ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - La critica d'arte camerunense con cittadinanza svizzera Koyo Kouoh, curatrice della 61esima Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia che inaugurerà il prossimo 9 maggio 2026, è morta improvvisamente oggi all'età di 58 anni. Lo comunica la stessa Biennale, che ha appreso "con profondo dolore e sgomento la notizia della improvvisa e prematura scomparsa". La sua nomina a curatrice della Esposizione Internazionale d'Arte del prossimo anno aveva segnato un momento storico, rendendola la prima donna africana a ricoprire questo prestigioso incarico. Nominata a dicembre 2024 dal Cda della Biennale, Koyo Kouoh "ha lavorato con passione, rigore e visione alla realizzazione della Biennale Arte 2026", si legge in un comunicato dell'istituzione presieduta da Pietrangelo Buttafuoco. La presentazione del titolo e del tema della 61/a Esposizione avrebbe dovuto svolgersi il prossimo 20 maggio a Venezia. "La sua scomparsa lascia un vuoto immenso nel mondo dell'arte contemporanea e nella comunità internazionale di artisti, curatori e studiosi che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare il suo straordinario impegno intellettuale e umano - continua il comunicato - La Biennale di Venezia tutta si stringe con affetto alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con lei un percorso di ricerca e di pensiero critico sull’arte contemporanea". "Esprimo il mio profondo cordoglio per la prematura e improvvisa scomparsa di Koyo Kouoh, curatrice della 61esima Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, alla quale stava lavorando con grande passione. La sua mancanza lascia un vuoto nel mondo dell'arte contemporanea: la mia vicinanza a famiglia, amici, collaboratori e colleghi". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Kouoh ha avuto una carriera di rilievo nel panorama artistico internazionale, distinguendosi per il suo impegno nella promozione dell'arte africana contemporanea. Dal 2019 ha ricoperto il ruolo di direttrice esecutiva e chief curator dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Zeitz Mocaa) a Città del Capo, in Sudafrica. Koyo Kouoh era nata il 1° gennaio 1967 nella città costiera di Douala, in Camerun dove ha trascorso la sua infanzia fino all'età di tredici anni, quando si è trasferita con la famiglia a Zurigo, in Svizzera. Questo spostamento ha segnato l'inizio di un percorso internazionale che ha influenzato profondamente la sua visione curatoriale e il suo impegno nel promuovere l'arte contemporanea africana. Koyo Kouoh ha organizzato mostre significative come "Body Talk: Feminism, Sexuality and the Body in the Works of Six African Women Artists", presentata per la prima volta a Wiels a Bruxelles, in Belgio, nel 2015. Ha curato "Still (the) Barbarians", la 37/a edizione di Eva International, la Biennale d'Irlanda a Limerick nel 2016 e ha partecipato alla 57/a Carnegie International a Pittsburgh, Pennsylvania, Stati Uniti, con il progetto espositivo ampiamente documentato "Dig Where You Stand" (2018), una mostra nella mostra, tratto dalle collezioni dei Carnegie Museums of Art and Natural History. Ha curato il Programma Educativo e Artistico di 1-54 Contemporary African Art Fair a Londra e New York dal 2013 al 2017. È stata l'iniziatrice del progetto di ricerca "Saving Bruce Lee: African and Arab Cinema in the Era of Soviet Cultural Diplomacy", co-curato con Rasha Salti presso il Garage Museum of Contemporary Art a Mosca, Russia, e la Haus der Kulturen der Welt a Berlino, Germania (2015-2018). Attiva nel campo critico della comunità artistica in una prospettiva panafricana e internazionale, Kouoh vanta una lunga lista di pubblicazioni, tra cui "When We See Us: A Century of Black Figuration in Painting" (2022), uscito in occasione della mostra omonima aperta al Zeitz Mocaa nel novembre 2022; "Shooting Down Babylon" (2022), la prima monografia sull'opera dell'artista sudafricana Tracey Rose; "Breathing Out of School: Raw Académie" (2021); "Condition Report on Art History in Africa" (2020); "Word!Word?Word! Issa Samb and The Undecipherable Form" (2013); e "Condition Report on Building Art Institutions in Africa" (2012), per citarne alcune. Dal 2013 al 2017 ha ricoperto il ruolo di Curatrice del Programma Educativo e Artistico della 1-54 Contemporary African Art Fair a Londra e a New York, la prima e unica fiera internazionale d’arte dedicata all’arte contemporanea africana e alla sua diaspora. Durante il mandato allo Zeitz Mocaa, il suo lavoro curatoriale si è concentrato su mostre personali approfondite di artisti africani e di discendenza africana. In questo contesto, ha organizzato mostre con Otobong Nkanga, Johannes Phokela, Senzeni Marasela, Abdoulaye Konaté, Tracey Rose e Mary Evans. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - Nel contesto della modernizzazione dei sistemi universitari, le microcredenziali si affermano come strumenti strategici per la costruzione di percorsi formativi flessibili, accessibili e certificati. Una direzione chiara, definita a livello europeo, che anche l’Italia sta seguendo grazie alle misure promosse dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito della missione 4 'Istruzione e Ricerca' del Pnrr. In questa prospettiva si colloca l’iniziativa dell’università degli studi Guglielmo Marconi, primo ateneo digitale italiano e tra i primi atenei a introdurre le microcredenziali nella propria offerta formativa, confermando ancora una volta il proprio ruolo di riferimento nell’innovazione accademica. Si tratta di percorsi brevi ma strutturati, pensati per fornire competenze aggiornate e immediatamente spendibili nel mondo del lavoro o in ambito accademico. Le microcredenziali rispondono infatti alla crescente esigenza di occupabilità, riqualificazione e aggiornamento continuo in un contesto economico e tecnologico in continua evoluzione. Ogni microcredenziale rilasciata da UniMarconi segue gli standard europei di qualità dei percorsi formativi (ESG2015) include una prova finale di valutazione e consente l’acquisizione di crediti formativi universitari (Cfu). La certificazione delle competenze acquisite avviene attraverso open badge digitali, strumenti trasparenti e facilmente condivisibili, in linea con le direttive UE sulla portabilità delle qualifiche. Tra le prime proposte attivate, la microcredenziale 'Benessere integrato' affronta il tema dell’equilibrio tra mente, corpo e abitudini quotidiane, con un approccio interdisciplinare che include prospettive scientifiche, sociali e organizzative. Un tema sempre più centrale anche nei contesti professionali, dove il benessere personale è considerato parte integrante delle competenze trasversali. Il presidente dell’università degli studi Guglielmo Marconi, Alessio Acomanni, commenta: "Le microcredenziali rappresentano un passaggio fondamentale verso un modello universitario più aperto e aderente alla realtà che, in linea con le indicazioni ministeriali, va nel verso di colmare il parziale disallineamento oggi esistente tra domanda e offerta e offerta di lavoro. Non sostituiscono i percorsi tradizionali, ma li integrano, offrendo soluzioni rapide, certificate e di qualità a chi ha bisogno di competenze concrete in tempi brevi. È una risposta coerente alla trasformazione culturale e professionale che stiamo vivendo", conclude.
(Adnkronos) - Coop Centro Italia ha inaugurato due nuovi ecocompattatori per la raccolta e il riciclo delle bottiglie in Pet usate che vanno ad aggiungersi agli altri 12 già operativi presso punti vendita della Cooperativa. Il primo macchinario, frutto come gli altri della collaborazione tra la Cooperativa e Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro riconosciuto dal Mase che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in Pet dopo il loro utilizzo, è stato inaugurato in prossimità dell’Ipercoop di Avezzano, alla presenza del responsabile dell’Area Soci e Consumatori del Gruppo Coop Centro Italia Jacopo Teodori e dei rappresentanti della Sezione Soci Coop Centro Italia di Avezzano. Nel pomeriggio ci si è spostati alla Coop di L’Aquila Torrione, dove è stato messo in funzione il quattordicesimo ecocompattatore della Cooperativa insieme ai rappresentanti della Sezione Soci Coop Centro Italia dell’Aquila. “Con l’inaugurazione di questi due ulteriori ecocompattatori estendiamo anche alla provincia dell’Aquila il nostro impegno continuo per il corretto recupero delle risorse in tema di tutela ambientale - ha dichiarato il responsabile dell’Area Soci e Consumatori del Gruppo Coop Centro Italia Jacopo Teodori - Stiamo perseguendo convintamente un percorso virtuoso che ci vedrà ancora impegnati con altre installazioni nei territori in cui opera la Cooperativa sempre a fianco del Consorzio Coripet”. “Gli ecocompattatori sono macchinari dove i cittadini possono lasciare le bottiglie in Pet che hanno contenuto liquidi alimentari. Il ciclo virtuoso inizia nell’ecocompattatore, dove le bottiglie vengono pressate per ottimizzare la logistica, e poi continua in un impianto di riciclo dove le bottiglie avranno una seconda vita come R-Pet, senza produrre nuova plastica”, spiega Monica Pasquarelli, responsabile installazioni ecocompattatori Coripet. Attraverso l’app Coripet i cittadini avranno la possibilità di inserire all’interno dei macchinari le bottiglie in Pet (che devono essere vuote, non schiacciate, con tappo, etichetta e codice a barre leggibile) grazie ad un semplice sistema di lettura del codice a barre riportato sulla confezione. Le bottiglie così raccolte andranno a diretto riciclo e saranno trasformate in R-Pet, tornando così ad essere bottiglie idonee a contenere liquidi alimentari. Per i soci Coop è previsto inoltre un sistema premiante: ogni 200 bottiglie conferite si riceve un buono sconto di 2 euro da utilizzare per la spesa.