Scappini ha evidenziato come l’impiego di energie rinnovabili e il recupero delle acque di processo rendano ancora più sostenibili i cicli produttivi, in una logica di filiera corta che collega strettamente territorio e industria. Nel suo intervento, Daniele Fortini, presidente di RetiAmbiente, ha portato l’esperienza della principale società pubblica toscana nella gestione integrata dei rifiuti: “RetiAmbiente serve 1,3 milioni di abitanti in 100 Comuni. Abbiamo raggiunto il 72% di raccolta differenziata, ma senza impianti di riciclo adeguati il ciclo resta incompleto. Stiamo investendo in un parco impiantistico innovativo, con soluzioni per il recupero di tessili, verde, spazzamento stradale, terre di scavo e rifiuti ingombranti. È un percorso che permetterà di trattenere sul territorio le materie prime seconde e di ridurre i costi per i cittadini". Un esempio di governance territoriale è arrivato da Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli, che ha raccontato il funzionamento del cosiddetto 'sistema Peccioli', basato sulla collaborazione tra il Comune, la società pubblica Belvedere Spa e la Fondazione Peccioli: “Il nostro modello si fonda su un azionariato diffuso e popolare che lega cittadini e impresa, creando consenso e corresponsabilità. La discarica è parte integrante di questo sistema: finché esistono rifiuti non recuperabili, serve uno smaltimento sicuro e controllato. Le risorse generate ci hanno permesso di investire in impianti di trattamento meccanico-biologico, biometano e ora nell’ossicombustione, che ci consentirà di chiudere il ciclo senza produrre nuovi scarti”. La sessione pomeridiana è stata dedicata all’analisi della nuova legge sugli ecoreati (n.147/2025), che ha inasprito il quadro sanzionatorio e ampliato le responsabilità amministrative e penali in materia ambientale. Nino Tarantino, subcommissario alle bonifiche delle discariche abusive, ha ripercorso le principali attività della struttura commissariale, dalla Terra dei Fuochi alle aree contaminate: “Il nostro impegno è dare risposte ai cittadini in termini di trasparenza e operatività, rendendo tracciabili i progressi delle bonifiche e i controlli sanitari nelle aree coinvolte. La nuova normativa, insieme al nostro lavoro, rappresenta una risposta concreta alla sentenza Cedu che ha condannato l’Italia per l’inadeguata gestione delle emergenze ambientali”. Sul piano operativo, Giuseppe Giove, Generale divisione Carabinieri ambito forestale, ha illustrato tre punti centrali della riforma: “La legge amplia i reati che rientrano nella responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/2001, aumenta le pene per i traffici illeciti e la combustione di rifiuti, e introduce la possibilità di operazioni sotto copertura per i reati ambientali. Ma oltre alla repressione, serve una coscienza civile che riconosca come i crimini ambientali mettano a rischio il futuro delle nuove generazioni”. Per Pietro Ferraris, avvocato esperto di diritto ambientale, la riforma modifica gli equilibri tra giustizia penale e amministrativa: “L’impianto generale resta invariato, ma si amplia il numero dei casi in cui una condanna penale può comportare la revoca dei titoli autorizzativi, anche per effetto delle norme antimafia. È un passaggio che impone alle imprese di essere ancora più attente nella gestione delle proprie responsabilità”. Un punto di vista complementare è stato offerto da Luciano Paciello, avvocato penalista, che ha messo in luce alcune criticità del nuovo quadro normativo: “L’inasprimento delle pene e la ‘demitizzazione’ dei reati ambientali riducono gli strumenti di mediazione, come le oblazioni e la particolare tenuità del fatto, rendendo più rigido il sistema. Le conseguenze possono essere rilevanti anche per le imprese, che rischiano di essere escluse da gare pubbliche o sottoposte ad amministrazione giudiziaria. Sarà necessario un aggiustamento della normativa dopo le prime applicazioni pratiche”. Il bilancio della giornata per il Gruppo Dimensione Ambiente è positivo. “Con i Dialoghi sull’economia circolare abbiamo voluto proporre un luogo di confronto concreto, dove il sapere tecnico si intreccia con le esperienze di governance e con le nuove regole del settore - ha commentato Umberto Cucchetti, General Manager del Gruppo - Crediamo che la conoscenza e la trasparenza siano le basi di una responsabilità condivisa, indispensabile per costruire un’economia davvero circolare”. “Ecomondo è per noi di Dimensione Ambiente - commenta Stefano Capra, owner della società - un’occasione di incontro con clienti, colleghi e altri operatori del settore. Con i nostri panel abbiamo voluto dare un contributo culturale e formativo su temi di grande attualità, creare intorno a essi attenzione, informazione e responsabilità”. Non solo durante Ecomondo, Dimensione Ambiente ha ufficializzato l’acquisizione di Ecologia Ambiente, realtà con sede a Como e oltre venticinque anni di esperienza nel settore. L’operazione si inserisce nel percorso di consolidamento e crescita che il Gruppo sta promuovendo a livello nazionale, con l’obiettivo di ampliare la propria presenza territoriale e integrare nuove competenze nella filiera della gestione ambientale. Ecologia Ambiente è specializzata nella microraccolta differenziata e nello smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, inclusi i rifiuti potenzialmente infetti e i rifiuti sanitari. Con una capacità autorizzata di stoccaggio di 1.500 m3 e di trattamento pari a 15.000 tonnellate annue, gli oltre 6mila metri quadri dell’impianto di Como rappresentano un punto di riferimento per oltre 10mila clienti, tra cui 2200 farmacie (presso cui esegue il ritiro di farmaci e sostanze chimiche), laboratori, studi medici, e circa 8000 imprese artigiane e industriali. “L’ingresso di Ecologia Ambiente nel Gruppo rappresenta un passo significativo nel nostro percorso di sviluppo - dichiara Umberto Cucchetti, General Manager del Gruppo Dimensione Ambiente - Si tratta di una realtà solida e riconosciuta, con una lunga esperienza nella gestione dei rifiuti sanitari e industriali. L’integrazione di questa nuova competenza ci permetterà di offrire un servizio ancora più completo, efficiente e sostenibile ai nostri clienti, nel rispetto dei più alti standard ambientali e organizzativi”.

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