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(Adnkronos) - "La Città metropolitana vuole essere anche in pochi e con le poche risorse che abbiamo al centro del cambiamento. Nel 1985-86 si lavorava con il doppino di rame, che non poteva certo garantire alte prestazioni. Siamo poi passati alla fibra ottica e la prossima grande sfida è la gestione delle reti con l'intelligenza artificiale". Sono le parole di Rino Pruiti, Consigliere della Città Metropolitana di Milano delegato all’Innovazione Tecnologica, Agenda Digitale metropolitana, Legalità e Beni confiscati alla criminalità, intervenendo al convegno ‘Reti di telecomunicazioni e reti locali: quali sviluppi dell’Ai’, organizzato oggi a Milano come parte del programma della Milano Digital Week. Il convegno, che ha visto la partecipazione di esperti del settore, ha fornito una panoramica su come le tecnologie emergenti e l’intelligenza artificiale, possano migliorare la gestione delle reti e contribuire a creare città più efficienti, sostenibili e sicure. Pruiti si è soffermato sull’iniziativa che la Città Metropolitana di Milano sta sviluppando con il supporto del vice Sindaco Francesco Vassallo. "Abbiamo creato una rete in fibra ottica proprietaria che mette a disposizione degli operatori e degli enti locali, laddove è possibile. La nostra prossima iniziativa ambiziosa è l’agenzia digitale metropolitana, un progetto che mira a favorire l'innovazione e ridurre i costi per i Comuni", ha annunciato il Consigliere. L’agenzia, che si concentra sullo sviluppo di reti intelligenti, videosorveglianza e smart city, punta a unire le risorse dei vari enti per affrontare insieme le sfide economiche e tecnologiche del futuro, fa sapere. "Oggi, nonostante l'elevato potenziale delle tecnologie, spesso i Comuni non riescono a garantire finanziamenti sufficienti nel lungo periodo. Mettersi insieme per condividere esperienze e risorse ci permetterà di affrontare meglio le sfide future", ha concluso.
(Adnkronos) - Sì, lo voglio, nel rispetto della Terra. Il matrimonio diventa l’occasione per celebrare l’amore nei confronti del proprio partner ma anche del futuro del pianeta. La consapevolezza ambientale preme infatti sul settore del wedding, cambiando le tendenze per il giorno delle nozze, con sempre più soluzioni per realizzare eventi eco-friendly. Per scoprire le ultime tendenze e novità del mondo dei matrimoni torna nella Capitale Romasposa, il Salone internazionale della sposa che per la sua 61a edizione porta a Palazzo dei Congressi, dal 15 al 19 ottobre, le soluzioni di 200 espositori e oltre 1000 brand rappresentati. Cresce la proposta di idee green, particolarmente apprezzate dalle coppie di futuri sposi che richiedono prodotti, servizi e attività a basso impatto ambientale. A partire dall’abito: mentre si diffonde l’uso di affittare o acquistare modelli second hand, dalla creatività dei designer arrivano nuove soluzioni per dire addio al monouso. Una proposta che rompe gli schemi dell’abito tradizionale per abbracciare una visione moderna e sofisticata della sposa è quella di biancad’ottobre, brand nato dalla mano creativa di Valentina Abbate con l’intento di dare vita ad un progetto innovativo nell’universo bridal. Componi, indossa, riutilizza è la sua filosofia che mette al centro la libertà creativa, proponendo abiti da sposa prêt-à-porter pensati per una donna 'unconventional', pronta a rompere gli schemi. La collezione nasce dall’idea di una sposa che non vuole imposizioni o idee prestabilite ma che è alla ricerca di uno stile personale, autentico e al passo con i tempi. Una dedica al coraggio di osare, non limitando l’utilizzo del capo sartoriale a un unico grande giorno. Linee essenziali, abiti corti e completi a due pezzi diventano parte di un guardaroba componibile, che consente a ogni sposa di costruire liberamente il proprio look. Elemento distintivo della collezione è la versatilità: i capi non sono pensati solo per il giorno del matrimonio, ma possono essere riutilizzati in occasioni future, trasformandosi in pezzi iconici, preziosi e senza tempo. I tessuti pregiati e le lavorazioni sartoriali made in Italy sono il fil rouge della collezione che unisce raffinatezza ed eleganza contemporanea. Presente a Romasposa nel laboratorio di idee della Wed academy, il brand propone abiti di altissima sartorialità, facile vestibilità ed estrema eleganza. Una scelta green che non prevede il monouso. Tenere vivo un frammento del proprio giorno speciale, ricordandone colori e profumi: tra le ultime novità del settore wedding ecco l’idea della flower preservation artist Beatrice Lopez che, con Fiorevero, presenta a Romasposa 2025 una soluzione per dare nuova vita a uno dei simboli più preziosi e fragili del giorno delle nozze, il bouquet. Attraverso un processo interamente artigianale e organico, i fiori vengono trasformati in opera d’arte dopo essere stati preparati e pressati a mano, uno a uno, con tecniche accurate e controllate, senza alcun macchinario o prodotto chimico. Bouquet, bottoniere, coroncine: ogni elemento può diventare parte di un quadro unico, una composizione sigillata tra due vetri, da appendere e ammirare. Il design è su misura per gli sposi, ogni composizione prende forma insieme alla coppia che sceglie formato, cornice e design finale. Sono presenti alcune linee guida – classico, botanico, a prato – ma ogni quadro nasce da un racconto diverso, quello dell’atmosfera del giorno delle nozze e della casa che lo accoglierà. In controtendenza rispetto alla tradizione, sono sempre di più le spose che rinunciano a lanciare il proprio bouquet per poterlo conservare. Finora, la risposta più diffusa è stata la resina: una scelta che racchiude in un blocco i fiori tridimensionali. Il progetto della flower preservation artist segue però un’altra direzione: i fiori diventano sottili, ma – in modo sorprendentemente affascinante – mantengono la loro essenza. La composizione finale è armoniosa, naturale, visivamente leggera, capace di adattarsi a ogni tipo di casa e sensibilità estetica. Una proposta di bellezza sostenibile e delicata che permette ai fiori, che altrimenti svanirebbero in pochi giorni, di diventare un oggetto d’arredo emozionale. Le fedi nuziali, simbolo dell’unione in matrimonio, seguono nuove tendenze che interpretano i desideri delle coppie di oggi: per il 2026 tornano protagonisti oro giallo e oro rosa, caldi e senza tempo, con gioielli personalizzati da incisioni uniche e dettagli moderni che diventano creazioni fuori dal comune, autentiche e lontane dal prodotto seriale. In questo scenario si inserisce calma handmadexperience, un laboratorio dove le coppie possono creare insieme le fedi nuziali, passo dopo passo, con le proprie mani riutilizzando il vecchio oro di famiglia, scelta sempre più richiesta perché unisce sostenibilità e valore affettivo. Un gesto d’amore che diventa impegno per l’ambiente anche quello di Officina Orafa, che presenta a Romasposa le fedi realizzate con oro etico, ricavato dal riciclo di scarti elettronici. Se come location sono sempre più richieste quelle in cui la natura è predominante - come immersi nella campagna romana del Borgo di Tragliata o addirittura in una Serra nella Tenuta il Sogno a Piglio - le soluzioni ecosostenibili coinvolgono tutti i campi del matrimonio, dall’allestimento alla scelta del catering. Una menzione particolare va infatti alla stagionalità dei cibi che devono essere a km 0 e preferibilmente su base vegetale. Il consiglio dei wedding planner per un matrimonio attento all’ambiente è poi quello di evitare i buffet, il modo migliore di evitare sprechi, proponendo come benvenuto agli ospiti una selezione di aperitivi finger food, a giro braccio, seguita da menù con portate ridotte. La chiave di un matrimonio indimenticabile è sicuramente l’unicità di tutti i suoi dettagli e nel 'riciclo' creativo ecco che prendono vita allestimenti con richiami vintage. Per le bomboniere si propende verso quelle etiche o gastronomiche, come quelle proposte da Sapori di Tuscia con confettura artigianale di gelsi, olio extravergine di oliva biologico, miele naturale, zafferano puro e la preziosa 'Rugiada di zafferano', un raffinato incontro tra miele di fiori e puri pistilli di zafferano coltivato nei loro campi. Occasione per sensibilizzare diventa poi l’intrattenimento artistico, come quello proposto a Romasposa dall’agenzia Theia events & more che, in ottica di matrimonio green, oltre ad assicurare l’utilizzo di materiali riciclabili e sostenibili per la creazione di costumi e scenografie, abbina performance ideate nel pieno rispetto dell’ambiente. È il caso del live painting, dove gli artisti possono reinterpretare e valorizzare tematiche legate alla natura e alla sostenibilità, trasformando l’intrattenimento in un vero e proprio messaggio artistico, perfettamente in sintonia con lo spirito dell’evento. Più green anche le foto, che raccontano immagini autentiche ed emozioni vere, lontane dalle pose tradizionali: secondo l’esperienza di Studio Angileri, la cui cifra stilistica è il reportage, sempre più richiesti sono servizi ambientati in scenari naturali, in linea con l’attenzione crescente verso il pianeta, con sposi (e Madre Terra) protagonisti. Sempre più coppie scelgono di vivere una luna di miele che sia non solo memorabile, ma anche sostenibile, e tante sono le soluzioni proposte dalle agenzie specializzate. I futuri sposi continuano ad amare le mete iconiche, ma con un approccio più autentico e sostenibile. Se destinazioni come Maldive, Bali, Thailandia e Costarica non perdono il loro fascino, la scelta è però per eco-resort certificati. Lo sottolineano gli esperti di Al di là dei sogni viaggi che rivelano anche una crescita delle domande per tour in treno, come per esempio in Giappone con il Japan Rail Pass, un’alternativa slow e a basso impatto per girare il Paese. Sempre più richiesto è il carbon offset, per ridurre l’impatto di voli aerei e programmi zero waste, e le esperienze nella natura come safari etici, glamping di lusso, lodge in riserve naturali o trekking tra paesaggi incontaminati. Tra le soluzioni e gli itinerari green proposti da Ali & Sof Viaggi crescono le richieste per lodge ecosostenibili, tour solidali e crociere con navi progettate per ridurre l'impatto ambientale attraverso l'uso di tecnologie innovative e combustibili più ecologici, come sistemi di propulsione ibrida o elettrica, e soluzioni per abbattere le emissioni. Un investimento fatto nel settore crociere che sottolinea anche l’agenzia Business Class Viaggi, che propone compagnie di navigazione con propulsione a gas naturale liquefatto, per un turismo sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Romasposa 2025 è l’occasione per incontrare agenti di viaggio specializzati e affidabili che trasformano il viaggio di nozze non solo in una fuga romantica, ma anche in una scelta consapevole. Nel rispetto ambientale e sociale, dove anche il benessere delle comunità è una priorità.
(Adnkronos) - “Essere parte del progetto #Rigeneraboschi ci ha permesso di osservare la differenza tra il bosco gestito e quello abbandonato o in libera evoluzione. Quando un grande player come Sorgenia entra nel mondo delle foreste attraverso la ricerca è un chiaro segnale dell'interesse a comunicare alla società civile il valore che hanno”. Sono le parole di Antonio Brunori, segretario generale Pefc Italia, all’incontro ‘#RigeneraBoschi: i primi risultati scientifici. I dati dei tree-talkers sul patrimonio forestale del nostro Paese a un anno dalla partenza del progetto’, tenutosi a Milano e promosso da Sorgenia. Avviato dall’azienda in partnership con l’università degli studi di Milano, il progetto monitora lo stato di salute di 5 boschi italiani raccogliendo dati attraverso i tree-talkers, dispositivi con tecnologia Internet of Things (IoT). L’analisi ha restituito un confronto sulla parte del bosco in cui c’è stata attività di cura e di gestione e la parte lasciata senza questa attività. Un progetto che ha permesso a Pefc di “identificare aree con una caratteristica di multifunzionalità, che comprende difesa della biodiversità, funzione turistica, assetto climatico, produzione di legname, eccetera”, riprende il segretario generale. “Dare alla scienza una panoramica che andasse dal bosco artificiale a quello abbandonato naturaliforme, da quello di pianura a quello di montagna, da quello gestito intensamente a quello più leggero - spiega Brunori - ha permesso a noi di Pefc, che siamo rappresentanti dei gestori forestali, di avere delle informazioni non solo su quando e quanto una foresta cresce, ma soprattutto su quella che è la sua tendenza. Essere parte di questa partnership ci fa pensare che riusciremo a comunicare con gli italiani sull'importanza del nostro patrimonio. Dobbiamo promuovere un tipo di attenzione al bosco che ci dia dei benefici e attraverso le certificazioni - conclude - creare un equilibrio tra la presenza dell'uomo e la presenza dei boschi”.