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(Adnkronos) - La Lazio trova una vittoria importante e quasi eroica al Tardini, per 0-1 con il Parma, finendo la gara in nove uomini, per le espulsioni di Zaccagni nel primo tempo e di Basic nel secondo. A decidere la sfida la rete di Noslin, da poco entrato, all'82' con la formazione di Cuesta con due uomini in più. La squadra di Sarri con questo successo sale a 22 punti, mentre è delusione profonda sulla panchina del Parma che resta a 14 punti in classifica. Sarri per la sfida del Tardini schiera un tridente composto da Cancellieri, Castellanos e Zaccagni, con Cataldi in regia e sugli esterni bassi Marusic a destra, Pellegrini sulla sinistra. Cuesta, invece, punta su Pellegrino prima punta supportato da Oristanio e Benedyczak. Parte bene la Lazio e al 4' arriva la conclusione di Cancellieri ma Corvi salva i suoi con un ottimo riflesso. Il Parma risponde al 13' con un tiro potente di Bernabè ma Provedel respinge con i pugni. Ancora gialloblu al 14' con una girata acrobatica di Pellegrino che termina alta. Al 16' è incredibile il salvataggio sulla linea di Estevez. Sulla punizione di Basic, Marusic devia in porta ma il giocatore del Parma salva tutto mandando la palla in angolo. La squadra di Sarri prova ad alzare i ritmi e al 29' su punizione ci prova Basic il tiro a giro termina di poco a lato. Ancora Basic pericoloso al 39' ma Corvi si oppone ancora. Al 42' Cancellieri gira al volo ma il pallone termina alto. Al 42' la gara cambia con l'espulsione di Zaccagni per un intervento duro su Estevez, l'arbitro Marchetti vede il piede a martello e estrae il rosso. Sarri risistema la squadra nell'intervallo, mentre il Parma cerca di accelerare con l'uomo in più e al 48' Pellegrino prova la girata in area che Provedel non trattiene ma Romagnoli allontana. Al 50' proteste della Lazio per un contatto Valenti-Cancellieri, ma Marchetti lascia continuare. Al 66' proteste anche per il Parma con Bernabé toccato da Pellegrini mentre calciava, ma l'arbitro non interviene nonostante il parapiglia che si genera in area. Al 77' altra espulsione in casa Lazio. Marchetti estrae il rosso diretto per Basic per una reazione su Estevez. Sarri manda in campo Provstgaard, Dele-Bashiru e Noslin e proprio l'attaccante all'82' porta in vantaggio, inaspettatamente la Lazio: Noslin sfrutta un errore di Valenti su lancio di Cataldi, supera Corvi in uscita ed insacca il gol dello 0-1. La squadra di Cuesta, quasi incredula, si getta in avanti e all'85' potente conclusione dal limite di Estevez ma Provedel con un gran riflesso mette in angolo. All'87' Parma ancora in avanti con la rovesciata di Pellegrino che esce di poco. I gialloblu mandano tutti in avanti a saltare nei minuti finali, Djuric ha l'ultima possibilità di testa al 95' ma manda sul fondo con la Lazio che regge l'urto e porta a casa tre punti che la portano all'ottavo posto.
(Adnkronos) - “L'obiettivo del 2026 sarà quello di gestire un clima incerto. Questo è stato l'anno dei dazi, che avevano portato previsioni restrittive per l’inizio del 2025, un anno che invece si chiude in buona salute, con un largo consumo che cresce di circa il 2,6%. Una percentuale che verrà confermata anche nel 2026, con un aumento dei volumi di circa +1% e un +1,6% nella componente prezzi”. È l’analisi di Stefano Cini, head of consumer intelligence & GeoMktg South Europe NielsenIQ, intervenuto oggi a Milano all’incontro con i giornalisti organizzato da Centromarca per illustrare considerazioni e dati relativi alle dinamiche e alle prospettive 2026 dell’economia, del largo consumo e dell’industria di marca. Per quanto riguarda il largo consumo, Cini evidenzia le tendenze dei diversi comparti: “Per quelli colpiti dall’inflazione legata ai costi delle materie prime si prospettano miglioramenti. L’intero comparto del caffè, che era stato tra i più penalizzati, troverà nel 2026 una buona ripartenza. Performance molto positive anche per il settore salute e benessere, che resterà una priorità per l’Italia”. La spinta alla crescita, sottolinea, arriverà quindi “dai comparti che rispondono a bisogni emergenti. Sarà necessario investire sempre di più su salute, naturalità e qualità percepita. Alcuni claim registrano performance particolarmente positive, intercettando gusti e necessità dei consumatori: ‘senza lattosio’, prodotti ricchi di proteine, compostabilità, mondo vegan e ‘senza zuccheri’”. Durante l’incontro è emersa con chiarezza anche la preferenza degli italiani per i prodotti di marca: “Una famiglia che acquista mediamente 246 brand in un anno lo fa scegliendo all’interno di un repertorio di oltre 22 mila marche. Tuttavia, se osserviamo la concentrazione degli acquisti, e quindi la fedeltà, scopriamo che una ventina di marche coprono l’80% della spesa. Dunque, molta sperimentazione nel dato complessivo, ma anche un elevato livello di fedeltà”, spiega Cini. “In questo contesto, l’evoluzione della domanda pone sfide importanti sia nella revisione degli assortimenti sia nei meccanismi promozionali, per i quali si registra un’efficacia in calo, con una riduzione del 47% del lift promozionale - riprende - Servono quindi piani sempre più mirati, basati su assortimenti razionalizzati e focalizzati sulle categorie in crescita. È inoltre necessario allentare la pressione del breve periodo e adottare strategie orientate a un posizionamento di medio-lungo termine, privilegiando l’incrementalità e aiutando le categorie a intercettare nuovi consumatori. Infine - conclude - è fondamentale valorizzare l’innovazione, sempre più supportata dalla distribuzione e dal marketing, per assicurare il corretto posizionamento dei prodotti sugli scaffali”.
(Adnkronos) - "L’obiettivo è riuscire ad arrivare decarbonizzati al 2050". Lo ha detto oggi l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. "Per arrivarci, siccome il 2050 è terribilmente vicino, stiamo inaugurando oggi cabine elettriche che nel 2050 saranno a metà vita utile - ha spiegato l'ad- . Se non seguiamo una roadmap rigorosa non ci arriveremo. Abbiamo i nostri punti di passaggio al 2030-2035-2040 e gli obiettivi di decarbonizzazione si possono raggiungere solo centrando questi target". Per conseguire gli obiettivi prefissati "ci sono condizione esogene complicate e opportunità da valutare" ha avvertito Mazzoncini, ribandendo come quello dei data center sia "un grande tema". "Sono necessari per la competitività del nostro Paese, per avere la proprietà dei nostri dati qua, non negli Usa o in Cina, ma sono molto 'demanding' in termini energetici". Il rischio nel prossimo periodo "è che possano essere affrontati prevalentemente con il termo elettrico, quindi bisognerà come capire come lavorare sul carbon capture e storage e capire quali siano le prospettive di decarbonizzazione di un’energia necessaria per alimentare l’intelligenza artificiale che rappresenta il principale trend di crescita della domanda elettrica".