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(Adnkronos) - Nella sede di Microsoft Italia, durante Tuttofood, Altograno ha presentato una rivoluzione tecnologica nel proprio settore: Federico, detto Chicco, un avatar interattivo in grado di costruire un dialogo con il consumatore che si avvicina allo scaffale. ( VIDEO ) "L'idea - spiega Graziano Stasi, responsabile Altograno in Casillo - nasce dal grado di innovazione del prodotto che vogliamo spiegare. Così Altograno rappresenta una nuova categoria merceologica nel mondo degli sfarinati da frumento che va a estendere e innovare il concetto di farina. Quindi, riutilizzando alcune parti del chicco, andiamo a ribilanciare la tabella nutrizionale e quindi ad avere proteine in quantità maggiori e in qualità migliore, fibre più digeribili e più alte e quindi meno carboidrati. La natura innovativa e rivoluzionaria del prodotto è anche il good market di questo prodotto che è basato un po' sugli ingredienti brand. Quindi nel dare ai nostri partner un ingrediente che è anche un brand che viene pubblicizzato su packaging avevamo anche la necessità di dare uno strumento che potesse spiegare a tutte le controparti cosa fosse il grano, come fosse ottenuto, quali sono i benefici, perché si differenzia dalle farine normali o integrali, dalle ricette e così via". "Abbiamo quindi deciso - precisa - di sviluppare un agente e non un semplice chatbot. Le nostre controparti sono tendenzialmente chef artigiani o consumatori che vogliono mangiare sano, ma anche nutrizionisti, medici e sportivi. Di conseguenza, avevamo bisogno di uno strumento che fosse scalabile e che parlasse più lingue per veicolare nella maniera più corretta possibile tutta quella che è la nostra conoscenza come studi universitari, tabelle nutrizionali, effetti benefici, ricette e così via nella maniera più accessibile a tutti e anche più moderna perché ormai tutti noi siamo abituati ad utilizzare strumenti di intelligenza artificiale generativa e di conseguenza essendoci un uso ormai più frequente, c'è anche un'occasione di utilizzo che è più frequente quindi uno strumento che sia più al passo coi tempi".
(Adnkronos) - "Con Leone XIV riecheggia altresì direttamente l’immagine speculare del suo illustre predecessore, Papa Leone XIII che con la sua straordinaria Enciclica 'Rerum Novarum', del 15 maggio 1891, ha costruito un pilastro ineliminabile della dottrina sociale della Chiesa sul nuovo ordine di giustizia sociale al quale si sono ispirati tantissimi ordinamenti e costituzioni civili nella rappresentazione giuridica dei diritti fondamentali delle persone e delle molteplici istituzioni esistenti soprattutto in materia di lavoro, economia, pacificazione sociale. A questa stessa linea si è sempre ispirata l’azione dell’Agidae in particolare nella formulazione dei ccnl per tutti i lavoratori dipendenti degli enti ecclesiastici e di ispirazione cristiana. Con l’elezione di Papa Leone XIV siamo certi che continuerà questa funzione di supporto ideale e morale alla crescita di ogni persona all’interno delle molteplici istituzioni religiose e sociali, pubbliche e private, e far sì che sui loro volti resti profondamente impresso il volto del Cristo Risorto". Così, con Adnkronos/Labitalia, Padre Francesco Ciccimarra, presidente Agidae, associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica sull'elezione di Papa Leone XIV. Secondo Ciccimarra "Leone XIV porta al pontificato la visione di un pastore vicino agli ultimi, fedele alla Parola e radicato nella tradizione agostiniana. Nel suo primo saluto dalla Loggia centrale di San Pietro, il nuovo Papa ha fatto riferimento al significato particolare del giorno della sua elezione: la supplica alla Madonna di Pompei, affidando il suo ministero alla protezione della Vergine Maria, 'Madre della Chiesa e dei popoli in cammino'. Il nome scelto, Leone, richiama forza e mitezza, proprio in un tempo che chiede guida, ascolto, rinnovamento", conclude.
(Adnkronos) - “In Italia abbiamo una normativa molto evoluta in tema di luce naturale che però al tempo stesso non viene applicata in fase sia progettuale che approvativa. Di conseguenza abbiamo attivato un progetto di ricerca con La Sapienza Università degli Studi di Roma. La luce zenitale è il modo per velocizzare il raggiungimento delle soglie minime di salubrità attraverso la luce naturale". Così Lorenzo Di Francesco, Public Affairs Manager Velux Italia, in occasione del seminario 'Costruire il benessere, il ruolo della luce naturale e della luce zenitale nell’edilizia' presso il Senato della Repubblica a Roma. "Se si fa ricorso soltanto alla luce naturale bisogna essere un po' più creativi. Certamente la luce zenitale è una cosa che riguarda le parti alte degli edifici però con la nuova edilizia, anche europea, e con la direttiva 'Case Green', si parla di una revisione del testo unico dell'edilizia, che potrebbe portare a una revisione delle prassi progettuali con più luce zenitale. In ogni caso, riuscire a risolvere il tema del rispetto delle soglie minime di luce naturale, automaticamente migliorerebbe anche il ricorso alla luce zenitale”, chiarisce. “Non è sufficiente costruire edifici energeticamente efficienti, come stiamo imparando a fare, se poi però manca un altro tassello dell'evoluzione, ovvero un'edilizia pensata per le persone che ci devono abitare, studiare o lavorare. Non ci si può soltanto soffermare sul calcolo termotecnico. Anche a livello legislativo c'è stata una grande evoluzione in termini di certificazioni energetiche, forse sarebbe anche il caso di integrare queste certificazioni energetiche con certificazioni di salubrità che valutano, misurano e monitorano nel tempo anche la qualità degli ambienti interni”, conclude.