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(Adnkronos) - Lando Norris è il campione del mondo 2025 di Formula 1. Il 26enne pilota inglese vince il titolo con 423 punti, due in più di Max Verstappen (421 punti), mentre Oscar Piastri con l'altra McLaren chiude a 410 punti. Per il pilota britannico il terzo posto nel Gp di Abu Dhabi è il 18° podio stagionale, il più prezioso in assoluto, in un'annata con due ritiri e una penalizzazione. Norris è l'undicesimo campione del mondo britannico. La McLaren conquista il primo titolo Piloti dai tempi di Lewis Hamilton (2008), il tredicesimo in assoluto. Norris sbarca nel circus nel 2019 con un nome che richiama quello del ribelle di Star Wars, Lando Calrissian. In realtà, a sua madre Cisca piaceva semplicemente il suono del nome. La McLaren ha avuto il teenager britannico tra i suoi piloti per due anni prima di lanciarlo in Formula 1 nel 2019. E Norris non ha deluso le aspettative. In coppia con il più esperto Carlos Sainz, nella sua stagione da esordiente ha superato lo spagnolo nella battaglia testa a testa in qualifica, conquistando punti 11 volte e mancando di poco un piazzamento tra i primi 10 in campionato. Il suo primo podio è arrivato nel 2020, seguito da altri exploit nelle due stagioni successive, con la vittoria sfiorata in Russia nel 2021. È stata la stagione 2024 a portare finalmente a Norris sul gradino più alto del podio. Le vittorie complessive sono state 4, indispensabili per portare la McLaren al suo primo titolo costruttori dal 1998. Il 2025 è l'anno della definitiva consacrazione: 7 vittorie e arriva il titolo. Fuori dalla pista, Norris coltiva il proprio lato artistico disegnando e dipingendo il proprio equipaggiamento da gara per hobby. L'obiettivo per il futuro è unire arte e ambizione in pista.
(Adnkronos) - "Il filo conduttore delle startup è ambientale e tecnologico. L’obiettivo ambientale deve permeare le nostre azioni, perché significa essere più moderni, raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, ma gli obiettivi di decarbonizzazione per un Paese come l'Italia sono anche opportunità, perché è un'opportunità di qualificazione. Noi siamo importanti nel mondo, essendo il quarto Paese esportatore, avendo un terzo del nostro prodotto interno lordo, quindi della nostra ricchezza italiana, legato all'esportazione. Perché facciamo i prodotti migliori, non perché facciamo i prodotti che costano meno. E questo, automaticamente, è l'innovazione, la tecnologia, la genialità di questo Paese". E' quanto ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, in occasione della cerimonia di premiazione delle migliori startup italiane che hanno partecipato al bando '7 idee per cambiare l’Italia', promosso da L’Espresso. Il ministro, durante l’evento ospitato presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, ha poi commentato la questione controversa del costo energetico delle nuove tecnologie: “Questo aspetto non è risolvibile da un giorno all'altro. Noi siamo, purtroppo, un Paese che dipende ancora tanto dai combustibili fossili, anche se devo dire che dopo tre anni di governo noi abbiamo raggiunto un punto di equilibrio importante, che è quello di avere metà rinnovabile e metà da gas, di non avere più la produzione da carbone, tolto una piccola quantità in Sardegna, e di avere le rinnovabili che hanno raggiunto anche un punto per stare in piedi da sole senza incentivi da parte dello Stato. Questo è il grande goal che dobbiamo valorizzare e naturalmente far crescere e modernizzare. Quindi la tecnologia, la modernizzazione, l'innovazione sono il contributo che viene dato, in questo caso, all'energia, che è un veicolo di sfida per il Paese”. Per Pichetto Fratin il tema della sicurezza è molto importante ma anche molto vasto: non solo sicurezza fisica del lavoratore ma anche sicurezza nel prezzo. “Certo, noi siamo un Paese ancora abbastanza vulnerabile ma abbiamo fatto passi avanti”.
(Adnkronos) - "L’obiettivo è riuscire ad arrivare decarbonizzati al 2050". Lo ha detto oggi l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. "Per arrivarci, siccome il 2050 è terribilmente vicino, stiamo inaugurando oggi cabine elettriche che nel 2050 saranno a metà vita utile - ha spiegato l'ad- . Se non seguiamo una roadmap rigorosa non ci arriveremo. Abbiamo i nostri punti di passaggio al 2030-2035-2040 e gli obiettivi di decarbonizzazione si possono raggiungere solo centrando questi target". Per conseguire gli obiettivi prefissati "ci sono condizione esogene complicate e opportunità da valutare" ha avvertito Mazzoncini, ribandendo come quello dei data center sia "un grande tema". "Sono necessari per la competitività del nostro Paese, per avere la proprietà dei nostri dati qua, non negli Usa o in Cina, ma sono molto 'demanding' in termini energetici". Il rischio nel prossimo periodo "è che possano essere affrontati prevalentemente con il termo elettrico, quindi bisognerà come capire come lavorare sul carbon capture e storage e capire quali siano le prospettive di decarbonizzazione di un’energia necessaria per alimentare l’intelligenza artificiale che rappresenta il principale trend di crescita della domanda elettrica".