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(Adnkronos) - "Noi notai riteniamo che, nelle esperienze di vendita all’asta, ci sia la necessità di supportare in modo corretto tutte le operazioni pre e post-vendita. Riteniamo che nel momento in cui si mette in vendita all'asta un immobile ci sia bisogno di assicurare alle persone che si approcciano a questo tipo di vendita la sicurezza che solo i notai sono in grado di dare. La sicurezza che si tratta di immobili pienamente rispondenti a tutte le caratteristiche di legge che sono stabilite per le vendite immobiliari, in modo da evitare sorprese che possono verificarsi in un momento successivo". Queste le parole di Bruno Saglietti, presidente di Apep – Associazione Professionale per le Esecuzioni della Provincia di Padova, durante l’evento di presentazione di Aigp - Asta Immobiliare Garantita e Protetta, il primo marchio di certificazione destinato a rivoluzionare il mercato delle aste. “Le aste immobiliari sono più sviluppate in altri Paesi europei, ma si stanno diffondendo anche in Italia. La diffusione è possibile solo se l’utente finale dimostra soddisfazione, in caso contrario si registrerebbe maggiore resistenza e diffidenza per questo tipo di vendite – prosegue Saglietti – Riteniamo che ci sia un futuro per le aste immobiliari, ma va garantita la stessa sicurezza e tranquillità che si verificano nelle vendite immobiliari più classiche”.
(Adnkronos) - L’accreditamento cresce e si conferma leva strategica per la competitività e la sostenibilità del sistema Paese. E' quanto emerso oggi a Roma, nel corso dell’Assemblea annuale di Accredia, l’Ente unico nazionale di accreditamento, che ha presentato i risultati dell’attività svolta nel 2024 per verificare la competenza degli organismi di certificazione e ispezione e dei laboratori di prova e taratura. La certificazione accreditata si è rivelata un pilastro sempre più centrale per l’economia italiana, rafforzando il tessuto produttivo e accompagnando le imprese in percorsi di qualità e innovazione. Con 2.616 accreditamenti rilasciati a organismi di certificazione, di ispezione, a laboratori di prova, di taratura e medici, Accredia conferma il ruolo chiave della sua attività di verifica super partes e competente, quale strumento strategico per garantire la qualità, la sicurezza e la conformità dei prodotti e dei servizi che circolano sul mercato, accompagnando la transizione verso un’economia più sostenibile e digitale. La crescita del numero complessivo di organismi e laboratori accreditati è trainata in buona parte dalla richiesta di prove e certificazioni in ambiti cruciali come sostenibilità, cybersicurezza, competenze dei professionisti e intelligenza artificiale. Sul piano operativo, i tre Dipartimenti di Accredia – Laboratori di prova, Certificazione e ispezione e Laboratori di taratura – hanno condotto oltre 21.200 giornate di verifica, con una crescita rispetto al 2023 del 3,2%, a fronte di una squadra rafforzata, composta ora da 498 ispettori e 124 esperti tecnici. In crescita anche i numeri dei laboratori di taratura accreditati che hanno rilasciato 233.955 certificati di taratura, raddoppiando il volume rispetto a 10 anni fa. Tra i settori in cui si sono registrati i risultati più significativi ci sono le certificazioni ambientali e sociali e quelle legate alla nuova norma UNI ISO 27001 per la sicurezza delle informazioni e ai sistemi di gestione per la sicurezza alimentare. Particolarmente rilevante anche la crescita delle aziende che hanno scelto la certificazione accreditata per la parità di genere (UNI/PdR 125): con 27.179 siti aziendali certificati, il numero è triplicato in un solo anno, anche grazie al supporto delle misure del Pnrr. L’accreditamento è stato utilizzato anche nel campo della sostenibilità come strumento strategico per garantire trasparenza e credibilità: le imprese che adottano standard certificati migliorano il proprio impatto ambientale e sociale, riducendo il rischio di greenwashing. Oltre 43.720 siti aziendali sono infatti certificati secondo la ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientale, la norma che dimostra l'impegno di un'organizzazione a proteggere l'ambiente (+16% crescita annuale dal 2014), mentre i siti certificati secondo la ISO 50001, lo standard internazionale che fornisce un framework per la gestione dell'energia, aiutando le organizzazioni a migliorare le proprie prestazioni energetiche sono 5.771 (+45%). Nel corso del 2024 è proseguito il rafforzamento della collaborazione con le pubbliche amministrazioni, grazie anche a nuove convenzioni con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Garante per la protezione dei dati personali, il Consiglio superiore dei lavori pubblici e la Provincia Autonoma di Trento. Un segnale dell’attenzione crescente delle istituzioni verso l’accreditamento come leva per le politiche pubbliche. A livello internazionale, con Accredia, l’Italia ha ottenuto la conferma dell’adesione agli accordi di mutuo ricono-scimento EA MLA, IAF MLA e ILAC MRA, che favoriscono la libera circolazione di beni e servizi nei mercati inter-nazionali. Accredia ha inoltre contribuito attivamente alla nascita di Global Accreditation Cooperation, l’associazione mondiale degli Enti e degli stakeholder dell’accreditamento, rafforzando la voce dell’Italia nello scenario globale delle certificazioni accreditate. Il 2024 è stato anche l’anno del rinnovamento dell’identità visiva di Accredia: un nuovo logo istituzionale, un nuovo marchio di accreditamento e un nuovo sito web, per un sistema di comunicazione più accessibile e coerente, pensato per valorizzare il ruolo pubblico dell’Ente nella promozione della cultura della qualità e della sicurezza. In particolare, l’introduzione del nuovo sistema dei marchi di accreditamento per gli organismi e i laboratori accreditati, a pieno regime dal 1° ottobre 2025, permetterà alle aziende e ai professionisti di riconoscere con la massima chiarezza i certificati effettivamente validi a tutela della concorrenza sul mercato. Cambia anche il payoff: 'Competere per crescere' sottolinea il rinnovato impegno di Accredia a fianco delle imprese, delle istituzioni e dei cittadini. "I dati di Accredia del 2024 - ha osservato Massimo De Felice, presidente Accredia - evidenziano come l’accreditamento sia oggi uno strumento efficace per l’attuazione delle transizioni digitale, verde e sociale, in linea con gli obiettivi del Pnrr e delle principali normative europee. Con l’Accredia Academy stiamo consolidando inoltre un modello di formazione tecnica avanzata, fondato sul principio del fare e formare. Ne sono una dimostrazione le iniziative come la Summer School realizzata con Inrim, il nostro lavoro di divulgazione sui temi emergenti, come il benessere animale e l’investimento nella formazione di professionisti, stakeholder e studenti, unito al rafforzamento delle partnership universitarie. Tutte queste attività sono realizzate con una nuova identità visiva dell’ente che è stata cambiata per attestare la sua crescita in competenza e autorevolezza”.
(Adnkronos) - È stata completata la posa del primo cavo sottomarino del ramo est del Tyrrhenian Link, una delle infrastrutture elettriche di Terna più rilevanti per il Paese, che collegherà la Campania e la Sicilia. In poco più di due mesi sono stati installati circa 490 km di elettrodotto partendo da Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese, fino a Torre Tuscia Magazzeno, nel Comune di Battipaglia. Nel dettaglio, la posa è stata realizzata in due fasi: la prima, lunga 260 km, si è conclusa a marzo; la seconda, di 230 km, è stata avviata ad aprile. (VIDEO) La conclusione delle operazioni di posa del collegamento si è svolta al largo della costa campana di Battipaglia a bordo della nave Leonardo Da Vinci di Prysmian, che nel 2021 si è aggiudicata il contratto quadro per la progettazione, la fornitura, l’installazione e il collaudo di oltre 1.500 km di cavi. Sono intervenuti durante la presentazione Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, e Raul Gil, Evp Transmission BU di Prysmian. “Il completamento della posa del cavo sottomarino tra Sicilia e Campania è un importante traguardo, per Terna e per il Paese, nel processo di decarbonizzazione delineato dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. Le grandi infrastrutture marine rappresentano la risposta sostenibile dell’azienda alla costante crescita della richiesta di energia, attraverso soluzioni innovative, efficaci e a ridotto impatto ambientale. La tratta est del Tyrrhenian Link è il collegamento sottomarino più lungo mai realizzato da Terna, con circa 490 km di cavo in corrente continua ad una profondità massima di 1.560 metri. Anche grazie al supporto di Prysmian, possiamo confermare l’entrata in esercizio di questo tratto dell’opera nel 2026 - dichiara Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna - Per il progetto, Terna ha ricevuto un finanziamento di 500 milioni di euro nell’ambito del programma REPowerEU. Il Tyrrhenian Link, opera abilitante per la transizione energetica nazionale, rafforzerà il ruolo dell’Italia come hub energetico del Mediterraneo”. Prysmian, spiega Raul Gil, Evp Transmission BU, di Prysmian, "è al cuore delle trasformazioni energetiche e digitali italiana ed europea. Siamo orgogliosi di collaborare ancora una volta con Terna in questo ambizioso progetto che rafforza l'infrastruttura elettrica italiana e promuove la transizione energetica. Con il Tyrrhenian Link, una delle interconnessioni più lunghe al mondo, e la nostra nave posacavi Leonardo da Vinci, abbiamo raggiunto nuovi traguardi tecnologici e operativi, stabilendo nuovi standard mondiali (record di installazione a 2150 metri di profondità). Siamo impegnati ogni giorno a garantire reti elettriche più sicure e sostenibili, investendo costantemente in innovazione, sostenibilità e capacità produttiva”. Il Tyrrhenian Link, per il quale Terna prevede un investimento complessivo di 3,7 miliardi di euro, comprende due collegamenti in corrente continua a 500 kV: il ramo est tra Campania e Sicilia e il ramo ovest tra Sicilia e Sardegna. L’infrastruttura si estenderà per circa 970 km di tracciato in cavo marino, con una capacità di trasporto di 1.000 MW per ciascuna tratta. Il completamento dell’opera è previsto per il 2028. Grazie alla sua capacità di trasmissione, il Tyrrhenian Link contribuirà significativamente al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. L’infrastruttura, fondamentale per la sicurezza della rete elettrica italiana ed europea, favorirà grazie al rinforzo dell’interconnessione elettrica delle tre regioni coinvolte, Campania, Sicilia e Sardegna, l’incremento della capacità di scambio e contribuirà a migliorare l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale. Contestualmente alla posa marina, procedono le opere civili nei siti che ospiteranno le stazioni di conversione a Eboli e a Termini Imerese. In Campania, l’infrastruttura sarà collegata all’approdo di Torre Tuscia Magazzeno attraverso un elettrodotto interrato di circa 15 km, progettato per minimizzare l’impatto ambientale e paesaggistico. Analogamente, in Sicilia, la stazione sarà connessa all’approdo di Fiumetorto con un percorso in cavo interrato di circa 10 km.