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(Adnkronos) - "Roma Tor Vergata è impegnata nella promozione di un modello di medicina di strada che possa davvero fare la differenza per le persone senza dimora". Con queste parole il rettore dell'Università di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron, ha aperto l'iniziativa 'I volti della povertà estrema: gli homeless. Progettare un nuovo modello sociosanitario', che si è tenuto ieri presso l'Aula Fleming della Facoltà di Medicina e Chirurgia. "Crediamo sia fondamentale - ha sottolineato - formare nuove figure professionali capaci di operare direttamente sul campo, fornendo assistenza sanitaria e supporto sociale nei contesti più difficili. Questo approccio integrato non solo risponde a bisogni immediati, ma punta a favorire l'inclusione e a prevenire la cronicizzazione della marginalità. Integrando questi temi nei nostri percorsi formativi, ci proponiamo di educare gli studenti alla consapevolezza e alla responsabilità sociale, preparandoli a diventare promotori di cambiamento". L'evento è nato a seguito della 'Notte della solidarietà', iniziativa promossa dall'assessorato alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale in collaborazione con l'Istituto nazionale di statistica, alla quale l'Università di Tor Vergata ha partecipato come partner. Durante quella serata, nell'aprile scorso - ricorda una nota - studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo dell'ateneo, in veste di volontari, hanno svolto un'attività di rilevazione sul campo per individuare e conteggiare le persone senza dimora che vivono per strada. L'esperienza ha messo in luce l'importanza di formare le nuove generazioni non solo sotto il profilo accademico, ma anche su quello della consapevolezza e dell'empatia, rendendoli cittadini responsabili e promotori di cambiamento. E' proprio con questo spirito che è stato organizzato l'evento 'I volti della povertà estrema'. E' stata un'occasione per una riflessione significativa sull'importanza della medicina di strada. La medicina di strada - si legge - non si limita a offrire cure sanitarie di base alle persone senza dimora, ma rappresenta un ponte fondamentale per avvicinare il sistema sanitario a chi, vivendo ai margini della società, non accede ai circuiti tradizionali di assistenza. Questo modello si distingue per la capacità di costruire un rapporto di fiducia con i più vulnerabili, intercettando e prevenendo situazioni di disagio, spesso non rilevabili altrimenti. Durante l'incontro si è discusso dell'importanza di integrare nei programmi di studio i temi della medicina e dell'assistenza di strada, pratiche essenziali per rispondere ai bisogni degli homeless. In parallelo, si è parlato di una recente norma approvata che garantisce a queste persone l'accesso al medico di base e all'assistenza sanitaria, segnando un significativo passo avanti nella tutela dei diritti sociali e promuovendo politiche inclusive che assicurino l’accesso ai servizi essenziali. "La Notte della solidarietà - afferma l'assessore alle Politiche sociali e alla Salute, Barbara Funari - potrà rappresentare ora un modello anche per altri Comuni. Con il supporto dei dati rilevati, possiamo programmare azioni più efficaci per interventi di politiche sociosanitarie integrate per accogliere i senza dimora. Mettiamo al centro 'I volti della povertà' perché questi volti li abbiamo incontrati davvero, con il contributo anche di tanti giovani volontari di Tor Vergata, nelle strade della Capitale. Solo con una responsabilità condivisa tra più istituzioni potremo cambiare davvero il volto della nostra città per renderla più accogliente e solidale e poter intervenire nella cura di tante fragilità. Questo incontro è un'ulteriore tappa della Notte della solidarietà per continuare nella collaborazione tra Roma Capitale e Università di Roma Tor Vergata". "L'università integra la consapevolezza dei diritti sociali nei suoi percorsi formativi - dichiara la prorettrice alle Politiche sociali di Roma Tor Vergata, Rosaria Alvaro - promuovendo la medicina di strada e sensibilizzando su tematiche di inclusione sociale per migliorare le condizioni di vita dei più vulnerabili. E' una missione che richiede non solo un intervento sanitario immediato, ma anche una preparazione specifica, un'assistenza psicologica qualificata e percorsi di reinserimento, per aiutare queste persone a uscire dalla condizione di povertà estrema e prevenire la cronicizzazione della loro situazione. Questo evento è, quindi, un passo importante per creare una rete di supporto che risponda alle esigenze di una realtà così complessa, riflettendo la missione della nostra università: non solo ricerca e didattica, ma anche impegno civile a servizio della società". L'incontro si è aperto con i saluti istituzionali del rettore Nathan Levialdi Ghiron, dell'assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale Barbara Funari, della direttrice generale di Roma Tor Vergata Silvia Quattrociocche e della direttrice generale dell'Istat Cristina Freguja. A seguire sono seguiti gli interventi della prorettrice alle Politiche di innovazione sociale di Roma Tor Vergata Rosaria Alvaro, del docente di Statistica sanitaria di Roma Tor Vergata Leonardo Emberti Gialloreti, del Senior Statistician, World Bank Federico Polidoro, del dirigente di ricerca team Istat di coordinamento d'indagine Federico Di Leo, del responsabile tecnico dell'assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale Giovanni Impagliazzo, delle studentesse di Scienze infermieristiche di Roma Tor Vergata Cristiana Friscini e Francesca Sabelli, del presidente Europe Consulting Onlus - Supporto organizzativo Alessandro Radicchi.
(Adnkronos) - Se le famiglie italiane potessero fruire di un credito d’imposta al 50% da applicare alla spesa sostenuta per colf, badanti e baby sitter avrebbero la possibilità di dimezzare i costi ed il tasso di irregolarità nel settore potrebbe passare dal 54% attuale, al 21%, con la conseguente emersione di circa 460mila lavoratori in nero. La misura, già sperimentata con successo in Francia, è stata analizzata dall’Ufficio Studi di Assindatcolf nel Rapporto 2024 'Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico', progetto editoriale in partnership con Censis, Effe, Centro Studi e Ricerche Idos e Fondazione studi consulenti del lavoro, presentato all’Auditorium dell’Ara Pacis. Per comprendere le ricadute economiche della misura si è preso l’esempio più emblematico, quanto comune, la badante assunta per assistere una persona non autosufficiente a tempo pieno ed in regime di convivenza. Per questa figura una famiglia deve prevedere un budget annuale di 16.300 euro (tra retribuzione, ferie, tredicesima e Tfr), a cui si aggiungono 2.550 euro di contributi. Applicando un eventuale credito di imposta al 50% si avrebbe uno ‘sconto’ di ben 9.425 euro, sul totale di 18.850 euro. Secondo le ipotesi formulate da Assindatcolf, la nuova misura dovrebbe essere accompagnata dall’eliminazione dell’attuale deduzione contributiva per lavoro domestico pari ad un massimo di 1.549,37 euro l’anno e dal raddoppio degli oneri contributivi. Il costo per lo Stato stimato sarebbe di 7,8 miliardi ma considerati i benefici diretti che deriverebbero dall’emersione di una quota significativa di occupati irregolari e da nuova domanda di mercato, il costo scenderebbe a 3,3 miliardi. Aggiungendo anche gli effetti indiretti che deriverebbero dai maggiori consumi che le famiglie potrebbero sostenere e dal gettito contributivo e fiscale derivante dalla potenziale nuova occupazione dei caregiver familiari in altri lavori, il costo netto della misura scenderebbe a 2,6 miliardi. Nello studio non è considerato l’effetto derivante dalla riduzione del costo del sommerso, in un settore in cui il tasso di irregolarità attuale è stimabile al 55,3% (media tasso degli ultimi 5 anni 2017-2021). Con la nuova misura questo potrebbe scendere al 21%, facendo emergere circa 460mila lavoratori oggi irregolari su 765 mila stimati (in totale 1 milione e 384mila occupati, tra regolari e non). Infine i costi, oggi il sommerso pesa sulle casse dello Stato per circa 2,4 miliardi di euro l’anno, tra mancato gettito contributivo (1,5 mld) ed evasione Irpef (904 mln). Con l’introduzione del credito di imposta al 50% potrebbe arrivare a 959 milioni (361 mln di evasione Irpef e 598 mila di evasione contributiva). “La storica battaglia di Assindatcolf - dichiara il presidente dell’Associazione Andrea Zini - è sempre stata quella di far ottenere alle famiglie la deduzione dell’intero costo sostenuto per il personale domestico. Tuttavia, nel corso di questi ultimi anni la situazione economica del Paese è andata peggiorando e questo ha reso sempre più inaccessibile il ricorso all’assistenza in casa, soprattutto per la non autosufficienza. Questo rende necessario un ripensamento del sistema fiscale, per risolvere non solo il problema dei costi ma anche quello del lavoro sommerso. Risultati che potrebbero essere raggiunti con l’introduzione del credito di imposta, uno strumento in grado di raggiungere una platea più ampia della deducibilità ed in modo più equo”.
(Adnkronos) - Dopo il successo della prima edizione dell’anno scorso, torna 'La Sensibile Magia dell’Acqua', progetto-evento di BrianzAcque ideato e a cura dell’architetto Alessia Galimberti, consigliere d’amministrazione della monoutility pubblica dell’idrico brianzolo. La kermesse è in calendario il 3 dicembre e avrà come scenario il Belvedere Jannacci al 31esimo piano di Palazzo Pirelli. Da Monza, che l’ha vista nascere nel dicembre 2023 quale momento clou delle celebrazioni dei vent’anni dell’azienda, La Sensibile Magia dell’Acqua si trasferisce dalla Villa Reale all’ultimo piano del 'Pirellone', a Milano. Un cambio di location nel segno della continuità a testimonianza della forte interazione di BrianzAcque con Regione Lombardia e con le istituzioni per un evento che nell’architettura e nel design trova uno dei suoi capisaldi. Invariato lo spirito dell’iniziativa con l’acqua protagonista assoluta e l’obiettivo di fornire ispirazioni e progetti sostenibili tesi alla valorizzazione di questo bene universale. Il palinsesto ripropone il format della passata edizione concentrato in una sola giornata. L’evento si articolerà in un susseguirsi di talk e di incontri. Una cinquantina di ospiti tra amministratori pubblici, professionisti dell’architettura, del design, della scienza, dell’ospitalità, personaggi dello sport chiamati a confrontarsi sul ruolo fondamentale della risorsa idrica per fornire spunti, occasioni di stimolo, di crescita e strategie innovative con focus specifici sulla pianificazione sostenibile, su principi e buone pratiche di circolarità. Ad un momento di taglio più culturale, creativo e di visione, ne seguirà uno più istituzionale dedicato alla gestione industriale del ciclo idrico anche come attività abilitante della transizione ecologica e delle nuove possibilità offerte dall’Intelligenza Artificiale. “Fin dalla sua prima edizione, la Sensibile Magia dell’Acqua si è rivelata un grande catalizzatore di incontro e una piattaforma di scambio e di contaminazioni tra personalità appartenenti a mondi diversi - osserva Enrico Boerci, presidente e ad di BrianzAcque - Per questo, puntiamo a farla diventare un appuntamento fisso, capace di rinnovarsi di anno in anno. Salvaguardare l’acqua, utilizzarla in modalità intelligente, renderla sempre più sostenibile e resiliente nella quotidianità ha come presupposto un lavoro sinergico e di interazione che trova in quest’evento un momento significativo”. Per l’art director, Alessia Galimberti, "al giorno d'oggi, il termine sostenibilità è sempre più comune. Aziende, istituzioni e professionisti trattano quotidianamente questo argomento, che ormai è entrato a far parte della nostra vita, insegnando nuovi modi per contribuire ‘a fare del bene al domani’. Durante l’evento ‘La Sensibile Magia dell’Acqua’, si affronterà il concetto di sostenibilità nella progettazione architettonica e nel design, che è strettamente legato a quello del benessere e conseguentemente del ‘nuovo lusso’. Progettare con coerenza e stile, attraverso un design educato, poco invadente, saranno gli strumenti per una pianificazione futura differente e vincente”.