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(Adnkronos) - Netflix non rinnoverà il contratto da 100 milioni di sterline (oltre 115 milioni di euro) stipulato con il principe Harry e la moglie Meghan e che scadrà a settembre. I Sussex e il gigante dello streaming hanno deciso di comune accordo di non fare un annuncio ufficiale sul mancato rinnovo, che capita dopo che il progetto di Harry dedicato allo sport, 'Polo', è stato seguito da sole 500.000 persone. La ragione, però, potrebbe essere anche un'altra: sembra infatti che i dirigenti di Netflix non abbiano digerito il fatto che Meghan abbia dato priorità al suo marchio 'As Ever' nella sua serie 'With Love, Meghan'. Una fonte ha dichiarato al Sun: "Non verranno fatti altri spettacoli. Netflix ritiene di aver ottenuto tutto ciò che poteva dalla coppia. L'azienda è stata intelligente nell'ottenere un sacco di spettatori per la prima serie di documentari e sapeva, realisticamente, di aver raggiunto il numero massimo di spettatori della coppia di Montecito. Non sono scontenti di come sono andate le cose: hanno ottenuto quei successi iniziali e hanno prodotto uno degli spettacoli più chiacchierati di tutti i tempi. Da quel momento in poi i contenuti sono diventati più deboli. Non c'è animosità da nessuna delle due parti. Le cose sono semplicemente andate in questo modo". I dirigenti di Netflix sanno bene che ora la priorità di Meghan è il suo marchio e non saranno certo in seconda linea - ha detto ancora la fonte - Pubblicamente non ci sarà alcuna dichiarazione e, naturalmente, se le cose dovessero cambiare radicalmente, sarebbero aperti a un progetto una tantum in futuro. Ma per Harry , in particolare, questo sarà un duro colpo. Si tratta di una perdita enorme di entrate". Si ritiene che il ceo di Netflix, Ted Sarandos, mantenga buoni rapporti con Meghan. La fonte ha affermato che si pensa che lo streamer Paramount+ sia interessato a collaborare con la coppia, la quale sarebbe aperta all'idea se si presentasse il progetto giusto.
(Adnkronos) - "L’associazione Professionitaliane, che rappresenta 23 ordini e collegi professionali, rinnova l’urgenza della definizione di una riforma delle professioni. A oltre un decennio dalla riforma del 2012, il sistema normativo che regola gli ordini professionali risulta frammentato, disomogeneo e in molti casi obsoleto. Molti ordinamenti professionali risalgono a più di trent’anni fa, con norme superate dai cambiamenti legislativi e giurisprudenziali intervenuti nel frattempo". E' quanto si legge in una nota Professionitaliane. "Professionitaliane - spiega - sollecita un intervento normativo che assicuri l’armonizzazione dei principi generali su organizzazione, accesso, formazione continua e sistemi elettorali degli ordini; il rispetto delle competenze professionali, evitando sovrapposizioni e conflitti tra Albi diversi; l’introduzione di regole uniformi su voto a distanza, quote di genere e rappresentanza territoriale; una cornice normativa moderna per le aggregazioni professionali e le nuove forme di esercizio e il rafforzamento del principio di sussidiarietà". "Una riforma strutturata e condivisa - continua - capace di rilanciare il ruolo strategico delle professioni nel tessuto economico e sociale del Paese, non può più attendere. Professionitaliane conferma la piena disponibilità a collaborare con il governo per garantire un’evoluzione ordinistica che sia al passo con le sfide contemporanee".
(Adnkronos) - "Siamo nuovamente qui all’Eco Festival per rafforzare l’impegno di Enel sul tema. In questo contesto, in particolare, raccontiamo il nostro lavoro verso una mobilità diversa e sostenibile, fondamentalmente elettrica, nella quale da anni abbiamo dato prova di credere con impegno ed investimenti”. Sono le parole di Simone Tripepi, Ceo di Enel X Way Italia e responsabile del Charging Point Operator in Enel X global retail, alla presentazione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’. Un evento, alla terza edizione, che fa il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. “Come già visto l’anno scorso, quello dell’Eco Fest è un contesto capace di amplificare efficacemente quello che è il nostro pensiero, per questo ritorniamo, facendo anche il punto della situazione rispetto a quello che è successo dall’anno scorso ad oggi. - prosegue Tripepi - Per quanto concerne le infrastrutture di ricarica, il nostro impegno più tangibile, che continuano ad essere presenti in numero importante sul territorio italiano, abbiamo portato innovazioni tecnologiche che rendono più semplice la vita e l’esperienza di chi usa le infrastrutture di ricarica, ad esempio implementando la possibilità di effettuare il pagamento per la ricarica con carta di credito o di debito. Proprio in questo mese di luglio infatti celebriamo il lancio dei nostri primi 400 pos fisici nelle infrastrutture di ricarica, oltre ai 3400 pos virtuali, un’innovazione tecnologica non banale”. “Per celebrare questo evento abbiamo un’offerta commerciale, proponiamo infatti tariffe di ricarica scontate per chi carica sui pos della rete Enel, un gesto che dimostra quanto continuiamo a credere nello sviluppo della rete infrastrutturale. - conclude - Rispetto alla scorsa edizione dell’Eco Festival abbiamo installato altri 2000 punti di ricarica sul territorio italiano e, da qui a fine anno, ne metteremo giù altri 3000”.