(Adnkronos) - Gabry Ponte è uno dei protagonisti dell'Eurovision Song Contest. Il Dj e il producer torinese gareggerà per San Marino con la hit 'Tutta l’Italia', sigla ufficiale del Festival di Sanremo 2025. Le sue canzoni hanno fatto ballare intere generazioni. Il Dj e produttore musicale Gabriele Ponte, meglio noto come Gabry Ponte, nato a Torino nel 1969, comincia a farsi conoscere negli anni ’90, quando entra a far parte del gruppo Eiffel 65, insieme a Jeffrey Jey e Maurizio Lobina. Alla fine di quegli anni, il gruppo raggiunge un successo internazionale con il brano ‘Blue (Da Ba Dee)’, che raggiunge la vetta delle classifiche in 24 paesi. ‘Blue’ ancora oggi viene considerato un fenomeno globale così come gli Eiffel 65 che diventano un punto di riferimento per la musica dance elettronica. Gabry Ponte e gli Eiffel 65 hanno venduto oltre dieci milioni di dischi nel mondo. Nel marzo del 2003 partecipa insieme agli Eiffel 65 al Festival di Sanremo, presentando il singolo ‘Quelli che non hanno età’ a cui seguirà il loro terzo album. Nonostante il successo straordinario con gli Eiffel 65, Gabry Ponte decide di intraprendere una carriera da solista, ma ha continuato a produrre musica dance e house collaborando con diversi artisti quali Zucchero Fornaciari, Edoardo Bennato, J-Ax, Subsonica, Eros Ramazzotti, Corona, Jovanotti, Thomas, Amii Stewart, Little Tony, Shaggy, Marracash e Elisa. Nel 2024 il dj ha festeggiato i suoi 25 anni di carriera con un tour che ha riscosso un enorme successo nei palazzetti e il prossimo 28 giugno 2025 Ponte porterà la sua musica in un mega concerto allo stadio San Siro di Milano. Nel gennaio del 2021 ha dovuto affrontare un’operazione chirurgica delicata a causa di un problema cardiaco e ha dovuto fare i conti con una lunga convalescenza. Della sua vita sentimentale non si hanno notizie, ma nel 2021 il dj ha annunciato la nascita di Alice, la sua primogenita. A Tv Sorrisi e Canzoni, Gabry Ponte ha spiegato com'è nata l'idea del jingle ufficiale del Festival di Sanremo 2025: "L’idea era di lanciare il brano in occasione del concerto che terrò allo stadio di San Siro di Milano il 28 giugno. Con l'avvicinarsi del sold out, mi è venuta in mente l'immagine di 60mila persone, che rappresentano un po' tutto il Paese, felici di saltare al ritmo della mia musica". E su Carlo Conti ha detto: "Mi ha chiesto di averla come sigla ufficiale del Festival, cosa che non era mai accaduta prima. Gli dissi di sì senza sapere cosa avesse in mente. Quando ho acceso la tv sono rimasto sbalordito di quanto la canzone fosse presente all’interno di Sanremo".
(Adnkronos) - Tra le filiere del Made in Italy, la Meccatronica è quella che offrirà più posti di lavoro tra il 2024 e il 2028. E' quanto emerge da un approfondimento delle previsioni quinquennali del Sistema informativo Excelsior, di Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. I dati sono emersi in occasione dell’evento 'Competenze per il Made in Italy', promosso da Unioncamere e Universitas Mercatorum nell’ambito delle iniziative per la Giornata del Made in Italy promossa dal Ministero delle Imprese. Con una domanda compresa tra le 160mila e le 182mila (sia come occupazione aggiuntiva, sia come turn over), la filiera della meccanica e della robotica precede tutte le voci della manifattura più apprezzata nel mondo: l’Agroalimentare con 134-156mila posti di lavoro, la Moda, con 75-80mila occupati e il Legno e Arredo 22-34mila assunzioni entro il 2028. "In una fase di grandi trasformazioni, di ricerca di nuovi materiali, tecnologie e fonti energetiche, anche il Made in Italy sta cambiando e, quindi, richiede nuove competenze professionali capaci di sostenere questa evoluzione", sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. "Oltre alle ormai indispensabili competenze digitali e green, per gli imprenditori e i collaboratori diventano sempre più essenziali competenze manageriali, per cogliere le opportunità e dare valore alle idee; competenze culturali e artistiche, per integrare qualità, estetica, attenzione al cliente e legame con il territorio nei prodotti. E servono le soft skills, cioè capacità di adattamento ai cambiamenti e flessibilità e disponibilità alla sperimentazione, per essere in grado di qualificarsi e riqualificarsi continuamente e individuare nuovi modi di fare e di produrre". Ma quali competenze ricercano e ricercheranno nei prossimi anni le imprese di queste filiere anche in considerazione delle transizioni digitali e green in atto? Oltre ai dati del Sistema Informativo Excelsior, utili indicazioni emergono anche dalle elaborazioni sulla base degli annunci di lavoro pubblicati tramite i canali digitali (web job vacancy). Per quanto riguarda la meccatronica, centrali sono le competenze legate alla robotica, all’automazione e alla standardizzazione e dei processi, e nei prossimi anni sarà crescente l’impatto dell’intelligenza artificiale. Non potranno mancare però anche competenze legate ai sistemi che sfruttano energie alternative, all’elettrificazione e alla conservazione dell’energia e alla conoscenza dei protocolli ambientali specifici del settore. Le filiere della moda e del legno e arredo risentiranno della crescita d’importanza del canale online. Questo renderà essenziali competenze nell’e-commerce analysis e digital marketing ed emergerà la necessità di professioni con competenze tecnologiche innovative (vetrinisti e disegnatori con competenze relative a realtà aumentata o virtuale). Inoltre, aumenterà l’attenzione verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale e potranno emergere figure come environmental protocols expert e tecnico del recupero e riciclaggio dei tessuti. Infine, nella domanda delle industrie dell’agroalimentare emergerà la richiesta di esperti per l’ottimizzazione dei processi e di competenze verdi ovvero della conoscenza di tecniche di riciclaggio, di packaging, di gestione degli scarti alimentari, per la commercializzazione dei prodotti alimentari biologici, per la gestione dei procedimenti che maggiormente rispettino le direttive aziendali sul risparmio energetico.
(Adnkronos) - È stata completata la posa del primo cavo sottomarino del ramo est del Tyrrhenian Link, una delle infrastrutture elettriche di Terna più rilevanti per il Paese, che collegherà la Campania e la Sicilia. In poco più di due mesi sono stati installati circa 490 km di elettrodotto partendo da Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese, fino a Torre Tuscia Magazzeno, nel Comune di Battipaglia. Nel dettaglio, la posa è stata realizzata in due fasi: la prima, lunga 260 km, si è conclusa a marzo; la seconda, di 230 km, è stata avviata ad aprile. (VIDEO) La conclusione delle operazioni di posa del collegamento si è svolta al largo della costa campana di Battipaglia a bordo della nave Leonardo Da Vinci di Prysmian, che nel 2021 si è aggiudicata il contratto quadro per la progettazione, la fornitura, l’installazione e il collaudo di oltre 1.500 km di cavi. Sono intervenuti durante la presentazione Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, e Raul Gil, Evp Transmission BU di Prysmian. “Il completamento della posa del cavo sottomarino tra Sicilia e Campania è un importante traguardo, per Terna e per il Paese, nel processo di decarbonizzazione delineato dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. Le grandi infrastrutture marine rappresentano la risposta sostenibile dell’azienda alla costante crescita della richiesta di energia, attraverso soluzioni innovative, efficaci e a ridotto impatto ambientale. La tratta est del Tyrrhenian Link è il collegamento sottomarino più lungo mai realizzato da Terna, con circa 490 km di cavo in corrente continua ad una profondità massima di 1.560 metri. Anche grazie al supporto di Prysmian, possiamo confermare l’entrata in esercizio di questo tratto dell’opera nel 2026 - dichiara Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna - Per il progetto, Terna ha ricevuto un finanziamento di 500 milioni di euro nell’ambito del programma REPowerEU. Il Tyrrhenian Link, opera abilitante per la transizione energetica nazionale, rafforzerà il ruolo dell’Italia come hub energetico del Mediterraneo”. Prysmian, spiega Raul Gil, Evp Transmission BU, di Prysmian, "è al cuore delle trasformazioni energetiche e digitali italiana ed europea. Siamo orgogliosi di collaborare ancora una volta con Terna in questo ambizioso progetto che rafforza l'infrastruttura elettrica italiana e promuove la transizione energetica. Con il Tyrrhenian Link, una delle interconnessioni più lunghe al mondo, e la nostra nave posacavi Leonardo da Vinci, abbiamo raggiunto nuovi traguardi tecnologici e operativi, stabilendo nuovi standard mondiali (record di installazione a 2150 metri di profondità). Siamo impegnati ogni giorno a garantire reti elettriche più sicure e sostenibili, investendo costantemente in innovazione, sostenibilità e capacità produttiva”. Il Tyrrhenian Link, per il quale Terna prevede un investimento complessivo di 3,7 miliardi di euro, comprende due collegamenti in corrente continua a 500 kV: il ramo est tra Campania e Sicilia e il ramo ovest tra Sicilia e Sardegna. L’infrastruttura si estenderà per circa 970 km di tracciato in cavo marino, con una capacità di trasporto di 1.000 MW per ciascuna tratta. Il completamento dell’opera è previsto per il 2028. Grazie alla sua capacità di trasmissione, il Tyrrhenian Link contribuirà significativamente al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. L’infrastruttura, fondamentale per la sicurezza della rete elettrica italiana ed europea, favorirà grazie al rinforzo dell’interconnessione elettrica delle tre regioni coinvolte, Campania, Sicilia e Sardegna, l’incremento della capacità di scambio e contribuirà a migliorare l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale. Contestualmente alla posa marina, procedono le opere civili nei siti che ospiteranno le stazioni di conversione a Eboli e a Termini Imerese. In Campania, l’infrastruttura sarà collegata all’approdo di Torre Tuscia Magazzeno attraverso un elettrodotto interrato di circa 15 km, progettato per minimizzare l’impatto ambientale e paesaggistico. Analogamente, in Sicilia, la stazione sarà connessa all’approdo di Fiumetorto con un percorso in cavo interrato di circa 10 km.