ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Matteo Renzi lascia la Mondadori dopo aver "letto le dichiarazioni del Ceo di Mediaset". Su X l'annuncio del leader di Italia Viva. "Oggi Pier Silvio Berlusconi è intervenuto a gamba tesa in difesa di Giorgia Meloni - scrive Renzi - Ha detto che il governo Meloni è il migliore d’Europa. Proprio mentre scopriamo che Nordio ha mentito al Senato, che Tajani si autodefinisce 'uno sfigato', che Piantedosi viene bloccato sulla scaletta dell’aereo in Libia ed espulso, che Lollobrigida sta gestendo i dazi facendo fare la bresaola in America e per amor del cielo non vogliamo sapere che cosa stiano facendo Salvini o Santanché o Giuli, bene, proprio adesso Berlusconi junior difende il governo Meloni. E come se non bastasse richiama all’ordine Tajani intimandogli di interrompere ogni battaglia sullo Ius Scholae. Da bravo maggiordomo, Tajani obbedisce". "In questo scenario - continua il leader di Italia Viva - Berlusconi junior attacca anche me. Evidentemente l’idea che si costruisca una tenda riformista fa paura a chi sostiene Meloni e anziché continuare a ignorarmi come fa Mediaset da mesi, oggi assistiamo a un attacco alla persona tanto sgarbato quanto evidentemente richiesto a Pier Silvio da palazzo Chigi. Penso che sia legittimo che Berlusconi junior abbia le sue idee e le difenda. Trovo inopportuno l’aggressione alla persona. Ma non sono un mediocre come tanti altri e dunque appena ho letto le dichiarazioni del Ceo di Mediaset ho comunicato formalmente alla Mondadori, società della famiglia Berlusconi per la quale ho scritto gli ultimi libri, che interrompo da oggi ogni collaborazione". "Non accetterò mai di scambiare la mia libertà per soldi. Posso rinunciare volentieri ai soldi di Berlusconi e della Mondadori ma non rinuncerò mai alla libertà di difendere la mia dignità e il diritto di dire che questo governo non è il migliore d’Europa - scrive ancora Renzi su X - Ma uno dei più ridicoli e imbarazzanti della storia repubblicana. Da quando ho iniziato la mia battaglia in difesa delle istituzioni ho ricevuto molte attenzioni da parte di palazzo Chigi: una legge ad personam sui compensi, un intervento sulla scorta, adesso perdo anche il mio editore. Ma non mi sono mai sentito così libero e orgoglioso di fare una battaglia vera e a viso aperto contro gli abusi del potere, da Almasri a Paragon. E il meglio deve ancora venire. Dunque grazie di cuore alla Mondadori, a Piemme, a tutti i bravissimi collaboratori del gruppo editoriale. Ma la libertà ha un prezzo. E io non resto in un gruppo dove l’azionista mi attacca sul piano personale. Non resto in un gruppo dove l’azionista difende a spada tratta la premier e attacca il suo oppositore più tenace". "Quello che so è che Silvio Berlusconi, Silvio dico (non Pier Silvio) non l’avrebbe mai fatto. Con lui ho litigato, ho avuto momenti di scontro durissimo, ho perso palazzo Chigi. Ma con lui c’è sempre stato un rispetto umano di fondo che oggi manca più che mai. Andiamo avanti con il sorriso e con la libertà nel cuore", conclude l'ex presidente del Consiglio.
(Adnkronos) - È stato pubblicato dalle Edizioni Frate Indovino il nuovo volume della collana Familiando, 'Rivoluzione Famiglia – Un ecosistema per il futuro', di Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. Si tratta di un’opera corale che affronta con profondità e visione il ruolo della famiglia nella società contemporanea, tra sfide educative, crisi relazionali e nuove prospettive di speranza. 'Rivoluzione Famiglia – Un ecosistema per il futuro' non è solo un libro, ma un manifesto culturale e sociale che invita a ripensare la famiglia come organismo vivente, soggetto sociale attivo e motore di speranza per la società. Attraverso un linguaggio accessibile, uno stile coinvolgente e profondo e una narrazione ricca di metafore naturali – dal suolo all’acqua, dal clima alla luce – Bordignon ci guida in un viaggio che intreccia scienza, spiritualità, educazione e politica. Affronta temi cruciali come la natalità, la scuola, il lavoro, la spiritualità domestica, le politiche familiari e il ruolo dell’associazionismo, offrendo proposte concrete per un cambiamento culturale e politico che metta davvero la famiglia al centro. Il testo propone una visione sistemica della famiglia, paragonandola a un ecosistema complesso, fatto di relazioni, valori, risorse e fragilità, che ha bisogno di essere nutrito, protetto e valorizzato. La famiglia è presentata come luogo generativo, capace di produrre capitale sociale, educare alla reciprocità, affrontare le crisi e contribuire al bene comune. In un tempo segnato da solitudini diffuse, crisi educative e relazioni sempre più fragili, la famiglia torna al centro del dibattito culturale e sociale grazie a queste pagine che sono insieme riflessione, proposta e visione. Per Bordignon: "attraverso la metafora dell’ecosistema ho voluto rappresentare la famiglia come un organismo vivo interconnesso ed essenziale alla vita del Paese, una realtà in continuo movimento che deve essere protetta, tutelata. Solo ripartendo dalla famiglia, recuperando speranza e fiducia nei concreti, resistenti e resilienti nuclei familiari, possiamo costruire davvero un futuro più umano, giusto e sostenibile". Il volume è disponibile sul sito ufficiale www.frateindovino.eu e in libreria.
(Adnkronos) - “Le utilities operano su un ampio spettro di attività energetiche: dalla gestione delle reti tradizionali agli investimenti su rinnovabili, idrogeno e cattura della CO2”. Così Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, durante l'Assemblea generale, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione, per riflettere sull'evoluzione dei servizi pubblici negli ultimi dieci anni e sulle principali sfide future. “Quando si parla di energia – ha sottolineato – è fondamentale pensare non solo alla produzione rinnovabile o all’elettrificazione dei consumi, ma anche all’adeguamento delle reti di distribuzione elettrica e gas, che rappresentano la spina dorsale della transizione. Le nostre utilities hanno previsto 19 miliardi di investimenti per i prossimi 5 anni, di cui oltre 7 miliardi destinati alle reti elettriche, di teleriscaldamento e di distribuzione del gas”. Brandolini ha poi ricordato come anche le infrastrutture gas abbiano un ruolo strategico nella decarbonizzazione: “Le reti di distribuzione del gas sono fondamentali per quelle utenze che non potranno elettrificare i consumi nel breve termine. Mantenere e innovare queste reti significa mettere in campo investimenti rilevanti”.