Sold-out per la terza edizione del Financial Forum

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17 Apr 2023

Lo scorso 13 aprile ha avuto luogo il Financial Forum 2023, l’appuntamento di Comunicazione Italiana dedicato all’innovazione nella finanza d’impresa, che giunge quest’anno alla terza edizione.

Un’edizione che segna un traguardo importante. Dopo una prima edizione svoltasi quasi interamente in digitale e una seconda edizione in forma ibrida o “phygital”, quest’anno il Forum si è svolto per la prima volta interamente in presenza, con 40 Speaker, oltre 240 Iscritti in presenza presso Palazzo dell’Informazione in Roma (sede del Gruppo AdnKronos, Main Media Partner dell’evento).

Il Forum è da ormai tre anni l’appuntamento in cui CFO, Finance Director, Head of Treasury e altre figure chiave dell’universo Corporate Finance si incontrano, dialogano, si confrontano sulle sfide più urgenti del business e sugli strumenti in mano ai CFO più adatte ad affrontarle.

Il Talk Show di Apertura ha messo a fuoco il seguente tema: “La sfida del business in tempo di crisi: navigare il mare dell’incertezza e del rischio con gli strumenti del CFO”. Partendo dall’assunto che la crisi sia diventata elemento costitutivo e non più eccezionale della vita di un’azienda, si è messa a fuoco la centralità del CFO quale figura strategico, di supporto all’AD, in possesso di una una visione di insieme in grado di anticipare gli scenari futuri e dotarsi dei necessari strumenti di contenimento e gestione del rischio. Sotto la conduzione di Adriano Solidoro (Università di Milano Bicocca), sono intervenuti Luca Carnevale Carlino (Chief Financial Officer Sopra Steria), Alessandro De Felice (Chief Risk Officer Prysmian Group), Adolfo Fratini (Group CFO Aviointeriors), Maria Teresa Orlando (VP - Chief Financial Officer Endress+Hauser), Matteo Scarpa (Head of Finance Partesa) e Angelo Sidoti (CFO e Member of the Board ubroker).

Il successivo Talk Show, dal titolo “Trasformazione digitale e organizzativa: il ruolo chiave del CFO nell’accelerare il cambiamento”, ha invece messo a fuoco la rilevanza della funzione finance quale motore della trasformazione nelle aziende, non soltanto in termini di investimenti ma anche e soprattutto di strategia e visione, a patto di sapersi dotare delle necessarie soft skill. Trasformazione digitale ed organizzativa vanno di pari passo: necessario quindi coinvolgere i dipendenti, rimetterli al centro di questi processi, consapevoli che sono proprio le persone a permeare le organizzazioni di quella che è stata definita “sensibilità al digitale”. Sono intervenuti: Daniele Barzaghi (Country Head of Finance Italy Gruppo Clariant), Paolo Chiappa (Chief Operating Officer Hydac Italia), Alberto Del Bon (Corporate Treasury Manager Esaote), Marco Tierno (Chief Financial Officer GH Italia) e Lucrezia Toscana (CFO & HR Director Impianti).

È stata poi la volta di un Innovation Speech dal titolo “Digital technology is transforming the liquidity management world”, a cura di Guido Bailo, Head of Operation per Kyriba Italia, Content Partner dell’evento. Si è parlato di come la tecnologia può essere di supporto al Finance. Kyriba è la piattaforma leader globale per visualizzare, proteggere, trasferire e accrescere la liquidità aziendale. API e Real time Payment per migliorare il flusso di pagamento. Intelligenza artificiale come abilitatore di cash forecasting e fraud prevention. ChatGPT può diventare una modalità per migliorare e velocizzare l’interazione con il software. Tecnologie cloud SAAS come abilitatrici di scalabilità degli investimenti.

La mattinata si è conclusa con un Talk Show dal titolo “Le sfide più urgenti della sostenibilità: guidare il business verso gli obiettivi ESG”. Sotto la conduzione di Paolo Longobardi (Consulente finanziario Zurich Bank Italia), gli Speaker intervenuti hanno discusso della centralità della figura del CFO nell’indirizzare l’azienda verso il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità, oggi imprescindibili, e delle relative strategie. La sostenibilità deve essere parte integrante del business, un cambiamento di tipo epocale che prevede un'attenzione fondamentale non sul breve periodo ma sul futuro. Il paradigma è cambiato e vi è un nuovo modo di declinarlo: siamo responsabili delle scelte che vengono effettuate oggi e che avranno un impatto sulle generazioni future. Hanno partecipato: Emanuela Balzo (Finance & Business Partner Director Lundbeck Italia), Alessandro Baranello (Finance Director Organon Italia), Enrico Erga (Head of Financing & Treasury Mundys), Bruno Lupani (Group CFO Raccortubi), Emilio Pastore (Responsabile Tesoreria e Investimenti HDI Assicurazioni / Responsabile Tesoreria e Investimenti HDI Italia) ed Emanuele Tamiazzo (Finance Director Strategic Projects CHEP Italia).

Dopo un momento di Business Lunch in compagnia di Speaker, Partner e Ospiti della giornata, l’evento è ripreso nel pomeriggio con un ulteriore Talk Show, condotto da Guido Bailo di Kyriba, dal titolo “Innovazione e pagamenti aziendali: trend, sfide e opportunità del prossimo futuro”. Il tema dei pagamenti è diventato ancor più cruciale soprattutto in risposta alle recenti turbolenze internazionali, così come individuare strumenti che possano aiutare nello sviluppo delle ottimizzazioni, con un planning di pagamenti strutturato e di medio periodo. Fondamentale avere a disposizione software interni e tool in grado di razionalizzare le escalation approvative. Sono intervenuti Alberto Del Bon (Corporate Treasury Manager Esaote), Matteo Scarpellini (Group CFO Aeffe), Enrico Schiavi (Head of Treasury Country Italy Enel).

Il penultimo Talk Show della giornata ha affrontato il tema “Competitività e crescita sostenibile: il CFO e il decision-making strategico”. Come garantire una strategia di lungo periodo e qual è stato, e quale potrebbe essere in futuro, l’impatto di crisi e shock esterni? È possibile dotarsi di strumenti di contenimento che possano far fronte a crisi future, siano esse globali o locali? A questi interrogativi hanno provato a dare risposta Danilo Beltramino (CFO Nuova Energia Holding), Daniele D'Acierno (CFO Magli Intermodal Service), Giulio Tassoni (CFO Dr.Max), Michael Tesch (Finance Lead Europe & MD Germany Gruppo Clariant) e Francesco Zappalà (Chief Financial Officer Chile Impresa Pizzarotti).

La giornata si è conclusa con un Talk Show condotto da Andrea Gallo (Direttore FASI.eu), che ha offerto un focus specifico sul binomio finanza d’impresa e innovazione. Con il titolo “Gli strumenti finance più efficaci quali driver d’innovazione”. Tra i driver d’innovazione che gli Speaker hanno portato all’attenzione del pubblico, in primis il fattore umano e la sua valorizzazione, l’innovazione tecnica finanziaria (attraverso la creazione di nuovi strumenti finanziari), il potenziamento degli investimenti in ricerca e sviluppo e le acquisizioni strategiche (soprattutto riferite alle start-up), intercettando necessità future di mercato. Sono intervenuti in quest’ultimo momento di approfondimento: Vincenzo Paolo Carbonara (Head of Alternative Financing Cassa Depositi e Prestiti), Alberto Della Porta (Finance & IT Director Alliance Medical), Rosa Fonti (Regional Finance Director Italy/Adriatics/Bulgaria BMI Group), Claudio Gori (Deputy CFO ATAC S.p.a. - Azienda per la mobilità del Comune di Roma), Angelica Pelizzari (Executive Board Member Immobiliare.it) e Vittorio Schirru (Deputy CEO Furness Insurance Services).

All’evento, il Main Media Partner Adnkronos ha dedicato uno speciale che può essere consultato al seguente link: https://www.adnkronos.com/speciali/financial_forum_2023/

Di seguito, invece, i link per ascoltare le interviste ai protagonisti:

Guido Bailo (Kyriba Italia)
Angelica Pelizzari (Immobiliare.it)
Vincenzo Paolo Carbonara (Cassa Depositi e Prestiti)
Matteo Scarpa (Partesa)
Enrico Schiavi (Enel)
Emanuela Balzo (Lundbeck Italia)
Maria Teresa Orlando (Endress+Hauser)
Bruno Lupani (Raccortubi)
Alessandro De Felice (Prysmian Group)

Presenti alcuni Top & C-Level Manager delle seguenti aziende:

Accenture, Adapta Consulting, Adyen, Aeffe, Agilium Worldwide, Agosti, Alliance Medical, Altalex, Amarena Company, ANDAF Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari, ATAC, Atlantia, Avio, Aviointeriors, Azimut, Banca Popolare del Mediterraneo, Banca Popolare di Fondi, Bee, Belloni & Associates, Agilium Worldwide, Belmont, BMI Group, Bianchi, BNL - BNP PARIBAS, Brain Factor, Bristol Myers Squibb, Bruschi, Bulgari, Burigana, Camerini, Canepa, Cardillo, Cartiera San Marino, Cassano, CDP Cassa Depositi e Prestiti, CFX Quantum, CHEP, Chimec, Chinellato, Ciavarroni, Clariant, Cogitek, Colonna, Connexia, Decathlon Italia, Dellepiane, Desantis, DGM Consulting, Digital Innovation Business, Docimo, Donnarumma, Dr.Max, Dragonetti, Duretto, Endress+Hauser, Enel Group, Esaote, Eticambiente, EY - Ernst & Young, Fabbri, FABI Federazione Autonoma Bancari Italiani, Fallet, FASI, Findomestic Banca, Fineco, Fitprime, Gesoft Soluzioni Software, GH Italia, Giglio Group, GM Italia, Gruppo Clariant, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo L'Automobile, Volpes Case, Guidepoint, H-FARM Digital Marketing, HDI Group, Horizon Advisory, Hydac Italia, Impianti, Impresa Pizzarotti & C, Intesa Sanpaolo, Ipsos, iSapiens, Italia Lavoro, Italo, Kyriba, Lundbeck, Mediacom, Minotti, MIS Magli Intermodal Service, Mondo Convenienza, Morelli, Mundys, Nana Bianca, Net Insurance, Novartis Farma, Nuova Energia Holding, Page Group, Portobello, Postel, Prysmian Group, Qi - Qi Technologies, Quaranta, Raccortubi Group, Randstad, Revobyte, Rizzo, Rocca, Roger Peace Communications, Rummo, RWE Renewables Italia, Saba, Scatena, Snam, Society LLC, Sopra Steria, Uliana, Unicoop, Weber Shandwick, XMOVE, zeroCO2, Zurich Bank.

Le attività di Comunicazione Italiana riprendono il 27 aprile con il Forum Employer Branding e l’11 maggio con il Mobility Forum.

Di Fabrizio Cataldi
Co-Founder - Vicepresidente e Segretario Generale di Associazione For Human Community
Founder & Chairman di For Human Relations srl

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Greenthesis: stimolare innovazione circolare coinvolgendo startup e pmi

(Adnkronos) - E' giunto alla fase finale il progetto di circular open innovation denominato 'Call4Circular – Innovation for Environmental Services', volto a scoprire e sostenere soluzioni innovative dedicate ad accrescere la sostenibilità nei servizi ambientali. E' quanto comunica Greenthesis S.p.a.Tale progetto, sviluppato in partnership con il Circular Economy Lab – iniziativa congiunta di Cariplo Factory e del Centro per l’innovazione di Intesa Sanpaolo – è nato con l’obiettivo di stimolare l’ecosistema dell’innovazione circolare tramite il coinvolgimento diretto di imprenditori, startup e pmi, italiane e internazionali, a cui è stato chiesto di proporre idee e soluzioni tecnologiche all’avanguardia capaci, da un lato, di abilitare nuovi approcci e sinergie nei servizi ambientali, dall’altro, di accelerare la transizione verso modelli di business sempre più sostenibili. Con ben 111 candidature provenienti da vari Paesi, 'Call4Circular' ha attratto progetti all’interno di quattro macro- aree chiave preliminarmente identificate da Greenthesis: Material recovery, soluzioni per il recupero di materiali critici, quali, ad esempio, plastiche difficili da riciclare e biomasse; Water: innovazioni per la gestione delle risorse idriche e il trattamento degli inquinanti; Energy & Environment: iniziative per la produzione di energia pulita e la riduzione dell’impatto ambientale; AI & Digital: tecnologie di intelligenza artificiale e digitalizzazione per ottimizzare le risorse e migliorare l’efficienza dei processi operativi. Nella fase di scouting e valutazione sono state analizzate tutte le candidature ricevute al fine di poter individuare le idee e le soluzioni di maggior interesse. Il più ristretto numero di realtà così selezionate a valle di questo primo approfondito screening è stato quindi invitato al 'Selection day' tenutosi lo scorso 28 ottobre, un evento nel corso del quale tali startup e pmi hanno potuto illustrare e dettagliare ulteriormente le rispettive proposte di possibili sinergie tecnologiche, commerciali e imprenditoriali potenzialmente sviluppabili con il Gruppo Greenthesis. Simona Grossi, ceo di Greenthesis s.p.a., ha dichiarato: “Greenthesis è da anni proiettata verso l’innovazione tecnologica con un business model fondato sui principi della sostenibilità. La Call4Circular rappresenta per noi un'importante occasione per identificare e sostenere soluzioni all'avanguardia che possano ridurre i rischi e valorizzare le opportunità offerte dalle sfide ambientali, sociali e di mercato, in una logica di crescita responsabile e duratura”.

Ferraris (FiberCop): "Transizione digitale una sfida energetica da cogliere"

(Adnkronos) - “La transizione digitale implica lo sviluppo di connettività e di data center sempre più sofisticati: queste macchine consumano tantissime energie. Google parla addirittura di avere dei mini impianti nucleari in prossimità di grandi centri di calcolo. E' una sfida che dobbiamo raccogliere anche noi”. Lo ha detto Luigi Ferraris, Ad FiberCop, la società derivante dall’incorporazione della rete fissa di Telecom Italia (Tim) controllata da un gruppo di investitori guidati dal fondo Kkr che comprende il ministero dell'Economia e delle Finanze del Governo italiano, Abu Dhabi Investment Authority, Cpp Investment e F2i, intervenendo questa mattina all'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, al Palazzo dell’Informazione di Roma. “Come FiberCop abbiamo una presenza capillare sul territorio grazie al lancio di questa start up - spiega Ferraris - che nasce da Tim: 20mila persone, 25 milioni di fibra già esistente sparsa sul territorio, 10mila uffici centrali che sono snodi in telecomunicazioni. Abbiamo la possibilità di creare questi grandi centri di calcolo, sviluppare della capacità di autoproduzione di energia, essendo noi i secondi consumatori in Italia”. A tale proposito “abbiamo recentemente creato una società, Enercop, che si occuperà di energia con l'obiettivo di sviluppare una capacità autoproduttiva nei siti dove siamo già presenti e anche di stoccaggio”. Per FiberCop “l'obiettivo numero uno è quello di creare una squadra, un team, facendo leva sulle competenze che ci sono state trasferite facendo in modo che si sviluppi l'identità di una nuova realtà che sicuramente dovrà giocare un ruolo chiave nel Paese - illustra l’Ad - Abbiamo un patrimonio di 20mila persone, con le competenze relative: è il punto di partenza fondamentale. La priorità, in continuità con gli impegni già presi da Tim, riguarda il rispetto, e possibilmente l’accelerazione, delle tempistiche previste dal Pnrr. Gli ultimi dati pubblicati da Infratel ci dicono che al 30 settembre noi siamo assolutamente in linea con gli obiettivi di portare la fibra nelle regioni che ci sono state assegnate entro il 30 giugno. Un elemento improntate è che, a un mese dalla costituzione, il Cda ha approvato un piano di investimenti per la seconda parte dell’anno pari a 1,4 miliardi di euro. Un grande lavoro da portare a termine è poi il distacco da Tim, cosa complessa. Ci stiamo poi concentrando sul piano industriale in modo da parte avere attorno al business plan di acquisizione anche una visione industriale di più lungo periodo, sul dove si posizioni questa grande realtà”. In questo contesto “gli investimenti in sostenibilità sono ancora in valutazione - osserva Ferraris - però certamente quando parlo di diventare autoproduttore di energia parlo di numeri che possono arrivare a 300-400 MW di capacità installate, rinnovabili e distribuite sul territorio. Quando parliamo di sostenibilità penso agli investimenti nell'ottimizzazione, nell'utilizzo degli spazi, di efficienza energetica dove si può arrivare a risparmiare un 20-25% dei consumi che noi abbiamo. Penso anche a investimenti che possano portare all'utilizzo dell'energia rinnovabile prodotta in modo efficace e efficiente, quindi stoccaggio di energia con batterie”. Alla base della sostenibilità c’è “l'innovazione - rimarca - Abbiamo l'ambizione di creare una sorta di ‘digital twin’ della nostra rete. Ci stiamo attrezzando per digitalizzarci e quindi avere la possibilità di disporre di un database relativo alla nostra rete ai nostri clienti, in modo da poter avere quella capacità di fare una manutenzione predittiva o uno sviluppo commerciale molto mirato e molto efficace. Ci vorrà del tempo, ma anche questi sono investimenti in sostenibilità” come anche il personale. “Bisognerà investire per avere un'età media più giovane, che è di 54 anni. Le ferrovie che ho lasciato avevano un'età media di 43 anni, quindi si può fare un programma di assunzione, di ringiovanimento, magari in aree dove ci possa essere più innovazione”. Come società “siamo assegnatari di 2,3 miliardi di euro, se non ricordo male, di fondi Pnrr - illustra Ferraris - sono investimenti fondamentali, cruciali per lo sviluppo della fibra in queste aree che sono a meno densità abitativa, ma che comunque potranno beneficiare di questa innovazione tecnologica. Lo sviluppo della telemedicina, per esempio, passa attraverso anche uno sviluppo di una connettività di alta qualità. Forse ne parliamo poco, ma una fibra ad alta capacità abilita, per esempio, lo sviluppo di telemedicina e per chi vive in comuni non connessi. C'è un tema sociale: è quello di connettere delle comunità isolate non solo dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista dei servizi.Il Pnrr ha il pregio di andare in quella direzione. Facendo riferimento, agli ultimi dati pubblicati da Infratel, oggi siamo al 96% del milestone, ben al di sopra di quella che è la soglia minima del 70% per non incappare in penale o addirittura in revoca della concessione del Pnrr. Contiamo di rispettare i target che ci sono stati assegnati”. Quando ci sono dei “grandi cambiamenti in atto come la rivoluzione green, la rivoluzione digitale, le innovazioni tecnologiche, è chiaro che non si può frenare la tecnologia - ricorda Ferraris - La tecnologia evolve a prescindere da noi, però ci può essere un percorso di programmazione dell'adeguamento dell'industria in maniera tale che la velocità con cui si cambia possa essere compatibile con la capacità di adattamento del mondo. Oggi c'è un rischio, che vedo all'orizzonte, e riguarda un disallineamento forte tra la velocità con cui sta andando la tecnologia e l'impatto sui processi industriali: pensiamo all'auto, ma anche a tutti i settori. Se l'artificial intelligence dovesse andare avanti a questa velocità avremmo delle implicazioni sui processi enormi e un problema sociale da gestire. Penso che la parola programmazione possa aiutare a indirizzare perlomeno le trasformazioni industriali”. Sull'auto elettrica “forse si è seguito un po' troppo l'ideologia - osserva - Non si è guardato a sufficienza sull'impatto, sull'economia reale. Sono mondi completamente diversi: per passare dal carburatore alla batteria c'è un mondo di mezzi, di competenze che non si possono cancellare nel tempo, quindi bisogna programmare. Oggi abbiamo un problema con la velocità con cui sta accadendo l’innovazione. Penso che, chi ha responsabilità di governo, non solo a livello Italia, debba entrare in maniera più pesante sulla programmazione. Ci vuole un'attività di concertazione: non ci possiamo permettere che qualcuno vada più veloce perché si creano dei problemi come quelli che stanno accadendo in Europa, che - conclude - sta attraversando una fase molto critica dal punto di vista industriale”.

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