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(Adnkronos) - "Irrispettosa". Così Donald Trump ha definito la dichiarazione di Kamala Harris sulla guerra di Gaza prima di un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in Florida per discutere del conflitto. Per la vicepresidente degli Stati Uniti e presunta candidata democratica alla presidenza è "tempo che la guerra finisca": "Non possiamo permetterci di restare insensibili di fronte alla sofferenza e non resterò in silenzio", le parole di Harris nella conferenza stampa dopo l'incontro con il primo ministro israeliano. Il tycoon ha criticato Harris prima dell'incontro nella sua casa di Mar-a-Lago, definendo le sue osservazioni “irrispettose” e prendendola di mira su una questione che ha diviso il partito democratico si legge sul Guardian. “Non sono stati molto gentili nei confronti di Israele”, ha detto Trump. “In realtà non so come una persona ebrea possa votare per lei, ma questo dipende da loro”, ha aggiunto. Le fotografie hanno mostrato Trump che salutava calorosamente Netanyahu, che sta concludendo una visita di una settimana negli Stati Uniti. Prima dell'incontro, il premier israeliano ha dichiarato di ritenere che la pressione militare su Hamas abbia creato un “movimento” nei colloqui per il cessate il fuoco e che invierà una squadra a un prossimo round di negoziati a Roma. “Il tempo ci dirà se siamo più vicini a un accordo per il cessate il fuoco”, ha dichiarato. L'incontro è il primo da quando Trump ha lasciato la Casa Bianca nel 2020. I due uomini hanno avuto rapporti tesi in passato dopo che Netanyahu si è congratulato con Joe Biden per la sua vittoria alle elezioni del 2020, un voto che Trump ha sostenuto, senza prove, essere stato manipolato. “Bibi avrebbe potuto rimanere in silenzio. Ha commesso un terribile errore”, aveva detto Trump all'epoca. “Che si fotta”. I due sembrano essersi riconciliati ora. “Abbiamo sempre avuto un buon rapporto”, ha detto l'ex presidente Usa ai giornalisti prima dell'incontro. I due erano alleati politici in passato. Trump ha dato ampiamente carta bianca a Netanyahu durante il suo primo mandato. Questa settimana ha detto a Fox News che Israele dovrebbe finire la guerra e riportare indietro gli ostaggi “velocemente”. “Stanno venendo decimati da questa pubblicità, e sapete che Israele non è molto bravo nelle relazioni pubbliche”, ha detto Trump all'emittente. Harris dal canto suo ha cercato di portare avanti la politica di sostegno a Israele dell'amministrazione Biden e al contempo di placare la crescente rabbia dei democratici per il bilancio umanitario del conflitto che ha ucciso 39.000 palestinesi. Quasi la metà dei Democratici al Congresso ha saltato il discorso di Netanyahu alla Camera dei Rappresentanti e decine di persone hanno dichiarato apertamente di volerlo boicottare a causa della guerra. Harris ha incontrato Netanyahu giovedì alla Casa Bianca, poco dopo che il primo ministro aveva visto Joe Biden. Gli incontri separati hanno evidenziato come la presunta candidata democratica sia diventata sempre più indipendente da quando ha lanciato la sua campagna presidenziale. Allo stesso tempo, gli assistenti hanno cercato di minimizzare il potenziale di cambiamento tra Biden e Harris su Israele. “Il messaggio di Biden e di Harris al premier Netanyahu è stato lo stesso: è ora di concludere l'accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco”, ha scritto Phil Gordon, consigliere per la sicurezza nazionale di Harris. Harris ha definito l'incontro “franco e costruttivo” e ha affermato che “Israele ha il diritto di difendersi e il modo in cui lo fa è importante”. Ha dichiarato che non interromperà gli aiuti militari a Israele perché “farà sempre in modo che Israele sia in grado di difendersi”. “Quello che è successo a Gaza negli ultimi nove mesi è devastante: le immagini di bambini morti e di persone disperate e affamate che fuggono per salvarsi, a volte sfollate per la seconda, terza o quarta volta. Non possiamo distogliere lo sguardo di fronte a queste tragedie. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza. E io non resterò in silenzio”, ha detto. Harris non ha detto come Netanyahu abbia risposto all'offerta dell'amministrazione Biden di un cessate il fuoco in tre parti che inizierebbe con il ritiro delle Forze di Difesa Israeliane dai centri abitati e con il rilascio di alcuni ostaggi. Non ha risposto alle domande dei giornalisti dopo le osservazioni. “C'è stato un movimento di speranza nei colloqui per assicurare un accordo su questo accordo”, ha detto Harris. “E come ho appena detto al Primo Ministro Netanyahu, è ora di concludere questo accordo. Quindi, a tutti coloro che hanno chiesto un cessate il fuoco e a tutti coloro che desiderano la pace, vi vedo e vi sento”. Ha detto di aver espresso la sua “seria preoccupazione per l'entità delle sofferenze umane a Gaza, compresa la morte di troppi civili innocenti, e ho espresso chiaramente la mia seria preoccupazione per la terribile situazione umanitaria”.
(Adnkronos) - "Io che studio le strutture da tantissimi anni posso dire che senza avere dati precisi non si possono sicuramente dare dei pareri specifici, tecnici, su quell'edificio e su quello che è accaduto. Quindi in questo momento è difficile dire qual è la causa. Sicuramente noi siamo davanti ad un edificio che è datato, che ha raggiunto i suoi 50 anni e che sicuramente ha avuto necessità di manutenzione, avrà un degrado, avrà degli elementi che andavano manutenuti e controllati frequentemente". Così, con Adnkronos/Labitalia, Maria Rosaria Pecce, professore ordinario di tecnica delle costruzioni all'Università di Napoli Federico II e consigliera dell'ordine degli ingegneri di Napoli, interviene sul crollo avvenuto a Scampia a Napoli. Secondo Pecce, quindi, per individuare la causa specifica del crollo "bisognerebbe vedere l'elemento che è caduto e tutti gli elementi di collegamento e quello che è successo effettivamente, se c'erano i carichi eccessivi sopra rispetto a quelli del progetto originario". "Però in linea di massima, essendo un edificio molto datato, non può essere una problematica di progetto, perché sono passati più di 50 anni e l'edificio ha fatto la sua prestazione, quindi direi che bisogna guardare le condizioni di esercizio e la manutenzione", sottolinea. E la manutenzione degli edifici, chiarisce Pecce, è un tema che riguarda tutto il nostro Paese. "Noi abbiamo un patrimonio edilizio che in linea di massima -spiega- necessita nel complesso di approfondimento sulle strutture e di manutenzione strutturale. E la manutenzione strutturale richiede delle ispezioni, un controllo e alcune operazioni di ripristino, che vengono fatte periodicamente, quale può essere un anticorrosivo, quale può essere un rifacimento di un copriferro, del calcestruzzo, un'osservazione delle lesioni prima che si aggravino troppo", sottolinea. In conclusione per Pecce "le strutture hanno una vita, hanno una funzionalità, hanno un degrado". "E quindi, in quanto tali, vanno manutenute e controllate come si fa con una macchina, come si fa con qualsiasi altro oggetto. Mentre invece in Italia la cultura di questo problema della struttura non è ancora abbastanza sviluppata", conclude.
(Adnkronos) - È stata presentata oggi da Lorenzo Spadoni, Direttore Generazione & Trading di A2A, alla presenza del Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, la terza edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale della Puglia, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio nel 2023 e i suoi piani di attività previsti per i prossimi anni. "Il Bilancio di Sostenibilità Territoriale presentato oggi evidenzia il contributo concreto di A2A per la crescita sostenibile di questo territorio, con oltre 35 milioni di euro di valore economico distribuito”. – ha dichiarato Lorenzo Spadoni, Direttore Generazione & Trading di A2A – “Gli investimenti nelle energie rinnovabili, l'implementazione di tecnologie innovative e il sostegno alle comunità locali dimostrano la nostra determinazione nel contribuire al percorso di transizione energetica della Puglia: continueremo a lavorare in questa direzione." A2A ha rafforzato progressivamente la propria presenza in Puglia, contribuendo al benessere economico, sociale e ambientale della Regione. Nel 2023, infatti, è stato pari a 35 milioni di euro il valore complessivo generato per il territorio, in aumento del 35% rispetto all’anno precedente. Gli investimenti in infrastrutture del Gruppo in Puglia – oltre 9 milioni di euro – sono stati altrettanto significativi nel corso dello scorso anno, in crescita del 54% rispetto al 2022. La generazione di energia da fonti rinnovabili è un pilastro fondamentale della strategia di A2A. In Puglia, il Gruppo ha prodotto 45 GWh da 22 impianti fotovoltaici (+13% dall’anno scorso) e circa 160 GWh dalle quasi 40 turbine eoliche degli impianti di Serracapriola e Località Monte Calvello, con una capacità installata complessiva di più di 80 MW. Durante il 2023, l’impianto a biomassa vegetale di Sant’Agata di Puglia ha prodotto 171 GWh di energia elettrica ed è stato portato a termine uno studio di fattibilità per la cessione del calore a un complesso di serre. Complessivamente, sono state oltre 150.000 le tonnellate di CO2 risparmiate grazie alla produzione da eolico, fotovoltaico e biomassa. A2A, inoltre, supporta la transizione energetica attraverso l’attività del polo di Brindisi: all’interno del sito sono presenti due compensatori sincroni collegati alla rete elettrica nazionale per svolgere il servizio di regolazione di tensione, e un impianto fotovoltaico, i cui lavori di revamping sono stati terminati nel corso dell’anno, che ha prodotto 1,2 GWh di energia elettrica 100% green. All’interno del sito è prevista l’installazione di un sistema di stoccaggio elettrochimico (BESS - Battery Energy Storage System), al fine di fornire il servizio di regolazione ultrarapida per garantirne stabilità, qualità e sicurezza al sistema elettrico. Inoltre, è stato autorizzato un impianto per il recupero di materia dai rifiuti provenienti dalla pulizia stradale e da quella di spiagge e arenili, un progetto nato dal positivo confronto con il Comune di Brindisi e l'Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti (AGER). Il benessere dei lavoratori è un altro elemento essenziale per l’operato del Gruppo, che nel 2023 ha erogato ai propri dipendenti più di 2.000 ore di formazione. In questa direzione con il piano "Life Caring" recentemente presentato, sono previsti investimenti per 120 milioni di euro al 2035 a sostegno della genitorialità della popolazione aziendale. Inoltre, è stato sottoscritto il Manifesto "Imprese per le Persone e la Società", proposto dall’UN Global Compact Network Italia, ed è stata ottenuta la Certificazione Best HR Team 2023, promossa dal Network di HRC Community. In crescita del 51% rispetto al 2022 gli ordini ai fornitori: complessivamente 25,5 milioni euro di cui oltre il 60% destinati a micro o piccole imprese con meno di 50 dipendenti. A2A ha coinvolto in Puglia oltre 5.500 studenti in percorsi di education, come il progetto "Futuro in circolo". Infine, attraverso il progetto ACT - Accesso Consapevole e sosTenibile, realizzato da "Banco dell’energia", realizzato in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, A2A ha sostenuto 74 famiglie a Lecce con un finanziamento di 35 mila euro, parte di un’iniziativa nazionale per supportare le famiglie in situazione di povertà energetica. Il percorso dei Forum Multistakeholder di A2A si rinnova anche quest’anno, in continuità con l’impegno portato avanti nelle scorse edizioni per il coinvolgimento degli stakeholder locali attraverso attività di ascolto e co-progettazione. Nel 2024, il programma dei Forum “Territori sostenibili: un’impresa comune” prevede 14 tappe in tutta Italia per la presentazione dei Bilanci di Sostenibilità Territoriale. Nell’ambito di questa iniziativa, in collaborazione con The European House Ambrosetti, la presentazione del Bilancio in Puglia è stata infatti preceduta da due tavoli di lavoro con gli stakeholder territoriali, incentrati rispettivamente su biodiversità e compliance ESG per la catena del valore. I partecipanti hanno discusso per identificare azioni collettive che accelerino la transizione sostenibile delle aziende locali e che aumentino la consapevolezza e la sensibilità delle comunità locali su biodiversità e cambiamento climatico. Il programma di engagement territoriale ha già coinvolto la Valtellina e Valchiavenna, il Friuli Venezia Giulia, Brescia, Milano, la Calabria e il Piemonte, cui si aggiungeranno nel corso dell’anno Sardegna, Liguria, Campania, Sicilia, Bergamo, Sud Lombardia, Monza e Brianza.