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Perché l'Europa non può farne a meno dell'AI, spiegato da Mario Draghi

(Adnkronos) - Il discorso di Mario Draghi sull'intelligenza artificiale, pronunciato oggi alla cerimonia di inaugurazione del 163esimo anno accademico del Politecnico di Milano, può segnare una discontinuità nell'analisi dell'approccio all'AI e, in particolare, rispetto ai ...

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Lavoro, parità di genere: certificate anche Agsm Aim energia e Agsm aim smart solutions

(Adnkronos) - Dopo il conseguimento ottenuto lo scorso anno della certificazione Uni/pdr 125:2022 per la parità di genere da parte della capogruppo Agsm Aim, il percorso di valorizzazione delle persone e di promozione di una cultura aziendale equa e inclusiva ...

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Rifiuti, Moratti: "Modello italiano del riciclo è esempio in Europa"

(Adnkronos) - “Il modello italiano del riciclo è virtuoso. Il nostro paese è sicuramente da prendere ad esempio”. Così, Letizia Moratti (Mep Commissione Itre), all’evento organizzato da Conai, in collaborazione con il Corriere della Sera, presso la Borsa di Milano, dal ...

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Perché l'Europa non può farne a meno dell'AI, spiegato da Mario Draghi

(Adnkronos) - Il discorso di Mario Draghi sull'intelligenza artificiale, pronunciato oggi alla cerimonia di inaugurazione del 163esimo anno accademico del Politecnico di Milano, può segnare una discontinuità nell'analisi dell'approccio all'AI e, in particolare, rispetto ai rischi che corre l'Europa se non colma il ritardo che ha già accumulato. E' un discorso lungo e articolato che poggia su una tesi di fondo: in questa fase la crescita è possibile solo con l'innovazione tecnologica, senza si rischiano stagnazione prima e impoverimento poi. La premessa è che l'AI "può essere solo uno strumento, ma ciò che la rende eccezionale è la sua capacità di diffondersi nell’economia in tempi molto più rapidi rispetto alle precedenti rivoluzioni tecnologiche" e che "la divergenza tra i Paesi che abbracciano l’innovazione - e quelli che esitano - si allargherà sensibilmente e rapidamente negli anni a venire. È per questo che l’Europa vive oggi un momento di verità". Il punto di arrivo del ragionamento, che l'ex presidente della Bce esplicita fin dall'inizio, è che "se non colmiamo questo divario e non adotteremo queste tecnologie su larga scala, l’Europa rischia un futuro di stagnazione, con tutte le sue conseguenze". Parlando del rapporto tra opportunità e rischi legati all'intelligenza artificiale, Draghi evidenzia due punti fondamentali. Primo: "La velocità e l’ampiezza della sostituzione del lavoro non sono determinate solo dalla tecnologia, ma dalle politiche che vengono attuate dai governi: dipenderà dalle scelte che questi faranno se la prosperità creata con l’uso dell’IA verrà condivisa con tutti i lavoratori oppure, come sta avvenendo attualmente, affluirà solo ad alcuni". Secondo: "Ciò che è spesso assente nelle discussioni sul tema è la considerazione di quanto queste tecnologie possano aiutare a ridurre alcune delle diseguaglianze che più incidono sulla vita quotidiana delle persone". Emblematico il caso dell'istruzione, oggi affidata spesso alle opportunità che concede il contesto di provenienza e la 'fortuna' negli incontri che si fanno. L'AI, osserva Draghi, "ha il potenziale per ridurre questa componente casuale. I sistemi di tutoraggio personalizzato possono adattarsi al ritmo e alle esigenze di ogni studente, offrendo in linea di principio a ogni bambino un accesso a un’istruzione di alta qualità". Poi c'è il tema delle regole. "Una politica efficace in condizioni di incertezza richiede adattabilità: la capacità di rivedere le ipotesi, riequilibrare quei pesi, adeguare rapidamente le regole man mano che emergono evidenze concrete sui rischi e sui benefici". Il problema è che "alcune delle regole che ci siamo dati ostacolano la fase successiva all’innovazione soprattutto per le imprese giovani, che non dispongono delle risorse necessarie per affrontare la complessità giuridica e la frammentazione nei mercati dei ventisette paesi membri". Il primo passo per riportare l’Europa sulla strada dell’innovazione, suggerisce l'ex presidente della Bce, "è quindi cambiare questa cultura della precauzione: ridurre l’onere della prova che imponiamo alle nuove tecnologie e attribuire al potenziale dell’IA lo stesso peso che attribuiamo ai suoi rischi. Ma soprattutto occorre agilità nel saper riconoscere quando la regolamentazione è stata resa obsoleta dagli sviluppi della tecnologia e cambiarla rapidamente". (Di Fabio Insenga)

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Lavoro, parità di genere: certificate anche Agsm Aim energia e Agsm aim smart solutions

(Adnkronos) - Dopo il conseguimento ottenuto lo scorso anno della certificazione Uni/pdr 125:2022 per la parità di genere da parte della capogruppo Agsm Aim, il percorso di valorizzazione delle persone e di promozione di una cultura aziendale equa e inclusiva ha compiuto un passo in avanti. La certificazione è stata infatti estesa e integrata anche alle società Agsm Aim Energia e Agsm Aim Smart Solutions. Si tratta di un risultato frutto di un processo strutturato che ha previsto l’adozione di un sistema di gestione condiviso, volto a garantire coerenza e obiettivi comuni nelle politiche di diversity, equity & inclusion delle società del Gruppo. Un riconoscimento che conferma la volontà del Gruppo di continuare a migliorare e di rispondere alle esigenze di un contesto sociale e lavorativo in costante cambiamento. L’estensione della certificazione si inserisce in modo naturale all’interno degli obiettivi definiti dal piano industriale 2025-2030, che pone le persone al centro del percorso. Tra gli obiettivi indicati in materia di inclusione e valorizzazione dei talenti: 4 società certificate per la parità di genere (raggiunta ad oggi da tre società); gender pay gap pari a zero; 46% di personale femminile all’interno dell’organico aziendale; 80% della popolazione aziendale coinvolta in percorsi di change management e formazione in ambito di intelligenza artificiale. Federico Testa, presidente di Agsm Aim: "L’estensione della certificazione per la parità di genere ad altre due società del Gruppo conferma un percorso che non nasce oggi, ma che stiamo costruendo con continuità, grazie ad attività quotidiane di formazione e comunicazione. La parità di genere, per un Gruppo pubblico come il nostro, è un valore che incide sulla qualità del lavoro, sull’organizzazione e sulla capacità di attrarre e valorizzare le competenze delle nostre persone". Secondo Alessandro Russo, consigliere delegato di Agsm Aim: "L’ottenimento della certificazione da parte di Agsm Aim Energia e Agsm Aim Smart Solutions dimostra la centralità delle persone nel nostro progetto industriale. La sostenibilità passa anche attraverso politiche inclusive e una cultura organizzativa capace di valorizzare talenti e differenze. Con il nuovo piano industriale abbiamo scelto di investire in modo strutturale su questi temi: la certificazione è un impegno concreto che ci accompagnerà nei prossimi anni".

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Rifiuti, Moratti: "Modello italiano del riciclo è esempio in Europa"

(Adnkronos) - “Il modello italiano del riciclo è virtuoso. Il nostro paese è sicuramente da prendere ad esempio”. Così, Letizia Moratti (Mep Commissione Itre), all’evento organizzato da Conai, in collaborazione con il Corriere della Sera, presso la Borsa di Milano, dal titolo ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’. “L'Italia ha già superato i target del 2025 e nel 2024 siamo arrivati ad un 76,7% di riciclo, quindi un modello che deve essere preso in considerazione dall'Europa e da altri paesi. Per far questo - prosegue Moratti - il vecchio continente deve semplificare le regole, orientarle al risultato, puntare sull'innovazione di processo e prodotto, favorendo quindi gli investimenti. Deve fare in modo che le procedure per le autorizzazioni, per esempio quelle ambientali, siano più rapide. Inoltre bisogna superare il concetto di rifiuto in modo tale che ci sia in Europa un'armonizzazione che non porti un paese a pensare ad un rifiuto in un certo modo e un paese a classificarlo in un modo diverso”.

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