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(Adnkronos) - "These judges need to go". Non la tocca piano, d'altronde non sarebbe nel suo stile, e con un tweet al vetriolo Elon Musk entra a gamba tesa nel braccio di ferro tra il governo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i tribunali italiani sul trattenimento dei migranti nei Cpr in Albania: "Questi giudici se ne devono andare", l'affondo. Il patron di Tesla, SpaceX e Starlink oltre che di X, pedina fondamentale nella campagna elettorale di Donald Trump, commenta la notizia postata da una star emergente di X, Mario Nawfal, sulla decisione di sospendere la convalida dei trattenimenti a Gjader di 7 migranti provenienti dall'Egitto e dal Bangladesh. "Musk ha ragione", commenta lesto Matteo Salvini, in passato difeso dal numero 1 di Tesla per la vicenda Open Arms: quello del Tribunale di Roma "non è uno schiaffo al governo - sentenzia il leader della Lega - bensì una scelta che mette in pericolo la sicurezza e il portafogli degli italiani". In maggioranza però non tutti sembrano pensarla come lui. A marcare le distanze ci pensa Maurizio Lupi, indicato dal presidente del Senato Ignazio La Russa come possibile candidato del centrodestra a sindaco di Milano. "Le parole di Elon Musk sono inopportune - dice senza giri di parole il leader di Noi Moderati - perché, addirittura dall'estero, alimentano uno scontro con la magistratura che il centrodestra non vuole". In Consiglio dei ministri sul dossier Albania non si sarebbe proferito parola, nonostante il nuovo stop dei giudici. Perché, viene spiegato, "non c'è nulla di nuovo sotto il sole, nessun cambio di linea: sul Memorandum Roma-Tirana non si torna indietro", riferiscono diversi ministri presenti alla riunione. Ma al netto del 'low profile' tenuto in Cdm e delle parole di Lupi -"non c'è un conflitto tra poteri dello Stato, tra governo e magistratura nel suo insieme", rassicura il leader di Nm - Musk con il suo tweet, oltre a innescare la reazione sdegnata dell'opposizione, soffia sul fuoco di uno scontro vivo tra governo e magistratura. Il tycoon ''si è preso gioco della sovranità dello Stato - tuona infatti il presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia -. Ci sono confini ideali che valgono almeno quanto, se non più, dei confini territoriali. Io mi aspetto da chi ha a cuore la difesa dei confini che intervenga: perché Musk non è un privato cittadino ma un protagonista assoluto della vita globale''. A Santalucia, nemmeno a dirlo, risponde per le rime la Lega, invitando l'Anm "a dedicarsi meno a Elon Musk e più al lavoro", con buona pace di Lupi e dei 'pompieri' in campo per domare l'incendio. Per Ernesto Carbone, membro laico del Consiglio Superiore di Magistratura, le parole di Musk sono "pericolose". "Questi nuovi oligarchi che sfruttano mondi nuovi (come lo spazio, l'etere, i social e le nuove tecnologie) per controllare la politica mondiale sono un pericolo per la democrazia. Dopo un'incursione nella politica tedesca", rimarca Carbone richiamando senza citarlo lo 'stupido' con cui il patron di Tesla ha apostrofato nei giorni scorsi il Cancelliere Olaf Scholz, "oggi il giurista Elon Musk entra in modo violento criticando un potere dello Stato. Tutto questo è inaccettabile ma soprattutto pericoloso". E mentre Salvini cavalca e Lupi frena, nel partito della premier, Fdi, si registrano frequenze differenti. Da un lato il capogruppo alla Camera Tommaso Foti rimarca che Musk è intervenuto "né più né meno come molti dei nostri intervengono negli affari americani" e, "piaccia o non piaccia, Musk è un cittadino illustre, famoso, ricco. Ma ad oggi è un cittadino"; dall'altro il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli ringrazia il tycoon ma rimarca: "Siamo attrezzati per difenderci da soli". Tace invece Palazzo Chigi sulle parole del numero 1 di Tesla, fedelissimo di Trump e potenziale protagonista della nuova amministrazione statunitense che si insedierà a gennaio. Tra lui e la premier italiana rapporti eccellenti, come prova la chiamata tra i due arrivata all'indomani del super Tuesday. I contatti sulla rotta Boca Chica-Roma, viene inoltre riferito da alcuni beninformati, sarebbero frequenti. Del resto solo a settembre scorso era stata Meloni a volere che fosse l'uomo più ricco del mondo a consegnarle a New York il prestigioso 'Global Citizen Award' dell’Atlantic Council, una scelta che in molti, a torto o ragione, avevano inquadrato in una strategia di avvicinamento della presidente del Consiglio al fronte repubblicano. Entrambi abituati a remare controcorrente, un passato comune da 'underdog' in grado di rovesciare i pronostici, tra i due si trattava in realtà del terzo incontro, dopo il primo a Palazzo Chigi e quello, altrettanto 'chiacchierato', sul palco di Atreju. Oggi in molti vedono nell'imprenditore sudafricano, naturalizzato statunitense, il 'ponte' tra Roma e Washington, l'uomo chiave per gettare le basi di un rapporto privilegiato che potrebbe fare di Meloni l'interlocutore di riferimento di Trump in Europa, accanto a quel Viktor Orbàn da sempre schierato dalla parte di 'The Donald'. Con buona pace di chi oggi punta il dito contro la presa di posizione di Musk contro i giudici italiani.
(Adnkronos) - “Il turismo del futuro si fonda su due pilastri essenziali: sostenibilità e tecnologia. Con oltre 380mila addetti e 76mila imprese, il nostro settore è in costante evoluzione, spinto dalla crescita in comparti come ristorazione, accoglienza e intrattenimento. La figura dell’agente di viaggio, nello specifico, sta cambiando rapidamente per rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori e all’innovazione tecnologica. Per mantenere competitiva la professione, dobbiamo investire su formazione continua e innovazione tecnologica". E' quanto ha evidenziato, in occasione del Forum Internazionale del Turismo, tenutosi a Firenze e organizzato dal ministro Daniela Santanchè, Domenico Pellegrino, presidente di Aidit – Associazione italiana distribuzione turistica di Federturismo Confindustria, sottolineando l’importanza della formazione e della riqualificazione professionale per affrontare le sfide future del settore turistico. Durante il suo intervento, Pellegrino ha presentato quattro punti chiave per il futuro del settore, che rappresentano le priorità per Aidit. Primo, riqualificazione professionale. Aidit propone di puntare su attività di formazione continua che includano la padronanza delle tecnologie digitali, l’uso di strumenti crm avanzati, il digital marketing e l’intelligenza artificiale. La collaborazione con istituti tecnico-professionali potrebbe giocare un ruolo chiave nel ridurre il rischio di obsolescenza delle competenze. Secondo, ricambio generazionale e attrazione dei giovani talenti. È necessario valorizzare la professione dell’agente di viaggio, facendo emergere il suo ruolo di consulente ed esperto tecnologico. Aidit ha già collaborato con Its Puglia per l’avvio del primo corso di 'Travel Office Manager', con l’obiettivo di formare nuovi professionisti nel settore. Pellegrino ha inoltre sottolineato l’esigenza di ridurre il cuneo fiscale per garantire salari competitivi ai giovani lavoratori. Terzo, investimenti e regole per le nuove tecnologie. Le piccole e medie imprese del settore hanno bisogno di un supporto economico per dotarsi di strumenti tecnologici avanzati. L’iniziativa Turismi.ai, sostenuta da Aidit, è nata proprio per supportare le aziende nel percorso di innovazione e per rappresentarle nelle discussioni istituzionali sul tema. Quarto, turismo di qualità e garanzie dei consumatori. Aidit promuove la deducibilità fiscale dei servizi acquistati presso agenzie di viaggio regolari, ispirandosi al modello delle spese sanitarie, per incentivare vacanze di qualità e prevenire la concorrenza sleale. L’intervento di Pellegrino ha ricordato l’importanza dei progetti di formazione già avviati da Federturismo, come l’iniziativa europea NTG - Next Tourism Generation Alliance, che forma nuove figure professionali puntando sul digitale, la green economy e la sostenibilità. “Siamo pronti a collaborare con le istituzioni e a garantire un futuro sostenibile e di qualità per il turismo italiano, a beneficio degli operatori del settore e dei consumatori” ha concluso Pellegrino.
(Adnkronos) - Arsial e Regione Lazio lanciano 'Latte fresco del Lazio. Scegli bene, bevi buono' la nuova campagna di comunicazione e informazione per incentivare il consumo del latte laziale. Una campagna che intende sensibilizzare l’opinione pubblica e i consumatori locali sulle qualità del latte bovino di provenienza regionale, garanzia di freschezza e sostenibilità. Un progetto a tutela dell’economia del territorio e della sua biodiversità con un approccio strategico che ha abbracciato nel suo sviluppo tutti gli attori della filiera, dal produttore, alla distribuzione, fino al consumatore finale. La campagna è stata lanciata in concomitanza, con l’uscita del Bando Fresco Lazio, un aiuto che prevede un rimborso del 50% per ristoranti, bar, hotel, botteghe e negozi della filiera agroalimentare per l’acquisto e la somministrazione di latte fresco del Lazio. L’attività di comunicazione si compone di 3 elementi distinti che lavorano in sinergia fra di loro: il logo Fresco Lazio-Bando 2024, una campagna multisoggetto che racconta al consumatore come può sostenere il proprio territorio con l’acquisto di latte fresco del Lazio e il sito di informazione e approfondimento frescolazio.it Il logo dedicato al bando Fresco Lazio 2024 sfrutta le forme morbide e naturali di una font calligrafica che riconduce alla genuinità, al sapere umano e alla tradizione, mentre la scelta della palette combina il richiamo ai colori della Regione Lazio (Blu) e della comunicazione vintage dei prodotti freschi latteo-caseari (Azzurro). La campagna multisoggetto si declina su 4 volti, facendo riferimento esplicito ai pubblici di interesse: Giovani-adulti, genitori o nonni che tramandano la tradizione, produttori locali. Anche la cura nella scelta dei borghi laziali che accompagnano i volti ha voluto enfatizzare il racconto del territorio in cui lo spettatore si può identificare. Grande attenzione è stata dedicata alla comunicazione di concetti chiave che troviamo nel claim e nella bodycopy: sostenibilità, territorialità, tradizione, salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi sono strettamente connessi al latte fresco locale e contribuiscono a motivare il pubblico all’acquisto. Valori e saperi che hanno guidato questa campagna istituzionale declinata su stampa nazionale e locale, radio regionali, mezzi pubblici regionali e canali social di Regione Lazio e Arsial per la diffusione dei tre soggetti video. Un progetto all’insegna della tutela dell’economia del territorio e della salvaguardia delle biodiversità.