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(Adnkronos) - Come responsabile amministrativa di una onlus, avrebbe sottratto circa un milione e mezzo di euro dai fondi donati all'organizzazione per beneficenza e avrebbe usato il denaro per ristrutturare casa, comprare immobili e auto. Per questo la donna è stata arrestata a Milano. Nei suoi confronti, la guardia di finanza di Milano, su delega della procura, ha eseguito un'ordinanza che dispone la misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal Gip, per appropriazione indebita, accesso abusivo ad un sistema informatico e reati tributari. E' stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per oltre 480 mila euro. L'indagine, condotta dalla sezione di polizia giudiziaria - aliquota guardia di finanza, ha permesso di individuare il meccanismo fraudolento attraverso il quale la donna, responsabile amministrativa di una onlus di rilievo internazionale, tra febbraio 2022 e maggio 2024, avrebbe sottratto all'ente fondi per circa un milione e mezzo di euro provenienti da donazioni. In particolare, è emerso che la donna si sarebbe appropriata del denaro accedendo abusivamente ai sistemi informatici dell'ente e falsificando documentazione contabile ed extracontabile. Le somme così sottratte sarebbero state poi trasferite a conti bancari personali e quindi impiegate per la ristrutturazione del proprio appartamento, per l'acquisto di immobili, di un'autovettura e per altri pagamenti. Alla funzionaria, risultata già condannata per analoghe condotte e per questo sottoposta al regime di detenzione domiciliare, a seguito di un cumulo di pena pari ad anni 6 e mesi 2 di reclusione, vengono contestati anche i reati fiscali di dichiarazione infedele e di omessa presentazione della dichiarazione fiscale, connessi alla tassazione dei proventi illeciti derivanti dall'indebita appropriazione dei fondi della onlus.
(Adnkronos) - “La comunicazione evolve seguendo un ecosistema in continua mutazione. Per essere davvero efficaci è necessario comprendere il pubblico e conoscere gli strumenti più adatti per raggiungerlo. Come istituzione, stiamo lavorando da tempo in questa direzione, e iniziative come il Brand journalism festival ci aiutano ad avvicinarci a una realtà complessa e in costante cambiamento, per trasmettere in modo più incisivo i valori che vogliamo condividere con i cittadini.” Così Alessandra Marino, capo ufficio stampa Commissione Europea in Italia, in occasione della presentazione, presso la Camera dei Deputati, del Brand journalism festival 2025, in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma. Marino ha sottolineato inoltre l’importanza di rivolgersi alle nuove generazioni con linguaggi e canali adeguati: “Il pubblico è sempre più diversificato, e i giovani si informano principalmente tramite le nuove piattaforme digitali. Per questo la Commissione Europea è presente sui principali canali social e collabora con attori e partner terzi per veicolare in modo autentico i propri valori e obiettivi politici, avvicinandosi così alle nuove generazioni”.
(Adnkronos) - Mettere al centro la connessione tra attori diversi, ma complementari. Unire le forze e fare rete per creare sinergie tra grandi aziende, Pmi, startup, università, attori finanziari e istituzioni in un momento storico in cui la transizione energetica rappresenta una della sfide più complesse degli ultimi tempi. Se ne è parlato al centro ricerche Eni di San Donato Milanese all’evento ‘Eni Supply Chain Day - Connecting Energies’. Un incontro durante il quale è emerso un quadro positivo e incoraggiante: la filiera di Eni risulta solida e performante. (VIDEO) “Riteniamo che la filiera dell'energia sia solida e sempre al nostro fianco, anche quando intraprendiamo nuovi progetti - ha affermato durante i lavori Costantino Chessa, Head of procurement Eni - Nel tempo ha dimostrato di essere pronta a rispondere alle sfide del momento. Deve continuare ad essere competitiva e cogliere le opportunità legate alla trasformazione”. Dall’incontro è emerso un messaggio chiaro: solo lavorando insieme è possibile cogliere appieno le opportunità offerte dalla trasformazione in atto. In tal senso, attraverso il suo Head of procurement, Eni evidenzia la volontà di portare avanti “l’approccio di sistema inclusivo, continuando ad essere vicini alle imprese, in particolar modo alle Pmi”. Da una survey condotta sulla filiera è emerso il bisogno di supporto nello sviluppo di competenze e tecnologie, le dimensioni più impattate dalla transizione. L’azienda si impegna dunque a supportare le imprese della propria supply chain lungo tutte le dimensioni della competitività, orientando e accompagnandola nei percorsi di crescita, promuovendo alleanze e collaborazioni - per favorire uno sviluppo condiviso e sostenibile - e sviluppando strumenti concreti, con un’attenzione particolare alle Piccole e medie imprese. In questo contesto, sono stati già realizzati strumenti in ambito finanziario, come il Basket Bond e il reverse factoring, e operativo come l’Alleanza di sistema Open-es, che riunisce oltre 38mila imprese. Oggi Eni sta portando avanti anche il programma Energia di Filiera, “un'altra iniziativa a supporto delle imprese, soprattutto a quelle maggiormente impattate dalla transizione”, conclude Chessa.