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(Adnkronos) - "Querele da milioni di euro". All'indomani delle sue dimissioni da ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano svela le sue mosse future e promette azioni legali sulla vicenda che lo ha visto coinvolto, a partire da quelle contro Maria Rosaria Boccia da cui "non sono ricattabile". "Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l'avvocato di me stesso. So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news. Milioni e milioni di risarcimento mi aspetto", afferma in un'intervista al 'Messaggero', ricordando di essere laureato in Giurisprudenza, con un dottorato in diritto e di non essere "ricattabile da nessuno". "Devo ripartire e lo farò perché non mi mancano l'energia e la fiducia in me stesso, anche se la cattiveria che ti viene scaricata addosso è fatta apposta per farti arrendere. Io invece vado avanti", assicura Sangiuliano. Quanto al rapporto con il premier Giorgia Meloni, "non crediate che sia accaduto chissà che cosa tra di noi. Continuiamo a fidarci l'uno dell'altra. Ho tolto il bersaglio a tutti coloro che hanno scaricato su di me il peggio del peggio in questi giorni, un accanimento mai visto. Giorgia è stata comprensiva, non mi ha spinto lei a lasciare, mi ha ascoltato come sempre, mi ha lasciato libero di fare la mia scelta. Si è comportata nel migliore dei modi possibile. Questa è stata una decisione mia, perché stava diventando troppo duro e troppo ingiusto il tiro al piccione". Sangiuliano confessa di aver bisogno ora "di disintossicarmi per un po', poi tornerò a scrivere a lavorare, e intanto rispolvero le mie conoscenze giuridiche per far condannare nei tribunali quelli che hanno scritto bugie". E ancora: "Voglio recuperare anche i miei sentimenti stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto ma io mi sento a posto con la coscienza: non ho tradito le istituzioni, non ho usato neanche un euro di soldi pubblici per un caffè", aggiunge. E alla domanda se tornerà in Rai, risponde: "Certo che ci tornerò, come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato. Tornerò al mio lavoro e nell'azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo", conclude.
(Adnkronos) - Il valore delle vendite all’estero registrate dalle oltre 21.000 piccole e medie imprese italiane che vendono attraverso Amazon ha raggiunto gli oltre 1.2 miliardi di euro nel 2023, circa il 25% in più rispetto agli oltre 950 milioni di euro registrati nel 2022. Ad aumentare anche il numero di prodotti venduti sul negozio online: nel 2023 le italiane hanno venduto complessivamente più di 150 milioni di prodotti, circa 300 al minuto, oltre il 10% in più rispetto all’anno precedente. Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti e Austria sono i Paesi esteri in cui le pmi italiane vendono con maggiore successo attraverso Amazon. Lombardia, Campania, Toscana, Lazio e Veneto le regioni italiane più virtuose per valore di vendite all’estero e con il più alto numero di pmi locali presenti sul negozio online. Sono queste le principali evidenze del Report 2024 sull’Impatto economico delle piccole e medie imprese italiane che vendono su Amazon. Per sostenere il proprio business online, le pmi italiane che vendono su Amazon hanno creato finora oltre 60.000 posti di lavoro su tutto il territorio nazionale. Il Report evidenzia inoltre che la percentuale di pmi che esporta attraverso il negozio online è passata da circa il 50% nel 2022, a oltre il 65% nel 2023. Del totale delle pmi italiane presenti su Amazon, oltre il 45% ha venduto i propri prodotti oltre i confini europei. Un ulteriore dato a conferma del ruolo del canale digitale nell’internazionalizzazione del business del tessuto imprenditoriale italiano. Casa; bellezza; cura della persona; elettronica e cucina sono le categorie di prodotto più vendute all’estero dalle pmi italiane attraverso Amazon. “Il report sull’impatto che Amazon ha sulle PMI italiane è una fotografia del nostro continuo supporto al tessuto imprenditoriale del Paese e un’ulteriore conferma di come il digitale rappresenti un alleato strategico per sostenere la crescita del business”, commenta Mariangela Marseglia, vp e country manager di Amazon in Italia e Spagna. “Nel 2023 oltre 21.000 realtà imprenditoriali hanno scelto di utilizzare il nostro negozio online per ottenere maggiore visibilità e aumentare le proprie vendite, in Italia e all’estero. In un solo anno, oltre il 65% di loro ha registrato più di 1.2 miliardi di euro di vendite all’estero, un risultato di cui siamo molto orgogliosi, in linea con l’ambizioso obiettivo annunciato in occasione del lancio dell’ultima edizione dei Made in Italy Days: aiutare le aziende italiane che vendono sul nostro negozio digitale a raggiungere 4 miliardi di euro di vendite all’estero entro il 2025”. “Perle d’Arte nasce nel 2002 dalla mia passione per il decoro su vetro. Un hobby che ho deciso di trasformare in un’attività a tempo pieno, aprendo un piccolo laboratorio a Monastier di Treviso”, racconta Chiara Tumiotto, titolare dell’azienda veneta. “Vendiamo sia per conto terzi, a distributori, grossisti e negozi del territorio, sia online, raggiungendo il cliente finale grazie al nostro e-commerce e ad alcuni store online a cui ci appoggiamo, tra cui Amazon, dove, su proposta di Agenzia ICE, siamo presenti dal 2019. Qui il 90% della nostra clientela è internazionale, con Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna come Paesi di riferimento. Da quando siamo presenti sul negozio online abbiamo raddoppiato il numero delle vendite”. “Cuore Lavico è una piccola realtà siciliana specializzata nella produzione di articoli in pietra lavica Etnea come tavoli, piatti e piastre per pizza e barbecue”, racconta Francesco Cunsolo, Socio e Amministratore di Cuore Lavico. “L’approdo su Amazon nel 2013 è stato un punto di svolta, che ci ha aperto a un pubblico internazionale: oggi il 90% del nostro fatturato proviene dalle vendite online. Su Amazon, attraverso la vetrina Made in Italy, raggiungiamo con successo Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Olanda e Svezia, che da soli rappresentano il 60% del nostro fatturato. L’altro 40% è dato dall’Italia. Tutti i nostri prodotti sono 100% Made in Italy, frutto del lavoro di artigiani che ogni giorno si impegnano per mantenere viva la tradizione dell’antica lavorazione della pietra lavica che oggi, anche grazie al digitale, è divenuta internazionale”. Le oltre 21.000 pmi italiane che vendono attraverso Amazon sono distribuite su tutto il territorio nazionale, contribuendo a generare valore all’interno delle singole economie locali in modo omogeneo. Analizzando in particolare le vendite all’estero dalle pmi nelle singole regioni, la Lombardia si conferma la prima in classifica per valore dell’export, con circa 300 milioni di euro registrati nel 2023. Seguono la Campania, con un export di oltre 150 milioni di euro e la Toscana, con più di 135 milioni di euro. A chiudere la top 5 infine il Lazio, con un valore di export superiore a 90 milioni di euro e il Veneto: più di 80 milioni di euro di vendite registrate all’estero. Tra le altre regioni con un elevato livello di export figurano anche Piemonte (€80+ milioni); Emilia-Romagna (€65+ milioni); Puglia (€45+ milioni); Sicilia (circa €45 milioni) e Marche (€35+ milioni). Lombardia e Campania sono inoltre le regioni italiane con il più alto numero di pmi presenti sul negozio online, pari a oltre 3.000, di cui più del 65% nella prima regione e più del 60% nella seconda vende i propri prodotti all’estero. Segue il Lazio, che ne conta più di 2.000 (di cui oltre il 65% vende anche all’estero), la Puglia, con oltre 1.700 (più del 65% vende anche all’estero), il Veneto e l’Emilia-Romagna, entrambe con oltre 1.500 pmi (di cui oltre il 60% e più del 65% rispettivamente vende anche all’estero). E' significativa la presenza di pmi anche in Sicilia, con oltre 1.300 (di cui più del 65% vende anche all’estero), in Piemonte e Toscana, con più di 1.200 (di cui oltre il 65% e circa il 70% rispettivamente vende anche all’estero), e nelle Marche, con un numero superiore a 600 pmi (di cui più del 65% vende anche all’estero). “Amazon è un alleato delle piccole e medie imprese che vendono sul nostro negozio online ed il loro successo rappresenta il nostro successo”, riferisce Giulio Lampugnani, direttore servizi logistica e avvio alla vendita marketplace, Amazon EU. “Solo nel 2022, a livello europeo, abbiamo investito oltre 8 miliardi di euro in logistica, servizi, strumenti e formazione. Tra questi, in Italia, ‘Accelera con Amazon’, con cui supportiamo PMI e startup a compiere i primi passi nel digitale, e la vetrina Made in Italy, una finestra sul mondo che ospita ad oggi oltre 2 milioni di prodotti a livello internazionale”. Digitalizzazione, crescita delle competenze, internazionalizzazione delle aziende italiane, promozione del Made in Italy e sostenibilità sono le leve fondamentali per moltiplicare l’impatto positivo di Amazon in Italia. L’azienda ha grande fiducia nel Sistema Italia e, continuerà a collaborare con le istituzioni per favorire la competitività, l’accesso all'innovazione e la crescita economica del Paese.
(Adnkronos) - Sostenibilità ambientale e innovazione sono gli elementi peculiari del Rifugio Dorigoni, storico approdo per gli escursionisti che si avventurano in Val di Rabbi, ramo laterale della celebre Val di Sole in Trentino. Qui, oltre quota 2.400 metri, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio trentino, sorge una struttura all’avanguardia con 120 anni di storia e un poderoso cuore pulsante, un impianto idroelettrico in funzionamento autonomo, vero e proprio tratto distintivo del rifugio. Realizzato da una storica azienda italiana, la piemontese Irem, il sistema copre l’intero fabbisogno della struttura fornendo in ogni istante energia pulita 100% rinnovabile. Totalmente automatizzata e controllata a distanza, l’installazione si basa su una turbina con una potenza generata di 43 kW. Non solo: gli automatismi del sistema, spiegano i tecnici, sono dotati di servomotori elettrici che consentono di evitare il ricorso agli oli lubrificanti garantendo così un ulteriore beneficio per l’ambiente. “La turbina ci permette di essere autonomi e di non dover trasportare in quota né gas né legna. Questo costituisce sia un beneficio economico che un vantaggio per l’ambiente”, spiega Cecilia Iachelini, che gestisce da tempo il rifugio insieme al fratello Lorenzo. Un’avventura iniziata insieme ai genitori nel 1981 e che, da allora, si è sempre sviluppata nel segno della sostenibilità ambientale. L’energia rinnovabile generata, spiegano Cecilia e Lorenzo, consente un’ampia operatività. Docce calde, ma anche una cucina capace di sostenere preparazioni più lunghe con l’impiego delle materie prime del territorio. Ai fornelli Simone Marcolin, chef con un curriculum che include, in particolare, un’esperienza in Antartide presso la Stazione di ricerca Concordia. A rendere sostenibile il rifugio non c’è solo la turbina. Da segnalare il ruolo del potabilizzatore che consente la piena autonomia idrica attraverso l’approvvigionamento dell’acqua dal vicino Lago Sternai. Poi, le buone pratiche quotidiane, dall’eliminazione delle vaschette in plastica della marmellata, sostituite da un dispenser, a una rigorosa raccolta differenziata dei rifiuti che vengono separati e trasportati in valle per lo smaltimento alla fine della stagione. “Per impattare il meno possibile occorre innanzitutto assumere uno stile di vita sobrio ed essenziale - conferma Lorenzo Iachelini - La prima regola per non inquinare, infatti, è non consumare eccessivamente ovvero portare con sé l’essenziale, riducendo, con meno imballaggi possibili”. Di proprietà della Società degli Alpinisti Tridentini, Rifugio Dorigoni, è aperto esclusivamente nella stagione estiva dal 20 giugno al 20 settembre e dispone di 65 posti letto con camere recentemente ristrutturate, bagni comuni al piano e una doccia.