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(Adnkronos) - E’ stata presentata oggi la seconda edizione di Africa Champion Program, il progetto promosso da Sace, l’Export Credit Agency direttamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle finanze, realizzato con il sostegno della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell’Economia e delle finanze e del ministero dell’Industria e del Made in Italy, in collaborazione con Agenzia Ice, Cdp, Simest, Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Assocamerestero, con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Africa Champion Program è un’iniziativa nata per rafforzare il partenariato economico tra Italia e Africa e accompagnare le imprese italiane che vogliono acquisire conoscenze e strumenti per operare con successo nei paesi prioritari del Piano Mattei e coglierne le opportunità di business. Il progetto, promosso da Sace nell’ambito delle attività di Sace Education, offre formazione specialistica, strumenti concreti di supporto all’export e occasioni di business matching con partner africani, contribuendo in modo sinergico agli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa. L’evento di presentazione della seconda edizione di Africa Champion Program, che prenderà il via nel 2026, si è tenuto oggi presso la sede romana di Sace alla presenza dei partner istituzionali del progetto. Dopo i saluti di apertura di Michele Pignotti, amministratore delegato di Sace, si sono alternati interventi dedicati alla visione strategica del Piano Mattei e alle nuove traiettorie di collaborazione tra Italia e Africa con Lorenzo Ortona, della presidenza del Consiglio dei ministri Struttura di Missione Piano Mattei, Fabio Lobasso, del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Valeria Vinci, del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il contributo di Mariangela Siciliano, Head of Education & Connects Solutions di Sace, ha illustrato gli obiettivi della seconda edizione del programma, a cui è seguita una tavola rotonda con i principali attori del Sistema Paese, Michal Ron, Chief Business International Officer Sace, Alessandro Cugno, dirigente Ufficio Formazione alle Imprese Ice, Laurent Franciosi, responsabile Sviluppo Mercati Internazionali Cassa Depositi e Prestiti, Francesca Alicata, Chief External Relations Simest, Patrizia Mauro, direttore generale Confindustria Assafrica & Mediterraneo, e Domenico Mauriello, segretario generale Assocamerestero, che si sono confrontati sul ruolo dell’ecosistema italiano nel rafforzare il partenariato con l’Africa. L’evento si è concluso con le testimonianze di Generale Costruzioni Ferroviarie e Almawave, seguite dai saluti finali di Guglielmo Picchi, presidente di Sace. “L’Africa è un continente - ha dichiarato il presidente di Sace, Guglielmo Picchi - che vive profonde trasformazioni economiche, sociali e demografiche, con una popolazione in crescita e grandi opportunità che le imprese italiane devono cogliere. In questa prospettiva si inserisce l’Africa Champion Program con cui Sace conferma il proprio impegno nel promuovere un approccio strategico, sostenibile e di lungo periodo per la crescita delle aziende italiane nel continente africano. Un’esperienza che ci rende particolarmente orgogliosi poiché rappresenta un modello che rafforza la sinergia tra istituzioni e tessuto imprenditoriale italiano, valorizzando il contributo di ogni attore istituzionale con una visione integrata e sistemica”. “L’Africa Champion Program - ha commentato l’amministratore delegato di Sace, Michele Pignotti - non è solo un percorso di formazione specialistica, ma offre strumenti e opportunità di business con l’obiettivo di abilitare e supportare la crescita delle imprese nei paesi prioritari del Piano Mattei per l’Africa. Una formula concreta e molto apprezzata dalle imprese che, anche quest’anno, hanno aderito in centinaia. Grazie a iniziative come questa, Sace, in linea con la propria missione istituzionale, si conferma attore fondamentale nell’accompagnare le imprese verso nuovi mercati ad alto potenziale per favorire opportunità concrete di crescita e rafforzare il nostro export, lavorando in sinergia con i partner istituzionali e il Sistema Paese”. Dopo il successo riscontrato nel primo anno del programma, la seconda edizione dell’Africa Champion Program rafforza l’impegno di Sace e del Sistema Paese nel promuovere relazioni economiche solide e sostenibili con il continente africano, ampliando il numero dei partner di progetto, allargando la proposta formativa a beneficio delle imprese con nuovi focus geografici e settoriali e valorizzando il contributo dei diversi attori istituzionali. Nel dettaglio il programma si articola in due fasi: un percorso formativo di 20 ore, con approfondimenti che esploreranno otto nuove geografie chiave individuate nell’ambito del Piano Mattei - Tanzania, Senegal, Etiopia, Ghana, Angola, Algeria, Marocco e Kenya - e tre focus settoriali strategici ad alto potenziale per l’Italia: agricoltura, energia e infrastrutture. A questo fa seguito una fase di Business Matching dedicata alla creazione di opportunità commerciali tra imprese italiane e controparti africane, organizzate in collaborazione con i partner del progetto e realizzate grazie alle attività di Sace Connect, il programma di Sace dedicato a favorire incontri tra imprese italiane e buyer internazionali. Nella seconda edizione entrano inoltre nel programma due nuovi moduli: uno dedicato alle collaborazioni multilaterali tra imprese, istituzioni e organizzazioni internazionali in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle finanze, e uno con approfondimenti tematici dedicati al tema delle materie prime critiche e al ruolo del continente africano come mercato di crescita e sviluppo per le infrastrutture digitali, realizzato in sinergia con il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il continente africano riveste da sempre un’importanza strategica per l’Italia e nei paesi individuati come prioritari del Piano Mattei, Sace svolge da tempo un ruolo di connettore e di supporto per le imprese italiane. Sace continuerà a sostenere il Piano Mattei attraverso garanzie, coperture assicurative e iniziative di business matching con buyer locali favorendo la creazione di nuove opportunità commerciali per le imprese italiane. Nel 2024, le esportazioni italiane verso il continente africano hanno raggiunto i 20 miliardi di euro, risultando relativamente stabili rispetto all’anno precedente. Di questi, 13,7 miliardi sono stati destinati ai Paesi del Piano Mattei. Tra i principali mercati di destinazione spiccano quelli del Nord Africa, Tunisia, Algeria, Egitto e Marocco (tutti e quattro con export vicino ai 3 miliardi di euro); mentre nell’Africa sub-sahariana, emergono Angola (circa 500 milioni di euro), Costa d’Avorio e Senegal. Nel primo semestre del 2025 si osservano segnali incoraggianti, con esportazioni italiane in crescita verso il Senegal, la Tanzania, con tassi di crescita a due cifre, e il Marocco e l’Algeria. In questo contesto, l’importanza che l’area riveste è testimoniata dall’impegno di Sace per il supporto a operazioni nel continente dove l’export credit agency italiana è presente con sedi a Johannesburg, Il Cairo e a Rabat: dal 2024, anno di avvio del Piano Mattei Sace ha rilasciato oltre 3 miliardi di euro di garanzie, consentendo la realizzazione di circa 18 miliardi di euro di investimenti e progetti in Africa. Un impegno concreto che ha coinvolto più di 200 imprese italiane attive in filiere strategiche, dall’agroalimentare all’energia, dalla meccanica strumentale alle infrastrutture, fino all’automotive e alla chimica.
(Adnkronos) - Prende avvio il 20 novembre presso la sede di Arpa Lazio a via Saredo, l’Open school Lazio, una delle tappe del progetto nazionale “Open school copernicus Ismea per la rete Pac”. All'evento interverranno il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e l'assessore al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e Sovranità alimentare della Regione Lazio Giancarlo Righini; in conclusione, porterà il proprio saluto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. L’iniziativa rappresenta un percorso di formazione, informazione e addestramento dedicato all’utilizzo del Programma europeo di osservazione della terra Copernicus e dei suoi servizi, a supporto di un’agricoltura sempre più innovativa, sostenibile e connessa ai sistemi di conoscenza e innovazione in agricoltura (Akis). Organizzata da Ismea, nell’ambito del Programma Rete Pac 2025-2027 coordinato dal ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle foreste, la Open School Lazio si realizza grazie alla collaborazione di un ampio partenariato istituzionale e scientifico che coinvolge l’Autorità di Gestione della Regione Lazio, Arsial, Arpa Lazio, il coordinamento nazionale della Copernicus Academy, gli Stati generali dell’innovazione, le università di Roma 'La Sapienza' e 'Tor Vergata', l’università degli studi della Tuscia, Ispra, Crea e Agea. L’obiettivo specifico dell’edizione laziale della Open School, intitolata 'L’osservazione della Terra per la gestione dei territori rurali e dei rischi agricoli correlati alla scarsità idrica', è sensibilizzare e formare operatori, studenti universitari, consulenti e tecnici sull’uso integrato di tecnologie satellitari, dati geoinformativi e strumenti ict per la gestione sostenibile delle risorse agricole e ambientali. Queste conoscenze, oggi più che mai, rappresentano un valore aggiunto per la gestione e tutela dell’ambiente da parte delle imprese agricole e per la modernizzazione dell’agricoltura, obiettivo della Politica Agricola Comune (Pac), non solo in funzione delle erogazioni dei contributi, ma anche per i successivi controlli. La Open School Lazio si svolgerà in quattro giornate: 20-21 e 27 -28 novembre 2025 e offrirà ai partecipanti: sessioni formative sui fondamenti dell’osservazione della terra, della geoinformazione e dell’ict, con un focus su open data e open source; dimostrazioni pratiche e addestramento all’uso dei dati e dei servizi messi a disposizione in modo aperto e gratuito da Copernicus e di quelli mirati ed integrativi sviluppati da alcune pmi o dalle amministrazioni; un contest finale, durante il quale i discenti, guidati da tutor esperti, saranno chiamati ad affrontare una problematica consulenziale reale utilizzando le competenze acquisite. La giornata inaugurale vedrà anche la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali, tra cui: Livio Proietti, presidente Ismea, Sergio Marchi, direttore generale Ismea, Tommaso Aureli, Direttore Generale Arpa Lazio, Massimiliano Raffa, presidente Arsial; Roberto Aleandri, direttore della direzione regionale agricoltura e sovranità alimentare della Regione Lazio, Andrea Rocchi, presidente Crea e Francesco Sofia, direttore area gestione, sviluppo e sicurezza dei sistemi informativi Agea. Copernicus è il programma di osservazione della Terra dell’Unione Europea, gestito dalla Commissione europea in collaborazione con gli Stati membri, che mette a disposizione servizi e dati ambientali basati su osservazioni satellitari e misurazioni in situ. Le informazioni, liberamente accessibili a tutti, supportano istituzioni, imprese e cittadini nel monitoraggio dell’ambiente, nella gestione delle risorse naturali e nello sviluppo sostenibile. Per diffondere la conoscenza e l’utilizzo dei dati Copernicus, nel 2016 è nata la Copernicus Academy, una rete europea che coinvolge università, enti di ricerca e istituti di formazione, con l’obiettivo di promuovere competenze e consapevolezza sull’Osservazione della Terra e sulle sue applicazioni nei diversi settori – dall’agricoltura alle scienze sociali. Dal 2021 Ismea fa parte ufficialmente della rete Copernicus Academy, con il compito di valorizzare il potenziale dei dati satellitari per il mondo agricolo e rurale. In quest’ambito le Open school Copernicus Ismea rappresentano un modello a rete che favorisce la collaborazione tra enti pubblici, università, centri di ricerca, arpa regionali e imprese dotate di specifiche competenze Copernicus. Ad aprile di quest’anno Ismea, in qualità di rappresentante istituzionale del settore agricolo all'interno della rete europea della Copernicus Academy, ha preso parte alla General assembly degli EU space networks, l'appuntamento annuale promosso dalla Commissione Ue che riunisce i membri della rete che contribuiscono a far conoscere il programma spaziale europeo a livello globale.
(Adnkronos) - Un borgo di appena 52 abitanti, a 650 metri d’altitudine nell’Alta Langa piemontese, che è diventato un modello di sostenibilità e inclusione. È Bergolo, in provincia di Cuneo, guidato dal sindaco Mario Marone, tra i Comuni premiati al Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030. «Negli ultimi cinque-sei anni – ha raccontato Marone – abbiamo recuperato terreni incolti e avviato progetti agricoli senza uso di pesticidi, grazie anche alla collaborazione con associazioni che gestiscono programmi Erasmus+ dell’Unione Europea». Ogni anno il paese ospita fino a 600 giovani da tutta Europa e dal Maghreb, coinvolti in attività di educazione ambientale e coltivazioni sostenibili. Tra le iniziative più significative, un orto didattico e nuovi terreni comunali destinati alla coltivazione biologica, per offrire opportunità di lavoro ai giovani che scelgono di restare o trasferirsi in montagna. «Vogliamo arrivare a 100 abitanti – spiega Marone – e contrastare lo spopolamento valorizzando l’ambiente e la vita a contatto con la natura. Puntiamo anche sull’apicoltura e sull’educazione ecologica: i piccoli Comuni possono essere grandi laboratori di futuro».--