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(Adnkronos) - "La collaborazione con Coop nasce con l'idea di illustrare una bag che possa portare fondi e contributi ai centri antiviolenza di Differenza donna. Chi acquista questa borsa illustrata da me contribuirà a salvare una vita". Così la fumettista e attivista Stefania Spanò, in arte Anarkikka, intervistata, questa mattina a Roma, da Adnkronos in occasione della presentazione della seconda edizione della campagna ‘Il silenzio parla’ lanciata da Coop in collaborazione con l’associazione Differenza donna che gestisce il 1522, il numero antiviolenza della presidenza del consiglio dei Ministri-dipartimento Pari opportunità. Parte del ricavato ottenuto dalla vendita della shopper in cotone disegnata da Anarkikka sarà devoluto a sostegno di Differenza donna: “Da qui lo slogan 'Una borsa, una vita' per dare speranza alle donne che ne hanno bisogno e aiutare Coop a sostenere chi cerca di ritrovare un'esistenza più serena”, le parole di Anarkikka. Oltre alla shopper, la campagna prevede il pack totalmente bianco per la pasta a marchio Coop, un podcast che racconta le storie di donne e uomini sopravvissuti alla violenza e la diffusione di informazioni sul numero antiviolenza e stalking 1522 che campeggerà su 500 prodotti a marchio Coop e sugli scontrini di mille punti vendita coinvolti nella campagna.
(Adnkronos) - Un’area ricca di biodiversità funzionale, con spazi verdi per ridurre le isole di calore e aumentare la capacità di catturare gli inquinanti atmosferici, ma anche per attrarre insetti impollinatori grazie a fiori con tempi di fioritura diversificati. Si presenta così la rinnovata Piazza della Scienza, nel cuore dell’Università di Milano-Bicocca, celebrata oggi con un taglio del nastro dalla rettrice Giovanna Iannantuoni, alla presenza di Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia e Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano. "Abbiamo restituito agli studenti, alla comunità accademica di Milano-Bicocca, all’intera cittadinanza uno spazio alla cui rigenerazione hanno collaborato professori, ricercatori, assegnisti e dottorandi dell’ateneo. A guidarli, principi di miglioramento ambientale e di implementazione della biodiversità e del benessere della persona", ha spiegato la rettrice Giovanna Iannantuoni. "Sarà anche - ha affermato - un laboratorio a cielo aperto grazie a sensori che monitoreranno l'inquinamento acustico e rileveranno il particolato atmosferico; ci saranno anche sensori biologici per valutare gli effetti di inquinanti aerodispersi e verrà monitorato lo spostamento degli insetti, per favorire il quale è stata studiata una connettività con altre aree verdi nelle vicinanze". E' stato questo il primo atto della giornata dedicata all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2024-2025, che è proseguita con la cerimonia ufficiale nell’Aula magna dell’ateneo a cui hanno presenziato anche Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’urbanista Carlos Moreno che ha tenuto una lectio magistralis dal titolo 'Proximity and urban regeneration: 15-minute cities for a more inclusive future'. "In poco più di 25 anni - ha detto Giuseppe Sala - l’Università Bicocca è riuscita a ricavarsi un ruolo da protagonista nel mondo accademico, grazie a progetti innovativi e a collaborazioni strategiche, anche di respiro internazionale . Lo studio alla base della rigenerazione di Piazza della Scienza, alla cui inaugurazione abbiamo assistito questa mattina, è emblema dell’approccio serio, competente, lungimirante e coraggioso che la Bicocca mette in tutte le iniziative che promuove: un metodo, basato su accuratezza e sensibilità nei confronti di ciò che accade nel mondo, che sa trasmettere ai suoi studenti e ai giovani ricercatori". "Il progetto di rigenerazione di Piazza della Scienza, finanziato dalla Regione Lombardia insieme al Ministero dell'Università e della Ricerca - ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana - mira a rinnovare l’area con interventi di sostenibilità ambientale e mitigazione dei cambiamenti climatici. La Regione si è impegnata negli ultimi anni per realizzare infrastrutture innovative, e questa piazza diventa un 'living lab' dell’ateneo, grazie a tecnologie avanzate per la pianificazione urbana sostenibile. Finanziamo le Università con investimenti mirati per incentivare la ricerca e promuovere collaborazioni con il mondo delle imprese. Bicocca è un modello di eccellenza di università moderna, connessa alle Istituzioni e al tessuto economico e produttivo nel quale è inserita, dalla quale prendere esempio". All’università per essere liberi di muoversi in spazi nuovi, dunque, ma anche per essere liberi di imparare, liberi di scoprire, liberi di essere: è questo l’auspicio che la rettrice ha rivolto a tutta la comunità studentesca dell’Università di Milano-Bicocca: "Perché la libertà è il terreno più fertile in cui far germogliare la conoscenza e, d’altra parte, è il sapere a rendere liberi, come ci ricordano ogni giorno le parole di Socrate". Nella sua prolusione, la rettrice ha poi ricordato i passi avanti compiuti dall’Università di Milano-Bicocca, il più giovane ateneo pubblico milanese, che ha raggiunto 40.000 studenti iscritti (+11 per cento nell’ultimo quinquennio), con un aumento delle immatricolazioni anche internazionali. L’offerta formativa di Milano-Bicocca conta oggi 80 corsi di laurea triennale, magistrale e magistrale a ciclo unico, 12 dei quali erogati in lingua inglese. L’innovazione continua dei percorsi di studio e le connessioni dell’ateneo con le imprese, le istituzioni e il territorio si riflettono nel tasso di occupazione dei laureati di Milano-Bicocca che, a un anno dal conseguimento della laurea triennale e magistrale, è rispettivamente dell’80 e dell’82 per cento, 5 punti al di sopra della media nazionale. Sempre più ricca e attrattiva l’offerta post lauream. I corsi di dottorato sono 22 e le scuole di specializzazione (37 in area medica e due in area psicologica) contano oltre 1.400 iscritti. Il settore dell’Alta Formazione eroga 88 corsi (+44 per cento rispetto al 2022) con più di 2.000 immatricolati e oltre 850 docenti coinvolti nella formazione. E con un aumento continuo di studenti-lavoratori che partecipano ai master di primo e di secondo livello. Per quanto riguarda la ricerca, sono 541 i progetti avviati nell’ultimo quinquennio, per un valore di 158 milioni di euro. "La dotazione di 307 grandi attrezzature di ricerca, 200 delle quali usufruibili anche da aziende ed enti esterni, ha permesso all’Ateneo di accrescere sensibilmente la capacità di rispondere alla domanda di ricerca commissionata e di creare sinergie sempre più strette con il territorio", ha spiegato Iannantuoni. Bicocca è anche sempre più aperta al mondo con flussi degli studenti outgoing e incoming in continua crescita. "I nostri studenti di Medicina, di Infermieristica e Ostetricia e i nostri specializzandi avranno inoltre l’opportunità di formarsi presso uno dei maggiori poli sanitari non profit dell’Africa equatoriale grazie al progetto Bridge (Bicocca research and innovation for development and global health) – Uganda e al nuovo avamposto di Milano-Bicocca presso il Lacor Hospital in Uganda che abbiamo inaugurato ufficialmente lo scorso settembre". All’intervento della rettrice ha fatto seguito quello di Andrea Daccò, presidente del Consiglio degli studenti dell’ateneo, e di Carlo Celentano, rappresentante in Senato Accademico del Personale Tecnico e Amministrativo. La cerimonia è stata anche l’occasione per ascoltare le parole di Carlos Moreno, professore di Urbanistica e Teoria dell’innovazione presso l’Università Parigi 1 Panthéon-Sorbona: la lectio magistralis dell’urbanista, noto a livello mondiale e specializzato in sistemi complessi e questioni urbane, si è concentrata sul concetto di 'città in 15 minuti', da lui ideato. Si tratta di un modello di sviluppo urbano basato sul benessere della comunità, dove le persone siano in grado di raggiungere la maggior parte dei servizi essenziali con uno spostamento di soli 15 minuti a piedi o in bicicletta. "Eventi drammatici come la recente alluvione a Valencia sottolineano l'urgente necessità di un cambio di paradigma nella pianificazione delle città. Lo stesso World Urban Forum, convegno mondiale sulle questioni urbane appena conclusosi, ha evidenziato l'importanza della prossimità e della circolarità", ha spiegato Carlos Moreno. "Fornendo servizi essenziali - ha chiarito - come istruzione, sanità, cibo, spazi verdi, in una 'città a breve distanza', policentrica e interconnessa, si ridefiniscono gli spazi urbani in modo da renderli più equi, accessibili e inclusivi, trasformando i quartieri in centri vibranti che favoriscono i legami sociali e la solidarietà. Questa rivoluzione di prossimità non è dunque solo una risposta alle sfide ambientali, ma va a incentivare la rigenerazione urbana e l'inclusione sociale: noi oggi siamo al centro di questo cambiamento e dobbiamo impegnarci a realizzarlo".
(Adnkronos) - Rentri al via. Sfide e opportunità del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti sono state al centro di una tavola rotonda a Ecomondo 2024 dal titolo ‘Rentri: dove eravamo rimasti?’, a cura di Ricicla.tv. “Il Rentri è una sigla, un acronimo che sta per Registro Elettronico Nazionale di Tracciabilità dei Rifiuti. Quindi, la parola chiave è 'elettronico', perché il registro è una fattispecie già utilizzata nella tracciabilità dei rifiuti regolarmente, solo che avviene in larga parte in formato cartaceo. Ora, così come è accaduto per la fatturazione elettronica, qualche anno fa, e che sta funzionando bene, accadrà lo stesso nel mondo dei rifiuti, cioè si passa al digitale”, spiega Antonino Rapisardi, direttore commerciale Omnisyst, azienda con trent'anni di esperienza nella gestione circolare dei residui industriali, partecipata dal Green Transition Fund di Algebris. Si parte a breve: l'avvio è previsto per il 13 febbraio. “C’è una finestra che si apre il 15 dicembre e termina il 13 febbraio, che darà la possibilità alle aziende di iscriversi e di cominciare a far girare il sistema. Dal 13 febbraio ci auguriamo tutti di essere in questa nuova era molto importante, un'era digitale per la tracciabilità e la gestione dei rifiuti”. Omnisyst ha chiarito il proprio approccio proattivo in vista dell’avvio del sistema. “In questo periodo di transizione, il nostro impegno è supportare i clienti con una strategia basata su preparazione ed esperienza, automazione e supporto costante”, spiega Rapisardi. L’azienda ha già aggiornato la propria piattaforma, predisposto l’interoperabilità col Rentri, facendosi carico di tutta la complessità burocratico-amministrativa (es. iscrizione al portale del ministero in video call con tecnici Omnisyst, Fir e registro di carico e scarico precompilati, ecc...). “Gestiamo circa 130mila tonnellate di rifiuti all'anno e serviamo oltre 700 aziende in tutta Italia e in tutti i settori. Questo ci permette di affrontare rapidamente i cambiamenti e di far sì che i nostri clienti non risentano dell’aumento della complessità”, rimarca il direttore commerciale. Uno dei punti chiave emersi durante la tavola rotonda, dove sono intervenuti anche rappresentanti dal ministero dell'Ambiente, da Herambiente, A2A, Cna, Conftrasporto, Assintel e dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali, riguarda i 'nodi da sciogliere'. “Molte delle funzionalità e casistiche pratiche non sono state ancora testate e convalidate”, osserva Rapisardi. “Un’altra criticità riguarda l’incremento dei dati richiesti per la compilazione dei formulari e dei registri elettronici. Dalla nostra esperienza, abbiamo rilevato che, mediamente, le aziende che gestiscono autonomamente i propri rifiuti, presentano un'incidenza di non conformità per oltre il 10% dei documenti prodotti. Con l’arrivo del Rentri, questi errori potrebbero aumentare proprio a causa della maggiore complessità”, aggiunge. Dal punto di vista normativo e tecnico, una delle criticità maggiori evidenziate da Omnisyst durante la tavola rotonda riguarda l’opportunità persa di una vera digitalizzazione completa: Rentri è un’aggiunta rispetto al registro di carico e scarico, con molte informazioni che sono sostanzialmente raddoppiate, questo significa che un soggetto deve adempiere al registro di carico scarico e adempiere anche al Rentri. Secondo Rapisardi, “l'implementazione di un unico sistema centralizzato avrebbe semplificato le procedure”.