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(Adnkronos) - Amazon ha annunciato un potenziamento di Career choice, il programma rivolto alla crescita professionale dei propri dipendenti, con l’obiettivo di facilitare ulteriormente l’accesso alla formazione, favorendo lo sviluppo professionale. Il progetto offrirà nuove opportunità di accesso a corsi di specializzazione molto richiesti, ampliando così le possibilità di crescita, sia all’interno dell’azienda che al di fuori. Il potenziamento del programma, per cui Amazon investirà oltre 25 milioni di euro solo nel 2026 a livello europeo, sarà operativo da agosto 2025, a seguito delle specifiche procedure di implementazione previste nei singoli Paesi. L’impegno dell’azienda nella creazione del miglior luogo di lavoro possibile, infatti, si riflette anche nel sostegno concreto delle prospettive di carriera dei propri dipendenti, valorizzando il talento e l’apprendimento continuo come leve fondamentali per la crescita in un mondo del lavoro in grande trasformazione. Il nuovo programma Career choice introduce novità sostanziali pensate per rendere l’accesso all’istruzione ancora più semplice e inclusivo per tutti i dipendenti. Tra le novità più rilevanti, figura l’eliminazione del contributo personale: Amazon anticiperà infatti fino al 100% delle spese di formazione, eliminando la quota del 5% in passato a carico del dipendente. Un'altra innovazione riguarda la rimozione del tetto massimo di spesa su base quadriennale, consentendo così ai partecipanti di proseguire liberamente il proprio percorso formativo nel tempo. A completare il quadro, l’aumento del limite di budget annuale per ciascun partecipante, che amplia ulteriormente le possibilità di accesso a corsi di qualità e percorsi altamente specializzanti. Oltre 250.000 dipendenti Amazon in tutto il mondo hanno partecipato a questo programma gratuito di accesso all’istruzione e formazione professionale dal suo lancio nel 2012 e dall’arrivo in Italia nel 2014. I dipendenti possono frequentare le lezioni presso uno degli oltre 400 partner di servizi di formazione in tutto il mondo. "La crescita professionale e l’acquisizione di nuove competenze hanno un impatto concreto e positivo sulla vita delle persone", afferma Salvatore Iorio, hr director delle operations di Amazon in Italia. "Con il rinnovamento del programma Career choice, ci teniamo a ribadire l'impegno di Amazon nei confronti dei propri dipendenti. Significa fornire loro gli strumenti necessari a costruire e sviluppare sempre più il proprio futuro professionale in un mondo del lavoro in costante evoluzione". Il potenziamento del programma Career choice riflette la velocità con cui il mondo del lavoro sta cambiando e la crescente domanda di competenze altamente specializzate. Con questa nuova formula, i dipendenti che scelgono di aderire per cinque anni possono beneficiare della copertura totale delle spese di formazione, per un valore annuale superiore a 3,200 euro, pari complessivamente a circa 16.000 euro – un investimento concreto nel proprio futuro professionale. Il programma si distingue anche per l’elevata flessibilità nella scelta dei percorsi formativi, consentendo ai partecipanti di orientarsi verso ambiti in forte espansione, dall’IT alla logistica, fino ai mestieri tecnici e specializzati, con particolare attenzione alla formazione tecnologica. Tra le specializzazioni disponibili: IT support specialist, IT infrastructure specialist, cloud support specialist, data analyst, information security analyst, junior database administrator, software tester, software developer, web developer e ui/ux designer. Lo scorso anno, in occasione del decennale di Career choice in Europa, Amazon ha stanziato un investimento di 40 milioni di euro con l’obiettivo di aggiungere alla sua offerta europea oltre 25 nuovi programmi di formazione, fornendo così a migliaia di dipendenti le competenze con cui poter rispondere alle attuali e future esigenze del mondo del lavoro. Attualmente, i dipendenti Amazon in Italia possono scegliere tra più di 20 differenti percorsi, con l’obiettivo di sviluppare e accrescere il loro potenziale. Dal suo avvio nel 2014, più di 4.000 dipendenti Amazon in Italia hanno partecipato a Career choice. Mentre alcuni hanno deciso di lasciare l'azienda per perseguire altre opportunità di carriera grazie alle nuove competenze e certificazioni acquisite con Career choice, molti hanno assunto nuovi ruoli e sviluppato la propria carriera in Amazon. Il progetto continua ad affermarsi con ottimi risultati: in Italia nel 2023 circa un dipendente su 10 è stato selezionato per partecipare a Career choice.
(Adnkronos) - Una storia lunga quasi 150 anni guarda al futuro: in uno scenario globale segnato da evoluzioni tecnologiche e nuove aspettative dei consumatori, il Gruppo Barilla sceglie di rinnovare il suo impegno verso l’innovazione, aprendosi al confronto con partner della propria filiera per identificare insieme soluzioni tecnologiche, dinamiche e visionarie. È in quest’ottica che l’azienda annuncia l’apertura ufficiale delle candidature per 'Good Food Makers 2025', il programma di open innovation dedicato a startup, spin-off e aziende innovative che vogliono contribuire alla trasformazione del settore agroalimentare. (Audio) Giunto alla sua settima edizione, quest’anno in collaborazione con Almacube (l’hub dell’innovazione dell’Università di Bologna e di Confindustria Emilia Area Centro), il programma assume la forma speciale di Good food makers - Ecosystem, con l’obiettivo di creare un ecosistema di innovazione aperto a stakeholder e partner della catena del valore di Barilla, facilitando lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie emergenti per soluzioni concrete. Le tre realtà vincitrici parteciperanno a un percorso collaborativo di 4 settimane con figure professionali di Barilla e delle aziende partner: sarà un’occasione per accedere a una rete di valore e progettare insieme soluzioni capaci di generare impatto reale lungo tutta la filiera dal campo alla tavola, fianco a fianco con manager Barilla. Le candidature sono aperte fino a fine luglio e il programma entrerà nel vivo da settembre con un percorso strutturato che si concluderà durante l’Innovation Day a gennaio 2026. “Con Good Food Makers vogliamo consolidare il nostro impegno verso un’innovazione aperta, capace di generare valore concreto lungo tutta la filiera”, commenta Claudia Berti, Barilla head of open innovation. “In un contesto in rapida evoluzione, crediamo che la collaborazione con realtà innovative sia fondamentale per affrontare sfide complesse come la sostenibilità e la digitalizzazione dei sistemi agroalimentari, per migliorare ulteriormente il nostro modo di operare. La speciale edizione Ecosystem di quest’anno ci permette di lavorare fianco a fianco con partner strategici, in un percorso strutturato che punta a trasformare le idee in soluzioni pronte per essere implementate. È un’opportunità concreta per innovare insieme e con impatto reale”, spiega. Tre sono le sfide individuate quest’anno insieme ai partner di Barilla. La prima, 'AgTech for climate resilience', nasce in collaborazione con Open Fields e punta a individuare tecnologie innovative per migliorare la coltivazione del basilico e la gestione delle erbe spontanee, con un’attenzione particolare al clima e alla sostenibilità delle buone pratiche agricole. Con la sfida 'New frontiers in detection', sviluppata insieme a Bizerba, si cercano soluzioni all’avanguardia per potenziare l’affidabilità e la precisione dei sistemi di rilevamento negli impianti produttivi, contribuendo a rafforzare qualità, efficienza e controllo nei processi industriali. Infine, la sfida 'Best on Shelf', realizzata in collaborazione con Conad Nord Ovest, si rivolge a chi può offrire strumenti innovativi per monitorare la presenza e la visibilità dei prodotti sugli scaffali, migliorando al tempo stesso la gestione del punto vendita e l’esperienza d’acquisto dei consumatori. Dal 2019 ad oggi, Good Food Makers ha raccolto oltre 900 candidature da 25 Paesi e ha già collaborato con 26 startup, accompagnandole in un percorso di crescita e sperimentazione sul campo. Nel corso degli anni, Good Food Makers ha dato vita a collaborazioni di valore con diverse startup. Tra i casi di maggiore successo, Connecting Food ha digitalizzato l’intera filiera del basilico fresco destinato al pesto Barilla, rendendola completamente tracciabile grazie alla tecnologia blockchain e accessibile ai consumatori tramite QR Code. Un progetto pionieristico che ha coinvolto oltre 50 unità operative, tra aziende agricole, fornitori e lo stabilimento di Rubbiano (Pr). Selezionata nell’edizione 2023, Nosh Biofoods continua invece oggi la sua collaborazione con Barilla grazie a innovazioni basate sulla fermentazione, che consentono la creazione di ingredienti sostenibili, ad alto valore nutrizionale e a basso impatto ambientale. Anche Manual.to, che ha partecipato all’ultima edizione del programma, ha già visto la propria tecnologia applicata in modo concreto: la piattaforma, che semplifica la formazione e le procedure aziendali, è in fase di implementazione presso lo stabilimento di Cremona. “In Manual.to ci concentriamo sull’impatto diretto sul personale operativo”, spiega Jorim Rademaker, ceo e fondatore di Manual.to. “Con Barilla abbiamo trovato un partner che valorizza davvero le persone dietro ai processi. Da Cremona a Parma, ci siamo sentiti visti, sostenuti e ispirati. Questo senso di appartenenza si è tradotto direttamente in risultati di business”, continua. Infine, anche il sistema avanzato di intelligenza artificiale sviluppato da Voxpopme è entrato a far parte degli strumenti impiegati da Barilla per le ricerche con i consumatori. “Food Makers è stato fondamentale per Voxpopme, accrescendo la nostra visibilità e offrendoci un’opportunità unica di applicare la nostra tecnologia a fianco di un leader globale nel settore food”, afferma Andy Barraclough, ceo e fondatore di Voxpopme. "Invitiamo qualsiasi startup che voglia fare la differenza nel food o nella tecnologia a partecipare: è una partnership con uno scopo", continua. Per confermarsi azienda leader nel settore alimentare ed esplorare le nuove frontiere nel food, nel 2024 Barilla ha investito circa 50 milioni di euro nella ricerca e sviluppo. E il nuovo hq della ricerca e sviluppo è attualmente in fase di riqualificazione e potenziamento. Con 12mila metri quadrati di superficie complessiva e nuovi laboratori, il nuovo polo vedrà a Parma la concentrazione di tutte le competenze tecniche del Gruppo Barilla, con un’evidente crescita delle capacità di Barilla di fare ricerca e innovazione. Tutto questo lavorando sempre di più con team interfunzionali, internazionali e dedicati ai singoli progetti, anche con continue collaborazioni con l’esterno come le startup selezionate attraverso Good food makers.
(Adnkronos) - “Questo rapporto testimonia il grande sforzo fatto dalla nostra filiera di raccolta. Nel 2024 abbiamo raccolto oltre 188mila tonnellate, più dell’anno scorso sebbene il mercato dei lubrificanti quest’anno sia sceso”. Lo ha dichiarato Riccardo Piunti, presidente di Conou, il Consorzio Nazionale Oli Usati, a margine della presentazione del Rapporto di Sostenibilità 2024 a Palazzo Wedekind a Roma. “Abbiamo fatto un grande sforzo per recuperare l’olio dalle emulsioni, ovvero le miscele acqua-olio, per cercare veramente l’ultima goccia d’olio nel sistema in Italia. Abbiamo fatto le nostre valutazioni dell’analisi Lca - Life Cycle Assessment che testimonia come la filiera degli oli minerali dia un contributo, tirando fuori delle risorse da un rifiuto, ed è un bene per l’ambiente, evitando le emissioni che il ciclo lineare di produzione di lubrificanti genererebbe. Ultimo punto: quest’anno oltre all’ambiente abbiamo guardato all’aspetto sociale e a quello della parità di genere. Noi vogliamo fare attenzione al tema della parità di genere nella filiera e nella struttura del consorzio”, ha aggiunto.